Lui & Lei
Quell'estate in Grecia (13) - Epilogo
di PaoloSC
09.05.2023 |
1.941 |
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"Questa vacanza aveva fatto emergere ed evidenziato alcuni tratti della mia fidanzata che mi avevano un po’ sorpreso e che oggi, con il senno del poi, direi..."
EpilogoLa sera stessa ci imbarcammo sul traghetto di ritorno ad Atene.
Salito a bordo, chiesi al commissario se ci fosse disponibilità di una cabina al posto delle poltrone che avevamo prenotato. Fummo fortunati perché ne erano rimaste quattro che si erano liberate all’ultimo momento, e ne approfittammo tutti.
Ero stanchissimo, e l’idea di non poter dormire comodo mi agghiacciava.
In più, avevo necessità di ragionare.
Mi spogliai, mi misi sotto le coperte e mi misi a dormire, abbracciando Francesca ma senza fare nulla.
Questa vacanza aveva fatto emergere ed evidenziato alcuni tratti della mia fidanzata che mi avevano un po’ sorpreso e che oggi, con il senno del poi, direi che avrei dovuto assolutamente valutare con attenzione.
Innanzitutto ero partito per questa vacanza con la fidanzata con la quale avevo una soddisfacente vita sessuale, ma quasi sempre banale, se non noiosa. Nessuna iniziativa da Francesca se non dopo che era stata stimolata ed accontentata e, soprattutto, trasgressione al minimo sindacale, e solo dopo aver perso i freni inibitori, fossero alcol o stimolazione sessuale pregressa.
Con ciò non voglio dire che la mia fidanzata fosse quel tipo di beghina che non lo fo per piacer mio ma per dare figli a Dio, tutt’altro. Ma non era nemmeno quella tigre da materasso che, certe volte, mi sarebbe piaciuto fosse.
Mi colpì molto il rapporto che si era instaurato con Dede e che si consolidò per un bel po’ di tempo.
Lei ed Adriano si sposarono poco dopo di noi, facemmo una sorta di viaggio di nozze bis assieme a Tenerife l’anno successivo (e chissà, magari lo racconterò) ma non raggiungemmo mai il livello di intimità con cui avevamo interagito in questa vacanza, almeno come coppie.
Io mi vedevo con Adriano abbastanza di frequente, visto che avevamo interessi lavorativi simili e stavamo nello stesso gruppo di amicizie.
Qualche volta andavamo a cena fuori in quattro, talvolta in sei con Patrizia e Andrea (Federica e Filippo li perdemmo di vista, si sposarono e andarono a vivere in Nuova Zelanda), ma senza quell’afflato, quella complicità che ci aveva permesso di osare e trasgredire in Grecia.
Andammo un anno in crociera in barca a vela ma, al di là dei bagni nudi e del sole preso in topless, non facemmo mai nulla di particolare.
Noi.
Perché invece Dede e Francesca…
Ecco, non ho mai avuto le prove, ma credo che mia moglie abbia continuato ad esplorare la sfera omosessuale con Dede. Loro due erano sempre molto intime, sempre assieme ai vernissage, Dede si era fatta rifare il seno dopo la sua prima maternità da Francesca, Francesca si affidava a Dede come preparatore atletico e personal trainer, andavano per saune e spa da sole. Insomma, un rapporto molto intimo, tanto intimo che qualcuno mi soffiò in un orecchio che loro due erano una coppia.
Non volli crederci, anche perché dopo un po’ le nostre vite cambiarono.
Adriano e Dede si trasferirono in California per lavoro, vendettero tutte le proprietà e presero la cittadinanza americana dopo qualche anno.
Francesca rimase incinta di Luca ed ebbe da coniugare il ruolo di madre con quello di moglie, di chirurgo, di figlia. E Dede non era più lì a portarla fuori strada.
Non seppi mai per certo cosa successe né ebbi contezza del loro rapporto, ma qualcosa mi dice che le malelingue non avevano parlato a vuoto.
Ma purtroppo, avrei scoperto più avanti, in maniera molto più dura, il nuovo orientamento sessuale di Francesca, che avrebbe portato da lì ad un po’ al divorzio.
Ma questa è un’altra storia.
Ah, dimenticavo.
Caitlin lasciò Sean e si sposò con una camionista canadese di origine italiana, così ci scrisse Sean.
Rebecca e John si sono sposati, hanno avuto quattro figli, ora hanno tredici nipoti. Hanno comprato recentemente uno splendido Swan 65 che hanno trasferito in Mediterraneo e con il quale mi hanno invitato ad andare in Egeo la prossima estate.
Chissà, forse accetterò.
[Paolo Sforza Cesarani, 2022/23]
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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