orge
ecco cosa succede a darsi all'agricoltura
di javecla
22.05.2020 |
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"Poi non riprendiamo subito, fino alle 15 lasciamo che il sole si sfoghi noi siamo cotti..."
Fine Agosto 2012Brum brum brum, siamo con il nostro scooter diretti verso zona Porde.... a trovare l'amica Carla e suo Marito Ivan che sono impegnati nella raccolta della verdura nei loro campi. Non sono agricoltori, ma hanno ereditato una decina di campi ed una vecchia casa di campagna dai genitori di lei e presi dallo spirito di provare hanno seminato su un paio di questi della verdura, durante la settimana ci hanno chiamato per chiederci una mano a raccogliere i frutti del loro lavoro, e con l'occasione ci ospitano per il week end.
La giornata è bellissima, tipica di un fine agosto caldo. Abbiamo deciso di percorrere la distanza tra casa nostra ed i campi a bordo dello scooter perché i metereologhi hanno assicurato la presenza dell'anticiclone per almeno un'altra settimana.
Io indosso una tuta leggera, una maglietta, in vita la giacchina e scarpe da ginnastica, Caterina invece di prudenza neppure l'ombra e indossa un paio di pantaloncini corti, una maglietta senza maniche e un fazzoletto legato al collo perché le da fastidio l'aria sulla gola.
Vado comunque piano anche se di traffico neppure l'ombra, inoltre sto guidando con un borsone in mezzo alle gambe e Caterina ha uno zaino sulle spalle, verso la fine vado anche piú piano perché la strada è sterrata.
Quando arriviamo notiamo nell'aia, dove i sassolini stanno cedendo il passo alle erbacce, Carla intenta a togliere almeno le piú grandi, interrompe il lavoro e togliendosi i guanti ci saluta, mi da due baci e poi abbraccia mia moglie.
- Carla, ma che fai lavori con la tuta di tuo marito
- no non è di mio marito era di mio padre
- e la maglietta l'hai tolta?
- che mi serve, già questa fa un caldo soffocante
- e Ivan dove è
- è andato in cerca di qualcuno per aiutarci, abbiamo fatto una cappella, l'avevo detto io che era troppa roba
- che avete combinato
- vieni con me che ti mostro - ci spostiamo a lato della casa e dietro si estende una gran quantità di verdura. c'è di tutto pomodori, piselli, zucchine, peperoni, melanzane c'è di tutto veramente.
- e come avete fatto a seminare tutta sta roba
- lo avevo detto al tuo amico o meglio a mio marito seminiamo un pezzo piccolo dove mio padre aveva l'orto, ma no ... lui e dico lui, ha voluto usare gli strumenti di papa', e allora! via con il seminatore automatico, e per i pomodori? 200 piantine tanto non prendono tutte, e lo stesso per i peperoni e le melanzane, guarda che roba non ne è morta una
- e ti lamenti?
- be lo sai quanti giorni abbiamo perso per venire a bagnare, togliere le erbacce ecc. ecc., e quanto ci è costato mandare qualcuno quando non potevamo? io me ne compravo il doppio di verdura altro che
- ma sai che questa è genuina - interviene mia moglie
- genuina, vieni bella vieni, guarda qui - prende una zucchina grandissima - che te ne fai di una zucchina cosi mio padre la dava ai maiali
- ma no la fai ripiena
- Caterina ti riempi il culo con questa, è dura e legnosa, dai andiamo
- e porta pazienza dai io non sono una cuoca
- si scusa tesoro sono una stronza
- ma dai mica mi arrabbio e poi chi ti dice che ...... magari .....
- come mi piaci sei sempre la migliore - chiude il discorso Carla
intanto torna Ivan
- hei ciao come va
- lascia stare - interviene Carla - saluti dopo hai trovato una mano?
- si cioè si e no
- che cazzo vuol dire Ivan sono abbastanza incazzata
- uffa che palle Carla ho trovato due del paese che vengono ad aiutarci 50 euro a testa al giorno di marocchini o neri nessuno sono tutti in spiaggia a vendere gingilli
- va be dai meglio che niente
Dopo i saluti ci dirigiamo dentro la casa
- Senti Ivan - lo richiama Carla - vedi di preparare qualcosa da mangiare io e Caterina andiamo a sistemare una camere
- Dai ti do una mano Ivan guardiamo cosa c'è da mangiare
Noi prepariamo qualcosa da mangiare hanno portato dei formaggi, dei salami, sopresse, e con quel ben di dio che c'è fuori verdura in abbondanza. Dopo circa 3/4 d'ora mentre Ivan sta scolando le tegoline e la tavola è praticamente pronta salgo le scale per andare a chiamare le donne, appena arrivato sul pianerottolo vedo che la prima stanza ha il letto ma non i materassi, la seconda di fronte è vuota mi sposto sulla terza ed è pronta ma non c'è nessuno e poi mentre mi avvicino alla quarta sento........ ma che stanno facendo, non entro, spio, ma guardale ste figlie di ....... Caterina si sta trombando Carla con uno strapon, che porche! la cosa mi eccita ma quasi me lo immaginavo, spesso fanno sesso tra di loro, lo so io e lo sa Ivan, hanno il nostro permesso. Cosi mi giro e scendo.
- Ivan chiamale tu
- ora vado
- no meglio che tu le chiami da qui
- ha ha ha capito, tua moglie ..... diciamo cosi sta consolando la mia vero?
- si si chiamalo consolare lo strapon mi pareva bello grosso
- CARLAAAAAA CATERINAAAAA è pronto – urla Ivan - si Giovanni lo usa spesso lo strapon le piace un mondo viste le dimensioni
e mentre le attendiamo mi racconta che un giorno è rimasto a spiarla mentre si stava facendo inculare da una comune amica che indossava appunto lo strapon e contemporaneamente si era infilata in figa una melanzana colossale ed era riuscito a tirarsi due seghe
- Ivan potevi farti vedere, al limite ne usciva una pompa no
- hai ragione ma sai che a me piace anche guardare
scendono ridendo come due bambine, vanno in bagno e ne escono assieme
Ci sediamo a mangiare, chiacchieriamo fino a tardi, è passata la mezzanotte quando ci ritiriamo.
Al mattino alle sette Carla ci chiama
- dai ragazzi andiamo a fare colazione alle otto arrivano gli altri.
- Carla ti adoro, ma in questo momento ti odio - risponde mia moglie
Quando scendiamo è già tutto pronto, anche gli abiti da usare per la raccolta di oggi. Io ed Ivan usciamo per vedere quale macchinario possiamo utilizzare, ma per nostra sfortuna, di raccoglitori automatici non ce ne sono, il suocero li noleggiava all'occorrenza. Va bene almeno il trattorino parte. Siamo intenti ad innestare il carro quando arrivano i due operai, sono ragazzi sui 25, ma si vede che per loro è un ripiego, non hanno la tipica colorazione degli agricoltori.
Va bene, avvisiamo le donne ancora intente a vestirsi, e noi andiamo avanti con i ragazzi, iniziamo dai pomodori, cassette alla mano e via
Le donne ci raggiungono un po' dopo e anche loro si mettono a lavorare di buona lena. Dopo un'oretta le sento brontolare sono tutte sudate.
- Caterina, Carla, ma che tute vi siete messe, con quelle fate i funghi
- si abbiamo fatto una cazzata, tengono un caldo bestia
- dai andate a mettervi qualcosa di piú leggero e poi non avete un cappello, un fazzoletto da testa, cosi prendete una insolazione. .... e scusate già che ci siete portate un po d'acqua fresca, grazie.
Dura lavorare sotto il sole se non si è abituati. Finalmente ritornano, cosi va meglio, pantaloncini (forse un po' corti) canottiera (da uomo), cappello a falda (ne hanno portati anche per noi) e acqua fresca che bello.
Ci proviamo i cappelli, anche i ragazzi (Giorgio e Luciano), ridiamo e beviamo, poi riprendiamo a lavorare. verso mezzo giorno pausa per il pranzo (abbiamo praticamente finito la raccolta di pomodori). Poi non riprendiamo subito, fino alle 15 lasciamo che il sole si sfoghi noi siamo cotti.
Riprendiamo tra una cosa e l'altra alle 4 del pomeriggio, ripartiamo con la raccolta dei piselli e poi passiamo alle zucchine.
Anche se siamo stanchi anzi stanchissimi, mi rendo conto, e non solo io ma anche Ivan, che con la conottiera da uomo che indossano le donne appena si chinano per raccogliere la verdura le tette, la 4 di mia moglie e la 5 di Carla sono molto ben visibili e i due ragazzi spesso li vedo guardare attentamente.
Ad un certo punto tutto ad un tratto un urletto attira la nostra attenzione e corriamo tutti verso Caterina. Siamo tutti li attorno e lei guardandoci si mette a ridere ed indica verso terra, noi credevamo fosse una biscia o chissà che cosa la avesse spaventata e invece una zucchina di notevoli dimensioni ma incredibilmente sembra un vero cazzo.
- ha ha ha - ridiamo tutti
- ha preso paura! ma Caterina non mi aspettavo una reazione del genere - dice ivan
- be che c'è? È stato un attimo dai
Caterina tiene ora in mano la zucchina. Carla le si avvicina pone la mano sulla punta della zucchina come a scappellare
- che sogni Caterina
?
- dai che dici
- mai preso uno cosi vero?
- mi fai arrossire
- dai sciocca, certo che è proprio fatta come un cazzone vero
scende con la mano a metà quasi a incontrare le mani di Caterina che la tengono alla base come si tiene una candela e la spinge verso la bocca di mia moglie
- ti piacerebbe vero farti scopare vero
- perché tu no vero
Carla non aspettava altro
prende la zucchina dalle mani di mia moglie e la posiziona tra le sue gambe come fosse un cazzo in piena erezione e dice
- tienila cosí stringi bene le gambe - Carla si inginocchia davanti si abbassa la canottiera facendo fuoriuscire le tette, uno spettacolo che i due ragazzi si godono stando zitti
- se fosse un cazzo prima lo piazzerei in mezzo alle tette per misurarlo, vedi come esce, e ora .....
Carla ha imbragato la zucchina con le tette, e lentamente prima lecca e poi piano piano la fa scivolare in bocca. Io mi godo la scena, le conosco queste due, ora chi le ferma, Ivan è come al solito faccia da incazzato ma mano sulla patta, lui fa sempre finta di non gradire ma poi si spara seghe a nastro, i due sono sbigottiti. Giorgio pare di pietra, mentre Luciano guarda e si tocca il cazzo che è sicuramente in tiro, vedo che cerca di sistemarlo.
Caterina tiene la testa di Carla e muove il bacino come un uomo
- che troia che sei, una vera porca sei qui a farti scopare in bocca da una zucchina davanti a questi due giovanotti senza un minimo di pudore, quanta voglia repressa hai, sono sicura che te la ficcheresti tutta nel culo
- Cosí dovrebbero averlo tutti gli uomini – replica Carla a Caterina - fermandosi un attimo e guardandoci negli occhi tutti – dai fuori i cazzi
Siccome la reazione non è veloce Carla si alza prende per mano Caterina e dirigendosi verso casa esclama
- se volete ….. ci seguite altrimenti cazzi vostri
- che intenzioni ha tua moglie - dico io a Ivan
- che ne so ... io ...… ha voglie arretrate e
- bhe noi togliamo il disturbo - dice Giorgio
- no no – dice Ivan – non vi piacciono le donne, siete gay, nessuno vi manda via.
- ahhh capito preparatevi ragazzi, spettacolo gratis stasera – dico Io
Loro si sono avviate noi caricate le ceste che avevamo in lavorazione saliamo sul trattorino e raggiungiamo casa. Prima di entrare una veloce lavata alla bene e meglio sul lavabo esterno e dentro casa
Lo spettacolo ai nostri occhi è quello di Carla nuda a pecora sul divano e Caterina, anche lei nuda, che armeggia con tre dita sul culo di Carla mentre con l’altra mano impugna fiera la zucchina, si sono accorte della nostra presenza e
come fosse partito un’ordine la zucchina prende il posto delle dita.
Noi siamo attorno al divano e ci gustiamo la scena di quel culo che tenta di essere violato dalla zucchina, Caterina la impugna con entrambe le mani e nonostante spinga lo sfintere non cede, troppo grande la zucchina o troppo poco unto il culo?, Ci pensa Carla
- qualcuno di voi venga qui davanti e mi offra da ciucciare un cazzo che cosí mi rilasso
noi ci si guarda e poi Ivan dice a Giorgio di sedersi, e cosí mentre Carla si rilassa con un cazzo già duro e di buone dimensioni da succhiare, Caterina riprende a spingere la zucchina.
In un paio di minuti la zucchina si è aperta poco la strada anche se Carla sembra una affamata tanto che Giorgio la avvisa di calmarsi altrimenti viene.
Ivan a questo punto si avvicina a controllare l’opera di Caterina che però non ottiene risultati anche perché sia io che Luciano la stiamo palpando e baciando, Carla allora si stacca da Giorgio e si siede sopra di lui di schiena infilandosi il cazzo nel culo. Operazione riuscitissima tutto il cazzo finisce in un attimo tutto dentro, Ivan ne approfitta e lo schiaffa nella figa di sua moglie che inizia una bella doppia.
Caterina allora, copiando Carla, si siede sopra di me, dandomi le spalle, e si incula da sola, neanche arrivata a metà dell’inculata che Luciano la sta già chiavando.
- Copiona - dice Carla a Caterina
- si ti copio e come se ti copio
Carla però la vedo che armeggia con il cazzo del marito e, anche se non riesco a vedere, capisco che sta per darsi la doppia anale.
Infatti eccola iniziare a godere
- ho che bello Cate due cazzi nel culo o che bello siiii apritemi tutta dai che dopo mi faccio la zucchina o si dai
Caterina sta godendo lo capisco perché sento le contrazioni del suo culo stringermi il cazzo, incita sia me che Luciano di darci dentro
- Ciano – dice Giorgio rivolgendosi all’amico – non ce la faccio piú me sa che godo nel culo de sta troia
- Si risponde Carla riempimi il culo siiiiiii sento il calore della tua sborra siiii godo anche io
Vedo dalla mia posizione Giorgio tutto puntato che spinge i fianchi di Carla verso il basso mentre mena colpi di bacino, Ivan è come sbalzato via e preso il cazzo in mano sborra anche lui
- godo troia tho, sborro – e cosí dicendo le sborra sulla pancia, Carla in preda a uno dei suoi momenti pur godendo ed avendo ancora il cazzo nel culo di Giorgio raccoglie la sborra del marito con la mano e se la porta alla bocca
- mmmmm che goduta mmmm che buona – esclama
- ti piace la sborra – dice Luciano guardando Carla – e alla risposta affermativa si toglie da mia moglie e salendo sul divano piazza il cazzo davanti alla bocca aperta di Carla e sborra. Violenti schizzi la colpiscono e lei non se li fa scappare, neppure una goccia viene persa e non contenta succhia e pulisce la cappella.
A quel punto mia moglie ancora sopra di me ha un orgasmo allora Carla si alza prende la zucchina e la punta alla figa di mia moglie che si irrigidisce. Ivan le tiene aperta una gamba Luciano l’altra e io la tengo stretta a me per le tette, lei è immobile che attende. Un attimo la sento fremere quasi urla
- Che troia che sei Caterina – dice Carla dopo averle infilato mezza zucchina nella figa, tanto che io faccio fatica a rimanere nel culo sospinto fuori, devo risistemarmi per rientrare ed anche a fatica ma ce la faccio e Carla prende a muoverla dentro e fuori – ero io che davo spettacolo sul campo vero, ora sei tu che fai la troia esibizionista
- o mio dio mi sta aprendo in due – esclama mia moglie che in poco tempo inizia una goduta forsennata tanto che io le riempio il culo ma quasi non si accorge.
- cazzo che troione – dice Giorgio a Luciano – se volte torniamo anche domani ma dopo oggi mi sa che è meglio arrivare con altri rinforzi per accontentare queste due.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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