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Sexy Lockdown: se basta uno sguardo per far arrapare un maschio!
di GiadaLabbraBollenti
11.04.2020 |
4.366 |
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"“Fermati amo, è pericoloso, lo sai che non si può..."
Basta uno sguardo per far arrapare un maschio.Purtroppo in tempi di lockdown dobbiamo tutti mantenere le distanze. La mia fichetta è perennemente bagnata dalla voglia di essere riempita da tanti bei maschi ma l’unica consolazione è il mio dildo che porto sempre sotto la gonna anche quando esco a fare la spesa. Mi piace sentirlo dentro mentre sgambetto, mentre sono in fila a fare la spesa. Sempre truccata e vestita in maniera sexy ma discreta: gonna stretta o jeans aderentissimi, magliettina aderente e perizoma e reggiseno di pizzo neri, immancabili come i tacchi a spillo.
Vedo i maschi, miei vicini di casa, sempre molto gentili ed interessati specie quando l’occhio mi cade su bei pacchi duri che si intravedono sotto la tuta o i jeans; oppure quando mi cade qualcosa e devo chinarmi a 90 gradi e si scopre il perizoma ricamato sotto.
Spesso sono con i figli piccoli o con mogli e fidanzate e scorgo i loro sguardi carichi di desiderio tanto da farmi sentire nuda. Non parliamo dei ragazzi che io adoro: sempre duri e pieni di amore da ingoiare fino all’ultima goccia.
Più passa il tempo e più la voglia sale così come questa astinenza forzata. Basta uno sguardo od il minimo gesto sensuale a far scatenare il desiderio. Così mentre ancheggiando vogliosa, con un bel cazzone finto che sentivo spingere in pancia sotto la gonna, portavo la spesa in garage, noto che il ragazzo che faceva footing e che mi aveva lanciato una chiara occhiata vogliosa, caricata dal toccarsi il pacco incredibilmente duro e gonfio, mi aveva inseguita.
Mentre ero piegata per riporre le cose comprate sugli scaffali mostrando tutto il mio lato B, lo sento avvicinarsi. Mi giro e lo guardo ammutolita.
“Fermati amo, è pericoloso, lo sai che non si può. Certo io sto bene ma non vorrei rischiare anche se ho tanta voglia...”
Non faccio a tempo a finire la frase che il ragazzo si abbassa i pantaloncini da calcio e tira fuori un cazzone meraviglioso durissimo grosso e già lucido.
D’istinto l’avrei immediatamente imboccato ma la paura era davvero tanta così ci bloccammo entrambi.
“Sei na troia, vè? Se vede benissimo che te piace er cazzo. M’hai fatto arrapà solo con lo sguardo, puttana che non sei altro. Lo vuoi sto cazzone?”
La risposta era “sì” ma non si poteva. Ed allora da gran maiala rizzacazzi che sono ho tirato lentamente su la gonna, ho fatto vedere bene il culetto fradicio di voglia, ho scansato il perizoma ed ho estratto il cazzone finto che avevo dentro.
Ed ho iniziato a godere con quello stantuffandomi in diretta mentre il ragazzo si stava sparando una sega eccitatissimo dalla scena. Iniziai a dimenarmi come una Troia in calore mentre il ragazzo mi insultava e l’eccitazione era alle stelle quando improvvisamente sento dei passi ed il ragazzo che guarda di lato continuando a segarsi ed a insultarmi.
Fa capolino il mio vicino di casa, Alberto, attirato dalla scena e voglioso di unirsi a noi. Bello, giovane e sposato ed a quanto pare con una passione segreta per me, si mette a distanza di sicurezza e tira fuori il suo cazzone che inizia a segarsi unendosi agli insulti dell’altro ragazzo.
Eccitata dalla situazione mi lascio andare sempre di più ansimando come una cagna in calore con il dildo da 25 cm che entrava ed usciva sempre più forte dalla mia fichetta anale. Proprio quando stavo arrivando all’orgasmo anale vedo degli schizzi potentissimi zampillare dal ragazzo che si allontana per poi tornare indietro a lasciarmi il suo cellulare su un foglietto. Naturalmente gli prometto che appena passa l’emergenza Covid 19 voglio succhiarlo tutto e farmi chiavare.
Quello che mi lascia a bocca aperta è, nel frattempo, il mio vicino di casa che fa avvicinare Gianluca il direttore della banca che sta nel palazzo e la sua compagna per unirsi a noi. La scena diventa sempre più bollente e la compagna inizia a succhiare Gianluca che mi guarda fisso insultandomi insieme all’altro mio vicino di casa. Gianluca è un bell’esemplare di giovane maschio possente e sportivo.
Ha anche due figli piccoli e mai avrei immaginato che fosse così porco.
“È colpa del tuo sguardo da puttana” mi dice e subito dopo inizia a scopare la campagna fino a riempirla di sborra nella fregna.
Ammetto che avrei voluto essere al suo posto per godermi quello bei cazzoni ed essere riempita dalla loro sborra.
In quel momento anche Alberto (l’altro mio vicino) sborra per terra ed io godo come una fontana con un orgasmo anale pauroso.
Tutto questo a distanza di sicurezza e senza neanche sfiorarci.
Così ci ricomponiamo e ci salutiamo tutti, ed in attesa di rivederci magari con la possibilità di toccarci quando la pandemia sarà finita.
I due maschi andando via mi dissero in coro “sapessi da quanto tempo ti guardiamo e vogliamo scoparti. Tu non te ne rendi conto ma hai uno sguardo talmente arrapante, da vogliosa de cazzi e sborra, che in un istante c’avemo er cazzo duro. Bene, da oggi te scopamo a distanza da mattina a sera, così passa più veloce sto lockdown del cazzo”.
“Certo ragazzi ma ricordatevi che appena passa l’emergenza i vostri cazzoni li voglio dentro e voglio prosciugarvi fino all’ultima goccia”, dico io.
“Anvedi sta troia! Certo amo, te scopamo tutti i giorni. Gliè posso da un po’ de sbora a sta zoccola?” disse Gianluca guardando la compagna che risponde: “Certo amo, tanto questa pure se non gliela dai se la prende da sola!”.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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