Prime Esperienze
Come comincio mio periodo da gran troia

06.11.2018 |
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"Qualche volta
mi invitavano a casa loro, ma non sempre, ero chiaramente la ruota di scorta del gruppo,
la schiavetta, però fondamentale, perchè ero..."
Come nei film americani sulla gioventù dei college, dove quasi sempre una sfigatacome me, alla fine vince sempre sulle bonazze di turno,così sembrava la mia situazione
nel mio liceo, ma a differenza dei film io mi ero schierata dalla parte del piu' forte
e le piu' forti erano le mie amiche, belle,fashion e troiette.
Io non ci stavo con le sfigate, non ero una gran fica ne onestamente lo potevo essere,
anche se quando, nel segreto della mia camera, mi vestivo da puttanella, non ero
mica male: bel seno, quello si era in dotazione, ed anche il mio culotto comprensivo
di cosciotte rotondette, se mostrate bene potevano trasudare sesso.
Ma quando andavo in giro o a scuola ero un po trasandata, lo ero perché
non potevo reggere la competizione con le mie nuove amiche, con cui mi era concesso
il privilegio di stare, all'inizio della scuola, ricreazione e all'uscita. Qualche volta
mi invitavano a casa loro, ma non sempre, ero chiaramente la ruota di scorta del gruppo,
la schiavetta, però fondamentale, perchè ero l'unica ad avere in classe Marco, un ragazzo
alto 1,90, giocatore di basket, con fisico mozzafiato annesso, indubbiamente bello
e che loro ci sbavavano dietro, senza nessun risultato.
Quel pomeriggio c'ero anche io a casa di Aurora, i discorsi erano sempre gli stessi,
ragazzi e sesso.
Il problema principale era che non potendo scopare, per via delle
visita ginecologica annuale imposta dalle loro famiglie,mia compresa, passavano
il loro tempo a fare seghe e pompini anche se morivano dalla voglia di fare di più.
Proprio Aurora, la più esile, si stava a lamentare, pur vantandosi di saperli fare da dio,
ma il fatto di dover ingoiare tutta quello sperma, non gli andava giù
avendo saputo che era una botta energetica, che andava contro le sue diete.
"se non glielo bevi tutta e lo ripulisci per bene, cominciano a fare paragoni,
e se anche gli fai un pompino da dio sei sempre al pari con le sfigate, che pur
di tenerseli ingoino di tutto"
"Si perchè poi loro come ci ricambiano?.. te la leccano?, si tanto per fare
e male, ma soprattutto quanto sono infoiati ti mettono le mani dappertutto
infilando quella dita da camionisti, rischi di fare la santarellina per niente,
di essere sverginata invece che da un cazzo, da una mano".
Stefania, era la piu' controllata dalla famiglia perchè l'avevano beccata mezza nuda
in camera sua con il suo ex ragazzo.
Soliti discorsi solite frasi e problemi di ragazze che avrebbero dato chissà
che per poter finalmente farsi scopare. Io le definivo troiette, un po per invidia, io di cazzi
non ne vedevo nemmeno l'ombra, un po perché se loro erano troiette, io mi sentivo
una grande troia.
Sarà stata l'astinenza, l'eta, gli ormoni, ma mi sgrillettavo mattina e sera e non solo,
spesso strisciando la mia fica con un cetriolo, immaginavo di tutto,
di essere la protagonista dei video porno che vedevo, dei racconti erotici che leggevo
su internet, nessuna situazione mi faceva recedere dall'essere io la protagonista
di tutte quelle situazioni, più erano estreme e più l'orgasmo arrivava veloce.
"A proposito Vale senti che ha ideato il tuo Marco"
Finalmente mi chiamavano in causa, era ora, anche se come al solito per info su di lui.
"hai conosciuto Marco?"
"No magari, ma il mio Ale, che gioca con lui a basket me lo ha riferito"
"che ha detto, che ha detto il bono?"
"Se inventato che siccome non li facciamo scopare e in qualche buco
lo devono pur mettere, di usare quello posteriore,
hai capito il porcone, bello come il sole, ma porcone".
"Si se ne inventasse un altra, a me fa male anche quando mi ci mettono un dito".
Aurora come al solito chiuse l'argomento.
"Cioe' io mi faccio ore di palestra e di step per questo culetto perfetto,
per farmelo, massacrare da loro, ma stanno freschi,
però una notizia buona ce, allora Marco ci pensa al sesso,
ed io che avevo paura che fosse gay"
"Si gay, con quel pacco, quando vado alla partita, guardo solo i suoi pantaloncini,
piuttosto Vale non ti puoi informare se l'idea è veramente sua?
Dai che sta cosa mi intriga."
Ecco a cosa servivo io, nel loro gruppo, a passargli informazioni del loro Marco, certo,
come ho detto è bello, in verità mi ci sono sditalinata parecchio pensando a lui, pure io,
ma innamorarsi di un ebete simile è davvero il colmo, anche per una non strafica come me.
Marco era poco piu' che semideficente, a scuola me lo appioppavano sempre nelle ricerche
o studio di gruppo solo perché io sono una delle migliori e avercelo come mente pensante
non era il massimo, vi giuro.
Ma il Mercoledì dopo, mentre facevamo un disegno tecnico insieme,
cioe' io disegnavo e lui era su FB, mi venne un idea da troietta, anzi da troia proprio,
era giunto il momento di agire
"Marco ma è vero quello che hai detto al ragazzo di Elettra?"
"Che avrei detto a quel coglione"
"Sulla tua teoria dell'alternativa allo scopare?
"Cioe'?
"Che siccome non gliela danno, per i motivi che sai bene e non perchè
non ne hanno voglia intendi?
"Questo lo sapevo, senza che tu me lo dicessi qui"
"Di metterglielo dietro, in alternativa"
"a si certo una soluzione che salverebbe capra e cavoli, che dici accetteranno,
le tue amichette?"
"No ti dico già che non lo faranno mai"
"te pareva peggio per loro"
"loro.... non lo faranno mai"
"si ho capito?"
"No non hai capito, Marco, loro no , io potrei......
"tu?? e con chi?"
"E con chi? io non ho ragazzi e sto parlando con te? Con chi?
certo ma se non ti va.........
Marco si voltò di scatto e chiese il permesso di andare al bagno. Rimasta sola quasi
mi pentii, di quello che avevo detto, anche se già ci avevo ricamato sopra,
io la sfigata che fa sesso con l'idolo delle mie amiche. Che rivincita, che goduria
si ma non era da meno anche il fatto che era ora che abbandonassi il sesso
autarchico, anche se bello, e quelle 4 seghe fatte nei periodi di vacanza estiva,
non erano certo state memorabili.
Marco torna, e mi prende da una parte
"Vale allora dici sul serio?
"Certo, io ho solo una parola mi conosci
"te lo fai mettere in ...
"Sempre fine tu, facciamo sesso e quello è una cosa che faremo,certo..
"Ok , però, alle mie condizioni?
"Che condizioni?
"Sorpresa, Venerdì dopo le 16,00 vieni a casa mia , non ce nessuno per quasi
tutto il pomeriggio?
"Ok? Marco Ok?
Finalmente avrei preso la rivincita sul mio adorato gruppo, me la gustavo la mia vendetta,
mi vedevo mentre gli descrivevo, con dovizia di particolari di come mi ero fatta sbattere
dal loro Marco, ma non ero abbastanza falsa con me stessa per capire che quelle non era
la ragione principale. Finalmente avrei fatto sesso, sesso vero.
La cosa accelerò la mia libido, la mia povera fichetta venne messa a dura prova quelle sere che
mi separavano dall'appuntamento, ma non dovevo nemmeno farmi trovare impreparata
nel prenderlo dietro. Con il mio amato cetriolo provai ad introdurlo nel mio buchetto
posteriore, ma faceva male, all'inizio molto, usai creme, il che aiutò, ma non quanto
una lettura su internet, che mi istruì, oltre ad ungerlo, nel prenderlo sdraiata di fianco
e farmi penetrare così. Non solo fu più facile, ma toccandomi la fichetta
riuscii anche a venire. Ero pronta.
Quel pomeriggio finalmente mi potei vestire da troia come sempre facevo, e truccata
da mignotta un impermeabili e via verso casa di Marco.
Le gambe mi tremavano e non solo per i tacchi alti che avevo messo.
Marco mi aspettava e senza tante cerimonie mi portò subito in camera sua, lì
prima che potessimo entrare in argomento mi tolsi finalmente l'impermeabile.
Boomm avevo fatto centro, lo capii dal suo sguardo.
- cavolo Vale ma sei proprio una bomba
- dici davvero?
- Certo.
- non sembro una troia così vestita? Questo gonna mi scivola sempre su..
- no così va bene... benissimo...
Non vedevo l'ora di cominciare, mi sedetti, sulla sedia davanti al suo letto,
le mie gambe se pur rotondette non poteva coprire tutta la visuale, cominciavo
a bagnarmi, anche troppo, poi lui mi disse che andava di la a prendermi la sorpresa,
pensai a qualche vibratore a robe del genere, ma pensavo che fra pochi minuti
mi potevo sbizzarrire con un cazzo vero, finalmente.
Dopo cinque minuti rietrò Marco, poi Luca, Alessandro e Andrea, mi prese un colpo
abbassai la testa tra le mani, cazzo no, perché non me lo aveva detto sto stronzo
ero veramente incazzata con Marco e non volevo vedere quei tre coglioni dei suoi amici.
Sentii, Marco che mi si fece vicino.
- Vale che dici non ti va? Guarda che non ti facciamo del male..
Io non rispondevo sentivo, gli altri sorridere e scherzare.
- Vale ho esagerato, dimmelo se ho esagerato...
Pezzo di merda certo che hai esagerato, ma con quel microcefalo che potevi fare?.
Questo pensavo mentre non proferivo parola.
Credo che anche un stronzo come Marco, si sia reso conto di aver fatto una cazzata,
in fondo io ero quella che gli aveva salvato il culo tante volte, passato i compiti,
falsificato i disegni e se ancora eravamo nella stessa classe lo doveva a me.
- Guarda Vale guarda che bei regali abbiamo per te....
Guardai tra le dita, sempre a testa in giù e notai che tutti e tre avevano tirato fuori i loro
uccelli.
-Basta ora, non fate i cretini se no vi sbatto fuori a calci nel culo .. Vale dimmi,
parlami... per favore li devo mandare via.. dai ti riaccompagno a casa dopo che li
ho fatti levare dalle palle....
Cazzo la mia serata di sesso prendeva il volo, no non potevo ancora sgrillettarmi da
sola per chissà quanto, oltre ad essere presa per il culo sicuramente da quella situazione.
Mi consideravo una vera troia e non una troietta ed era ora di dimostrarlo.
Mi alzai, mi inginocchiai davanti a loro e presi in bocca il primo cazzo che mi capitò
davanti, un silenzio invase la camera, cominciai a succhiarlo e non vedere, ma
quando me lo sentii indurire in bocca, mi rilassai e cominciai a cercare gli altri cazzi con
le mani, ma soprattutto spalancai gli occhi per non richiuderli più, ora loro sembravano
sorpresi, e io mi passavo i loro cazzi in bocca una alla volta ed il fatto che si indurivano
ogni volta che lo facevo mi inorgogliva, percepivo anche l'odore differente, quello di Luca
aveva un sapore acre, che li per li non mi piacque, ma che poi ricercai piu' intensamente,
anche se il più grosso era quello di Marco, fortunato in tutto.
Leccavo e succhiavo, scendevo anche sulle loro palle, di teoria ne avevo da vendere,
dopo poco comincio a bagnarsi anche la mia fica finalmente mi ero decisamente rilassata,
sentii uno di loro che da dietro mi alzava la gonna lasciandomi il culotto con il solo
perizoma, cominciarono a toccarmi,
- che tette che hai, mamma mia dure come il marmo.
Finalmente ve ne siete accorti, ed a quella affermazione tutti a turno me le toccarono
mi sentivo quasi oltraggiata, ma in maniera consapevole sentivo le loro mani avide
delle mie tette, sentivo anche che cercavano la mia fica lercia del mio liquido,
mentre io continuavo a spompinarli a turno.
Aveva ragione Elettra, i ragazzi non sanno come usarla la fica se li avessi lasciati fare
mi avrebbero sverginato con le loro dita avide di porcate.
- No li no, io sto ai patti Marco, li no,
Questa mie poche parole li infoiarono come tori, mi spostarono il perizoma e il
primo che nemmeno capii chi era provò ad incularmi, ma da solo non
ci sarebbe mai riuscito. lasciai il cazzo di Marco privo della mia bocca, presi quello
che avevo di dietro e lo posizionai per bene, il buchetto lo avevo lubrificato per sicurezza
a casa mia ed ancora aveva un certa vischiosita, appena Andrea senti la cappella entrare un po
sbuffo come fosse davvero un toro, e mi penetro quasi di colpo, sia Andrea che Luca,
allo stesso modo dopo 4 o 5 colpi vennero subito dentro di me.
Non avevo nemmeno avuto il tempo di realizzare se la cosa mi piacesse o no,
fortuna Alessandro, non so se piu' esperto, mi infilò il suo cazzo prima piano, poi
con piccoli colpi scivolò tutto dentro me, comincio' a stantuffarmi con meno violenza
i suoi colpi erano ritmici e per tutta la lunghezza del suo arnese
la cosa cominciava a piacermi, forse lo stava capendo anche Marco, a cui lo
stavo succhiando il con una voracità micidiale, cercai anche di toccarmi la fica
per aver anche io un orgasmo, ma non ce ne fu bisogno,
- Vale che troia che sei, hai un culo da favola, che ... vengo dentro il
tuo culo cazzo
Spesso le parole hanno l'effetto di mille scopate infatti provai un orgasmo terribile, finalmente
provocato da un cazzo e non dalle mie mani, mi sentivo troia finalmente lo ero e forse lo volevo essere
con tutta me stessa, percepii lo cazzo di Ale meglio e più intensamente degli altri due, ma
quando fu il turno di Marco, finalmente libera dal fare pompini potei godermi un inculata
meravigliosa, stavolta il mio buchetto non fece nessuna resistenza, le mie mani violavano la
mia fica e strusciavano il mio clitoride come e quanto volevo io e gli orgasmi vennero in maniera
copiosa e quasi interrottamente.
Quando anche Marco mi riempi il culo sfinita sopra il pavimento, ero completamente soddisfatta,
contenta, anche loro erano stremati nemmeno potevano immaginarsi una cosa
del genere. Ero stata la loro vacca, Non abbastanza perché io lo ero davvero ed ancora.
-Ora appena siete fuori da questa porta, andrete a spifferare tutto ai vostri amici ed io diventerò
lo zimbello della scuola..
-No Vale no te lo giuriamo.
- giurate un cazzo vi conosco, ci giocherei la mia casa, siete i soliti bastardi
-Vale se lo fanno li prendo a botte
-Marco, tranquillo botte o no, appena fuori lo diranno a tutti,
Dopo un po dei loro spergiuri e promesse da marinaio, tirai fuori tutta la mia porcaggine.
-Ok se non direte niente a nessuno vi prometto che una volta alla settimana possiamo replicare
quello che successo oggi, ma se sento una sola parola, stop, fine dei giochi.
Sono o non sono stata una troia ? per qualche mese andò tutto bene, mi feci fare il culo ed altro ma mai
mi feci scopare. Poi anche quelle riunioni persero la loro novità e appena finite come avevo previsto
la notizia si sparse per tutto il liceo. Le mie amiche non mi parlarono piu', Poco male, la mia reputazione era
sotto terra, ma per contro ricevevo tanti messaggi su FB, di ragazzi che volevano incontrami.
Cosi' me ne fregai della mia reputazione, e questa volta avevo anche la possibilità di scegliere tra tante proposte.
Furono anni di sesso, alle volte anche sfrenato, persi la verginità ma approfondii tutte le mie conoscenze sessuali.
Finito il Liceo , andai all'università dove dopo pochi anni conobbi l'attuale mio marito, Roberto, con cui
ho avuto due splendidi bambini, Lara e Filippo. Con mio marito facciamo sesso normalmente,
certo non è più come le prime volte, ma gli sono stata sempre fedele, il mio periodo da troia è finito
con il Liceo, ma qualche volta quando la sera sono sola e la mia mano scende tra le mie gambe,
la mia testa vola e va sempre a finire lì,a quella famosa sera in casa di Marco.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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