trans
Avevo fame. Ed anche tanta tanta sete
di GiadaLabbraBollenti
06.01.2013 |
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"Intanto con la coda dell'occhio noto che mi sta spogliando con lo sguardo in particolare mi guarda il culetto bene in mostra da cui si intravede il mio..."
Se c'è una cosa di cui non posso fare a meno è succhiare tanti bei cazzoni. Adoro sentire le mani del mio uomo che mi spingono la testa sul cazzo per farmelo ingoiare tutto mentre lo sto succhiando. Adoro sentire i gemiti, l'estasi che la mia lingua calda provoca mentre giro intorno alla cappella e poi scende giù fino alle palle quasi a soffocarmi. Il momento più bello è quando sento il cazzone durissimo che inizia a pulsare scaricando nella mia gola assetata tutto il buonissimo latte caldo. Così un pomeriggio in cui ero vogliosa e vestita con tacchi alti, calze a rete, perizoma e reggiseno di pizzo e labbra gonfie di voglia, chiamo un pizza taxi per fare una pausa e mangiare anche qualcosa. Dopo pochi minuti bussano alla porta. Era un ragazzo giovani, molto carino, atletico e dalle belle spalle. Gambe da calciatore in jeans sdruciti, bel paccone in vista, barbetta incolta, giubbotto della ditta e con il cartone della pizza in mano. Rimane a bocca aperta mentre gli apro perchè non si aspettava di trovare quella bella sorpresa. Lo guardo dritto negli occhi e colgo subito la fiamma del desiderio. Lo faccio accomodare prendendo la pizza appoggiandola sul tavolo e gli chiedo di aspettare un momento per prendere i soldi. Lui rintontito annuisce ed io cerco in borsa i soldi. Intanto con la coda dell'occhio noto che mi sta spogliando con lo sguardo in particolare mi guarda il culetto bene in mostra da cui si intravede il mio perizoma di pizzo nero. Gli porgo i soldi e faccio cadere gli spiccioli ai suoi piedi. In quel momento sono in ginocchio davanti a lui con le gambe aperte ed il pacco che si vede dai jeans sempre più grosso e duro. Io raccolgo le monete e lo guardo negli occhi mentre la mia bocca è all'altezza del suo pacco. Un istante di eccitazione altissima e subito le mie mani lasciano le monete per sbottonargli i pantaloni e iniziare a succhiargli il cazzo. Lui balbetta: "No, no, dai sono a lavoro, non posso, cosa stai facendo..." ma intanto le mie labbra hanno avvolto la sua cappella durissima ed il suo calibro 20 centimetri era già piantato nella mia gola. Inizio a succhiare sempre più forte e lui non oppone resistenza anzi inizia ad ansimare dicendomi "Avevi voglia di cazzo, eh. Bella maiala che sei. Succhialo, succhialo tutto. Sei bravissima". Mentre stava per sborrarmi in gola non avevamo considerato che la porta di casa era rimasta socchiusa. In quel momento entra una guardia giurata che era a fare un giro di controllo dell'isolato e vede me che sto spompinando avidamente il cazzone del bel ragazzo delle pizze. senza pensarci due secondi chiude la porta, entra, io mi fermo un attimo e lui si tira fuori il suo cazzone enorme e rivolgendosi al ragazzo gli dice: "E' brava? Posso?" Il ragazzo non fa a tempo a rispondergli che con un urlo di piacere scarica un litro di buonissima sborra nella mia gola che io ingoio seza esitare un momento. Ripulisco il cazzo del ragazzo mentre con la mano meno il cazzone della guardia giurata che dice: "Ora è il mio turno". Il ragazzo va via salutando velocemente mentre io sono gia con il cazzone in bocca di questo omone di 35 anni palestrato rasato a zero che ansima di piacere e mi dice che sono una troia meravigliosa. Si chiude la porta e mi prende per i capelli alzandomi e girandomi con violenza e infilandomi di botto il suo cazzone enorme nel culo. Urlo di dolore perchè è veramente grosso e lui mi zittisce dicendo che sono una cagna in calore e che mi merito il cazzo in culo. E mi scopa sempre più velocemente. Il dolore si trasforma in gran piacere ed inizio a muovere il culetto vogliosa del suo cazzone dentro che mi sfonda. Quando lo sento che sta per venire mi gira mi infila il cazzo in gola e mi urla: "succhia troia succhia e ingoia, ingoia tutto..." Ed io da brava schiava eseguo ingoiando tutto fino all'ultima goccia. Va via anche lui ma la pizza era fredda. Dissetata da tanta buona sborra inizio a mangiarne un pezzetto ma neanche lo finisco che mi bussano alla porta. Al cazzone da succhiare non si comanda: la pizza la butto via e mi concentro a bere. Per mangiare c'è tempo
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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