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La zia Terry - il gran finale


di ringo00
28.05.2019    |    21.049    |    2 9.7
"Quelle labbra rosa, che tante volte avevo leccato, non mi erano mai sembrate così invitanti..."
ATTENZIONE QUESTO RACCONTO È UN'OPERA DI FANTASIA. OGNI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI È PURAMENTE CASUALE

Quelle vacanze si stavano rivelando le migliori della mia vita: da quando avevo scopato con la zia Terry si era aperto un nuovo orizzonte sul nostro rapporto; ogni mattina iniziavamo la gionata con una lussuriosa scopata, a mo' di buongiorno. Quanti bei ricordi... A volte mi svegliavo col pisello duro già al calduccio nel culo della zia, alte volte ero invece io a destarla entrandole dentro e baciandola sul collo; lei, con quella sua amabile espressione porcella, rispondeva ai miei baci, mormorandimi il buongiorno tra uno schiocco di labbra e l'altro. Una volta ricordo che dopo aver scopato la sera prima di andare a dormire le ero rimasto dentro per tutta la notte, e al risveglio la zia fu piacevolmente sorpresa dall'essere svegliata dal mio pisello che cresceva piano piano nel suo culo, pronta per un secondo round.
E poi, rapporto anale a parte, la zia adorava il sesso orale: amava essere leccata per ore, sdraiata sul letto con le cosce spalancate, mentre io mi segavo; ogni volta che stavo per venire ci scambiavamo di ruolo e la zia mi succhiava per bene finché non ingioava il mio seme, per poi ricominciare con le leccate. Andavamo avanti così per interi pomeriggi, finché non crollavo esausto, le palle completamente vuote. Mi rendevo conto che la zia era abbastanza attaccata al sesso, che forse per troppo tempo le era mancato, e riuscire a soddisfare le sue voglie a volte era piuttosto impegnativo, ma con tutto il bene che le volevo lo sforzo era ben ripagato. I giorni si susseguivano, uguali ed eccitanti, quando un bel giorno, e fu bello davvero, la situazione conobbe un interessantissimo sviluppo: presi posto dietro la zia, a cucchiaio, per il solito randevouz prima del pisolino pomeridiano, ma proprio quando stavo per puntare la cappella sul buco, ormai abitato alla mia presenza, lei disse di no. Strano. Molto strano, la zia Terry non rifiutava mai la sua reazione di cazzo, ma il motivo mi fu ben presto chiarito...
"Mettiti in ginocchio sul letto, caro" disse. Io lo feci, domandandomi cosa stesse architettando.
"Bene, così. Allarga un po' di più le gambe... Perfetto!"
Perplesso, le chisi cosa avesse in mente, ma lei disse semplicemente "Fidati della zia e rilassati, amore..."
Si mise comoda a pancia in giù e mi prese il pisello in bocca; ero già abituato alla sensazione, ma quella volta era diversa dalle altre, era forse quell'aria di mistero a rendere tutto così eccitante. La zia succhiava da esperta, insistendo sulla cappella, come un mini-pompino.  Dopo qualche minuto di goduria, la zia disse "Bene, è pronto..."
Gattonando sul letto raggiunse il comodino e prese a trafficare con qualcosa; quando si girò dalla mia parte vidi che teneva un preservativo tra pollice e indice. Già vederla così era abbastanza eccitante, ma era solo l'inizio: infatti, scartato il profilattico, se lo infilò tra le labbra e si accucció sul letto. Dopo avermi scoccato un sorriso e un'occhiata bollente la zia, davanti ai miei occhi stupefatti calzò il preservativo sul mio pisello usando la bocca. Completata l'operazione, il mio cazzo era avvolto da quel sottile strato di lattice azzurrino, e la zia osservò soddisfatta.
"Piaciuta la sorpresa, tesoro?"
Non capivo: non avevamo mai usato protezioni fino a quel momento... Espressi le mie perplessità e lei mi chiarí seduta stante: "Oggi è un giorno speciale, tesoro. Oggi mi scoperai davanti!"
Rimasi lì a bocca spalancata come una carpa dalla sorpresa: avevo capito bene o era un subdolo scherzo della mia mente arrapata???
Nessuno scherzo: la zia Terry diede una decisa smanettata al mio pisello, sorridendo maliziosa: " Guarda che se fai così quando una ragazza ti chiede di scopare farai una figuraccia!"
Tornai in me stesso e farfugliai una scusa. Sempre sorridendo la zia riprese la sega, questa volta più dolcemente; "Ti voglio al massimo dell'eccitazione, caro. Non vedo l'ora di sentire il tuo bel cazzo dentro di me!"
Non dovette attendere molto, in un amen fui talmente teso che quasi sentivo male. Era il momento tanto atteso: la zia Terry si sdraió sui cuscini, con le cosce oscenamente spalcate, la fica depilata già lucida di eccitazione.
" Vieni, amore, qui dalla zia..." mormorò invitandomi con l'indice. Mi avvicinai sulle ginocchia, il cazzo in mano; una volta che mi trovai vicino all'imbocco della sua fica la ispezionai con la cappella guantata di lattice, saggiandone la morbidezza. Quelle labbra rosa, che tante volte avevo leccato, non mi erano mai sembrate così invitanti. Mi decisi a muovermi, inserendomi lentamente, accolto da un lungo gemito dalla zia: "Ohhh... Finalmente... Da quanto tempo mi mancava un cazzo qui!"
Scivolai dentro completamente, e rimasi così per un attimo, la faccia sepolta tra le sue tette, disteso su di lei. La zia mi alzò il mento con un gesto delicato: "Bravo, tesoro. Adesso però devi scoparmi... Sfonda la passerona della zia con il tuo bel cazzone!"
Sentii il mio pisello fremere dentro di lei e affondai deciso, e poi ancora, e ancora, le palle sbattevano sul suo culo con un ritmico ciac-ciac. La zietta dal canto suo urlava a piena voce la sua goduria con certe espressioni da film porno che avrebbero fatto eccitare pure un santo: "Bravo il mio torello, scoparmi, sono la tua vacca, riempirmi di sborra!!!"
Scoparla nella fica era mille volte meglio che nel culo, mi avvolgeva come un guanto, non sarei potuto andare avanti ancora a lungo; lo dissi alla zia che rispose "Non preoccuparti, amore, basta che esci fuori quando sei al limite, ok?"
Continuai per qualche minuto ancora, quando esclamai "Zia, sto per venire!!!"
Mi sfilai giusto in tempo: la mia euaculazione riempì il preservativo che si gonfió come un palloncino azzurro. La zia attese paziente fino a quando non ebbi finito, poi, con il suo naturale savoir faire mi tolse il preservativo, e aperte le labbra lo svuotó dritto in gola, schioccando le labbra da buongustaia. Era così eccitante vederla divorare il mio seme, che colava dal mento verso il seno! Terminata la bevuta, la zia mi abbracció come un'amante: "Tra pochi giorni dovrai tornare a casa, perciò dovrai scoparmi così ogni giorno, più che puoi... Capito, amore?"
Risposi al suo abbraccio con i baci sul collo che tanto le piacevano: "Ma certo, zia, lo farò molto volentieri!"
La zia si sdraió sul fianco come una gatta, offrendomi il culo: "Inizia subito, allora..."
Mi gettai su di lei, pronto per un'altra serie di indimenticabili scopate...

L'estate seguente arrivò dopo un periodo che sembrò eterno. Ma quando scesi dal treno non potei esimermi dal farmi venire il cazzo duro, pensando alla zia Terry che mi aspettava...

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