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Quando una bellissima trans affitta una stanza in una casa con 4 maschi arrapati
di GiadaLabbraBollenti
11.03.2014 |
18.887 |
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"Tutto all'insaputa delle fidanzate con le quali diventai molto amica..."
Trovare casa non è mai semplice ma quella che trovai fu un'esperienza bollente indimenticabile. Risposi ad un annuncio di un appartamento grande già abitato da 4 ragazzi ed andai a visitarlo. Erano tutti dai 25 ai 35 anni molto carini e quando mi aprirono la porta rimasero a fissarmi intensamente il culetto, anche se cercavano di fare i simpatici parlandomi d'altro. Avevo una gonna strettissima, tacchi a spillo e maglioncino aderente con sopra il cappotto. Un filo di trucco leggero per non esagerare. Presi la stanza e loro furono subito entusiasti di avermi a casa. Dopo un paio di settimane andai ad abitarci. Furono tutti e 4 molto carini offrendosi di aiutarmi nel trasloco, anche perchè ogni scusa era buona per strusciare i loro cazzi duri sul mio culetto che era diventato l'oggetto del loro desiderio. Mentre due in cucina preparavano la cena altri due erano a sistemare le mie cose nella mia stanza. Avevo capito benissimo il motivo della loro gentilezza e visto che erano due stalloni muscolosi la cosa non poteva che farmi piacere. Ero a 90 gradi a sistemare la mia collezione di perizomi e reggiseni quando Piero mi disse che adorava la lingerie e solo a vederla andava su di giri. "Ti piacerà anche il perizoma nero che indosso..." dissi guardandolo con la testa praticamente all'altezza del suo pacco già gonfio dai jeans che indossava. L'altro, Ciro, il bel napoletano era in piedi esattamente dietro di me, si allontana un momento per chiudere la porta. Con accento calabrese fortissimo Piero mi disse che aveva la michia dura come il marmo: fu a quel punto che mi inginocchiai e gli sbottonai i jeans tirandoglielo fuori dalle mutande. Aveva un cazzo enorme durissimo che inizia subito a succhiare come solo io so fare mentre lui prese ad ansimare e l'altro, il napoletano, se lo tirò fuori iniziando a segarsi dicendo all'amico:"E' brava a fà e'bukkin 'sta zoccola?". "E' bravissima, meravigliosa, caldissimaaaa..." no riuscì a finire la frase che mi scaricò un litro di sborra direttamente in gola che ingoiai fino all'ultima goccia mentre le sue mani mi tenevano la testa in modo che neanche una goccia andasse persa. Appena sborrato, Ciro non volle sentire ragioni e mi infilò il suo cazzone in gola dicendomi "I'ho ssapev che sì na bukkin. Pigliatill'mmocc pigliat tutt'a sustanz" mentre spompinandolo avidamente mi regalò un'altra iniezione di buonissimo latte caldo che mandai giù tutto.Dopo poco uscirono con le rispettive fidanzate e rimasi a cena con gli altri due: un siciliano, Salvo, ed un pugliese Giovanni. Ridemmo e scherzammo durante la cena e poi iniziai a lavare i piatti una volta terminato. In quel momento sentii il pacco durissimo del pugliese appoggiarsi sul mio culetto già bagnato dalla voglia "Sei stupenda" mi disse mentre sculettavo giocando col suo pacco durissimo. Quando l'eccitazione era massima mi sussurrò all'orecchio "ti prego, fammi una pompa che sono due mesi che non sborro". Due mesi? Pensai che era pienissimo e la voglia mi salii alle stelle. Adoro svuotare le palle gonfie di latte di chi da tanto tempo non viene, mi fa sentire veramente troia. Così mi girai, ed in ginocchio iniziai a succhiarlo. Aveva davvero un bel cazzone grosso e lungo, durissimo. Pensare che di lì a poco mi avrebbe scaricato in gola due mesi di desiderio in astinenza mi faceva bagnare tantissimo il culetto. "Solo pompini fai, eh" disse Tore che si guastava la scena sulla porta della cucina. "Eh, sucaminkia solo pompini fai? E rispondi..." urlò avvicinandosi a me e alzandomi il culetto e la gonna per tastarmi il culetto mentre io continuavo a succhiare senza fermarmi un istante. "Miii già bagnata è" e senza fare troppi complimenti mi infila il suo cazzone nel mio culetto-figa. "E' già aperta e bagnata, di cazzi ne hai presi, eh? Buttana" urlava mentre i suoi colpi si facevano sempre più forti ed io continuavo impazzita a gustarmi il cazzone del pugliese che ad un certo punto mi avverti: "Ingoia sto per venire, sto per venire..." e mi scaricò una incredibile quantità di sborra che non avevo mai ingoiato, non la smetteva più da quanto era. "Minkia che buttana che sei, sei una buttana, vero? Prendi suca pure la minkia mia, suca, sucaaaa" facendomi pompare il suo cazzo fino a sentire i fiotti potenti di sborra pulsarmi in gola.
Per due anni furono ogni sera a scoparmi. Portarono amici, organizzammo meravigliosi cream party. Tutto all'insaputa delle fidanzate con le quali diventai molto amica. Non potevano sospettare niente proprio per questo ed a me stuzzicava tantissimo il segreto di quella meravigliosa intesa che si creò in quella casa.
Purtroppo per lavoro dovetti cambiare città e quindi anche casa. Quando però posso ci ritorno, o vengono loro a trovarmi. L'intesa è sempre perfetta.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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