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Gay & Bisex
Il meraviglioso fratello dell'ex ragazza - passione che va oltre il ritegno
di Difficilissimo
09.03.2016 |
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"Senza remore lo assaggiai, passai la mia lingua sulla pianta e poi tra le dita..."
Ero entrato in quel meccanismo in cui non ti appaga nulla di una persona per quanto la desideri. Fino a 20 giorni prima era impensabile anche soltanto vederlo nudo Manu, ora avevamo da poco finito di succhiarci i cazzi a vicenda e io già sognavo la volta successiva. Avrei voluto averlo tutto, senza sosta, non c'era una parte di lui che non mi ispirasse sesso. Avevo succhiato il suo cazzo ma volevo di più, volevo i suoi piedi, il suo culo, volevo che mi scopasse, volevo farci qualsiasi cosa lui si sarebbe spinto a fare. Evidentemente anche a lui il rapporto che si era creato, probabilmente, iniziò a piacere molto visto che nei giorni a seguire mi chiese praticamente quotidianamente di trovare il modo di vederci. Purtroppo tra impegni reciproci e sfortuna non riuscimmo mai a ritagliarci uno spazio per noi, almeno fino al sabato pomeriggio, libero per entrambi da ogni impegno e con la sua mansarda sempre disponibile!! Quale migliore occasione? Ero davvero eccitato, già al mattino, al lavoro, smaniavo per l'attesa ,sentivo l'uccello irrigidirsi di continuo nelle mie mutande: la voglia di Manu era incontenibile. Dopo pranzo mi feci una bella doccia, volevo essere ben profumato per il mio adorato ragazzino e mi insaponai con particolare cura le parti intime, compreso il buchetto del sedere: “vuoi vedere che oggi è il giorno giusto?” pensai, nel dubbio facciamoci trovare pronti!! Sotto il getto dell'acqua, mentre mi insaponavo, fui colto dall'ennesima voglia giornaliera e stavolta decisi di assecondarla per non arrivare troppo al limite a casa del biondino. Mi segai con foga infilando anche un dito nel sedere, cosa che raramente facevo ma ero davvero fuori di me e sborrai dopo pochi minuti, godendomi un orgasmo molto intenso e atteso. Poi mi preparai, cercando di farmi bello per lui. Non sapevo ancora che cosa volesse in termini di rapporto ma volevo provare a piacerli, volevo che si sentisse orgoglioso di farlo con me. All'ora prefissata parcheggiai sotto casa sua ,sinceramente ero anche un po' agitato perché nonostante tutto la situazione che si era creata con lui ancora non riuscivo a infilarmela bene in testa, mi sembrava tutto troppo bello, forse lo era!! Gli feci uno squillo sul telefono, così come concordato, e attesi che mi aprisse il portone. Mi feci tutte le scale a piedi, purtroppo non aveva l'ascensore nel palazzo e quindi mi toccò far lavorare le mie gambe! Giunto all'ultimo piano, trovai la porta già aperta, bussai e sentì la sua voce che mi invitava ad entrare, per cui oltrepassai l'uscio e chiusi. Probabilmente in maniera un po' scontata ero convinto di trovarlo nudo e invece era sul divano del salone ad aspettarmi vestito da casa, con un paio di pantaloncini da calcio, fantasmini neri ai piedi e una canotta smanicata. Mi avvicinai a lui e sembrò un po' impacciato all'inizio, probabilmente pensando che mi aspettassi un bacio in bocca, sembrò diventare un po' rosso ma gli diedi solo una carezza sul viso e mi sedetti al suo fianco. Avvertivo un po' di tensione nell'aria e gli chiesi se fosse tutto ok ma non ebbe nemmeno tempo di rispondermi che sentì aprire la porta del bagno, mi girai e vidi uscire un ragazzino che si allacciava la cintura dei jeans. Lo riconobbi quasi subito, era il numero 10 della sua squadra, uno dei più bravi che avevo visto all'opera durante le due partite a cui avevo assistito: abbastanza carino, sotto all'1,70, molto magro, capelli neri a spazzola, dimostrava 15-16 anni ma era coetaneo di Manu, almeno così sapevo. Benissimo, lui carino, lo conoscevo, bravo giocatore, ma cosa ci faceva qui? Venne a presentarsi, si chiamava Kevin, ci salutammo e poi disse che stava giusto andando via, si fece uno scambio di cenni con Manu che notai molto bene e poi se ne andò. Manu mi spiegò che era il suo migliore amico e che era passato subito dopo pranzo a fumarsi una canna e non aveva potuto mandarlo via e per questo si sentiva a disagio. Gli chiesi anche di quel cenno di intesa che avevo notato tra di loro ma mi disse che non era altro che una conferma per sentirsi dopo in vista dell'uscita serale del Sabato. Detto questo, si alzò e mi prese la mano “dai, è tutta la settimana che aspetto, non perdiamo tempo a parlare di Kevin per favore”. Arrivati in camera da letto si mise di fronte a me, era leggermente più basso del sottoscritto, ci guardammo e ci baciammo in bocca, con la lingua. Era un bacio caldo, appassionato, lungo..mi fece perdere la cognizione di tutto, della settimana di attesa per vederlo, di qualsiasi problema, di Kevin, di tutto! Mentre ci baciavamo, lui mi sfilò la maglia e poi la canottiera, per poi passare a baciarmi il petto. Mentre continuava a passare labbra e lingua sul mio petto, mi sbottonò i jeans e li fece scivolare lentamente verso le mie caviglie. Io per aiutarlo scalciai via le scarpe da tennis, permettendogli di denudarmi, visto che immediatamente mi sfilò anche le mutande. Ero rimasto, in un batter d'occhio, con i soli calzini ai piedi mentre Manu si era inginocchiato e me lo aveva già preso in bocca. Notai un miglioramento rispetto all'ultima volta, stavolta sembrava aver fatto tesoro della prima esperienza e la qualità del pompino era decisamente più alto. Mentre lui era impegnato a succhiare e spazzolarmelo con la lingua, io gli toccavo e gli arruffavo i bellissimi capelli biondi, stavo impazzendo di piacere e iniziai a muovere il bacino verso la sua bocca. Il pompino iniziò a diventare gradualmente sempre più “violento” e poco dopo gli stavo praticamente scopando la bocca, io gemevo come un maiale e lui succhiava come uno scannato, aiutandosi anche con la mano mentre con l'altra mi accarezzava dolcemente le chiappe. Sentì giungere l'orgasmo e lo avvisai ma stavolta, al contrario di quanto fatto la volta precedente, non si spostò e gli sparai tutti i miei schizzi caldi in gola. Manu bevve di gusto, si alzò con la bocca ancora sporca di sperma ma provvide subito a leccarsi letteralmente i baffi dal piacere, poi mi sorrise “è buonissimaaaa” mi disse!! Quel pompino mi aveva già sfiancato, era stato devastante davvero! Mi lasciai cadere sul letto e lui mi venne affianco, ancora vestito. Riprese a baciarmi, stavolta era lui a comandare i giochi al contrario delle altre volte e la cosa mi stava sinceramente facendo molto piacere. Era una situazione davvero stimolante, Manu continuava ad accarezzarmi ovunque mentre non smettevamo un attimo di limonare. Tentai di riprendere un po' di controllo delle operazioni toccandogli il pacco ma mi tirò via la mano e mi disse “Oggi comando io tesoro, accettalo”. Gli avrei voluto dire che poteva fare di me ciò che voleva, ma ebbi un po' di pudore e rimasi in silenzio, non volevo certo passare per una puttanella! Lui riprese a baciarmi e intanto la mano era scivolata nuovamente tra le mie gambe, giocò con un po' con il mio cazzo, stropicciandolo e palpandolo, poi andò ancora sotto e arrivò alle palle, le accarezzò per poi scivolare fino al buchetto del culo. In poco tempo aveva infilato dentro il primo dito, avevo fatto benissimo a lavarmelo con cura! Questo voleva sicuramente scoparmi!!! Iniziò a sditalinarmi il culo con abilità e io gli ansimavo sul collo, poi mi invitò a girarmi e mi misi a pecora. Senza nessun freno iniziò a leccarmi il buco del culo con cura e nel frattempo a segarmi con l'altra mano. Stavo semplicemente impazzendo e lui se ne accorse e, quasi per torturarmi, rallentò il ritmo della sega, aumentando invece l'intensità con cui la sua lingua esplorava il mio buchino. Mentre proseguiva nel suo lavoro, notai che si sfilò i pantaloncini e le mutande, rimanendo col cazzone all'aria. Non mi chiese il permesso, non mi disse nulla se non il gesto di poggiare il cazzo sul mio buchino, poi un colpo secco, che mi fece quasi male, e mi penetrò. Senza più freni mi stava letteralmente sfondando il culo, io godevo e lui scopava come un toro, ansimando come una puttanella. Dopo alcuni minuti in quella posizione, mi invitò a girarmi “dai amore a missionaria”. Quel dai amore mi diede una carica particolare per il proseguo della scopata! Mi misi nella posizione che lui mi chiedeva, attesi che mi si adagiò sopra e che riprendesse a scoparmi, poi cercai la sua bocca e iniziammo a limonare. Riuscì a sfilargli la canotta, mettendo finalmente a nudo anche il suo petto liscio e da adolescente, leggermente scolpito ma molto magro, che mi faceva impazzire. Mentre lui mi scopava e pomiciavamo, io avevo preso ad accarezzarlo ovunque, gli toccai tutto il corpo per poi soffermarmi sul suo culetto. Poggiai le dita sul buchino per vedere se diceva qualcosa ma non feci obiezioni per cui iniziai a stimolare, con l'indice, la parte. Appena mi accorsi che gradiva particolarmente la cosa, spinsi lentamente dentro il dito e lui iniziò a gemere ancora di più e mi invitò a continuare. Contemporaneamente, mentre mi fotteva, iniziò a anche a segarmi il cazzo e con un paio di colpi dati bene di mano, capitolai per la seconda volta, imbrattando anche le lenzuola con una sborrata davvero cospicua. Un altro paio di minuti e anche Manu, durato anche troppo per il ritmo altissimo che avevamo sostenuto, giunse al suo orgasmo, lanciò un gridolino di piacere e mi scaricò tutta la sua sborra nel culo. Manu era senza fiato, distrutto, crollò al mio fianco e guardava il soffitto. Aveva uno sguardo allucinato, quasi come se avesse avuto una visione, occhi spalancati e fiato ansimante. Restammo a lungo in quella posizione, senza dire una parola, lui pensieroso e io in attesa. Dopo una ventina di minuti abbondanti in quella situazione di silenzio, Manu riprese la parola “ora tocca a te farmi qualcosa a tua scelta, ma non me lo mette nel culo per favore”. Senza farmi pregare due volte e senza esitare, scivolai ai suoi piedi e gli tirai via i calzini. Aveva circa un 42 di scarpe ma il piede era abbastanza femminile nell'aspetto, molto delicato. Senza remore lo assaggiai, passai la mia lingua sulla pianta e poi tra le dita. Lui non disse niente, inizialmente mi osservava lasciandomi fare immobile, poi vidi il suo cazzo diventare di nuovo di marmo e se lo impugnò. Mentre io gli leccavo i piedi avidamente, come se non ci fosse un domani, lui aveva preso a segarsi e a muovere il bacino verso l'alto. Era una scena incredibilmente sexy e lui, con voce flebile ed eccitata, mi chiese di mettermi a 69 uno di fianco all'altro. Lo accontentai e anche lui mi tolse i calzini, iniziando a leccarmi a sua volta i piedi. Fu una scena che mi sorprese, non pensavo amasse questo genere di cose e per rendere il tutto ancora più eccitante, afferrai l'altro suo piede, quello che non stavo leccando, e lo poggiai sul mio cazzo. Lui recepì subito il messaggio e prese a farmi un footjob da sogno, mentre a sua volta mi leccava i piedi e io li leccavo a lui. Sapevo che avrei sborrato subito ma non me ne fregava nulla, era una cosa fantastica e giunsi all'orgasmo con una veemenza incredibile, gli inondai completamente i piedi di sborra. Lui senza dire nulla fece la stessa cosa che avevo fatto io pochi minuti prima e spostò l'altro mio piede sul suo cazzo, invitandomi a segarglielo e a ricambiare il favore. Non me lo feci ripetere due volte e gli feci un footjob con i fiocchi, strusciandogli il mio piede delicatamente sul cazzo fino a che non smise di leccarmi l'altro e con un urlo di piacere bagnò il suo secondo orgasmo di giornata! Il silenzio tornò sovrano nella camera, si udivano solo i forti respiri di entrambi, ma avvertivo una sensazione particolare, come se nessuno dei due si sentisse davvero ancora appagato e che il livello di perversione massimo non era ancora stato raggiunto. Non mi sbagliavo, dopo un po' di riposo Manu mi esortò nuovamente a riprendere i giochi, si mise a pecora e mi ordinò di leccargli un po' il buco del culo. Senza farmelo ripetere due volte mi misi alle sue spalle e iniziai a leccare avidamente, non era pulitissimo come il mio ma non ci feci troppo caso e sentì che si bagnava sempre di più. Gli iniziò quasi a gocciolare di umori il culo tanto stava godendo e senza più freni aveva preso ancora a segarsi mentre io lavoravo di lingua. Mi sostituì a lui nella sega e continuai ancora per qualche minuto, poi, ormai al culmine della mia perversione e scatenato per quanto stava accadendo, gli supplicai di pisciarmi addosso. Lui inizialmente mi guardò perplesso, poi mi prese per mano e mi portò in bagno, facendomi entrare nella doccia e mettendomi in ginocchio. Mi infilò il cazzo in bocca e io presi a succhiarlo avidamente, gli feci un pompino con i fiocchi. Facevo scivolare la pelle del suo cazzo tra le mie labbra serrate e continuavo ad andare di lingua al solo fine di dargli più piacere che potessi. L'orgasmo di Manu arrivò poco dopo, sentì i muscoli delle sue chiappe contrarsi e poco dopo fiotti di calda sborra riempirono la mia bocca: era quello sperma denso, corposo e caldo che mi piaceva tanto. Bevvi tutto ma subito dopo, appena finì di spruzzare gocce di liquido, un getto di caldo piscio partì dal suo cazzo. Una parte la bevvi, poi fu troppa e fui costretto a tirarlo fuori dalla bocca e lui continuò a pisciarmi addosso mentre io mi segavo furiosamente. Sborrai immediatamente, tutto pieno di sborra e piscio, sul piatto doccia, poi ci guardammo e scoppiammo a ridere: era incredibile ciò che avevamo fatto e Manu non poteva minimamente credere a dove si era spinto. La doccia insieme fu molto rilassante, ci insaponammo a vicenda, ci massaggiammo e ci baciammo per tutto il tempo sotto un caldo getto. Il momento dei saluti giunse poco dopo, ci promettemmo di ridurre i giorni di distanza dal nostro prossimo incontro, ormai tra me e lui non c'erano più freni e ancora ero sorpreso per quanto accaduto. Tuttavia una cosa ancora non mi era chiara: quello scambio di cenni tra lui e Kevin a me non aveva minimamente convinto, una mia fisima o avevo ragione??
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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