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Io ed Alexandra: due troie che adorano i militari


di Membro VIP di Annunci69.it GiadaLabbraBollenti
09.01.2017    |    7.027    |    5 9.6
"Com'è la tua? L'ho sbattuta prima ed era caldissima"..."


Il miglior modo per scaldare una sera fredda d'inverno è rivedere una cara amica troia, esattamente come me, per andare in giro a soddisfare bei maschi arrapati e vogliosi di due cagne dal culetto oramai diventato una vera figa bagnata ed aperta e dalle labbra caldissime e sempre vogliose. Quella notte, appena arrivata al mercato, semideserto, mi ferma una pattuglia dei Carabinieri. Il cuore mi sale in gola: pian piano, però,la paura fa spazio al desiderio di essere troia che è sempre più forte se ti compaiono davanti due bellissimi maschi mediterranei (un sardo ed un siciliano) vestiti da una bellissima divisa. Era buio pesto quando mi chiedono i documenti e, con la scusa che non funziona la luce interna all'auto, chiedo se posso scendere a cercare la patente che fingo di non trovare. Così mi chino a 90 mettendo in mostra il mio culetto da sballo a malapena coperto da un vestitino di pizzo nero trasparente e faccio finta di cercare.

Non trovo la patente ma in compenso il pacco del Carabiniere spinge già grosso e duro sulla mia fighetta. "Come mai sei qui? La minka dura cerchi eh, troia! Vieni qua - rivolgendosi all'altro Carabiniere - che questa cerca cazzo: glielo vogliamo dare?". Io ero già eccitatissima così mi giro e mi metto in ginocchio a succhiare un cazzo enorme già durissimo che il militare con modi spicci mi ha infilato in gola prendendomi per i capelli: "Senti che puttanella e come succhia! Ed al compare mio non gli fai niente?" staccando la presa e girandomi a forza verso il collega col cazzo già pronto in mano. Contemporaneamente mi gira, mi scansa il perizoma e me lo infila dentro la mia fica già bagnata mentre mi attacco come una ventosa a succhiare l'altro cazzone. Squilla il telefono ed è la mia amica che mi sta cercando ma non faccio in tempo a rispondere quando sento un doppio urlo di godimento dei bei Carabinieri che mi schizzano quasi in contemporanea in gola ed in pancia un litro di sborra calda buonissima. "Chi era al telefono, un'altra troia come te o altri maschi?". "È la mia amica che mi sta cercando". "E allora stasera vi scopiamo noi. Andiamo a chiamare i rinforzi che abbiamo due puttane da riempire ancora. Se vi vedo con altri maschi vi arrestiamo, hai capito bene? Ora siete nostre" dice ridendo minaccioso.

Così con la complicità dell'altro Carabiniere si allontana. Io recupero la mia amica con ancora la sborra che mi colava tra le gambe ed insieme iniziamo a girare per il mercato alla ricerca di altri cazzi da soddisfare noncuranti dell'avverimento ricevuto. Cazzi che non tardano ad arrivare, naturalmente, con due troie belle come noi. Alexandra è una bellissima sventola mora come me, meravigliosa ed oltre ad essere porca, è pure insaziabile esattamente quanto me. Così ci avventuriamo in un rudere abbandonato quando, dopo aver soddisfatto un bel po' di maschietti vogliosi, vediamo le luci blu dei carabinieri fermarsi nuovamente. E se ci avessero viste fare le troie pure con altri? Il cuore batte all'impazzata e dopo pochi istanti vediamo i militari, ben 5, entrare nella casetta abbandonata. "Che state cercando?" ci chiedono "Tranquille che noi non siamo mica nemici cattivi". Siamo circondate e per stemperare la tensione Alexandra cerca di accendersi una sigaretta ma fa cadere l'accendino mostrando il suo magnifico fondoschiena ad uno dei Carabinieri che, subito, inizia a palparla. "Poteva raccoglierlo il mio collega l'accendino, lo so io che state cercando qui, che zoccole" e ridono all'unisono. "Ti avevo ordinato di non fare la troia con nessun altro: hai ubbidito? Non mi pare che hai capito" mi urla un altro mentre mi abbassa la testa sul suo pacco facendomi inginocchiare ed un altro molla uno sculaccione ad Alexandra.

Uno sguardo d'intesa tra noi due dice molto più di qualsiasi parola e la verità era che aspettavamo con ansia quel momento. "Questa è una figa, il cazzo lo usa solo per piasciare" dice uno mentre l'altro "E questa l'hai sentita come è bagnata?" mettendomi tutto il cazzone dentro "Entra che è una meraviglia: è abituata a prendere cazzi, vero? Ora te ne infiliamo due insieme vediamo come urli, puttana". Così uno sta in piedi su un rialzo e mi violenta la bocca, l'altro seduto mi incula ed infine un terzo in piedi mi sfonda in contemporanea la fighetta. Accanto a me i due Carabinieri di prima, uno davanti ed uno dietro, ad Alexandra fanno altrettanto. "Pure questa è una zoccola senti come mugola, gli piace il cazzo. Com'è la tua? L'ho sbattuta prima ed era caldissima". "È brava la cagnolina anzi è bravissima non si stacca dal cazzo neanche un momento" mentre continua a tenermi con le sue mani possenti la testa pompando a ritmo dei due cazzoni che mi stanno devastando il culo. I primi a sborrare sono quelli che si fanno sbokkinare e ci fanno ingoiare tutto mentre il terzo, come un fulmine, liberandosi la mia bocca, me la tappa nuovamente dandomi appena il tempo di ingoiare tutto il buonissimo succo del suo collega. Dopo poco, in contemporanea, sento un urlo di godimento dei due tori che ci stanno scopando le nostre fighette riempite fino all'inverosimile della loro sborra. Sento gli schizzi potenti entrarmi fino in pancia. Ingravidate come due vacche, in quel momento io ed Alexandra ci baciamo scambiandoci la sborra che i nostri amici ci avevano scaricato in bocca.

"Noi passiamo sempre qui a controllare, conosciamo le vostre macchine, quindi dovrete soddisfarci sempre. Anche ai nostri colleghi che ora spargiamo la voce. Altrimenti vi sbattiamo dentro per prostituzione: sono stato chiaro?" dice urlando. Come solo due troie in calore sanno fare, all'unisono, rispondiamo io ed Alexandra "Si padrone" e la risposta fu inequivocabile "Brave troiette, avete capito tutto dalla vita"
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