Gemelli - cap. 4

cap. 4

Siamo esausti! Il giocattolo che zio ci ha regalato e' veramente bellissimo e penso che lo useremo spesso; l'unico problema sarà portarlo a casa e tenerlo nascosto ai nostri genitori.
Ora zio e' in bagno a lavarlo e noi siamo sul letto abbracciati e ci stiamo dando tanti bacini; chissà come sarà la settimana che passeremo qui alla villa?
Ma eccolo che sta tornando con il giocattolo ripulito in mano, lo ripone nella scatola e si sdraia sul letto vicino a noi.
”Stanchi, cuccioli?”
”Tanto zio.”
”Vi e' piaciuto il regalo?”
”Tantissimo!”
”Vi ho visti godere, porcellini.! Siete bellissimi e non sapevo che vi voleste tanto bene! Ora, in questa settimana che passeremo insieme, mi dovrete raccontare tutto...tutto quello che fate e tutto quello che provate uno per l'altro; sarà anche questo un modo per ripagarmi di quello che mi dovete”
”Va bene, zietto!”
”E ora voi due avete goduto, ma zietto non ancora, su, datevi da fare: ho visto che sapete leccare bene, specialmente i piedi, coraggio, giù! Uno per piede!”
Anche se la mezzanotte e' passata da un pezzo e siamo stanchissimi per il godimento precedente che ci ha veramente sfiancati, abbiamo ancora la forza di leccare delicatamente i bellissimi piedi dello zio. Guardandoci negli occhi e sorridendo, io e Ale infiliamo le lingue fra le dita calde e saporite, lecchiamo avidamente le piante e i talloni, insaliviamo tutto il collo del piede fino alla caviglia, mentre lo zio geme di piacere.
”Tutti e due sullo stesso piede ora...”
Ale lascia il piede che stava leccando e si avvicina a me; insieme ora saettiamo le nostre linguette bramose intrecciandole fra le dita; le puntine umide si toccano, limonano: insieme succhiamo le dita e intanto ci baciamo fra noi. Zio e' al settimo cielo per il piacere; guardo il suo pisello: e' durissimo e tutto scappellato. Faccio un cenno a mio fratello e insieme ci fiondiamo su quel turgido membro.
“Ahhhhh....cazzo.!..Si!...” Sospiri di piacere e mugolii escono dalla bocca di zio, mentre nelle nostre bocche entra prepotente la sua erezione; ci scopa le gole a turno, un colpo a me e uno al mio fratellino, fino in fondo all'ugola: colpi che sono prima lenti...poi sempre più forsennati e violenti...ci soffoca quasi...ci spacca la gola...finche' rantolando e urlando tutto il suo piacere si abbandona a un orgasmo selvaggio inondandoci del suo sperma denso e bollente. I nostri visi ne sono tutti cosparsi; lo zio si abbandona sfinito sul letto e noi ci dedichiamo alla pulizia reciproca leccando e ingoiando la sborra l'uno dalla faccia dell'altro, assaporandone il gusto dolce e la consistenza cremosa.
”Bravi! Adesso avete una parte di zio dentro di voi; venite qui, cuccioli, vicino a me...e dormiamo abbracciati fino a domani. Dobbiamo festeggiare come si deve il vostro compleanno e ho un altro regalo in serbo per voi. E poi dovete aprire i regali di papà e di mamma, prima di andare al mare.”
“Già, il regalo di papà!” esclama con entusiasmo Ale.
“E quello di mamma...” aggiungo io senza entusiasmo ”Il solito regalo mollo...”
”Si, mollo come le tre minchie che ci pendono davanti.” dice ridendo lo zio spegnendo la luce:
“Buonanotte cuccioli....”
Al buio, prima di addormentarci:
”Ti amo, Ale!”
”Ti amo, Andrea!”
“Ve lo dite tutte le sere?”
”Si, non possiamo dormire senza dircelo....notte, zio!”...