Lui & Lei
Capodanno
di Lutero57
08.11.2018 |
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"Poi mi passo vicino e mi disse che durante la serata me le avrebbe messe in tasca completamente bagnate..."
Sono un medico ospedaliero di 45 anni, felicemente sposato con Anna una donna bellissima di cui sono molto innamorato, ma il sesso vero lo faccio con Giulia, la mia amante da tre anni.Perchè? Perchè Anna è bella alta bionda occhi verdi, tutto le cose al suo posto, ma a letto non sono riuscito a trasformarla in amante. Ce ne ho messo di tempo e volontà, ma niente, poi è arrivata Giulia e con lei è diverso, lei non è bella come Anna, mora piuttosto in carne, ma focosa e sempre disponibile. Ci incontriamo nel capanno da caccia di mio Padre che oramai non usa piu'.
Giulia mi ha fatto scoprire le gioie del sesso prima facendomi capire come si scopano le donne e poi facendo avverare ogni mio desiderio, anzi anticipandolo addirittura. Non ero mai venuto in bocca alla mia donna , Giulia lo faceva e non solo dopo ogni rapporto melo lo puliva con la bocca che ne veniva fuori lindo come mamma l'aveva fatto, ed io impazzivo dal piacere. Non avevo quasi mai messo il mio arnese nel didietro di una donna, e con Giulia lo potevo e lo dovevo fare quasi sempre sia lentamente che selvaggiamente, perchè lei godeva a prenderlo in tutti e due i modi. Abbiamo fatto l'amore legandoci reciprocamente, sculacciandola o facendoci versare la cera liquida sulla pelle. Insomma sesso vero. Anna ? Una volta che per sbaglio gli fini' un po' del mio sperma sulle labbra, ando' subito in bagno a farsi gli sciacqui per mezz'ora. Questa era la mia situazione prima di quel capodanno dove fummo come al solito invitati nella casa di nostri comuni amici e come al solito io cercavo di evitare perchè mi stavano sulle palle loro e la festa in se stessa. C'ero riuscito l'anno passato, ma Anna non si diverti per nulla, con me solo e la TV. Per cui a malincuore accettai.
A questa festa partecipava anche Giulia che era la moglie di quel cornuto amico di Anna, lei per alleviare il mio malumore mi aveva detto che durante la festa avrebbe fatto in modo di non annoiarmi con giochetti al limite del buongusto.
In breve ci trovammo una dozzina di persone di cui quattro coppie a festeggiare l'anno che se ne andava. Clima particolarmente caldo, piu' che mangiare si bevve molto, il meno partecipe ero come al solito io, assente ma non tanto assente da sentire i loro discorsi che mano a mano che le bottiglie si svuotavano diventavano sempre piu' a doppio senso, sempre piu' riguardanti storie di sesso chiaramente accadute a tutti quelli che non erano presenti. Quando alla domanda di uno dei commensali che interrogava la platea di dove il direttore della sua agenzia gliela aveva messo alla segretaria, mi stupì la voce di Anna, che disse
-Dietro!!!???
Stupito da quell'intervento per lei fuori luogo, solo allora mi accorsi che era accaldata in viso ed occhi rossi, stava bevendo anche troppo per una semi- astemia.
-Anna non stai bevendo un po troppo
- decisamente, troppo ma posso vero?, tanto ci sei tu, Che faccio mi fermo?
- no fai pure tanto io non bevo per nulla
Giulia mi guardava divertita, ci alzammo un po perché ancora la mezzanotte era lontana,Giulia ogni volta che mi passava vicino si strusciava apposto, mi provocava, poi andammo nel balcone e quando restammo per un attimo soli, alzo la gonna a tulle che aveva e mi fece vedere le sue mutandine completamente trasparenti. Poi mi passo vicino e mi disse che durante la serata me le avrebbe messe in tasca completamente bagnate.
L'unico sussulto a quella monotonia festaiola. Ma le sorprese non finirono qui un coglione non aveva trovato di meglio che aprire una bottiglia di spumante ed il tappo involontariamente gli era finito dritto dritto sull'occhio. Il poveretto si era fatto male e chi chiamarono per soccorrerlo? Il medico di turno, io, che consigliai sbrigativamente di andare in Ospedale a farselo curare. E chi scelsero per accompagnarlo? Colui il quale in quell'Ospedale ci lavorava, il sottoscritto che prima accettò malvolentieri e poi alla fine acconsenti in fine perdevo un oretta di quella noiosissima festa.
Un oretta per modo di dire avete mai visto un pronto soccorso di un Ospedale la notte di Capodanno? Era un campo di battaglia, i pazienti avevano quasi tutti ferite piu' gravi di quel coglione.
Aspettammo, tanto per entrare e poi altrettanto per la visita specialistica oculistica, fra che lo medicarono e tutto erano quasi le tre. L'unica cosa strana fu che il mio cellulare continuava a suonare ogni dieci minuti, perché dalla festa volevano avere notizie, io cominciavo ad incazzarmi perché va bene essere informati ma ogni dieci minuti immancabilmente squillava il mio cellulare.
Poi dalle due in poi silenzio assoluto, che comportamento del cazzo pensai.
Alla fine tornai alla festa e trovai tutto finito, poche perone assonate che ci stavano aspettando, Anna era sopra il divano che dormiva, la portai a casa non prima di aver incrociato Giulia, che mi sussurro che mi voleva assolutamente vedere e ci demmo appuntamento al capanno fra due giorni, alla stessa ora.
Giulia arrivo' puntuale ed io avevo voglia di fare sesso vero, ma lei mi ferma e mi dice di aspettare, ha uno strano sorrisetto in faccia, mi dice di mettermi seduto e poi con aria soddisfatta mi dice.
-bella troietta che è tua moglie, altro che santarella
Che centra Anna, penso, dove vuole arrivare? Chiedo spiegazioni e come una gatta che ha appena mangiato e si lecca i baffi comincia a raccontare.
-Dopo la tua uscita con il ferito , la festa è andata avanti, finita la cena, si è continuato a bere a sproposito anche con giochini vari, tua moglie faceva tutto quello che faceva la sua amica del cuore Carla, ubriaca anche lei. Quell'accozzaglia di ubriaconi mi dava la nausea e me ne sono andata in terrazza da sola. Dopo una mezz'oretta mi raggiunge mio marito, che senza mezzi termini, comincia a mettere le mani addosso, voleva scopare, io lo fermo non avevo voglia di farlo li con lui. E lui se ne scappa dicendo.stanno tutti a fare sesso tu sei l'unica che stai qui a fare la paracula gli dico di spiegarmi, e mi dice che Carla e la tua mogliettina, erano ubriache marce e che Carla si era cominciata a spogliare e che aveva invitato a farlo anche Anna. La cosa si face scottante, sono rimaste tutte nude, a quel punto il marito di Carla ed altri tre se ne sono andati in salotto.
-e poi ? gli ho chiesto
- e poi sono venuto da te sono arrapato non lo vedi?
- E lo tira fuori, per la verità era delle dimensioni delle grandi occasioni. Io gli dico che non ci credo e lui mi prende per mano e mi porta davanti alla porta del salotto la socchiude e mi fa vedere quello che succede dentro.Vedo Carla che si da da fare con suo marito in un angolo, mentre tua moglie e stesa sul divano tutta nuda, e uno ad uno gli mettono il cazzo in bocca, lei visibilmente ubriaca passivamente accettava quegli arnesi che le entrassero a turno. Poi la presero e la stesero sul tavolo, gli aprirono le gambe e cominciarono a scoparla.
-io li denuncio tutti, li mando in galera!! non si approfitta cosi' di una senza coscienza!!! L hanno fatto apposta
-bravo, era quello che pensavo all'inizio anche io, ma ascolta e prosegui.Mentre uno la scopava gli altri le stavano intorno, poi a turno ti chiamavano al cellulare ogni dieci minuti, per sapere dove eri e quanto tempo avevano per finire l'opera.
-bastardi
-Ad un tratto lei si volta verso uno, e gli prende il cazzo con le mani se lo avvicina e comincia a succhiarglielo.
-Anna ? No non ci credo?
-come no e non solo gli altri due si facevano segare mentre l'altro la scopava e a lei piaceva, so riconoscere i movimenti del bacino di una donna che lo vuole, poi immancabile ha cominciato a mugolare e credo anche a venire. Quando Toccò a Bruno, lui la girò sul tavolo, e la mise alla pecora con le gambe appoggiate in terra. E credo ma non ne sono sicura , dalla mia postazione non potevo vederlo chiaramente, ma glielo ha messo dietro.
-no impossibile, lei non me ce lo fa mettere quasi mai , non vuole, impossibile
-guarda, la sicurezza non ce l'ho ma il movimento del corpo, che si irrigidisce prima per poi stendersi sul tavolo e dopo un po gemere , e da inculata, mi dispiace dirlo
comunque inculata o no, lei era partita di testa mugolava come una gatta e anche quei tre erano infoiati ad uno ad uno l'hanno presa cosi' e gli sono venuti tutti e tre sulla schiena, poi l'hanno ripulita per bene l'hanno rivestita e te l'hanno lasciata sul divano dove si è addormentata e dove tu l'hai trovata.
-non ridere, non ce niente da ridere
-assolutamente no, la scena era eccitante, ma davvero molto porca, io ero bagnatissima, mi sono fatta scopare da mio marito e sono anche venuta velocemente tanto era l'eccitazione.
Quel giorno Giulia la presi con forza e l'inculai solo, selvaggiamente, lei forse l'avrà presa come una mia voglia, ma era uno sfogo, ero incazzato nero, la volevo con lei, con quei coglioni che si erano scopati mia moglie e soprattutto con Anna, non vedevo l'ora di rientrare per affrontarla e dirgliene di tutti i colori.
Mentre guidavo verso casa, mi ero anche convito che Giulia avesse esagerato nel suo racconto, sapevo che Anna non gli era simpatica, era troppo piu' bella di lei, aveva il mio amore ed era anche intelligente e considerata, bastava per odiarla e Giulia non lo nascondeva, pero' era chiaro che qualcosa era successo.
Entro in casa, ancora incazzato ma senza un piano prestabilito, ceniamo quasi in silenzio poi mi butto sulla poltrona, poco dopo arriva lei mi guarda e mi dice.
-che hai fatto che ti è successo? Sei strano
-strano? No ho solo voglia di scoparti, stasera . Posso?
-lei abbassa la testa, e mi toglie lo sguardo.
-vorrei scoparti come lo hai fatto l'altra sera, quando io come un coglione portavo quel deficiente in Ospedale
-ma ascolta...
-ascolta un cazzo, ora farai quello che hai fatto da gran puttana farti scopare da tre persone, mentre con me fai la santerella
- ti sbagli ma che ti hanno raccontato.....
- zitta, vai e vestiti da troia e poi torna che ti scopo, stasera voglio trombare una puttana se sei brava ti pago pure"
Con gli occhi gonfi che stavano per esplodere, si alza e se ne va in camera, ero infoiato come un toro, pensavo che l'avrei stuprata piu' che scopata, glielo avrei messo dietro, volevo che urlasse di dolore e non godere.
Dopo circa 20 minuti Anna mi comparve davanti, aveva messo un rossetto, anche sbaffandosi, rosso fuoco e con due autoreggenti messe alla meno peggio, con dei tacchi 12 che lei non sopportava e che non metteva quasi mai, non ne aveva bisogno con quel corpo perfetto e slanciato, la testa reclinata e lo sguardo di chi va al macello e ancora gli occhi gonfi.
No Anna non è una troia, la mia Anna poteva aver fatto una cazzata, ma era la mia Anna, quella che amavo.
Quella sera non scopammo ma facemmo l'amore in modo intenso e passionale come tante altre volte a seguire e sempre meglio, mentre Giulia sparì tra noi , come il ricordo quella notte di Capodanno.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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