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41. DUE TRAV PER IL SUPERDOTATO


di Janus
26.10.2024    |    96    |    13 9.3
"K prese a gemere e mi guardò per un istante negli occhi facendomi “Ce l’ha davvero grosso…”; restò comunque ferma e lasciò che l’inculata continuasse, la..."
Il sesso in gruppo era sempre stato uno dei miei desideri più forti; mi attiravano tutte le possibili sfumature: da sola con più uomini, insieme ad un’altra o più travestite con uno o più uomini, ecc… e tutto ciò sia come femminuccia da monta che come “maitresse”, per gestire ed ammirare la monta di eventuali sorelline! Sfortunatamente però, nonostante vari tentativi, non ero mai riuscita a concretizzare quel mio desiderio… ogni volta che avevo cercato di organizzare un “gruppo” i componenti importanti erano spariti all’ultimo momento, ora la travestita di turno che avrebbe dovuto far coppia con me, ora i maschioni che si erano dati disponibili!!

Anche quella volta il tentativo era iniziato bene: sia una giovane travestita conosciuta di recente che diversi uomini, tra cui il dongiovanni ed il superdotato che avevo incontrato alcuni mesi prima, si erano detti interessati. Piena di belle speranze, avevo prenotato e confermato la camera che l’amico nella vicina cittadina concedeva a chi ne aveva bisogno… poi arrivò la defezione più critica: la travestita mi scrisse di aver rimediato una coppia e un singolo a casa sua, per cui annullò di punto in bianco la sua partecipazione! Date le precedenti esperienze non fui colta impreparata: contattai K, un’altra travestita conosciuta su A69, e le proposi di partecipare.

Lei si mostrò subito interessata e, nel giro di poche ore, mi assicurò la partecipazione. K aveva un gran numero di amici, ed ebbe la felice idea di pubblicare su A69 un “last” che più o meno recitava “Due trav e due maschietti ospitano… chi vuole partecipare?”. Ebbe subito molte richieste, tanto che dovetti frenarla facendole capire che il padrone di casa, pur gentilissimo, non poteva accogliere più di 4 o 5 persone… così lei accettò due uomini extra e fermò le adesioni successive. Pensando agli orari ed al numero dei partecipanti scrissi al dongiovanni, il cui requisito irrinunciabile era di incontrarci da solo, annullando la sua presenza.

Il tempo scorse rapidamente e ben presto venne il momento di raggiungere la vicina cittadina. Parcheggiai nei pressi dell’abitazione del mio amico, presi dal bagagliaio la borsa con tutto il necessario per la serata e mi diressi al cancelletto. Il padrone di casa, con cui ormai ero in confidenza, mi accolse con un gran sorriso. Scambiammo commenti poco pietosi su coloro che non mantenevano gli impegni presi, poi mi accompagnò in camera. Mi fece un breve riassunto degli oggetti che potevano essere usati, delle bevande nel frigo bar, ecc. poi mi salutò e se ne andò al piano superiore soppalcato, ribadendo la sua disponibilità per ogni esigenza.

Rimasta sola inizia con i preparativi, aprendo la mia borsa e mettendo tutto il contenuto sul letto per trovare più facilmente ogni singolo oggetto. In camera faceva sufficientemente caldo, perciò mi spogliai completamente e sistemai tutto il vestiario maschile in un angolo della camera, nascosto dietro il mobiletto del televisore. Approfittai dello specchio sistemato a lato del letto per ammirarmi il culetto, poi presi ad indossare gli indumenti ed accessori che avevo scelto per la serata.

Per prime delle autoreggenti a rete: le avevo acquistato recentemente, però tendevano a scendermi sulla coscia… perciò quella sera volli abbinarvi un sobrio reggicalze che, con pochi gesti, mi sistemai in vita per poi allacciarlo alle calze. Sopra il reggicalze indossai delle mutandine di pizzo nero, poi indossai un semplice baby-doll stringendone le spalline il più possibile perché mi coprisse bene il petto. Infine, un copri spalle a maniche lunghe molto aderente e dei sandalini con tacco e brillanti. Diedi un’occhiata alla chat di A69, ed ecco la prima brutta notizia: uno dei maschi che avevano chiesto di partecipare aveva scritto di non poterci più raggiungere!! Nulla di nuovo sotto il sole… non mi turbai e continuai a prepararmi, confidando nella presenza degli altri partecipanti.

Mi recai in bagno con il poco materiale da trucco che avevo con me, per rendere il mio viso un po’ più femminile… del fondotinta, quindi matita rossa e rossetto per farmi delle labbra voluminose e sexy; infine indossai la mia beneamata parrucca castana di media lunghezza, pettinandola con la spazzolina, e gli occhiali femminili che mi evitavano il trucco agli occhi: ero pronta! Tornata in camera, ricontrollai A69: sia K, la travestita che avrebbe fatto coppia con me, che il superdotato avevano scritto di essere per strada. Invece, del quarto uomo previsto non c’era traccia… segno ben poco promettente! Dopo alcuni altri minuti K scrisse di essere giunta al parcheggio; avvertii il padrone di casa perché scendesse ad aprirle il cancello, e mi chiesi mentalmente come lei si sarebbe presentata: al maschile o già en-femme? Qualche altro istante ed il campanello suonò; il mio amico aprì la porta e K entrò: era en-femme e abbigliata da gran troietta, con una vistosa parrucca bionda, giacca aderente, minigonna cortissima, tacchi alti e una grossa borsetta!! Scambiammo qualche parola di saluto, poi le feci strada verso la camera e il padrone di casa tornò al piano di sopra.

K si tolse la giacca, rivelando al di sotto un body aperto sulla schiena e imbottito a livello seno: nel complesso, un aspetto molto femminile e sexy! Aveva più o meno la mia statura, fisico slanciato e sinuoso; sembrava completamente depilata e mi spiegò che, a parte le gambe, era glabra di natura… una vera fortuna, per una “femminuccia”! K prese dalla sua borsa un thermos di caffè, altre bevande e degli snack; mi fece “Giro sempre con qualcosa da bere e mangiare… gradisci?”; “Grazie davvero, ma ho già cenato…” le risposi, mentre lei sgranocchiava una barretta. Mi girai per controllare la chat, e lei ne approfittò per mettermi una mano sul culo… beh, che male c’era dopotutto? Poi andò in bagno e cambiò parrucca: mi spiegò che per fare sesso preferiva usarne una con i capelli fermati da mollette… perché non le finissero in bocca durante i pompini!!

Il superdotato mi aveva scritto che sarebbe arrivato in circa mezzora, mentre l’altro uomo era sempre offline. A quel punto proposi a K di conoscere meglio il padrone di casa: quella camera avrebbe potuto essere utile anche a lei. Raggiungemmo entrambe l’ospitale amico sul soppalco e lui descrisse a K la casa e le sue attività, precisandole quando e come sarebbe stato in grado di concedere la camera da letto. Ci mostrò brevemente anche le altre stanze e così il tempo passò senza che neppure ce ne accorgessimo. Il superdotato finalmente scrisse in chat di essere arrivato al parcheggio, chiedendo conferma del civico dell’abitazione. K ed io tornammo in camera per controllare un’ultima volta il nostro aspetto, mentre l’amico ospite si diresse all’ingresso; dopo un paio di minuti, ecco anche il superdotato arrivare in camera!

Lui ci sorrise gioviale e scambiammo qualche frase di saluto, poi si sedette sul letto e ci invitò a mostrargli i culi. K ed io ci mettemmo fianco a fianco, dandogli le spalle e sporgendo verso di lui i sederi… lui infilò la mano destra sotto la gonna di K e la sinistra sotto il mio baby-doll, iniziando a palpare il culo a tutte e due con evidente bramosia. Dopo qualche istante di carezze, sia K che io ci sfilammo le mutandine e mostrammo al superdotato i nostri buchini… lui espresse pieno gradimento inginocchiandosi dietro di noi e prendendo a leccarci l’ano, tra i nostri gemiti di piacere!!

Il maschione ci leccò per un po’, poi si sedette nuovamente sul letto e si spogliò; come lo ricordavo, era tonico e villoso, con un magnifico cazzone non ancora del tutto duro, sotto il quale pendevano dei grossi testicoli. Non resistetti alla voglia di prenderglielo nuovamente in bocca, per cui lo invitai a distendersi sul letto e mi piazzai tra le sue ginocchia… afferrai il suo uccello, ci giocai un po’ poi lo imboccai… hhmmmm finalmente… erano mesi che sognavo di succhiarlo ancora!! Affamata come ero di cazzo, presi a leccarlo tutto su e giù per l’asta, senza trascurare le palle che presi una alla volta in bocca, per tornare su alla cappellona lucida, gonfia e gustosa… e poi tutto in gola cercando di arrivare con le labbra a lambire il suo inguine, resistendo ai conati di vomito!!

Me lo tenni tra le labbra a lungo, quel meraviglioso strumento di piacere… poi, essendo di natura generosa, invitai K a gustarlo a sua volta. Lei era stata a guardarmi mentre spompinavo, ed aveva contribuito accarezzando il superdotato distesa accanto a lui sul letto; non si fece certo ripetere l’invito, la puttanella: appena visto quel cazzo libero, lo prese in mano e se lo mise avida in bocca, proseguendo il pompino che avevo iniziato. Poi il superdotato la afferrò per i fianchi e, mentre lei continuava a succhiarglielo, se la portò sopra a gambe aperte in un 69 per poterle leccare il culo… che spettacolo!! Me lo godetti appieno, e mentre K leccava quel cazzone senza tregua, io presi ad accarezzare sia il superdotato che lei, aprendole di tanto in tanto le chiappe per ammirare la lingua di lui sollazzarle il buchino!

Il nostro amante si godette a lungo il 69, ricambiando il pompino con energici colpi di lingua allo sfintere di K, poi si fermò e si rialzò sul letto mettendola a pecorina di fianco a lui. Immaginate le sue intenzioni, presi il mio flacone di lubrificante e passai al superdotato un profilattico. Misi un po’ di gel nel culo di K, poi aiutai il superdotato ad indossare il guanto… lui si portò dietro la mia amica travestita, io le divaricai le chiappe e lui appoggiò la cappella sul suo sfintere che pulsava dal desiderio di penetrazione. Lei non si era dilatata con le dita come io sono solita fare, forse le piaceva essere presa così, senza preparazione? Comunque, ammirai con un po’ di invidia il suo bel culo tondo, liscio e senza la minima peluria… una vera fortuna essere glabri, pensai!!

Lui cominciò a spingere… K improvvisamente emise un gridolino di dolore e strinse i glutei… lui si fermò qualche istante per darle modo di rilassarsi, poi riprese implacabile la penetrazione mentre io tenevo le chiappe di lei aperte… K si lamentò ancora ma lo lasciò fare senza irrigidirsi, e lui riuscì pian piano a metterglielo tutto dentro fino alle palle. Premuroso, il superdotato si fermò di nuovo mantenendo il cazzo ben piantato nel culo di lei… appena ebbe l’impressione che lei riuscisse a sopportarlo, prese a sodomizzarla dapprima molto lentamente, poi aumentando il ritmo degli affondi con molta gradualità. K prese a gemere e mi guardò per un istante negli occhi facendomi “Ce l’ha davvero grosso…”; restò comunque ferma e lasciò che l’inculata continuasse, la porcellina!

Ormai il culo di K era aperto; il superdotato aveva aumentato molto il ritmo della monta e la sbatteva energicamente, con sonori “Spat! Spat! Spat!” sulle chiappe sode di lei. Io restai ad ammirare la scena, accarezzando la testa ed il corpo di K; di tanto in tanto le afferrai i glutei, aprendoli per vedere bene il cazzone del nostro amante entrare ed uscire dal suo buco slabbrato; mi portai anche alle spalle del superdotato, per guardare le sue palle che sbattevano sul perineo di K, mentre le palline ed il cazzo moscio di lei dondolavano passivamente più sotto… ah, che spettacolo! …Sembrava un porno film!! Trascorsero così diversi minuti, poi il superdotato mi sussurrò che voleva il mio culetto… naturalmente non me lo feci ripetere: era il momento che aspettavo!

Lui tirò fuori il cazzone dal culo di K e si sfilò il profilattico usato; io gliene passai un altro poi mi misi una generosa quantità di gel nello sfintere, dilatandomelo il più possibile con le dita: non volevo sentire dolore ma solo piacere, prendendo l’uccello del superdotato! Lui mi chiese di infilargli io stessa il preservativo perché non vedeva bene, ed io lo accontentai. Mi misi a pecorina sul letto accanto a K che era rimasta distesa, ma lui mi afferrò per i fianchi e mi fece arretrare verso il bordo: voleva incularmi restando in piedi. Quando fui pronta lui mi si piazzò dietro, ed io afferrai il suo cazzone per guidarlo nel mio buchino… appena la sua cappella fu a contatto del mio ano umido lui prese a spingere, pian piano come gli avevo chiesto. Per fortuna mi ero dilatata a sufficienza: il suo grosso randello caldo scivolò dentro di me fino alla radice, allargandomi tutta senza dolore.

A quel punto lui cominciò a montarmi lentamente, poi con ritmo crescente… hhmmmm… che delizia quel gran cazzo duro nel culo! Erano trascorsi diversi mesi dal nostro primo incontro e, finalmente, potevo gustarmelo di nuovo!! Mentre lui mi montava, K si tirò su sulle ginocchia ed avvicinò al mio viso il suo uccello: woww, perché no? Glielo presi in bocca e me lo gustai, lieta di avere in contemporanea un cazzone in culo ed uno in bocca!! Il superdotato proseguì instancabile: dopo qualche minuto alla pecorina, gli chiesi di prendermi distesa sul letto e così facemmo. Amavo molto quella posizione e, appena lui disteso sulla mia schiena mi ebbe piantato nuovamente il cazzo nel culo, presi ad ancheggiare da brava troietta in risposta ai suoi affondi, portando le caviglie a contatto delle sue cosce quasi a trattenerlo dentro di me.

Dopo un po’ ebbi voglia di prenderlo alla “reverse cow-girl”; feci stendere il superdotato sul letto di fianco a K col cazzone all’aria, poi mi abbassai sopra di lui impalandomi sul suo uccello… portai quindi i piedi in avanti e le braccia all’indietro, appoggiandomi al letto… così piazzata cominciai a sollevare ed abbassare il bacino, offrendo al nostro amante la vista del suo cazzo che entrava ed usciva dal mio culo, con il mio cazzetto che sobbalzava all’aria ad ogni mio su e giù! K ammirò lo spettacolo che le stavamo regalando, giocando nel frattempo col suo uccello di fianco a noi. Dopo qualche minuto di reverse cow-girl, il superdotato mi chiese di cambiare posizione e lo accontentai, continuando l’inculata distesa sul fianco con lui seduto sul letto a ginocchia piegate.

La mia monta andava ormai avanti da molti minuti, e cominciai ad avvertire stanchezza nel buchino; proposi quindi al nostro uomo di soddisfare nuovamente K, e naturalmente entrambi furono d’accordo! Nuovo cambio di preservativo, ed ecco la mia novella amica travestita pronta a quattro zampe col culo all’aria. Lui si mise di nuovo dietro di lei; io le passai altro lubrificante nel buchino e le allargai le chiappe, lui senza altri preamboli la impalò nuovamente. Lei accusò un po’ di dolore, perciò la invitai a stendersi sul letto… lui la lasciò fare, poi glielo rimise dentro e ricominciò a stantuffarla: in quella posizione lei stava meglio e lui la inculò vigorosamente per parecchi minuti, poi la prese alla missionaria. Come avevo fatto prima, io mi gustai i vari scorci di spettacolo sexy accarezzando K di tanto in tanto.

Il nostro amante non dava cenno di essere prossimo all’orgasmo, era davvero molto resistente e controllato… questo naturalmente non poté che farci piacere: nonostante gli sforzi organizzativi, era l’unico maschio che quella sera ci aveva raggiunte!! Dopo aver sodomizzato a lungo K per la seconda volta, lui volle ancora me e ripetemmo il cambio preservativo. Mi inculò di nuovo alla pecorina, e K ne approfittò ancora per darmi il suo uccello in bocca; poi lui volle scoparmi alla missionaria ed io lo accontentai, piaceva molto anche a me dopotutto! Era ormai più di un’ora che il superdotato sbatteva entrambe a turno, ed alla fine cominciò a sentire l’avvicinarsi dell’orgasmo… ce lo fece capire ed io, dato che K lo incontrava per la prima volta, gli proposi di venire nel suo culetto.

Lui accettò di buon grado e, cambiato ancora profilattico, si distese sul letto alle spalle di K che era già distesa sul fianco destro; io le sollevai la gamba sinistra, volevo vedere quel cazzone che le entrava nel culo! Lui glielo mise dentro tutto, poi iniziò di nuovo a montarla… lei, ormai molto aperta, mugolava di piacere nel prendere quel grosso bastone di carne calda e lui andò avanti cominciando ad ansimare. Ancora qualche istante, e lui si abbandonò all’orgasmo, trattenendo K stretta a sé per i fianchi perché il suo uccellone, che ormai stava perdendo l’erezione, non si sfilasse dal suo culo… rimasero entrambi così per qualche minuto sotto il mio sguardo compiaciuto, esausti e con gli occhi socchiusi, poi si staccarono e si rialzarono.

Prima lui poi lei approfittarono del bagno per ricomporsi, poi ci ritrovammo tutti e tre in camera e passammo alcuni minuti a chiacchierare, mentre il superdotato si rivestiva; sia lui che K approfittarono delle bevande e degli snack che lei aveva gentilmente portato con sé per la serata, poi lui ci salutò e se ne andò dovendo fare molta strada per tornare a casa. Io scambiai ancora qualche chiacchiera con K, entrambe più che soddisfatte della serata, ripromettendoci di organizzarne un’altra appena possibile; poi lei si infilò la giacca, prese le sue cose e se ne andò tranquillamente en-femme salutando il padrone di casa. Rimasta sola, io mi struccai, riordinai la camera e le mie cose, mi rimisi al maschile, salutai l’amico padrone della camera e ripresi la via di casa… naturalmente senza riuscire a distogliere il pensiero dai bellissimi momenti di quella prima esperienza insieme ad un’altra femminuccia!
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