Lui & Lei
Foresta nera
di Difficilissimo
06.01.2012 |
11.748 |
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"Feci lo stesso anche io, poi provai a chiederle cosa sarebbe successo tra di noi e mi rispose semplicemente "niente"..."
L'amicizia tra me e Serena nacque quasi per caso in chat, in una caldissima giornata di Luglio di alcuni anni fa. Ci ritrovammo a parlare senza sapere realmente chi fosse l'uno o l'altra ma quasi subito ci accorgemmo che avevamo parecchie conoscenze comuni. Mi intrigava chattare con quella ragazza, sapeva essere dolce e allo stesso tempo enigmatica e la cosa mi intrigava sempre di più, restava solo da vedere se all'interesse caratteriale sarebbe corrisposto quello fisico, visto che non avevo ancora avuto occasione di vederla. Aveva tre anni meno di me ed era single, tanto basta per mettermi in testa che in fondo cercava una storia anche lei. Scoprì presto, però, e con mio disappunto, che in realtà Serena era innamorata da tempo di un mio amico e quindi non aveva interessi verso di me se non una sana amicizia. Fui un pò allietato quando nel vederla mi accorsi che non era esattamente il mio tipo. Per carità, non che fosse brutta, ma era una ragazza come se ne vedono a migliaia, occhi scuri, capelli mori ricci e folti, viso normalissimo e fisico lineare, senza particolari e accattivanti forme. Si rivelò pertanto molto più facile intraprendere questa amicizia comune e il rapporto tra di noi divenne molto stretto, lei mi raccontava qualunque cose e io facevo lo stesso, arrivando perfino a confidarle la mia bisessualità e trovando in lei una valida spalla su cui poggiarmi nei momenti no. Nel frattempo il mio amico di cui Serena era innamorato, pensò bene si approfittare della situazione e ci fece più volte sesso al solo fine di soddisfare le sue voglie, facendo tra l'altro perdere la verginità alla ragazza. Questo contribuì a legare ulteriormente la nostra amicizia e passando interi pomeriggi con lei, mi accorsi che in fondo saremmo stati la coppia perfetta, caratterialmente parlando. Questa convinzione iniziò a cambiare anche il mio modo di vederla e ora la consideravo quasi attraente e devo ammettere che spesso e volentieri provavo forti erezioni quando mi trovavo in sua compagnia. Il mio amico mi aveva anche confessato che Serena era stata veramente una grande scopata per lui e che era rimasto molto soddisfatto e la cosa ovviamente mi riaffiorava nella mente ogni qual volta mi trovavo con lei e facevo particolari pensieri. Fu così che diverse volte, quando mi trovavo a casa sua, andavo con una scusa in bagno e frugando nella sua biancheria sporca, prendevo possesso delle sue mutande e dei suoi reggiseni per poi masturbarmi furiosamente sul water. Ormai anche i discorsi legati al sesso non erano più taboo e riuscì a farle confessare senza troppe difficoltà delle sue quotidiane masturbate. Un pomeriggio di un paio di anni fa, mi trovavo da lei come spesso capitava e Serena, senza particolari problemi, si andò a fare una doccia in bagno, lasciandomi da solo. L'idea di lei nuda dietro a quella porta divenne uno stimolo troppo grosso per me e mi tirai fuori l'uccello per masturbarmi. Mi poggiai sul suo letto, che era disfatto, e senza perdere tempo iniziai a darci dentro e, tanto ero eccitato e coinvolto, che non mi accorsi che Serena era rientrata in camera con indosso l'accappatoio. Me la ritrovai davanti che sorrideva e la mia prima reazione fu quella di coprirmi il cazzo con il lenzuolo del suo letto, poi provai a giustificarmi ma non riuscì a elaborare alcune frase di senso compiuto mentre Serena continuava a guardarmi con un sorriso malizioso. Si avvicinò sempre di più, fino a scoprire il lenzuolo e mettere a nudo il mio cazzo, che era ritto come un palo e sul punto di esplodere per la voglia, poi si aprì l'accappatoio e lo fece cadere ai suoi piedi, rimanendo anche lei nuda dinanzi a me. La guardai incredulo, aveva una foresta incredibile di peli neri tra le gambe, una cosa impressionante che non avevo mai visto da nessuna parte e la cosa mi incuriosì non poco. Non disse nulla, mi salì a cavalcioni sopra e si infilò il mio cazzo tra le cosce. Iniziò a muoversi sopra di me e il suo respiro si fece subito più intenso, io per tutta risposta portai le mie mani prima sul suo piccolo seno, accarezzandolo e palpandolo per un pò, e poi sulle sue bianche chiappe. Sentivo il mio cazzo caldissimo in mezzo a quella pelosissima fica umida e lei si accorse di quanto mi stava piacendo e aumentò ulteriormente la velocità della sua spinta. Il mio orgasmo era ormai imminente perciò concentrai le mie ultime energie per spingere anche io con foga contro di lei, ora urlante senza ritegno sopra di me. Provai ad avvissarla del fatto che stavo venendo ma non si spostò e un enorme getto di sborra calda le invase la fica, imbrattandole anche la foresta di peli. Non disse nulla nemmeno in questo caso, si alzò e si andò a pulire in bagno ma la cosa sorprendendo accadde al suo ritorno in camera. Mi ritrovai Serena ancora nuda ma con un enorme strap on addosso, la guardai perplesso e lei finalmente, per la prima volta, proferì parola, invitandomi a girarmi perchè ora voleva godere anche lei. Io eseguì l'ordine, poi sentì lei che con la lingua mi lavorava il buco del culo, quando lo sentì pronto penetrò provocandomi un forte dolore che soffocai nel cuscino. Mi stava scopando con foga e la sentivo gemere come una matta e ben presto anche il mio dolore si trasformò in piacere e mi unì a lei nei mugugni e nei rantoli. La sentì giungere all'orgasmo almeno un paio di volte, accompagnate da urli sovrumani di piacere, poi si spostò, io la feci girare sul letto e infilai la mia lingua in quella foresta incredibile di peli e leccai come uno scannato. Non era un compito facile perchè più volte i suoi peli mi finirono in bocca ma devo dire che fu comunque una sensazione molto particolare e anche il sapore non mi dispiaceva affatto. La leccai con tutto l'impegno che potevo metterci e lei gradì molto, giungendo ancora all'orgasmo. Poi si alzò e senza dire nulla iniziò a rivestirsi. Feci lo stesso anche io, poi provai a chiederle cosa sarebbe successo tra di noi e mi rispose semplicemente "niente". E infatti non cambiò nulla, solito rapporto di amicizia ma furono innumerevoli, anzi sono tuttora innumerevoli, le volte in cui io e lei, al termine dei nostri incontri (ora più rari perchè è fuori per l'università) finiamo a letto senza poi riparlarne mai.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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