Gay & Bisex
Compagni di squadra
di Difficilissimo
08.11.2011 |
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"Ci scambiammo posizione, lui era già arrapatissimo e si lasciò andare ad un lento preparativo con lingua e dita..."
Sono sempre stato bravo a giocare a calcio ma la mia carriera è stata rallentata da una moltitudine di infortuni che mi ha annualmente limitato nelle presenze e nel rendimento. Dopo una serie di stagioni in cui avevo lasciato intravedere il mio potenziale, ma avevo giocato col contagocce per i soliti motivi fisici, finalmente lo scorso anno sono riuscito a inanellare una serie consecutiva di partite notevole e ho fatto vedere quello che valevo. Il notevole numero di gol fatti mi ha finalmente permesso di salire di categoria e sono stato acquistato da una nuova squadra, sempre della mia zona. A Luglio abbiamo iniziato la preparazione, era la mia prima esperienza in una squadra diversa e devo dire che c'era una certa emozione nello scoprire un ambiente nuovo e conoscere nuovi compagni, eppure mi sono ambientato abbastanza in fretta. Come alcuni di voi sapranno, nella serie dilettantistiche c'è l'obbligo di schierare un certo numero di ragazzi fuoriquota e quindi ogni squadra è costretta ad aggregare un certo numero di ragazzi della juniores alla loro rosa per ovviare al regolamento. Spesso e volentieri questi ragazzi sono troppo giovani e, anche se bravi, sono spediti in campo alla deriva per questioni di obbligo e non di vera e propria fiducia e molto spesso sono vittima dei "cazziatoni" gratuiti dei giocatori più adulti della squadra. E' una cosa che ho sempre odiato e per questo, in questa mia nuova esperienza, mi sono messo nelle condizioni di dare una mano ai ragazzi più piccoli per aiutarli a inserirsi e proteggerli dai comportamenti dei veterani. Non che io abbia chissà che esperienza, essendo anche io piuttosto giovane, ma ritengo di avere il carattere giusto per poter fungere da guida per alcuni di loro. Sta di fatto che quasi tutti i ragazzetti della Juniores aggregati alla squadra hanno stretto amicizia con il sottoscritto e spesso si sfogano con me al termine degli allenamenti quando qualcosa non li soddisfa. Tra loro l'occhio mi finì, fin dal primo momento, su Nicholas, un talentuoso trequartista che era alla prima esperienza a livello di adulti. Diciottenne, fisico slanciato, poco più di un metro e ottanta, magro ma con muscolatura abbastanza definitita, diciamo classico corpo adolescenziale, Nicholas ha dei bei capelli neri a spazzola, magnifici occhi scuri molto intensi, bel viso e indossa due orecchini a brillante per orecchio. Rientra chiaramente nei miei gusti sessuali, essendo io un pò difficile. Sono bisessuale e pertanto il fascino di questo ragazzino mi colpì dalla prima volta che l'ho visto e lo osservavo con un occhio di riguardo quando era il momento di cambiarci e fare la doccia. Mi piace tutto di lui, io bisessuale amante del fetish, non potevo assolutamente rimanere insensibile a quel fascino e notai perfino i suoi piedi, piccoli e perfetti, tipici di chi è dotato di grande tecnica calcistica, proprio il suo caso. Inoltre ha un gran bel sedere, liscio e sodo mentre il cazzo non è sicuramente dei più grandi che io abbia visto, anzi direi che rientra nella categoria dei medio-piccoli. Comunque, tornando al racconto, Nicholas fin dai primi giorni mi si è legato, mi correva vicino durante gli allenamenti, parlandomi di lui, si sedeva vicino a me negli spogliatoi e quando arrivavamo in anticipo ci scambiavamo sempre due chiacchiere. Inoltre la squadra spesso si allenava il sabato mattina ma lui per motivi scolastici e io per impegni lavorativi eravamo costretti a fare un piccolo allenamento da soli il Venerdì pomeriggio, cosa che ci permetteva di parlare meglio. Mi raccontò di essere fidanzato con una certa Gaia, me ne mostrò anche le foto (niente male devo dire) e mi disse di starci insieme ormai da quasi un anno. Avevano fatto sesso ma mi spiegò che per la ragazza non era una cosa molto importante il lato fisico del rapporto e pertanto non avevano sperimentato niente di particolare. Notai anche che spesso mentre parlavamo di queste cose sotto la doccia, Nicholas provava una leggere erezione e non so se si accorse dei miei continui sguardi al suo pene. Il nostro rapporto si faceva sempre più stretto e scherzando e ridendo scoprimmo anche di essere due appassionati di playstation, così che il giovane diciottenne non mi invitò da lui per "scoppiarmi" a calcio. Mi disse di andare tranquillo che tanto il pomeriggio, prima dell'allenamento aveva la casa libera e che saremmo poi potuti andare insieme al campo. Diventò una nostra piccola abitudine, prima di ogni allenamento ci facevamo la nostra sfida alla play, ridendo e parlando di tutto, poi prendevamo i borsoni e lo accompagnavo in macchina al campo. Sinceramente non avevo avuto alcuna avvisaglia nei primi mesi sulla sua presunta omosessualità o bisessualità, anche se dentro di me ci speravo e stavo cercando un'occasione per indagare realmente sui suoi gusti. Occasione che, puntuale, mi si è manifestata qualche giorno fa, sempre a casa sua. Arrivai qualche minuto in anticipo e il bel diciottenne mi ha aperto il portone, sono solito e lui era ancora in mutande, spiegandomi di essersi svegliato da poco. Aveva un boxer attillato, di colore bianco, ed essendo lui di carnagione un pò scura, gli donavano tantissimo. Ci mettemmo a scherzare e lo prendevo in giro definendolo un "pappamolla" quando improvvisammo un piccolo incontro di wrestling sul suo letto ancora sfatto. Ovviamente lo misi facilmente al tappetto e gli salì sopra. Lui mi urlava "mollami scemo!" ma io lo tenevo giù e i nostri corpi erano a stretto contatto, così da avere il suo pacco a contatto col mio ginocchio. Mi accorsi che stava avendo un'erezione e la cosa era piuttosto visibile, tant'è che non appena mi alzai dopo che mi aveva ripetutamente implorato di farlo, si sistemò subito il cazzo nelle mutande e si mise a ridere. Decisi di provare a cogliere la palla al balzo: - si vabbè o Ni ma che schifo, ti arrapi pure! - - Io mi arrapo sempre veramente! - rispose lui sorridendo
- Anche con i maschi? - incalzai facendogli uno sguardo di interesse
- Eh...a volte...dipende!!! - disse un pò imbarazzando e cercando di rimanere sullo scherzo
- Ci hai mai provato ad andare con un maschio? - valeva la pena di tentare ormai
- Io? no no ma scherzi? - arrossì
- Beh che c'è di male?- notando che abbassò lo sguardo sempre più imbarazzato, mi avvicinai a lui
- Sicuro? Tra di noi puoi dirlo - gli afferrai il mento e gli tirai su il viso per guardarlo, cazzo quanto era bello.
- Marco mi imbarazza, cioè io così qualche sega con gli amici ma non sono gay-
- Ni non si tratta di essere gay, vieni qua...- lo feci ulteriormente avvicinare e mi avvicinai a mia volta col viso, ormai eravamo veramente vicini con le nostre bocche, mi spostai in direzione del suo orecchio e gli sussurrai se voleva provare, lui disse semplicemente "si ma deve rimanere tra noi". Ci baciammo, sentivo la sua lingua attorcigliarsi alla mia e mi gustavo quel momento. Pian piano lo trascinai sul letto ancora completamente sfatto e gli dissi "senti, ti scoccia se per oggi salta la sfida alla play?" mi guardò sorridendo e disse "ma che cazzo me ne frega della Play!!" e ricominciammo a pomiciare. Intanto sentivo che molto timidamente aveva posato la sua mano nel mio interno cosce, diedi qualche colpo deciso col pisello contro la stoffa del jeans per fargli capire dove volevo che mi accarezzasse e lui, ancora un pò bloccato, iniziò a strusciare proprio sul mio pacco. Mi tolsi la maglia, poi lo aiutai a slacciare i jeans e lui me li calò. Eravamo entrambi in mutande e continuavamo a baciarci quando anche io portai la mia mano sui suoi boxer e mi accorsi che era notevolmente eccitato per cui non lo feci aspettare più di tanto e glieli tolsi, liberando il suo arnese di dimensioni medio-piccole. Lo avevo nel mio pugno e lo segavo, Nicholas rantolava di piacere e a sua volta mi tirò giù le mutande, scoprendo il mio cazzo, ben più grosso del suo e iniziando a sua volta a segarmelo. Ma in fondo io desideravo i suoi piedini perfetti, quasi femminili, dalla prima volta che gli avevo visti e quindi senza dire nulla scesi sotto e arrivai direttamente là. Glieli annusai, avevano un buon profumo, si vedeva che era un ragazzetto molto pulito, poi iniziai a baciarli e a passarci la lingua e gli dicevo "fammi ammirare il piedino fatato del numero 10", Nicholas gradiva e mi lasciò fare a lungo, poi salì e arrivai alle sue palle. Succhiai con cura il testicolo sinistro, poi gli diedi un leggero morso che lo fece sobbalzare, e infine lo leccai per bene, poi mi spostai sull'asta, che esplorai per tutta la sua lunghezza cn la mia lingua. Nicholas respirava sempre più forte e sapevo che entro poco avrebbe sborrato, per cui scappellai giù la pelle del cazzo con la mano, poi me lo infilai in bocca e iniziai a succhiare come meglio non potevo. Ero sempre stato bravo con la bocca e Nicholas gradiva veramente tanto, mi afferrò per i capelli e lo vedevo inarcarsi nel letto, spingeva le lenzuola col piede e ansimava. Quando mi accorsi che stava per sborrare, aumentai ulteriormente il ritmo, lui ansmò fortissimo e mi venne cospiquamente in bocca. Era stremato ma sapeva di dovermi ricambiare il favore, pertanto mi fece stendere a me sul materasso, prendendo la sua posizione e lui mi scivolò tra le gambe. Mi accorsi immediatamente che qualche pompino lo aveva già fatto, non era la sua prima volta e infatti lavorava discretamente di bocca. Teneva un ritmo alto e io gli accarezzavo continuamente la testa, osservandolo mentre mi sbocchinava con cura, lui spesso ricambiava i miei sguardi alzando i suoi bellissimi occhioni neri. Sentì presto giungere l'orgasmo e lo avvertì per rispetto ma non si spostò e accolse a sua volta tutto in bocca, poi mi scivolò sopra col corpo e mi bacio con la lingua. Il giorno seguente decidemmo immediatamente di ripetere il tutto ma gli provai a domandare se voleva scopare, mi disse di si ma che era la sua prima volta da passivo e aveva paura. Lo tranquillizzai e gli leccai a lungo il buco del culo, poi ci infilai un dito e poco dopo un secondo. Ogni tanto ci sputavo per lubrificare meglio quel buco, che effettivamente era stretto e sapevo che avrebbe provato dolore. Cercavo di fare movimenti rotatori per allargarlo il più possibile poi decisi comunque che era il caso di provare a penetrarlo e poggiai la punta del mio cazzo sul buco del suo culo. Avvertì Nicholas che avrebbe provato dolore, gli dissi di trattenere l'aria nello stomaco e di lasciarla andare dopo che il mio cazzo fosse entrato e che se il dolore era insopportabile di dirmelo che mi sarei fermato, altrimenti di mordere il cuscino per soffocare eventuali grida che potevano giungere ai vicini. Infilai la punta e lui sembrò gradire ma sapevo che non era nemmeno la metà di quello che avrebbe dovuto sopportare, cercai di non dare colpi troppo secchi e pian piano lo feci scivolare tutto dentro. Appena diedi la prima spinta, Nicholas morse fortissimo il cuscino e mugugnò di dolore ma io proseguì, non mi aveva detto di fermarmi. Dopo un pò mi accorsi che il dolore gli stava passando, che stava quasi iniziando a provare piacere e che il mio stesso cazzo ora scivolava con più facilità all'interno di quel bel culo per cui aumentai la spinta. Godevamo insieme e mi sembrava veramente favoloso scoparmi in culo quel ragazzo che fin dalla prima volta che lo avevo visto aveva attirato le mie attenzioni. Sentì giungere l'orgasmo e venni dentro di lui, rimasi alcuni istanti fermo a svuotarmi ogni goccia che avevo, e intanto riprendevo fiato. Ci scambiammo posizione, lui era già arrapatissimo e si lasciò andare ad un lento preparativo con lingua e dita. Io non ero vergine e sicuramente avremmo fatto meno fatica di prima, infatti riuscì a penetrarmi abbastanza facilmente, si aggrappò ai miei fianchi e iniziò a spingere. Avevo preso cazzi ben più grossi di quello per cui non provai alcun dolore ma soltanto un forte piacere e muovevo il mio culo all'indietro per farlo entrare tutto dentro me. Mi piaceva immensamente anche se sapevo che sarebbe durato poco, infatti sentì il suo respiro farsi affannoso e poco dopo si lasciò andare ad un urletto di piacere e mi sborrò totalmente nel culo. Sentivo la sua sborra calda fino all'intestino, una sensazione magnifica, era stato magnifico e anche lui non mancò occasione immediata di farmelo notare "Ma come cazzo ho fatto a perdermi questo per così tanto tempo" mi disse ancora sudato e sgranando gli occhi. E si caro Nicholas ma ti avrei fatto recuperare io il tempo perso e infatti è diventa la nostra personale abitudine. Ogni giorno, prima dell'allenamento, anzichè giocare alla Play, scopiamo come maiali nel suo letto e lui puntualmente mi dice "ma se lo sai il mister si arrabbia???!"
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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