incesto
Come tutto comincio prima parte
di Lutero57
09.11.2018 |
2.180 |
0
"A mio padre sembrava
piacergli molto, da come sospirava e diceva, ora brava ora così, così alla mamma,
che ad un tratto se lo fece sfilare dalla
bocca..."
Era estate ed avevo 14 anni, approfittando dell'assenza dei miei genitori
ero entrata nella loro camera, della nostra casa al mare, per usare i trucchi e le creme di mia madre,
stavo li a cazzeggiare, quando dalle porta sentii nitida la voce di mio padre che diceva
-Vai a vedere se Giulia è in camera sua.
Cavolo non mi ero accorta del loro rientro e sebbene non avessi fatto chissà cosa
mi nascosi nell'armadio, sperando che non trovandomi, uscissero di nuovo di casa, magari
per andare in spiaggia.
-No, non ce, cavolo sei già in tiro, anche io ne avevo una voglia già dentro al Market
-Lo so, ti conosco bene.
Per mia sfortuna erano entrati, cominciai a sentire rumori strani e a sentire sospiri, mugolii e credetti anche urla
che non sapevo catalogare.
Ero, dentro quell'armadio fatto a serranda, accovacciata per non farmi vedere e impaurita
per essere scoperta. Notai solo che mio padre era nudo sopra mia madre ma non vidi altro
e cercai di non sentire, ma inutilmente. Poi dopo delle urla piu' forti, il silenzio torno' sulla camera,
al che mi alzai un momento per vedere se ne fossero andati, macchè vedevo chiaro i loro due corpi nudi sul letto.
-a vedo che la riserva non ti è finita questa volta, torni giovincello
-se poi mi aiuti vedrai che non finisce qui
Vidi mia madre sopra mio padre che muoveva la testa, stavolta incuriosita mi spostai per vedere
cosa stessero facendo realmente, e notai che nella bocca di mia madre c'era un pezzo di carne di mio
padre, sapevo che cosa era ma non l'avevo mai visto prima(erano gli anni 70), quel coso sembrava
riempirgli tutta la bocca e quando lo toglieva sembrava non finire mai. A mio padre sembrava
piacergli molto, da come sospirava e diceva, ora brava ora così, così alla mamma,
che ad un tratto se lo fece sfilare dalla
bocca e tenendolo con una mano
-dai mettimelo dentro ne ho voglia
-non ancora, fammela vedere , fammela vedere bene prima
-porco, sei un porco
mia madre si mise davanti a lui e spalanco le gambe, aveva una fica che non era come la mia
mi sembrava molto piu' grossa, sicuramente molto piu' pelosa.
-dai toccati, dai che mi piace
cosi' mio padre le disse e lei portò la mano sulla sua fica e comincio a muoverla, e stavolta era lei che mugolava
mentre teneva testa indietro, mettendosi anche le dita dentro.
-sto per venire, dai mettimelo dentro
-no vieni, da sola che non finisce qui, vedrai
Cosi mia mamma cominciò a mugolare ed urlare, la cosa duro' piu' di un minuto e quando fini' mio padre
si alzo in piedi la fece mettere a carponi e mise quel coso enorme dentro, provocando delle urla che li per li
pensai fossero di dolore, ma lei diceva sempre dai piu' forte, piu' forte,
-sbattimi!!!!!
Ero completamente traumatizzata, quelle immagini si susseguivano senza che io ne capissi il perché, anche se sapevo il
significato delle parole.
-Paola, amore dai dammelo
-Dartelo cosa?
-voglio mettertelo in culo
-mi fa male, lo sai poi oggi non voglio mi piace troppo davanti
-dai per favore
andarono avanti per due minuti, mio padre a chiedere e mia madre a negarsi, poi lei disse.
-Amore , no basta, se vuoi ti faccio venire in bocca
-ok , ma solo se la mandi giù
Mio padre accelero i movimenti come impazzito e anche lei sembrava fuori controllo,
poi fece uno scatto improvviso tolse il suo enorme pezzo di carne, fece voltare mia madre e glielo mise in bocca,
mentre mugolava di piacere e lei lo prese con una mano facendo ancora su e giu' fece uscire da quel pezzo di carne
un liquido strano che le sporco' il viso e che lei succhio come se fosse latte.
-va bene porco?
-si ... perche è piaciuto anche a te. Dopo un momento di silenzio, mia madre disse che sarebbe andata in bagno a fare
una doccia,
-vengo a farla con te
- ancora?
-no tranquilla non sono piu' un 20enne ma mi piace farla con te.
E cosi dicendo se ne andarono lasciando libero
il campo. Usci dal mio nascondiglio e mi rintanai in camera mia, sotto il letto per non farmi trovare
e ne uscii solo a pomeriggio inoltrato quando andai in spiaggia a divertirmi con i miei amici.
Quella scena per me nuova e soprattutto con attori i miei genitori, mi aveva letteralmente scioccato,
erano i primi di luglio e per una quindicina di giorni tutte le notti prima di dormire rivedevo la scena
e ne ero imbarazzata e le prime volte anche impaurita, nemmeno fosse un film del terrore.
Stava finalmente per finire il nostro soggiorno al mare ed una notte tanto per cambiare ripensavo all'accaduto ,
ma stavolta con molto piu' intensità delle altre volte, come se si replicasse veramente,
tanto che notai che le mie mutandine alla fine erano bagnate.
Ne ebbi un senso di colpa, non capivo il perché, ma la notte successiva stesso pensiero e mentre sentivo
lo stesso stimolo nel basso ventre, volendo vedere come mai mi sentivo umida, toccai la mia piccola fica che
mi fece fare un sobbalzo, e sempre con l'immagine di mia madre a gambe aperte davanti a mio padre,
cercai di ripetere i suoi stessi gesti, pensati e ripensati tante volte, non sapevo nemmeno che stessi facendo,
ma sentivo un calore in mezzo alle gambe, espandersi su tutto il mio corpo fino a diventare un piacere immenso
che mi fece mugolare, proprio come mia madre.
Lo ripetei la sera seguente e tutte le rimanenti sera, sempre piu' spesso immedesimandomi in mia madre e sempre
godendo in maniera intensa e veloce, tanto da scoprire che proseguendo il mio sogno potevo tornare a
provare altro piacere a mio piacimento.
La cosa non fini qui, anzi tornati a casa mi feci piu' scafata e spesso origliava dalla loro camera e se sentivo mugolare o
sussurrare parole come, ... porco ... cazzi o culo, sapevo che lo stavano facendo o l'avrebbero fatto
e non mi serviva sporgermi per vederli avevo ancora nitida quella scena.
Imparai a toccarmi dietro la loro porta raggiungendo un piacere sempre piu' stimolante che a
poco a poco divenne la mia droga.
Ricominciarono le scuole, e tornai al mio liceo, tra i mie amici e amiche. Avevo un enorme voglia di condividere
quello che mi stava succedendo, ma non mi fidavo o meglio non mi sentivo a mio agio proprio con le mie compagne e
nemmeno con Antonio, che era il mio migliore amico, perché confessandomi tutto sapevo che era piu' imbranato di me.
Cosi presi il coraggio e parlai con Marco che non mi era amico ma era il piu' scafato della scuola, quello che si vantava di
fare piu' conquiste di tutti.
-Marco ho una curiosità, ma non mi prendere in giro però
-dimmi secchiona
-come si chiama quando voi mettete il vostro coso nella bocca di una donna?
-a cavolo pero' la nostra Giulia, che curiosità piccanti che hai
-ecco vedi mi prendi in giro, io ne ho solo sentito parlare e volevo saperne di piu' ma se.....
-un pompino si chiama. ... quando il mio cazzo entra dentro la bocca di una ragazza e questa me lo succhia
mi prese da una parte e comincio a spiegare per filo e per segno tutte le sue teorie sul pompino
ci provava gusto e soprattutto non essendo una di quelle che lui avrebbe portato fuori o messoci insieme,
come usava dire a quei tempi, lo faceva chiaramente per pavoneggiarsi e
per prendermi in giro.
La cosa non mi turbo' anche perché in un modo o nell'altro, avevo capito cosa aveva fatto mia madre a papà,
da farlo godere cosi tanto e di conseguenza a farmi godere anche a me tutte le volte.
Nemmeno due giorni dopo, Marco mi si fece di fronte all'ora(si fa per dire) di religione, chiedendomi se
avevo capito bene, nonostante il mio assenso lui insistette per ulteriori spiegazioni.
Disse al prete che andavamo un attimo in biblioteca
e mi porto negli spogliatoi della palestra, aveva un aria totalmente diversa dall'ultima volta.
-sai che io non sono un granché a spiegare le cose, non per niente sui temi prendo sempre insufficiente e non vorrei
averti fatto capire una cosa per un altra, anche perché se me lo chiedi vuol dire che non l'hai mai fatto?
-certo che no, se no che te lo chiedevo a fare
-vedi che avevo ragione, e sono sicuro che non avrai mai visto un cazzo da vicino
-No ma che centra.
Così facendo si slaccio' i pantaloni e tirò fuori il suo pezzo di carne.
-Non avere paura non ti mangia mica, se vuoi lo puoi toccare
Mi prese la mano e me la mise sopra, dicendomi di stringerlo
-Hai paura? Non ne devi avere... tranquilla
Io non ne avevo, anzi mi piaceva quel coso caldo sulle mani e non me ne sarei andata per nulla al mondo
anzi volevo piu' che altro soddisfare le mie curiosità...finalmente.
Dopo un po, che sbuffava Marco mi prese la testa e mi fece inginocchiare, e senza che lui me lo dicesse ,
presi il suo pezzo di carne tutto in bocca, non vedevo l'ora di farlo, di fare come mia madre
e chiudendo gli occhi cercai di ripeterlo a memoria nella mia testa una scena vista e rivissuta tante volte,
non sentivo nemmeno quello che lui mi suggeriva, sapevo che dovevo fare
come mia madre aveva fatto con Papà, nemmeno il tempo di realizzare che sapore avesse il suo cazzo
che sentii un liquido denso e caldo riempirmi la bocca, cercai di inghiottirlo tutto, poi pero lo tirai fuori
dalla bocca per vedere se era simile la scena a quella di mio
padre e cosi facendo me ne usci un po di lato, ripresi il suo cazzo in bocca e continuai a segarlo
come faceva mia madre, finché lui lo tirò
fuori da solo, lo guardai e quando mi accorsi di averne piu' nell'angolo della bocca lo raccolsi
con le dita e lo rimisi in bocca.
-Giulia sei fantastica, voglio che tu me ne faccia piu', se ti va, sei una bomba,... dai sarà il nostro segreto.
E per un po' fu il nostro segreto, poi quello, di Alessandro, Leonardo, Federico e quasi tutti i suoi amici appena c'era
un po di tempo libero si facevano fare i pompini da me, e la cosa non solo non mi pesava, ma mi piaceva tanto
che la sera ripensandoci mi masturbavo cambiando ogni volta scena e personaggi, ma quella scopata
tra mia madre e mio padre la faceva sempre da padrona. Tutto bene finché il bidello non ci scopri
in flagranza di reato e anche se le voci giravano già da un pezzo,
quello fu la goccia che fece traboccare il vaso e la preside si decise a chiamare i miei genitori...................... .......
Continua???
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.