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39. INCREDIBILI GEMITI DI PIACERE
di Janus
21.09.2024 |
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"La cosa non mi dispiaceva, naturalmente… l’unico problema nel suo caso era che ce l’aveva grosso ma non molto lungo, per cui andando su e giù ogni tanto..."
Erano trascorsi parecchi giorni dall’ultima serata di sesso e di nuovo la voglia si fece insopprimibile. Cominciai con i preparativi di pomeriggio, perché nel frattempo non avevo curato molto il mio corpo… la depilazione, in particolare, fu una operazione lunghetta e laboriosa. Subito dopo cena feci una doccia, procedetti all’igiene interna, poi indossai l’abbigliamento scelto per quella sera: due capi in tessuto elastico nero che potevano fungere indifferentemente sia da minigonne aderenti che da top, uno come effettiva gonna e l’altro su al petto: nell’insieme, un tubino senza maniche in due pezzi! Una volta giunta dove solitamente sostavo per completarmi, tolsi il poco vestiario maschile usato in viaggio, indossai la parrucca, un filo di rossetto, collane e braccialetti, un copri spalle quasi trasparente da annodare sul davanti e dei sandali da donna con un po’ di tacco. Qualche ora prima avevo dato appuntamento al dongiovanni, che puntualmente trovai in una piazzola sulla destra non lontana dal parcheggio degli incontri. Lui abbassò il vetro e mi invitò a seguirlo in macchina; tornammo indietro di qualche decina di metri, entrando in una ampia rotonda che fungeva, perimetralmente, da posteggio per il locale adiacente. Appena trovati dei posti liberi parcheggiammo affiancati, lui a sinistra ed io a destra; spensi il motore e scesi con la mia borsa in mano, senza curarmi troppo di essere vista dalla gente fuori del locale, per salire svelta nell’auto del dongiovanni. Lasciammo la rotonda e, come fatto qualche tempo prima, seguimmo una vicina strada sterrata tra la vegetazione fino ad una sbarra; il dongiovanni conosceva bene il posto: scese, aprì la sbarra sfilando un grosso chiavistello, la superò con l’auto poi la richiuse alle nostre spalle per evitare che altri potessero venirci dietro.
Avanzammo in auto ancora un po’ tra la vegetazione per poi invertire la marcia e fermarci al riparo da occhi indiscreti. Scendemmo, illuminati da una bella luna piena, e io piazzai la mia borsa col necessaire sul cofano; dai dintorni proveniva il suono di canzoni e vociare di gente in vacanza, probabilmente sulla vicina riva del mare. Eravamo tutti e due piuttosto vogliosi: mi alzai la gonna fino alla vita, mi calai le mutandine sulle cosce, lui prese a palpeggiarmi il culo e, dopo qualche istante, si slacciò i pantaloni e li lasciò calare alle caviglie facendo penzolare avanti ed indietro il suo bel cazzone. Amavo il suo grosso uccello, sempre pulito e fresco di doccia: glielo presi in mano, poi mi abbassai sulle cosce e lo imboccai golosa, cercando di prenderlo tutto sino alla radice nonostante la ragguardevole lunghezza.
Lo spompinai a lungo lieta di quel buon sapore in bocca, ora leccandolo ora succhiandolo, ora dedicandomi all’asta ora alla cappella, finché lo sentii sufficientemente duro. Senza dire nulla presi un preservativo e glielo passai, poi mi misi nel buchino una generosa dose di lubrificante spingendomelo dentro e dilatandomi con le dita il più possibile: il cazzo che stavo per prendere era piuttosto grosso! Appena pronta mi girai dandogli le spalle, presi in mano il suo uccello e lo aiutai a mettermelo dentro… hhmmm, sì… il mio primo cazzone della serata… lui non mi deludeva mai! Mi appoggiai alla sua auto e lui cominciò a montarmi, lentamente e a fondo come faceva di solito all’inizio; intravidi sulla destra le nostre ombre chiaramente stagliate sul terreno, io femmina con i capelli lunghi e lui dietro di me che mi inculava, facendomi sobbalzare avanti ed indietro ad ogni spinta… che bella visione, ce l’ho ancora negli occhi!!
Il dongiovanni fu, come al solito, piuttosto resistente: mi montò a lungo, cominciando pian piano ad aumentare il ritmo degli affondi ed il loro vigore, fino a sbattermi con gran colpi di bacino sul mio culetto. Ogni tanto rallentò per poi riprendere con maggiore energia, sussurrandomi ogni tanto paroline di apprezzamento e chiedendomi se mi piacesse… certo, non poteva essere diversamente!! Di tanto in tanto io coadiuvai l’inculata strusciando e roteando il culo sul suo inguine, da brava puttanella, tra i suoi “Così… sì… brava… tutta donna… prendilo tutto…”! Ancora qualche minuto e lo sentii aumentare il ritmo degli affondi, finché ad un suo rantolo mezzo soffocato compresi che era venuto… restò per qualche altro istante dentro di me, stringendomi a sé per i fianchi, poi ci staccammo, ci ripulimmo sommariamente e, appena rivestiti tornammo con la sua auto alla rotonda ove avevo lasciata la mia.
Ci salutammo brevemente, salii in macchina, ripresi il viale e mi diressi in fondo al noto parcheggio degli incontri. Come al solito feci il giro sino alla rotatoria terminale per vedere la situazione, poi entrai tra le piazzole e mi fermai nei pressi di un’auto con una travestita bionda a bordo, credendo che fosse la mia amica. Scesi e mi avvicinai per salutarla, ma non era lei!! Aveva una parrucca bionda vistosa che mi aveva tratto in inganno; comunque ci parlammo cordialmente e lei mi fece “Stasera ci sono davvero tante travestite qua, vedi un po’ se riesci a rimediare qualcosa…”. Allora la salutai e mi incamminai verso il fondo del parcheggio, dove c’era l’inizio del camminamento in legno per la spiaggia; nei pressi superai un gruppetto di uomini che chiacchieravano, ed uno di loro notandomi mi seguì svelto: era il ragazzone con cui mi ero già incontrata più volte, che mi salutò gioioso!
Ci avviammo entrambi verso la spiaggia, parlottando del più e del meno; ad un certo punto incontrammo, di ritorno verso il parcheggio, un omone calvo e fisicamente ben messo in compagnia di una travestita piuttosto giovane. “…Ho appena dato un bel po’ di cazzo a questa qui!!” lui esclamò sorridente al mio maschione, che evidentemente lo conosceva; “Bravo, bravo…” gli fece il mio in risposta “…magari vai a dare un’occhiata di lato al parcheggio, appena fuori del percorso… ce n’è una che si sta facendo montare in gruppo!” ed ognuno proseguì nella propria direzione. Noi due scavalcammo il corrimano in legno e ci addentrammo tra i grossi cespugli dove di solito ci appartavamo per farmi inculare; appena al riparo appoggiai a terra la borsa, mi alzai la gonna, tolsi le mutandine e mi abbassai il top per scoprire i capezzoli… il mio secondo amante della serata, dopo qualche palpata si slacciò i pantaloni e li lasciò scendere sulle caviglie.
Mi abbassai davanti a lui e, reggendomi con la sinistra alla sua gamba, con la destra gli presi il cazzo e comincia a sbocchinarlo. Ce l’aveva floscio, ma con il mio lavoretto di bocca ci mise poco ad andare in completa erezione!! A lui piaceva molto anche succhiarmi e leccarmi i capezzoli, per cui alternammo il mio pompino alle sue leccatine due o tre volte… mentre mi leccava non trascurò qualche attenzione al mio cazzetto, completamente depilato, che palpeggiò palline comprese! Ormai vogliosi entrambi di scopare, passai a lui un profilattico e mi unsi di nuovo lo sfintere col lubrificante. Mi girai quindi per offrirgli l’oggetto del suo desiderio e lui, con l’uccello in mano, mi appoggiò la cappella sul buchino cominciando a spingere… uuuhhh… ero già stata aperta dal dongiovanni, perciò presi senza problemi anche il secondo cazzo della serata benché grosso!
Il ragazzone cominciò a stantuffarmi con forza, ora tenendomi per i fianchi ora con le mani sulle mie spalle… che goduria!! Mentre mi stavo facendo inculare beatamente, apparve accanto a noi un altro uomo: lo riconobbi, era quello che tempo prima mi aveva presa steso sulla sabbia!! Sembrava accontentarsi di guardare apparentemente, e a me troietta esibizionista non dispiaceva certo! Poi scambiò qualche parola col mio stallone del momento e si allontanò di venti o trenta metri restando in attesa: immaginai che il ragazzone gli avesse chiesto di aspettare a distanza, visto che lui non amava avere spettatori intorno… peccato, pensai tra me e me: non mi sarebbe dispiaciuto un cazzo in bocca mentre venivo inculata!!
Per parecchi minuti continuammo la monta, intervallata nuovamente da leccatine del ragazzone ai miei capezzoli, poi cominciammo a sentirci soddisfatti e smettemmo. Lui come di solito aveva preferito trattenere l’orgasmo, forse per fare di nuovo sesso più tardi, per cui mi salutò e si allontanò verso il parcheggio. L’altro uomo in attesa, appena vide che l’altro si stava allontanando, venne svelto verso di me, ancora seminuda dopo la recente inculata; mi chiese di spostarci tra atri cespugli ed io lo accontentai, senza neppure disturbarmi ad abbassare la gonna… mi piaceva che quell’uomo mi guardasse il culo al chiaro di luna mentre mi seguiva! Ci spostammo fino ad uno spiazzetto quasi tutto circondato da vegetazione, dove peraltro mi ero fatta inculare qualche settimana prima… misi a terra la borsa e, senza altre perdite di tempo, presi il mio terzo cazzo della serata in bocca.
Lo spompinai per diversi minuti poi, visto che ce l’aveva duro a sufficienza, gli proposi di darmelo nel culo; lui fu d’accordo e gli passai un profilattico… “Mettimelo tu…” mi chiese, ed io lo accontentai. Sapevo che preferiva far stare la femmina sopra di lui, e così fece: si stese sulla sabbia, chiedendomi di cavalcarlo impalandomi sul suo uccello, standogli di fronte. La cosa non mi dispiaceva, naturalmente… l’unico problema nel suo caso era che ce l’aveva grosso ma non molto lungo, per cui andando su e giù ogni tanto finiva per uscire dal mio culetto! Comunque adottammo quella posizione per qualche minuto, poi mi chiese di girarmi di spalle e di nuovo lo accontentai… sempre con il suo cazzo che ogni tanto mi usciva dallo sfintere!!
Infine io mi stancai, anche perché il tenere a lungo le mie cosce molto aperte a cavalcioni delle sue inizlava a farmi sentire indolenzita. Mi rialzai e gli dissi di prendermi in piedi come si fa di solito all’aperto, in una quasi pecorina con le mani appoggiate alle ginocchia, e così fece; finalmente in quella posizione il suo uccello mi restò dentro per tutto il tempo e l’inculata andò avanti per diversi altri minuti. Poi forse per stanchezza, lui perse in parte l’erezione, quindi tirò fuori il cazzo dal mio retto e si disfece del profilattico; mi chiese allora di riprenderglielo in bocca, ma io non fui ispirata e rifiutai… finì allora che lui si masturbò mentre mi sditalinava energicamente il buchino… pazienza, meglio che niente!
Una volta venuto, lui si ripulì alla meglio e si rivestì; a mia volta, io mi asciugai il lubrificante che mi colava dal buchino e mi rimisi le mutandine. Convinta come sempre del rispetto dell’ambiente, raccolsi i resti del nostro divertimento e li misi nel sacchetto per la spazzatura che avevo nella borsa, poi ci incamminammo scambiando qualche chiacchiera verso il camminamento in legno, con l’idea di tornare al parcheggio e, nel mio caso, magari di trovare qualche altro bel cazzo! Mentre camminavamo udimmo distintamente, nella direzione in cui stavamo andando “Slap... aaaahhh… oooohhhh… slap… hhmmmmm…”, inconfondibili suoni di sculacciate e sonori gemiti, probabilmente di piacere misto a dolore, di una voce vagamente femminile. E più ci avvicinammo al percorso, più quei suoni si fecero frequenti, forti e distinti!
L’uomo che mi aveva appena montata fece qualche allusione a persone che, chiaramente, stavano divertendosi… ed io naturalmente concordai; scavalcammo quindi il corrimano in legno, poi continuammo sul tavolato verso il parcheggio. Dopo una curva del percorso, ai nostri occhi si presentò uno spettacolo sublime: una figura molto femminile, in effetti una travestita con una parrucca di capelli lunghi ed appena mossi, praticamente nuda a parte una specie di baby-doll rossastro ed uno striminzito perizoma, se ne stava appoggiata al corrimano in legno col bel culo al centro del camminamento; dietro di lei c’era il calvo palestrato incontrato mentre andavo ad appartarmi col ragazzone, con indosso solo una canottiera scura, che la stava sodomizzando dandole forsennati affondi di cazzo e sculacciandola di tanto in tanto!!
Vicino al calvo vidi anche il mio ragazzone, appoggiato al corrimano ed intento a gustarsi sorridente la scena; altri due uomini erano dalla parte opposta, vicini al viso della travestita e, ora insieme ora alternandosi, davano l’uccello in bocca a quella insaziabile puttanella. Lei era chiaramente molto alta ed un pochino in carne, diciamo pure quasi “curvy” trattandosi di una femminuccia… aveva la pelle liscia ed abbronzata che risaltava al chiarore della luna piena e, nel complesso, devo ammettere che era una bellissima creatura. Per farsi inculare non aveva tolto o calato il perizoma, ma aveva semplicemente spostato di lato il filo posteriore… forse non amava mostrare il cazzetto e le palline, chissà?? Rapiti inevitabilmente da quella visione, il mio terzo uomo della serata ed io ci mettemmo vicini ai due per goderci a nostra volta quell’eccitante spettacolo. Mentre assistevo, chiesi al ragazzone chi fosse quella stupenda femminuccia, e lui mi disse il suo nickname nel sito di incontri che entrambi usavamo.
Quella bella travestita gemeva e mugolava incessantemente, con una voce piacevolmente femminile, facendo sentire tutto intorno i suoi fortissimi “AAAAAHHHH… OOOOOHHH… OH DIOOO… AAAAAAAHHHH… DIOOOO… OOOOOOOHHH… AAAAAHHHH… OOOOOHHH… OH DIOOO… AAAAAAAHHHH… DIO MIOOO… OOOOOOOHHH!!!”. Chiaramente il cazzo del calvo la stava deliziando all’inverosimile, ed i suoi versi richiamarono in pochi minuti parecchi uomini che dal parcheggio si portarono intorno a lei. Quell’uomo muscoloso la montava senza sosta, parlandole ogni tanto oscenamente in risposta ai suoi mugolii di piacere “…Sei stanca di prenderlo? …Vuoi riposarti?” le fece; “NO, no di certo!!” gli rispose lei, tra i commenti divertiti dei presenti. Il calvo invitò più volte il ragazzone, con cui era chiaramente in confidenza, a darle il cazzo in bocca, ma lui rifiutò… peccato pensai tra me e me: sapevo bene che al ragazzone il sesso di gruppo non piaceva abbastanza! Ad un certo punto il calvo, di certo per il caldo, si sfilò anche la canottiera rimanendo completamente nudo poi riprese a dare gran colpi di cazzo alla bella travestita che riprese con i suoi forti strilli di piacere.
Mentre lo spettacolo sexy proseguiva, dal parcheggio arrivarono un altro ometto non molto alto e una travestita dal bel visino dietro di lui; i due passarono dietro al calvo sempre intento alla monta, oltrepassarono anche me e si fermarono a loro volta per assistere a quella scena da porno film, la giovane travestita con un braccio al collo del suo maschio. Lui fece una battuta spiritosa del genere “Di questo passo dovremo organizzarci con i biglietti, qui…” alla quale risposi annuendo e sorridendo divertita. Mentre mi godevo la scena, non potei fare a meno di iniziare a fantasticare… cominciai a pensare di tirarmi su la gonna per scoprirmi il culo, andare ad appoggiarmi al corrimano accanto alla bella travestita e offrire anche me stessa a chi avesse voluto approfittare… essere presa fianco a fianco con un’altra travestita era sempre stato uno dei miei sogni proibiti!! Purtroppo non ne abbi il tempo: dopo qualche altro minuto di forsennata monta la bella travestita sembrò non poterne più e si tirò su dal corrimano, inducendo il calvo a tirare fuori il grosso cazzo dal suo bel culo.
Mormorando qualche parola che io non compresi, lei si aggiustò il baby-doll ed il perizoma tra le chiappe, poi facendosi strada tra gli uomini sul camminamento si diresse lentamente verso il parcheggio; il possente calvo, nudo e col cazzo ancora duro, le fece “Ma come, te ne vai…?? Non me lo prendi neppure in bocca…???” ma non ottenne risposta. Sperai in un seguito con me stessa come protagonista, ma non fu possibile: probabilmente tutti erano abbastanza stanchi anche per l’ora tarda, e praticamente tutti i presenti si allontanarono verso il parcheggio. Io lanciai un’ultima occhiata alla travestita dal bel visino dietro di me, e mi incamminai raggiungendo l’auto; potevo ritenermi comunque soddisfatta della serata: avevo preso in bocca e nel culo tre rispettabili cazzoni!! Inutile dirlo, per tutto il viaggio di ritorno a casa (ed ancora oggi) ebbi negli occhi il bellissimo spettacolo a cui avevo assistito… e di cui avrei tanto voluto essere la protagonista!!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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