orge
doppia e ... alla "buba gamberi"
di javecla
11.04.2021 |
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"Michele mi fa notare con lo sguardo che David è spesso a sgranare con gli occhi il fianco di Caterina, evidentemente l’asciugamano lascia una buona vista..."
Siamo in Florida, in una delle meravigliose palafitte costruite lungo i canali della palude riserva naturale delle Everglades, a circa 30 miglia dalla città (se città si può chiamare) più vicina.
Siamo qui da ottobre dello scorso anno perché ci piace svernare al caldo e poi perché qui la situazione covid è migliore, pochissime chiusure, in florida praticamente mai, e qui dove siamo noi nulla, pochissimi divieti nelle città o più che altro raccomandazioni e alla fine rispetto alla situazione in Italia la percentuale di infettati è inferiore (qualcuno lo dovrà spiegare prima o poi).
Qui comunque siamo molto distanti da tutti, isolati e liberi di vivere la nostra vita come meglio desideriamo, Caterina infatti da quando siamo qui praticamente si è infilata un vestito pochissime volte in occasione di alcune visite ricevute (almeno all’inizio).
Nostro compagno che viene a trovarci è mio cugino Michele (che ci porta le spese perché noi siamo pigri anche per quello).
Lui vive qui da circa 20 anni, lavorava con noi poi avevamo allargato i nostri interessi e lui è venuto qui in america ed era la nostra testa di ponte. Ci si vedeva 5 o 6 volte l’anno ed in quelle occasioni terminate le incombenze del lavoro si trombava alla grande.
Attualmente qui è il nostro compagno di giochi ed è anche il nostro accompagnatore quando ci muoviamo e specialmente quando andiamo a gamberi con la barca.
Uno dei passatempi preferiti con Caterina e Michele è, appunto, la pesca al gambero, perché lei approfitta della situazione per fare un po’ di esibizionismo.
Esibizionismo che fa solo con noi vista la solitudine del posto e per il fatto che qui in florida stare nudi in pubblico non è ben visto.
Qualcuno potrebbe dire che essendo nuda tutto il giorno di esibizionismo ne fa parecchio, ma come detto siamo su una casa - palafitta e l’altra più vicina è a 3 miglia, tanto è vero che un giorno Caterina sul terrazzino ha visto una specie di condor su un albero che la osservava mi ha chiamato
- guarda me la meno per un guardone speciale
Comunque pochi giorni fa Michele ha saputo che non saremmo tornati in Italia ed allora ha organizzato una battuta di pesca.
Quando ci è venuto a prendere siamo saliti sulla sua barca piena di nasse e subito ho capito che aveva concordato qualcosa con Caterina perché c’era la presenza di un paio di materassini già gonfiati fissati sulla prua della barca. Caterina d’altronde non aveva molto addosso un copricostume e a mio parere non altro sotto.
Verificata la presenza a bordo delle vettovaglie e della borsa con acqua e birre ci rechiamo al posto di calata delle nasse. Finita la fase di calata ci rechiamo in un posto vicino in modo da non essere sul canale e comunque ancorati in modo da vedere i galleggianti delle nasse.
Subito Caterina si stende su un materassino a prendere il sole e come prevedevo sotto non portava nulla.
- io prendo un po’ di sole mi raccomando occhi aperti che non passino le guardie – e nel dire questo si toglie il prendisole stende un asciugamano si inginocchia e con fare lascivo si stende al sole a pancia in giù aprendo le gambe.
Io e Michele stavamo seduti sulla parte in ombra della barca.
Dopo circa un’ora sento il motore di una barca
- guarda con i cannocchiali chi è – dice Caterina
Michele si alza e mi precede
- nulla Caterina sono i pescatori dell’altra volta quelli con i peschereccio grande i miei amici, se escono loro vuol dire che oggi è una bella giornata per pescare.
- bene allora buon segno
- sicuro – riprende il discorso Michele – ora loro escono, gettano in acqua una cinquantina di nasse grandi e poi rientrano come noi ad aspettare, solo che le loro nasse sono grandi e di ferro, non di rete come le nostre, due delle loro nasse sono come la nostra barca, guarda anche tu che peschereccio che anno.
- be loro sono dei professionisti – dice Caterina
- si li conosco sono padre figlio e un lavorante – dice Michele.
Dopo circa un’altra oretta Caterina vorrebbe fare il bagno ma occorre spostarsi perché vicino alle mangrovie è pericoloso (ci si taglia facilmente con gli spuntoni di mangrovia che escono dal fondo) e pertanto ci spostiamo da un’altra parte dove c’è anche un attracco. E’ molto strano perché questa specie di molo non conduce da nessuna parte forse una volta c’era una casetta in legno, non lo sappiamo, sicuro è che li l’acqua è più profonda ed è bellissima.
Michele resta a bordo io e Caterina invece siamo in acqua e stiamo giocando, veramente a me è venuto il cazzo duro perché mia moglie ci ha istigato sia mentre prendeva il sole con pose, ammiccamenti e toccate, sia mentre ci spostavamo dove si era messa prona sui materassini fingendo un amplesso
- senti che bella l’aria fresca che mi entra in figa me la rinfresco un po' – e poi continuava – chissà se c’è qualcuno che mi guarda
- attenta – ribatte Michele – se incrociamo un barcone di cubani sei rovinata la tua fighetta diventa un traforo
Comunque io approfitto del momento che Caterina si attacca alla sponda della barca per bloccarla da dietro e fargli sentire le mie voglie
- brutto porco che non sei altro, siamo qui per pescare o per trombare? - Dice Caterina
- volevo unire l’utile della pesca al dilettevole per te facendoti pescare un bel pesciotto - Rispondo io mentre con una mano la cingo in vita e sono già sulla sua figa
- un pesce solo – ribatte Michele che si è avvicinato alla sponda della barca e sguaina dai pantaloncini il suo uccello portandolo a pochi centimetri dalla faccia di Caterina.
- siete due ….. maialoni, fatemi salire che ora vi sistemo
- no no prima me lo devi succhiare un po’ - ribatte Michele, io da dietro Caterina, tenendomi con una mano alla sponda e mettendo l’altra in mezzo alle gambe di mia moglie la sollevo un po’ così da permetterle di essere con il viso a portata delle cappella del cazzo di Michele.
Nel mentre lei inizia un bocchino acrobatico io utilizzo il dito pollice e lo infilo nel culo
- ma che fai – dice Caterina
- ti tengo sollevata – ribatto io
- mettici qual cosa d’altro dentro secondo te io mi accontento di un dito ?– risponde lei
e mentre io armeggio sentiamo una barca che si avvicina. Non arriva dal canale dove eravamo prima anche noi ma da dietro un gruppo di mangrovie e in men che non si dica stanno attraccando anche loro.
Siamo appena riusciti a risalire, mia moglie si è messa un asciugamano a mo di vestito, Michele si è risistemato dentro l’uccello nei pantaloncini ed io sono l’ultimo che riesce a rivestirsi, ma nonostante tutto ciò sia io che Michele non possiamo nascondere i nostri uccelli in tiro
- ciao Miky – dice il capitano della barca
- ciao David – risponde Michele
- mi dispiace aver disturbato mentre vi stavate divertendo
- no problem – risponde Michele
Così, prima che la conversazione prenda una piega non voluta, e per togliere tutti dall’imbarazzo Michele ci presenta all’equipaggio, Oltre a David (cinquantenne di bell’aspetto e di corporatura normale) c’è il padre che avrà una ottantina d’anni e un lavorante taitiano, piccoletto e pelato, di carnagione un po scura e all’incirca quarantenne.
Le nostre barche sono vicine, si chiacchiera del più e del meno, si entra subito in confidenza, sono conoscenti di Michele da molto tempo, Caterina non si è mossa da dove era al momento del loro arrivo, seduta con l’asciugamano che le fa da vestito o ci tenta visto che il fianco rimane aperto e ei lo tiene chiuso con una mano in vita.
Arriva così l’ora di pranzo e Lucas, il padre di David, sta preparando il pranzo e vedendo che noi abbiamo panini ci invita a salire a bordo da loro, sta cucinando granchi e gamberi,
dopo una rapida occhiata tra di noi e visto l’assenso di Michele accettiamo, Caterina ha però addosso solo l’asciugamano ma anche indossasse il copricostume non cambierebbe nulla anzi almeno l’asciugamano non è trasparente.
Nel salire a bordo Caterina mi precede e da sotto mi gusto lo spettacolo del suo culo, appena a bordo siamo invitati a sederci attorno ad una tavola grande dove campeggia, al centro, un piatto pieno di fumanti gamberi e granchi.
Caterina siede al mio fianco, alla sua destra c’è David di fronte Michele e Lucas ed alla sinistra c’è Manlio.
Si mangia e si chiacchiera, nonostante il nostro americano e il loro americano dialettale condito da un po’ di spagnolo maccheronico, ci si capisce comunque.
Michele mi fa notare con lo sguardo che David è spesso a sgranare con gli occhi il fianco di Caterina, evidentemente l’asciugamano lascia una buona vista delle sue nudità.
I gamberi ed i granchi sono eccezionali Lucas mostra a Caterina che anche la parte della testa è buonissima e va succhiata, e dopo aver dimostrato come fare resta in attesa che anche Caterina esegua l’operazione, tutti in verità aspettiamo, e lei con savoirfare succhia succhia succhia
- basta così Kate – dice David – altrimenti lo consuma
- ahahahahah – risata generale
Alla fine del pranzo mentre stiamo bevendo una caffè (non si può chiamare caffè un caffè americano) Lucas se ne esce con una battuta a Michele quasi sussurrata ma che tutti sentiamo
- ai miei tempi, se avevo una attaccata all’uccello, neanche se passava la polizia mi fermavo - cala il silenzio ma poi come al solito ci pensa Caterina a sbloccare il tutto con una sonora risata e
- hahahahaha perché ora che farebbe
- ora non so, alla mia età ha ha ha ha – e giù tutti a ridere – ci vuole un miracolo – dice Lucas
e mentre tutti si ride Caterina si slaccia il nodo che tiene l’asciugamano chiuso facendo uscire alla nostra vista le sue tette e scivola sotto il tavolo, ricala il silenzio
- proviamo a fare il miracolo – dice Caterina che si è diretta verso Lucas e sta trafficando con i suoi pantaloncini
Lucas lo vedo trafficare sotto mentre Dvid e Manlio (il taitiano) stanno strabuzzando gli occhi.
Io guardo sotto e vedo il culo di Caterina mentre Michele si sposta per guardare e vede che Caterina si stà dedicando con dovizia all’uccello di Lucas.
- + partita la pompa miracoloso – doce Michele
Dopo un minuto David mi fa segno di alzare il tavolo e lo spostiamo così l’immagine di Caterina inginocchiata tra le gambe del vecchietto intenta a succhiargli l’uccello è alla vista di tutti.
Dopo un paio di minuti ancora dove Caterina sta succhiando e pompando, Lucas pare avere una reazione mentre noi quattro siamo attorno ai due con i nostri uccelli in mano che ci stiamo menando e siamo tutti e 4 in tiro.
Lucas da giovane deve essere stato molto dotato, nonostante l’età e che l’erezione non sia notevole il suo uccello ha comunque buone dimensioni, e guardando David (il figlio) deve essere dote di famiglia.
Passano altri due tre minuti Caterina alterna pompate di bocca e segate di mano accompagnate da leccate di cappella e sguardi famelici verso Lucas che, pur non raggiungendo una erezione e rigidità cospicua ma comunque un uccello di buone dimensioni, il vecchietto si inarca e gode, Caterina se ne accorge e accoglie la sborra tra le sue tette
- huhuhuhu guarda quanta sborra aveva in serbo il nonnetto – dice Caterina – visto che i miracoli avvengono
e così dicendo si guarda attorno e si trova attorniata dai nostri cazzi
- troppi per prenderli in bocca tutti, amore distenditi – e così Caterina sale sopra di me e si infila il mio cazzo in figa dandomi la schiena, si dedica così ai 3 uccelli che le si parano di fronte.
Manlio il taitiano ha un uccello non lungo ma molto grosso specialmente alla base, David invece lo ha lungo, non grosso ma supera sicuramente i miei 20 cm, e Caterina è molto contenta di ciò perché oltre alla lunghezza è molto rigido e lei dedica molte attenzioni a quel cazzo, anzi per farmi notare la cosa lo prende in bocca tenendolo con due mani.
Quando i tre, secondo Caterina, hanno raggiunto una consistenza ed una eccitazione di suo gradimento, si ferma un attimo e con calma sposta il mio uccello dalla figa al culo e si impala da sola dando a tutti uno spettacolo di visione eccezzionale.
Appena entrata la cappella si appoggia con le mani dietro le spalle in modo che tutti e tre possano vedere che lei scende piano piano con il culo fino ad infilarlo tutto e poi rotea un po’ il bacino, si stende sopra di me, alza le gambe, si apre le grandi labbra con le dita e
- datevi da fare che ho voglia di sentirmi sbattuta – si posiziona subito Michele
- Michele sei il solito egoista
- egoista un cazzo – risponde Michele mentre la pompa – se ti prendi prima loro uno grosso l’altro lungo io che faccio ci metto le mollette per fartelo sentire
- si ride mentre si tromba, e così si riprende con Caterina presa a panino tra me e Michele, e gli altri due si alternano nella sua bocca e Lucas seduto che ci guarda
Mia moglie aveva già goduto ma sento che le sta per arrivare uno dei suoi orgasmi furibondi
- dai dai fottetemi che godoooooo godooooo più forte dai – nel dire questo avvinghia le gambe attorno a Michele e si muove come una forsennata. Io e Michele usciamo e rientriamo contemporaneamente.
Poi Michele giunto all’apice lascia il posto a Manlio e avvicinandosi a Caterina le prende il capo girandolo a se scopandola in bocca esclama
- ti sborro in gola prendi bevi tutto sborro godoooooo
Caterina ha la testa bloccata e sta ricevendo una scopata in bocca da Michele, a lei piace moltissimo quando Michele le sborra in bocca, lei adora il cazzo di Michele perché quando gode, pur rimanendo eretto, non è super turgido e lei riesce a ficcarselo anche in gola e poi perché, dice sempre lei, la sua sborra è molto dolce e molte volte la deglutisce tutta e poi è roba di famiglia.
Se la sta gustando, non dice nulla, sbuffa per respirare e per non far uscire la sborra che gli sta riempiendo la bocca ed esce dall’angolo del labbro, ma non si stacca, continua anche se il cazzo di Michele si affloscia e lei lo pulisce bene, Comunque capisco che è in estasi non solo perché la sto inculando e Michele le ha riempito la bocca di sborra ma anche perché Manlio le ha ficcato tutto il cazzo nella figa e la pompa con veemenza e lei visto prima il cazzo di Manlio non aspettava altro che provare quelle sensazioni che danno quelle misure.
- pare di avere in figa il cazzo di Ivan - dice Caterina
Ancora prima che lei inizi a succhiare il cazzo di David le faccio segno che non reggo.
- no stai li riempimi il culo non farmi perdere questa goduta, ho un cazzo che mi sta allargando tutta godi caro godi tu che godo pure io siiiii godoooo sono piena come una troia
e continua
- si amore sborrami nel culo fammi godere siiiii, dai ancora di più sono la tua troia ….sbattimi – ma sicuramente non sono io la sua attenzione quanto il suo godimento dato da Manlio
io dopo aver goduto comunque devo interrompere la chiavata e così Caterina ne approfitta fa stendere Manlio e le si posiziona sopra, si cala su di lui e guardando David gli dice
- ok ma fai piano
David le si posiziona dietro
- Manlio lascia stare le tette aprile le chiappe – dice David, e una volta appoggiata la cappella allo sfintere di mia moglie inizia a spingere, il cazzo entra subito e arrivato a metà si ferma, fa un paio di volte su e giù e poi riprende ad entrare
- cazzo non finisce mai - dice Caterina – piano piano
David si ferma a tre quarti e inizia ad andare su e giù.
Inizia così una doppia spaziale che porta Caterina ad un godimento stellare, lei è talmente eccitata e gode forte muovendosi su e giù sul cazzo di Manlio da non accorgersi che David a forza di andare su e giù lo ha quasi tutto dentro ed ad un certo punto, nel pieno di un’altra goduta dove lei si è fermata in preda ad un fremito con tutto il cazzo di Manlio dentro, David le fa sentire lo sbattere dei coglioni infilandolo tutto
- hai hai lo ho tutto dentro? - chiede Caterina
- si tesoro – dico io ti stanno riempiendo tutta
- oh mio dio vengo di nuovo vengo di nuovo godooooo
in quello improvvisamente David si stacca e ponendosi con il bacino proteso e con il cazzo danti al viso di mia moglie come avesse una pistola mi guarda e mi chiede
- posso
sto per rispondere ma mia moglie mi precede la vedo con la bocca aperta e la lingua fuori
- si si – rispondo io – sborrala tutta che le piace
Caterina è in attesa sopra Manlio che continua a chiavarla, palpandole le tette ed alternando succhiate a strette sui capezzoli, David è davanti a lei che si mena il cazzo ad un paio di cm dalla sua bocca e sta per godere quando …… quando da dietro all’improvviso Lucas (il vecchietto) a sorpresa la incula
- mah chi ……
- il miracolo il miracolo è tornato
Lucas ha una buona erezione e nonostante l’età ha infilato in un sol colpo il cazzo nel culo di mia moglie.
Caterina si trova così improvvisamente di nuovo a panino e con David che le spruzza la sua goduta.
Come presa da un improvviso fulmine di godimento mia moglie succhia il cazzo di David in modo indemoniato e se ne ficca in gola parecchio, spinta anche dai colpi del vecchietto che come è arrivato all’improvviso gode subito nel culo di Caterina come un pazzo indemoniato e le da colpi violenti
- buono bello grande padre e figlio ti stanno riempiendo tutta di sborra troio… benedetta chi ti ha creato sei proprio nata per far godere gli uomini – dice Lucas - Anzi sei nata per prenderla nel culo, anzi di più sei nata per prenderti la sborra ufh ufh ufh insomma sei una bella troiona
Caterina è stremata ancora sopra a Manlio con la faccia piena di sborra e il culo da cui fuoriesce quella di Lucas, non sa che fare e ad un tratto Manlio si toglie da sotto, sposta il vecchio pone giù le spalle di Caterina la posiziona bene a pecora sollevandole il culo, Caterina non reagisce, allora Manlio pone la cappella sullo sfintere di mia moglie mi guarda pure lui e chiede:
- vado?
Io guardo mia moglie che forse non si rende conto della domanda e pur guardandomi, con la faccia stralunata non risponde
- chi tace acconsente
- harg hai hai – dice Caterina ma Manlio tenendola per i fianchi oramai lo ha infilato tutto
- ora ti piacerà vedrai – e così dicendo da il via ad una stantufata non da poco che porta Caterina a passare dal lamento al godimento
- oddio mi spacca tutta oddio che bello oooh si godooo godo vengo ancora siiiii
i primi colpi sono corti praticamente si muove dentro senza uscire poi un po alla volta il cazzo esce sempre di più fino ad uscire quasi completamente e ogni volta Manlio si ferma un attimo e poi giù dentro a tutta.
Manlio si accorge che Caterina ha goduto di nuovo
- piaciuto vero ora ti sborro tutta
le schizza sulla schiena tre quattro schizzi per poi rientrare di nuovo nel culo e dare ancora un po’ di colpi
- senti che roba senti che culo ne ho ancora, ti riempio tutta
Poi Manlio si alza e guarda il culo di mia moglie aperto da cui fuoriesce sborra, praticamente ce lo fa vedere e poi le passa l’asciugamano.
Caterina è un po’ stralunata, terminato di pulirsi alla bene e meglio della sborra che ha addosso mentre si accinge a scendere nella nostra barca ci guarda ed esclama
- visto Michele non serve trovare il barcone di cubani, solo che dall’arietta che tira a diventare un traforo è stato il culo non la figa.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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