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Casa Mastroianni pt. 9


di tongue81
18.07.2022    |    8.599    |    1 9.8
""Caaaazzoooo! Caaaaaazzzooooooo! Hooooo il fuooocoooo neeeelllaaaa fiiiiiigaaaaa!" Con un filo di voce, risposi che l'idrante non era ancora pronto..."
Dopo aver inculato Angela, riuscii a solo a rivolgere lo sguardo verso Caterina e, infine, caddi stremato sul letto in un sonno profondo.

Venni svegliato dalle ragazze verso le 19:00 quando entrarono in stanza per chiedermi se avessi piani per la serata: "Vedo che tu stai ancora mezzo addormentato, mentre il tuo cazzo è già in tiro!" disse Angela in tono volutamente sfacciato.
"Spiritosa! Il cazzo va dove gli dice il cervello. Parliamo di te, ora: come sta il tuo culetto? Ti riesci a sedere?"
"Stronzo!" replicò divertita sedendosi sulla scrivania dove l'avevo inculata.
Fu Caterina a rompere quel breve silenzio: "Stasera abbiamo un impegno con..." .
"Stasera ho promesso a dei miei compagni di classe del liceo che li avrei raggiunti in centro. Se volete farmi compagnia siete le benvenute."
"Mi sa che i nostri programmi sono simili ai tuoi." mi interruppe Angela e convenimmo di muoverci assieme.

Durante la serata, i nostri due gruppi si incrociarono più volte e in posti sempre diversi, fin quando non ci ritrovammo nello stesso locale, formando un'unica allegra e alticcia comitiva. Rientrammo a casa non tardi ma con tanto alcool in corpo e collassammo ognuno nel proprio letto dopo il bacio e la toccata di culo della buonanotte.

La giornata di domenica trascorse all'insegna dello studio e delle necessarie faccende domestiche, durante le quali non mancarono occasioni per strusciarsi a vicenda.

"Ginooooo, stasera pizza e birra?"
Controllai l'orologio e vidi che era ora di cena, mi sollevai dalla sedia e mi diressi verso il soggiorno. "Va benone ma credo che ci convenga andarle a prendere, altrimenti ce le consegnano alle 11:00."
Entrai nella stanza e vidi Caterina con indosso un vestitino leggero che le stava d'incanto intenta a prendere tovaglia e bicchieri mentre Angy, seduta sul divanetto con un vestitino simile a quello dell'amica, mi chiese cosa volessi ordinare.
Con ironia le risposi: "Per me una trio!".
Angela chiuse la telefonata e mi rispose: "Vedi che la trio è pesante, ti si piazza sullo stomaco! Sei sicuro di farcela?"
Mi accomodai sul divanetto e con assoluta serenità le poggiai una mano sulla coscia mentre feci cenno a Caterina di raggiungerci.

Appena fummo tutti sul divano, la bomba esplose e solo l'arrivo del fattorino riuscì a raffreddare i bollenti spiriti. Cenammo e riassettammo la cucina soggiorno ma colsi tutte le occasioni per palpeggiare i loro corpi seducenti.

"Va bene. Abbiamo finito di sistemare ed ora non farti prendere dalla fretta. Tu vai in camera tua mentre io e Cate ti raggiungiamo tra due minuti. Intesi?"
Obbedii senza fiatare e attesi in religioso silenzio: apparvero sulla porta come un miraggio, indossando entrambe della lingerie di pizzo blu elettrico e delle sensuali autoreggenti.
"Ne è valsa la pena attendere un pochino?" chiese con tono sfrontato Caterina dopo aver fatto una piroetta che mise in mostra il suo culone sontuoso incorniciato da una brasiliana che lo valorizzava in modo esemplare.
"Siete uno spettacolo! Approviamo la scelta della biancheria e siamo concordi che l'attesa è stata ripagata!"
"Cate, scusa ma vedi qualcun altro oltre Luigi? La birra gli ha dato alla testa e si esprime con il plurale maiestatis?"
"Sciocchine, siamo concordi io e il mio cazzo!" e con un gesto secco, liberai la verga mostrandola in tutto il suo vigore.

Caterina di slancio si avventò famelica sulla mia cappella, avvolgendola tra le sue labbra umide e soffici mentre Angela dopo avermi fatto sentire le unghie su entrambe le gambe decise con una mano di massaggiare le mie palle e con l'altra di tastare le tettone dell'amica.

"Michia che tettone, Cate! Sono enormi, eppure sembrano scolpite nel marmo..."
Strappandole un sorriso, Angela riuscì finalmente a prendere possesso della mia mazza, che sparì integralmente nella sua bocca.

"Stronza, lo hai detto solo per rubarmi il gelato!"
"Fate le brave che ce n'è per entrambe. Cooperate e non litigate."

Appena ebbi finito di pronunciare quelle parole, le due ragazze, occhi negli occhi, si avvicinarono e si scambiarono un lento e sensuale bacio saffico, continuando a segarmi con le mani.
Dopo qualche minuto il groviglio di lingue si trasferì con decisione sul mio membro che entrava e usciva prima da una bocca e poi dall'altra, che sentiva le lingue scorrere sulle pareti esterne e infine ricongiungersi sulla sua punta, che avvertiva il calore e i sospiri strozzati generati dalle attenzioni lussuriose che le loro dita si scambiavano reciprocamente, regalandomi momenti di estasi quasi mistica e mettendo a dura prova la mia capacità di resistenza.

Fu a Angela a rendersi conto della situazione, sottraendo il mio pene alle voraci fauci dell'amica; si stesero entrambe sul letto, una alla mia destra e l'altra alla mia sinistra, affinché potessi finalmente giocare i loro corpi fantastici.
Mi immersi prima tra le tette sbarazzine di Angela e solo quando mi sentii appagato mi dedicai a quelle enormi di Caterina, che mi lasciarono ancora una volta senza fiato. Andai alla deriva in quel mare di tette, venendo sbattuto da una più grande a una più piccola e viceversa, mi abbandonai alla lussuria e desiderai ardentemente di avere almeno altre 3 paia di mani per esplorare tutti i centimetri disponibili di quei corpi seducenti e attraenti delle mie coinquiline.

All'improvviso, arrivò una scintilla folgorante al mio cervello: a malincuore sgusciai via dalla loro ammaliante morsa, feci scivolare le mani sulle loro gambe adiacenti e, quando arrivai alle rispettive caviglie, feci in modo che entrambe sollevassero le gambe e poi le aprissero, andando a disegnare una W.

Mi allontanai per osservare meglio le ragazze in quella posa volgare ma allo stesso tempo magnetica, feci finta di scattare una foto con una macchina invisibile e, infine, mi tuffai verso di loro, desideroso di assaporare quelle fichette invitanti.

"Siiiii... Scoooopamiiiii con la liiiiiguaaaaaaa!" disse ansimando Cate, mentre Angy sibilò: "Marooooo..... Sfooondaaaamiii con leee diiiitaaaa!"; ovviamente periodicamente i trattamenti riservati alle due fiche cambiavano e di conseguenza anche esclamazioni lascive si sovrapponevano l'un l'altra, venendo talvolta strozzati da lenti baci saffici.

In quel turbinio tempestoso di lingua e mani, di desideri inconfessabili e inaspettati, un orgasmo violento e simultaneo colse alla sprovvista le ragazze, regalandomi qualche minuto di tranquillità per valutare come gestire al meglio una situazione fantastica ma decisamente impegnativa.

Una volta che le idee furono schiarite, indossai un preservativo e, lasciandole ancora con le gambe intrecciate, iniziai a penetrare prima l'una e poi l'altra, tre colpi alla volta, come se stessi seguendo una partitura musicale.

Nonostante le buone premesse, la mia decisione risultò a loro alquanto insoddisfacente in quanto la loro voglia di cazzo era altissima; Angela decise di prendere in mano la situazione e, inginocchiandosi sul letto e con lo sguardo fisso sul mio cazzo che entrava e usciva dalla vagina dell’amica, disse: "Giggì, stenditi che mi voglio sentire impalata!".

Assecondai la sua richiesta e in un battibaleno la vidi saltellare, ansimando e dandomi le spalle, sul mio cazzo mentre Caterina pensò prima di sbattermi le tettone in faccia e poi ,emulando la posizione dell'amica, si sedette sul mio viso con il suo culacchione meraviglioso.

"Maroooooooooo.... Ti è cresciutoooo il caaazzooooo? Mi sto sfunnaaaaannn!" disse Angy posseduta da un piacere che le riempiva le viscere: "Miiiii stooooo arrriiicriaaaaaannnnnn!"

Pochi minuti dopo, nonostante fossi concentrato sulla figa e sul culone di Caterina, che violai nuovamente con un dito, mi accorsi nitidamente del caldo getto di piacere che stravolse Angela, portandola a dimenarsi in modo convulso e smodato.

"Facciaaaamo caaaambiooooo?" e dopo pochi secondi vidi Cate infilare il mio cazzo nella sua fica ben dilatata e umida e iniziare una frenetica cavalcata che scuoteva in modo vertiginoso le sue tettone. Restai come ipnotizzato da quell'immagine, seguivo con attenzione i movimenti del corpo della mia amica e del suo seno che sobbalzava come un'automobile che percorre una strada dissestata. Nel frattempo, appena si riprese, Angela si posizionò alle spalle dell'altra, dilatandole le natiche e leccando avidamente le mie palle.

"Caaaazzoooo! Caaaaaazzzooooooo! Hooooo il fuooocoooo neeeelllaaaa fiiiiiigaaaaa!"
Con un filo di voce, risposi che l'idrante non era ancora pronto e la incitai a resistere ma servì a ben poco: "Pooorcooooo caaaazzzzoooooo! Sssssssiiiiiiiiiii! Veeeengoooooooo!"

Anche Caterina fu travolta da un violento orgasmo e dopo essersi lasciata cadere sul letto, fu raggiunta da Angela che con grande voracità si dedicò alla sua bocca e alle sue tette; rimasi così, con il cazzo ancora in tiro ma decisamente provato e stanco, quindi decisi di sfilare il preservativo grondante dei loro umori e godermi lo spettacolino lesbo che stavano allestendo.

"Continuate pure... se me lo devo fare in mano, siete un'ottima fonte di ispirazione..." non feci a tempo a finire la frase che Angela, dopo essersi inginocchiata, fece colare un discreto quantitativo di saliva nel solco dei seni e iniziò una rovente e frenetica spagnola. Ovviamente, solo pochi istanti dopo, fu raggiunta da Caterina che ne imitò le gesta, avvolgendo il mio cazzo in una soffice morsa.

"Ragazze mieee, se continuate cosìììììì, vi sborroooo in faacciaaaa!"
"E' quello che desidero... Angy, sei d'accordo?"
"Se così volete, mica posso scontentarvi!"

Il primo schizzo, flebile, non tardò ad arrivare ma venne seguito da altri 4 quattro di portata decisamente intensa che le impiastricciarono il corpo, la faccia e i capelli, imprimendo nella mia mente una scena reale che avevo visto solo nei film porno.

[Continua]
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