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Scambio di Coppia

Storia vera - Scopata a sorpresa


di ringo00
08.03.2020    |    34.618    |    17 9.6
"All'epoca frequentavamo un locale nei pressi di Vicenza, durante il fine settimana; prendevano sempre una stanza in un motel, eravamo sposati da poco, figli..."
Questa volta ho scritto un racconto tratto da una storia vera, raccontatami da una coppia conosciuta qui su a69
Dedicato a Tettonabg

Ciao a tutti, sono Ilaria (nome di fantasia) e vorrei raccontare una storia capitata tanto tempo fa con mio marito. All'epoca frequentavamo un locale nei pressi di Vicenza, durante il fine settimana; prendevano sempre una stanza in un motel, eravamo sposati da poco, figli non ne avevamo, per cui alzare un po' il gomito e un po' di sana trasgressione erano lussi che potevamo permetterci. Quella sera mi feci bella, e quando dico bella intendo tipo da far scoppiare il cazzo al mio maritino Andrea (altro nome di fantasia): camicetta semi trasparente senza niente sotto, calzine nere, reggicalze, gonna corta e tacchi alti. E giusto per dare un po' di pepe al tutto, con una mossa birichina mi sfilai la mutandina, e ci recsmmo al locale. Fu una bella serata, musica a palla, un sacco di gente e qualche bicchiere di troppo ci avevano resi euforici ed eccitati; girando senza mutandina sentivo un piacevole freschetto sulla patata e un paio di volte rischiai di mostrare un po' più del necessario. Erano tipo le due di notte, la gente iniziava a lasciare il locale e così facemmo anche noi, ma su sa, la notte è giovane, eravamo troppo eccitati: appena varcata la soglia della stanza, iniziammo a limonare, ad accarezzarci e a scambiare effusioni. Mi liberai dei vestiti, restando solo con le calze. Andrea mi saltò addosso, baciandomi e leccando le mie generose mammellone, avevo la fica già fradicia, anzi, era tutta sera che non aspettavo che quel momento. Come per un silente accorto, ci mettemmo a 69, una delle nostre posizioni preferite; il bel cazzone di Andrea si trobó al calduccio nella mia bocca, mentre la sua lingua rovistava vogliosa la mia fica bollente. Con più lui affondava la lingua, con più io andavo a fondo con il mio lavoro di bocca, c'erano tutti gli auspici per una scopata coi fiocchi, quando notai la porta, rimasta socchiusa per una decina di centimetri; divertita, lo feci notare ad Andrea, che senza mollare per un attimo la mia fica rispose che per una sciocchezza simile non era il caso di preoccuparsi, male che vada qualcuno ci avrebbe visti. Il gioco riprese con inalterata voglia, per alcuni minuti gli unici rumori nella stanza erano sospiri, gemiti e leccate,quando improvvisamente ebbi come la sensazione di essere osservata: guardai verso la porta e intravidi due figure nel corridoio. Ad un'occhiata più attenta, vidi che era una coppia, entrambi sulla cinquantina, che sembravano non perdersi un istante del nostro randevouz. Diedi un colpetto ad Andrea, indicando i due spettatori, che osservavano in rispettoso ma eccitato silenzio; la signora aveva intanto tirato fuori il cazzo del marito dai calzoni, e inginocchiata, lo stava succhiando voracemente, senza tuttavia togliere gli occhi da noi. Allora Andrea si alzò e andò verso la porta, pensai per chiuderla, invece no: nudo e crudo, con il cazzo marmoreo e umido della mia saliva, invitó i due voyeur a godersi lo spettacolo. I due, un po' sorpresi, entrarono, e dal suono duro del loro parlare, ipotizzai che dovessero essere tedeschi. Lui, in un italiano un po' incerto, spiegò che erano turisti in vacanza a Venezia fermatisi lì per la notte. Sembravano due tipi a posto: lui brizzolato, distinto, baffetti corti e fisico asciutto, lei una biondina chiara di pelle, fisico paffuto e due tettone da vacca da latte. Siccome la discussione languiva un po' per la difficoltà di capirci, Andrea ed io decidemmo di farci capire nel linguaggio universale che non conosce confini e bandiere: il sesso, che è uguale in tutte le lingue, giusto?
Io mi alzai e andai dalla lei, che mi guardava con due occhi azzurri e eccitati; presa per mano, la guidai sul letto e lentamente iniziai a spogliarla: due tette enormi, più delle mie, un po' cadenti ma eccitantissime, la pancia morbida e un triangolo biondo scuro si palesarono al mio sguardo. La coricai sul materasso e cominciò un piacevolissimo gioco di lingua sui nostri corpi, io leccavo lei e lei me, e in un amen ci trovammo ancora a 69, la signora sapeva il fatto suo, la mia patata sbrodolava felicemente sotto le sue leccate. Nel frattempo, Andrea e il signore si godevano la scena, menandosi i cazzi duri; la bionda mi scoccó uno sguardo complice mettendosi poi a pecora, invitandomi ad imitarla. I due uomini si avvicinarono, e lei disse qualcosa in tedesco al marito, che ridacchió; questi si pose dietro Andrea, spingendolo verso la moglie che afferrato il suo cazzo lo prese tutto d'un colpo nella fica, arretrando il maestoso deretano contro il pube di mio marito. Per un istante provai una fitta di gelosia, che svanì subito quando il tedesco mi infilò il suo; un bel cazzo, quasi quanto quello del mio maritino. Andrea prese la biondina per quei fianchi da manza e prese a pompare di gusto, mente lei mormorava "Aaahh... Mein Got, ist gut...".
Dal canto suo, il suo lui mi montava quasi con eleganza, senza fretta, dandomi di tanto in tanto degli schiaffetti giocosi sulle chiappe. Che scopata fu quella! Ce la stavamo godendo da matti anche se non ci capivamo, come ho detto il sesso non conosce differenze di lingua.
Le tettone della signora sballonzolavano verso il basso, quasi i capezzoli sfioravano il materasso; doveva essere una gran porca di razza, difatti Andrea le scoppiò dentro almeno per due volte, senza che lei gli desse tregua nemmeno per un istante. Anche il signore era resistente: per una buona mezz'ora seguitó a penetrarmi con tedesca metodicità, rendendo la mia fica un vero lago. Andrea sembrava vicino al terzo orgasmo consecutivo, ma stavolta la signora si sfilò il suo cazzo e si fece scaricare una lunga e densa sborrata candida dritta in faccia, accolta da una serie di oscure parole eccitante. Pochi istanti dopo toccò anche me una bella innaffiata di sborra in viso da parte del signore, era un vero idrante, non finiva più. Io e la bionda ci avvicinammo per poi leccarci a vicenda il godimento dei nostri uomini. Una volta leccata via ogni singola goccia di seme, ci sdraiammo tutti e quattro sul letto, stanchi e appagati. Per un po' restammo lì ad accarezzarci con languide effusioni; quando poi il chiarore dell'alba illuminò la camera attraverso le imposte, i due signori presero elegantemente congedo, ripartendo per la loro vacanza. Ci accorgemmo solo quando restammo soli che non sapevamo nemmeno i loro nomi, cosa che ci scatenò una sonora risata. Tuttavia, farlo con due sconosciuti si era rivelato molto eccitante, e scambiarsi i partner ancora di più... Un'esperienza che avremmo ripetuto più avanti, ma questa è un'altra storia...

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