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incesto

Incredibile


di Lutero57
24.09.2019    |    8.547    |    0 9.4
"Ho una confessione da fare, mi chiamo Marco ho 18 anni e dall'età di 15 anni spio i miei genitori mentre fanno l'amore..."
Ho una confessione da fare, mi chiamo Marco ho 18 anni e dall'età di 15 anni spio i miei genitori mentre fanno l'amore.

Ho cominciato per caso, come penso succeda a molti, una notte di disturbi intestinali, uscendo dal bagno non potei non sentire le voci provenire dalla camera dei miei, porta socchiusa e la sola luce della abat jour.

Quella notte sentii più che vedere, ascoltai i loro lamenti o almeno mi sembravano tali allora, gemiti e parole a me sconosciute”lecca qui, prendimi cosi', succia bene” ecc. ecc.. ma quella non fu l'unica volta perché poi ce ne furono almeno una decina prima di arrivare ai miei 17 anni.

Se uno ci fa caso non è difficile capire quando i genitori vogliono fare sesso, la sera cominciano a girarti intorno, chiedere quanto dura il film alla TV, se mi piace, se sono stanco e via dicendo.

Io che non vedevo l'ora che capitassero quelle serate gli venivo incontro, facendo finta di sbadigliare e coricarmi prima del solito.

Nel tempo mi feci più audace e mi spinsi a vedere i loro corpi mentre lo facevano, conoscevo il cazzo di mio padre e come lo usava e il corpo di mia madre e come gli piaceva farlo, a dir la verità sempre allo stesso modo, poco varianti e inventiva.

Smisi all'età di 17 anni per due ragioni:

la prima perché nel vederli oramai c'era poco di erotico, alla fine erano due persone che si volevano bene e che facevano l'amore più che il sesso, di questo alla fine essendo i miei genitori, ne fui immensamente contento.

La seconda era che dall'età di 17 anni avevo cominciato ad avere le mie prime ragazze, per la verità due.

Erica era stata la mia prima scopata e con lei per un anno ho potuto scoprire gli inizi del sesso unito all'amore in quanto di Erica ero anche molto innamorato.

Attualmente sto con Marta, con lei ce meno coinvolgimento sentimentale ma in quanto a sesso siamo dinamite.

Ci vediamo in un piccolo club, una autorimessa abbandonata che io e i miei amici chiamiamo “il covo”. Li io e Marta ne abbiamo combinate di tutti i colori, oggi le ragazze sanno già tutto ed è bello che l'uomo non sia sempre quello che prende l'iniziativa.

Per esempio, fu Marta a voler provare a prenderlo dietro e fu lei a preparare tutto l'occorrente perché succedesse e fu un successo.

Chiaramente facendo sesso, la voglia di vedere i miei farlo sempre uguale mi era passata, non li spiavo più oramai da due anni.

Le mie voglie erano altre, io e Marta avevamo in mente,ne parlavamo spesso, di avere la mia casa disponibile per un giorno intero, solo per noi.

Fare sesso dove capitava, fare la doccia insieme, girare nudi per casa, mangiare con lei che me lo succhiava o io che gliela leccavo da sotto il tavolo e via dicendo, fantasie erotiche dovute anche al fatto che quel covo cominciava a starci stretto, sporco, lercio e troppo frequentato.

L'occasione capitò quando un cugino di mio padre ,nativo della Puglia, morì e lui dovette andare, non solo al funerale, ma per trattenersi più a lungo, questioni di eredità con beghe legali non da poco, in conclusione almeno una settimana di assenza.

Era giunto il momento fatidico quello di provarci e la prima mattina che io e mia madre facemmo la colazione insieme da soli, sferrai l'attacco

- mamma adesso che papa' non ce potresti andare da nonna, tranquillamente, magari starci anche uno o due giorni, visto che non sta molto bene di salute

- Amore,mia madre è anziana ma sta molto bene per fortuna sua, tranquillo non ha bisogno di me in questo momenti

- se lo fai per me, tranquilla so badare a me stesso per un giorno o due

- non ci penso proprio e poi adesso che non ce tuo padre finalmente potrò mettere le mani su progetti che non avevo da tempo in mente di fare.

Vaffanculo, era più dura del previsto, mia madre si lamentava sempre che mio padre non la portava a trovare mia nonna in campagna ed ora lei non ci voleva andare da sola, ma perché? ero incazzato nero ma non sconfitto e a pranzo ci riprovai

- Ma' sei vuoi andare al cinema con le tue amiche fallo pure approfittane, visto che il babbo non ha mai voglia

Mia mamma era appassionata di quei film pallossissimi, impegnati, che mio padre odiava e qualche volta era costretta ad andarci con le sue amiche, erano fra tutto, tre o quattro ore fra film e tempo per arrivarci, disponibili, non quello che sognavo ma meglio di niente

-no questa settimana non ce niente di interessante

-davvero non preoccuparti di me, vai pure

- senti carino non sono scema è da stamattina che fai di tutto per farmi sloggiare da casa, che hai per la testa? Non vorrai mica utilizzare casa mia per chissà cosa, levatelo dalla testa.

Che stronza!!! ed anche fosse? Una madre dovrebbe capire che un ragazzo di 18 anni con fidanzata potrebbe scegliere ed aver diritto di stare insieme in casa proprio in un luogo normale e non in quel cesso pieno di topi, ma cazzo non era stata giovane anche lei, stà stronza.

- ti sbagli proprio Mà, per esempio stasera rimango a dormire da Leo, pensa te quanto mi interessa casa tua, tientela

- calma Marco, se vuoi andare da Leo vai pure basta che studiate anche.

Spesso inventavo questa scusa per starmene il più possibile con Marta, poi magari tornavo a notte fonda e finivo di dormire nella macchina di mio padre in garage.

Però quella sera no, non volevo che finisse così ero veramente incazzato anche del fatto che si preoccupasse piu' che non usassi casa e non che andassi a dormire fuori.

Quella sera al Covo continuavo ad essere incazzato, tanto che litigai anche con Marta e la mandai a malo modo affanculo.

Ero rimasto solo in quel giaciglio sporco con i miei pensieri e con le mie voglie represse.

Ma starmene da solo non fu tempo sprecato invano, capii che Marta non centrava nulla e che ero io a sbagliare, gli mandai messaggi d'amore e facemmo la pace tramite cellulare.

A quel punto decisi di tornare a casa non era tanto tardi avrei inventato una scusa qualsiasi.

Infilando la chiave, scoprii che quella scema di mia madre aveva chiusa la porta lasciando le sue chiavi nella toppa. Si meritava una giusta scampanellata con risveglio di soprassalto, ma non sono così stronzo quindi entrai per il garage.

Appena dentro notai subito qualcosa di strano, la tavola della cucina non era sparecchiata, molto strano e poi sentivo delle voci provenire da di sopra, pensai che mio padre fosse tornato all'improvviso.

Macché la voce d'uomo non era la sua, la camera da letto era aperta e piena di luce.

Per me appostarmi dietro la porta senza farmi vedere era ormai un giochetto da ragazzi, tutto mi aspettavo ma non quello che mi si presentò sotto i miei occhi.

Mia madre nuda sopra il letto stava facendo un pompino ad un omone, che gli dava ordini

-Pompa troia , pompa ancora troia, caccia tutto questo cazzo in gola, una troia cosi non l'ho mai vista.

Ero incredulo e immobile , pensai anche ad una violenza sessuale subito smentita da mia madre

-si sono una troia, dimmi Adrian una troia cosi' non l'hai mai chiavata?

- tu sei piu' troia di quelle che pago, ora girati che ti voglio scopare

Mia madre si mise subito alla pecorina come una che non aspettasse altro ed in effetti le arrivò un cazzo di proporzioni notevole fra le cosce.

- spaccami al fica , dai spaccamela tutta, come sempre rompimela

- come no ce ne vorrebbe il doppio, hai una fica come una vacca, chissà come fa a riempirtela quel cornuto di tuo marito

- non mi scopa quel cornuto, frocio maledetto, con quel cazzo moscio, mi fa solletico, dai sbattimi rumeno di merda.

Ero allibito, imbalsamato non so se più dal ribrezzo di quello che stavo vedendo o dalla situazione tremendamente erotica, in quanto i video con le parolacce erano la mia passione ma qui gli attori li conoscevo.

Mia madre lo incitava a montarla con furia ed ogni volta che rallentava gli gridava,

-Fottimi sporco rumeno

- Basta di scopare, non te lo meriti hai una fica troppo larga ora te lo metto sul culo senza niente.

- si spaccamelo Adrian, fammi male,per favore incula la tua troia.....

Mia madre assorbi il primo colpo, come se l'avesse trafitta un pugnale.

- tutto qui merdoso rumeno, incula la tua troia , sbattimi forte fammi godere

- no, non mi muovo, ti piace troppo essere sbattuta

- no per favore sbattimi, per favore faccio quello che vuoi ma inculami a sangue

- farai quello che ti dico?

- siiii l'ho sempre fatto,

- lo so troia, la prossima volta porto anche i miei due aiutanti e ti chiaviamo da tutte le parti.

- veramente vuoi?

- certo se sei troia, lo devi fare

- Scemo pensi che non mi piaccia, me lo potevi proporre prima, certo che lo faccio ma adesso pompa forte per favore,

-lo fai davvero

- certo lo faccio per me non per voi, sono o no una grandissima troia,

Il rumeno che era lo stesso che ci imbianco' casa tre mesi fa, comincio' a pomparla come un toro scatenato, su e giu con quella nerchia poderosa e mia madre subendo, lo guardava ogni tanto come fosse una sfida ed invece di urlare di dolore, incredibilmente godeva, pensai che poteva essere la prima volta che lo faceva, con mio padre non lo aveva mai fatto quando li spiavo.

-daiiiii sfondamelo

- devi pagarmi troia quel cornuto di tuo marito non ti fa godere cosi

- A quel frocio maledetto anche a lui dovresti metterglielo in culo non sa quello che si perde.

- cornuto di merda

Poi all'improvviso tolse il cazzone la prese per i capelli e gli sborro in bocca

- se ne esce una goccia ti ammazzo!!

Macchè mia madre succhiava avida e non voleva lasciarselo uscire dalla bocca anche dopo che era venuto.

In verità, nonostante tutto quello che avevo visto e certo non mi piaceva, il cazzo mi era venuto duro ma ragionai e me ne tornai in garage a dormire ma questa volta nella macchina di mia madre.

A dormire per modo di dire, i pensieri era mille se non di più, non avrei mai immaginato mia madre in quella situazione, essere scopata ed inculata in quella maniera, eppure l'avevo vista fare sesso con Papà, un altra cosa che non mi andava giù' era : ok ti sei fatta scopare per di più da un rumeno di merda grande e grosso, ti sei levata questa soddisfazione o perversione o che cazzo poteva essere, ma perché offendere mio padre? sembrava il bersaglio preferito da quei due, questa mi faceva enormemente male, altrimenti forse l'avrei valutata in un altra maniera ed una sega forse me la sarei anche sparata.

L'indomani a pranzo lei sembrava del tutto normale, ma non lo era piu' ai miei occhi, avevo un grande astio nei suoi confronti ma non sapevo come dimostrarglielo.

-Che fai sparecchi? vado a fare spesa e a quest'ora ce meno gente cosi in un paio di orette faccio tutto?

- si si vai pure

Vai stronza che mi è venuto in mente uno scherzetto, chiamai subito Marta e le dissi di venire a casa mia di corsa.

Presi anche una pasticca di Viagra, non perché ne avessi bisogno, ma nella mia fantasia il cazzo doveva essere duro a comando per questo me l'ero procurata proprio per soddisfare la mia solita fantasia.

Appena Marta entrò in casa non le diedi nemmeno il tempo di fiatare le misi subito la lingua in bocca, la portai in camera mia che eravamo ancora attaccati, ci spogliammo tutti nudi e cominciammo a fare sesso.

- ma che ti succede sembri un toro scatenato

- perché non ti piace cosi'

- ma scherzi mi fai impazzire

-preparati che oggi te lo metto in culo

- non ho portato l'olio

- senza olio ti faccio urlare oggi

Fu una grande scopata, la migliore che avevo fatto con lei, la guardavo era a gambe aperte e le labbra della fica anch'esse aperte, ero orgoglioso di questo forse inconsciamente non volevo essere da meno del Rumeno anche se non avevo le sue misure

-Che facciamo, ora?

- ti inculo come promesso

- dai però cosi no, mica sono una troia

- a no?

Ma prima di ricominciare, sentii chiaramente la porta di casa aprirsi e come faceva sempre lei, urlare il mio nome.

Non so che mi prese ma se la vendetta ha un sapore, io in quel momento ce l'avevo ben distinto,

- dove vai?

- a prendere qualcosa da mangiare non hai fame?

- ma sei nudo ce tua madre

Scesi giù nudo, avevo il pisello non completamente a riposo sicuramente per colpa del viagra.

Mia madre certamente si era accorta che in camera non ero solo.

- chi cavolo ce di sopra, ma Marco sei nudo, ma sei scemo, che sta succedendo?

- Che vuoi che succeda, niente, sopra ce la mia ragazza, abbiamo scopato, ce venuta fame ora guardo in frigo cosa ce da mangiare, che ce di anormale?

- tu sei scemo, vatti a vestire subito e fai uscire quella troietta

- ehi vacci piano con le parole lei e la mia ragazza capito.

Conosco mia madre e quanto ci tiene alle apparenze, per cui non mi stupii che prese il soprabito la borsa e furiosa come non mai

- adesso esco non mi va di fare piazzate davanti ad estranei, torno per cena e guai e dico guai se la trovo qui, poi con te facciamo i conti non te la cavi così

Ero orgoglioso di averla fatta uscire di senno, ero orgoglioso di quella scena da film hard, ero orgoglioso di essere tornato in camera e di aver inculato Marta a secco, ero orgoglioso che Marta, a differenza di mamma, soffri tutto il tempo e nonostante mi dicesse che le faceva male, allora si che spingevo ancora di più. Pensavo forse che il mio cazzo fosse più potente di quello stronzo del rumeno, era un po come vendicare mio padre. Ma ancora non avevo finito.

Quando rientro' mamma ero steso tranquillo sul divano, lei non aspettò nemmeno un minuto e mi si scaglio contro.

La feci inveire per 5 minuti, io ero indifferente, fino alla minaccia di riferirlo a mio padre.

- Mà, facciamola breve, cosi' evitiamo di perdere tempo con ste stronzate, ieri non sono stato a dormire fuori sono rincaso e ti ho visto scopare col rumeno

-che cavolo dici

- aaahhh, non è vero? che ti devo descrivere la scena? Ti ha fatto, bocca, fica e culo, sei o non sei la sua troia

“Marco...

“Marco un cazzo, lo sai cosa mi ha dato più fastidio? Non tanto vedere mia madre farsi scopare, al giorno d'oggi non sei l'unica e sicuramente nemmeno l'ultima, ma mio padre che centrava, perché umiliarlo due volte, cornuto e offeso anche da quel coatto

Mia madre provò a farfugliare qualcosa ma appena lo faceva gli buttavo la con dovizia di particolari le situazioni che io avevo visto.

Credo che dopo un po, dall'attacco passo subito in difesa visto l'evidenza dei fatti, e sempre balbettando butto la le prime scuse, tipo che era stata un avventura di un giorno, una colpo di testa, che non sarebbe più successo

- guarda che i conti li so fare, tu te lo scopi da minimo tre mesi, e la prossima volta te lo saresti fatto insieme ai suoi dipendenti o no?

- No marco era per dire quando sei in quelle situazioni si dicono tante cose tu forse non lo sai sei giovane

- e perché con il babbo non le dici?

- no le dico anche con lui,

- col cazzo, vi ho spiato qualche volta e con lui mai, dico mai

Troppo tardi per accorgermi che forse avevo detto una cazzata, visto anche la faccia di lei che riprese pigolo.

- allora sei anche un perverso....

- si come no prendila con me, adesso vediamo cosa ne pensa il babbo quando torna

- non glielo vorrai mica dire??!! Marco per favore,ok sono stata un po severa con te, lo ammetto, se ti va di invitare ogni tanto la tua amichetta in casa per me va bene, ma mettiamoci una pietra sopra io quell'uomo non lo vedrò più te lo prometto cosi' capirai che è stato solo un colpo di testa.

- no mamma,io Marta me la porto anche senza il tuo permesso, e tutto finirà quando mi confesserai e mi dirai in faccia, che sei una grandissima troia, e una grandissima succhiatrice di cazzi

- Ma dai marco sono la tua mamma si o no?

- no sei una grandissima troia e una grandissima succhiatrice di cazzi, dimmelo....

Se ne torno' in camera sua e per due giorni furono silenzi tra di noi. Sembrava una tregua armata, lei perfetta madre, puliva , lavava, faceva da mangiare ma non parlava più con me, per quanto mi riguardava devo riconoscere che mi era un po passata la rabbia, stavo digerendo il tutto, anche se qualche rifaccio ogni tanto lo avevo.

Stava per finire la settimana eravamo in attesa del ritorno di mio padre,prima di cenare lei mi chiese il permesso di farsi una doccia nel bagno grande, la cosa mi sembrò strana in quanto mia madre difficilmente si faceva la doccia di sera, preferiva la mattina ne tanto meno mio chiedeva il permesso, pensai che la strada per la riappacificazione poteva cominciare da li.

Torno' con l'accappatoio e i capelli tutti bagnati,ero in salotto a guardare la TV

-Marco vieni in cucina per favore?

-Che ce?

-mi prendi il caffè che è troppo alto per me

Presi la sedia per arrivarci, quando mi voltai con il caffè in mano, mi accorsi che l'accappatoio era lento e lasciava intravedere il seno.

Appena sceso dalla sedia lei mi si parò di fronte ma non con piglio anzi con fare accomodante.

-Voglio fare la pace con te, davvero, mi interessa avere un rapporto con mio figlio a cui voglio bene veramente, però ti chiedo solo di ascoltarmi per 5 minuti, me li concedi?

-Dai comincia

- Sono stati due giorni d'inferno, davvero se hai notato li passati quasi sempre in camera mia a pensare, riconosco di aver fatto una cazzata, ma questo tu lo sai ma non ti basta,

- Ma non è che non mi basta.............

- fammi finire per favore, la cosa che mi rimaneva in testa tutte le sere era il fatto che tu ci avevi spiato mentre facevamo sesso, io e tuo padre

-Si qualche volta..

-Non te ne faccio una colpa, succede spesso, uno pensa di stare attento ed invece …. può succedere, quindi saprai quante volte più o meno lo facevamo e soprattutto, senza andare in particolari, lo facevamo sempre allo stesso modo, non è che mi dispiacesse , ma certo non era la fantasia il forte di tuo padre

-Per questo allora....

-Aspetta, capisco quello che vorresti dire, non mi voglio scusare di quello che è successo, certo può accadere di caderci, ma non di auto assolversi, su questo ti do ragione, ma quello che mi rimaneva in mente come un chiodo fisso era ripensare a te che ci spiavi mentre lo facevamo, questa cosa non mi passava dalla testa.

-Lo so vuoi che mi scusi?

- Per carità!!! assolutamente no, essere conosciuto dal figlio che ami anche nella forma più intima cominciavo a vederla da un altra angolatura, sapere che tu conosci il mio corpo non mi faceva incazzare anzi...

Cosi' dicendo si slaccio l'accappatoio mettendo a nudo il suo corpo

-vedi non mi vergogno di farlo ora

- Mamma dai....

-Perché ?l'avrai visto cento volte il mio corpo e forse apprezzato, io ti ho rivisto nudo solo l'altra sera e per la verità sono stupita dal fatto che sei oramai un uomo in tutti i sensi, insomma questa cosa mi ha turbato molto..

Così dicendo mi prese la mano e me la mise sul suo seno

-Marco non mi hai ancora detto se tua madre è anche bella o no, se ti piace anche toccarla oltre che vederla...

-Ma' boh non so.....

Muoveva lei la mia mano sui suoi seni, inutile dire che ero eccitato, ma in una situazione che non avevo mai immaginato, completamente in sua balia.

-Vedi che piace anche a te?!

Mentre lo diceva mi mise la mano sulla patta dei pantaloni e ci volle poco a scoprire che avevo un erezione da un po di minuti.

Slacciò i miei pantaloni si mise in ginocchio, liberò il mio cazzo, prima segandolo per poi metterselo tutto in bocca.

Era bellissimo, non so perché, forse lei lo stava facendo da dio, forse perché era mia madre, forse la situazione inaspettata.

-Ti piace Marco ti piace la tua mamma?

-Sii da morire

-anche a me e voglio farlo stasera, senti quanto ne ho voglia

Mi prese la mano e la porto in mezzo alle sue gambe, era veramente bagnata e penetrarla non fu difficile, anche perché lei mi incitava a farlo prima con due poi con tre dita e sempre più forte.

-Marco aspetta per favore, tu sai come mi piace?

-No come ?

-Adesso vado di la in sala, faccio finta di niente tu, mi strappi l'accappatoio di dosso, mi prendi per i capelli , fammi pure male, anzi lo devi fare, mi stendi sul divano alla pecorina e mi scopi, lo fai alla tua mamma promettilo?

-Si mamma si....

Lei sparì in salotto lasciandomi con un erezione mai avuta, quando mi disse di entrare la trovai che mi voltava le spalle, massaggiandosi i capelli ancora bagnati.

La feci voltare e le strappai l'accappatoio di dosso

-dai scopami , fammi tua con forza, prendimi come se fossi la tua troia

La presi per i capelli la tirai a me e poi la sbattei sul divano, la misi a carponi tendole sempre i capelli tirati, anche incitata da lei, e finalmente la penetrai tutta di un fiato,

-Ti faccio male mamma?

- no Marco tirami di più i capelli che mi piace e spaccami la fica fammi sentire troia, hai ragione , la tua mamma è una grandissima troia.

-E' bellissimo, gridavo

-certo che lo è, ma sbattimi di più non fare il frocio spaccamela fa come se fosse l'ultima volta che io debba scopare

Non ero avezzo a questo modo di fottere e la voglia di sborrare arrivo anche troppo presto,

-non ne posso più vengo...

-No Marco aspetta, voglio che mi sborri nel culo, mi piace da morire, fai cosi' prendimi per i capelli, fammi alzare, sbattimi sul muro , non importa se mi fai male anzi, mi piace,poi mettimelo in culo e dammi tutta la tua sborra fino all'ultimo goccia, ti piace? quella troiettina della tua ragazza non ti fa godere cosi'

Capivo il rumeno, mia madre era un acceleratore di eccitazione da paura

La presi l'alzai con forza sbattendola sulla parete, lei mi insultava dicendomi che non ci sarei riuscito che ero un frocio, ma non fece altro che imbufalirmi ancora di più, la penetrai e dopo tre o quattro colpi assestati bene, sborrai tutto dentro quello che avevo, urlando come se non ci fosse un domani.

Lei stramazzo a terra di scatto come folgorata, rimasi col cazzo di fuori poi da terra, mi disse.

-Ti è piaciuto scopare mamma? Ora vai al bagno a ricomporti e torna giù che le sorprese non son finite vedrai?

Andai in bagno completamente frastornato, non avevo mai pensato ne chiaramente vissuto una scena cosi' forte, mi tremavano le gambe mentre mi lavavo il pisello, che era rosso come un peperone, non mi importava più che mia madre fosse un mignotta o che altro, era stato troppo bello.

Tornai in salotto lei era seduta sul divano

- mamma è stato bellissimo, davvero

- davvero Marco? È stata brava la mamma?

- fe... no... me... na.... le

- sono contenta anche perché questa sarà la prima ed ultima volta, stronzetto di merda che non si altro

- ma che dici

- sei uno stronzo ecco cosa sei, non dovevi intrometterti nella mia vita privata, sei mio figlio, non il mio custode

- non capisco?

- ti faccio capire io, guarda qui ho registrato tutta la scena con il mio cellulare, guardati stronzetto, guarda come violenti tua madre.

Il cellulare doveva essere posizionato nella libreria e riprendeva

tutta la scena, ma senza l'audio, capito la troia, sembrava proprio una violenza carnale, senza audio sembrava proprio cosi'.

- Puoi anche cancellarla, l' ho già salvata e mandata nella mia mail, allora stronzetto da adesso i patti sono questi ascolta te lo dico solo una volta, naturalmente non dirai niente a tuo padre, anzi a quel cornuto, frocio di tuo padre, visto che ti somiglia molto.

Da domani riprenderò a farmi fottere da Adrian e lo faremo anche come l'avevamo pensata, minimo in tre e tu non azzardarti a portare quella mignotta della tua ragazza in casa , anzi, quando avrò bisogno di casa per farmi fottere te lo farò sapere in anticipo e tu mi lascerai il campo libero, dove cazzo vai non mi importa, capito?!

- non ci posso credere

- credici e te lo dice la tua adorata mammina con tutto il cuore,..... a propositi :

TUA MADRE E UNA GRANDISSIMA MIGNOTTA E UNA GRANDISSIMA SUCCHIATRICE DI CAZZI.



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