trans
Napoli bollente che mi fa bere tutto. Fino all'ultima goccia ;-)
di GiadaLabbraBollenti
31.08.2013 |
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"Riuniti in attesa del treno, uno di loro si avvicina..."
Ero stata a Caserta anni prima e mi ero divertita tanto. Quest'anno volevo assaggiare tanti bei maschi napoletani. Belli, tori, e pieni di crema. Così la prima tappa è a Caserta dove faccio il pieno di cazzi la prima notte. Mi eccita tanto fare la troia di maschi in gruppo tutti arrapati e vogliosi di chiavare. Le macchinate organizzate di ragazzoni che mi chiamavano e mi caricavano. Poi nei viale della Reggia a due a due mi scopavano urlando che sono una puttana. Un gruppo di calciatori in ritiro mi chiama. Hanno bisogno di sfogare. "Bene venite tutti, non rimarrete delusi". Mentre ero a 90° con un cazzone nel culo ed uno in bocca gli altri intorno incitavano gridando "grandissima bucchin t' piace o'pesce", "ficc, ficc, tutt n'gann. E biv biv tutt a'sustanz" mentre mi scaricavano litri di sborra in gola e nel culetto. Alla stazione di Caserta incontro un gruppetto di ragazzi che partiva per le vacanze. Mi guardano ed uno di loro mi fa l'occhiolino. Io capisco ed aspetto. Appartata. Salutano fidanzate, parenti e le macchine alla spicciolata vanno e vengono. Riuniti in attesa del treno, uno di loro si avvicina. "M vuò fà nu bell bucchin?" Era un ragazzone sui vent'anni, pantaloncini corti di jeans, maglietta aderente e fisico sportivo con gambe da calciatore, moro con un pò di barbetta. "Vuò sold?" "No, no, amore io voglio solo tanti bei cazzoni". Mi inginocchio mentre vedo che ha un cazzo enorme già duro. Inizio a succhiarlo avidamente. Prima con la lingua giro intorno alla sua cappella gonfia e poi guardandolo negli occhi lo ingoio tutto fino alle palle. Sento la sua cappellona nelle tonsille e lui che gemendo dice "M fai murì accussì..." e mi scarica un litro di sborra buonissima in gola mentre con le mani mi tiene la testa ferma per farmi ingoiare tutto. "Aspetta quà, non ti muovere" mi dice e va a chiamare i compagni. Uno ad uno vengono tutti a farsi sbokkinare ed a sfondarmi il culetto. Saranno stati una quindicina solo loro. A tutti lascio il mio numero di cellulare. "Nun t'preoccupà. C'pensamm nui. Spargiamo la voce per Napoli e vedrai nei prossimi giorni quanta cazz ca'truov". Detto fatto. A Napoli sono in zona Fuorigrotta, in hotel. La prima sera che scendo avevo notato che alla reception ci stano due ragazzi giovani molto carini. Così, con una scusa chiamo per dire che l'aria condizionata non funziona bene. "Arriviamo subito non si preoccupi". Ero tiratissima con tacchi a spillo, abitino sottoveste cortissimo, labbra rosso fuoco reggiseno e perizoma di pizzo. Lascio accesa solo una luce per tenere un pò di penombra. Bussano alla porta e apro. Vedo gli occhi dei due ragazzi illuminarsi, carichi di desiderio. Mi guardano senza parole. "non funziona bene l'aria, venite a vedere?" e li faccio entrare. Chiusa la porta faccio cadere apposta i telecomando per terra e mi abbasso per prenderlo lentamente, in maniera sensuale. A quel punto il mio culetto è davanti al pacco di uno dei ragazzi mentre la mia testa ad altezza dell'altro. Sento la sua mano possente sfiorarmi il culetto: è fatta! Il cazzone enorme mi sfrega il culetto mentre io inizio a massaggiare la patta dei jeans dell'amico ed in pochi secondi lo tiro fuori per succhiarlo. E' bello grosso, durissimo e doppio come piace a me. Sento la cappella del mio amico che mi entra dentro mentre sbocchino. Mi scopano forte come piace a me. E concludono riempendomi di buonissima sborra calda. "Devi uscire subito?" mi chiede uno. "No, perchè?". "Vengono i nostri amici quà a vedere la partita. Siamo una ventina di noi. Che ne dici di aspettare qui che ci divertiamo tutti?". Non me lo faccio ripetere due volte. Ma questo sarà il prossimo racconto ;-)
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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