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In spiaggia, tra le dune


di javecla
20.12.2022    |    20.646    |    13 9.5
"- ma no dai che dici, smettila ti ho detto..."
Ho già fatto nel passato, in una occasione, il guardone di mia moglie, nel corso di quella “spiata” sono stato poi partecipante attivo, in questa invece ho fatto il guardone quasi del tutto ed ho avuto occasione di conoscere alcuni guardoni veri, ovvero quelli che, di norma, guardano al solo scopo di eccitarsi e segarsi ma ai quali raramente è dato partecipare.

In quel periodo eravamo andati nel Lazio in una famosa spiaggia di nudisti, non con il nostro solito camper ma in un albergo poiché ero reduce da un intervento alla schiena ed all’inguine. Intervento fatto per ridurre un paio di ernie e pertanto ero poco propenso a stare seduto per guidare e per di più, anche se in via di guarigione la mia mobilità era diciamo così ridotta e non solo quella, non potevo essere attivo nella scopata per almeno un altro mese, unica cosa concessa per non affaticare schiena e bacino erano i bocchini di mia moglie.

Non volevo comunque rinunciare a portare Caterina al mare, e magari trovare qualcuno con qui divertirsi.

Ecco pertanto la scelta di un albergo in questa zona, famosa per il naturismo e per le possibilità di incontri. Non era distante dalla spiaggia, raggiungibile a piedi.

La spiaggia in quel periodo (maggio) era poco frequentata e sapete come è fatta Caterina, lei non è la tipica moglie degli altri, o la stra figa dei racconti, insomma non è una super gnocca, lei è bella tonda con i suoi chili di troppo, ha però un sex appeal elevato dato dal suo culo e dalle sue tette accompagnate dalle sue movenze e da un sorriso solare, sorriso che lei non nega a nessuno di quelli che le rivolgono la parola.

Per di più Caterina lascia sempre intravvedere le sue generose forme con ampie scollature e poi in spiaggia non riesce a stare coperta, diciamo che sopporta poco il costume.

Date le mie condizioni la nostra frequenza alla spiaggia era al mattino presto e verso sera, ce ne andavamo via poco prima di cena non stavamo li nelle ore di maggiore insolazione e per di più io mi sedevo all’ombra nel chiosco del bar, un solo giorno abbiamo piantato l’ombrellone ma non riuscivo a starci.

Passati un paio di giorni mi rendevo conto che era una vacanza soft, nessun incontro, nessuna stravaganza, Caterina poi nei suoi atteggiamenti, pur nuda, sembrava non voler esibire nulla.

Notavo comunque, fin dal nostro arrivo alla spiaggia nudista, che Caterina è stata subito oggetto degli sguardi dei presenti, in particolare ogni volta che andava a rinfrescarsi o andava al chiosco a prendere qualcosa veniva seguita o appositamente incrociata da un paio di ragazzotti, anche loro nudisti, Ragazzi sicuri di se e molto disinibiti, persino al chiosco non si coprivano minimamente.

Altri invece passavano e ripassavano, altri invece appena arrivavamo si piazzavano a pochi metri da lei in modo da poter osservare le sue intimità.

Un pomeriggio verso metà settimana Caterina andò, come al solito in questi giorni, a prendere il sole verso il bagnasciuga, non vicino al chiosco dove mi ero accomodato a leggere, era una bella giornata calda e con pochissima gente.

Poi forse infastidita dal troppo caldo o dal fatto che non voleva stare li sola mia moglie si alza, prende le sue cose e viene verso il chiosco, la guardo mentre si avvicina con quelle sue movenze accentuate dal camminare sulla sabbia ed ammiro le sue tettone ballonzolare, non mi accorgo che il barista mi stava portando da bere

- bella donna vero

- tondetta ma affascinante – dico io

- è giorni che la vedo ed ogni volta mi stuzzica ………… e sapesse i commenti degli altri, piace piace molto

io annuisco e sorrido non dico nulla nel frattempo mi accorgo che viene raggiunta dai due ragazzotti.

Caterina sta per dirigersi vero di me ma io con un leggero movimento del capo le faccio segno di non venire e riprendo a leggere, lei capisce e va al banco avvolgendosi l’asciugamano in vita seguita dai due. Si siede sullo sgabello e appoggia mani e, involontariamente, le tette sul bancone.

I due le siedono uno per parte sento chiaramente i loro discorsi

- sola? Io sono Roberto e lui è Nicola

- piacere Caterina

- possiamo offrirle da bere, anzi offrirti, possiamo darci del tu?

- va bene, grazie

- Giorgio – dice uno dei due rivolgendosi al barista – a noi due birre e alla signora …. anzi scusa tu cosa prendi?

- un tropical alla vaniglia se lo avete, grazie

- bella scelta ti piace il latte e ghiaccio condito, intenditrice

iniziano così a parlare per sotto intesi e mi accorgo molto chiaramente che mia moglie cerca di non portare i discorsi sul sesso o di non rispondere a battute allusive fatte dai due, non solo sul suo fisico, ma anche sulle loro dotazioni che cercano in tutti i modi di mettere in evidenza.

I due non si sono accorti della mia presenza e continuano la loro caccia. La continuano non solo al bar ma anche mentre Caterina è tornata a sdraiarsi al sole, molto più vicino al chiosco di prima. Caterina lo ha fatto apposta per farmi sentire.

I due sono sdraiati al suo fianco uno per parte, e cercano anche di allungare le mani, ma sono prontamente respinti

- se non la smettete di allungare le mani me ne vado

- ma perché, non abbiamo fatto nulla di male, la tua pelle è bella liscia come il velluto e noi siamo uomini, non vuoi che ti spalmiamo un po’ di crema?

- no grazie

- O forse ci credi troppo giovani per te? Guarda che susciti ancora voglie, il tuo culo e le tue tette guarda come hanno ridotto il mio cazzo non hai fatto nulla ma lui si sta già risvegliando.

Il ragazzo che era a pancia in giù si sposta su un lato per far vedere il cazzo in tiro

- insomma dai potrei essere vostra madre

- ma guarda – dice l’altro prendendo il telefonino e mostrando delle foto a mia moglie – guarda come si divertono con noi le signore - mia moglie finge un attimo di stupore ma continua a guardare – guarda come sono contente, come si sollazzano sulle nostre ………. vuoi chiamarle proboscidi?

- qui le donne di una certa età vengono per trovare piacere con noi giovanotti.

- ma secondo voi io sono una di quelle

- dai signora non c’è nulla di male ad avere voglia di divertirsi, di godere, di far godere, ti facciamo tornare giovane

e poi continua sempre mostrando foto dal telefonico

- guarda qui, guarda questa come si diverte, mica gli facciamo del male, e questa? Questa ha goduto come non mai ed è tornata tutta la settimana per ……… si insomma per farsi sbattere

- dai basta smettetela

I discorsi tra loro comunque continuano, Caterina cerca di smorzare i discorsi sul nascere, sempre con il sorriso, poi stufa si alza prende il cellulare e mi invia un messaggio. Vado avanti ci vediamo in albergo.

Lei indossa il vestitino prende su le sue cose, li saluta e si avvia alla macchina. I due la salutano e poi si dirigono al bar con i cazzi mezzi duri

- allora ragazzi come è andata, bianca vero, è dura questa – chiede il barman

- si niente da fare

- ma dai su ce ne sono di meglio qui, carina si ma non bella, anche grassottella – dice il barista

- si vero ma quella ha un non so che, faccio fatica a farmi stare giù l’uccello – dice uno

- si per me è una troiona super, ho una voglia di scoparmela che non sai, mi basta pensarci che ho il cazzo che viene duro - ribatte l’altro

- domani torna sicuro – dice il barman – chissà chi è il cornuto del marito.

- ma non lo so, non ricordo di averla vista in compagnia ma deve avere un uccellino piccolo piccolo per lasciare una così girare nuda per queste spiaggie

- affari suoi, di chi è lui me ne fotte proprio, sicuro che se riesco uno di questi giorni o in acqua o dietro le dune me la sbatto, la faccio godere come una troia, vedrai che alla fine me la inculo fino a riempirle gli intestini, così i guardoni poi si segheranno – dice Roberto

- se ve la portate dietro avrete una platea di guardoni, c’era l’Alessio che vi teneva d’occhio

- si ho visto, io mi eccito ancora di più a sapere che siamo osservati, e scommetto che piacerebbe anche alla signora, ti ricordi quella tedescona ad aprile, veniva qui la sera a farsi sbattere solo se c’erano i guardoni.

Poi mentre il discorso cambia io con calma mi alzo e mi dirigo in albergo

- Ciao tesoro, quei due hanno un programmino per te domani mica da poco

- in che senso?

- vorrebbero portarti dietro le dune e secondo qualcuno oltre a loro due ci saranno anche dei guardoni

- be io con due strafottenti così non ci faccio nulla

- ma si forse sono strafottenti ma mi paiono ben dotati e visto le mie condizioni fisiche momentanee, avessi voglia di farti una scopata ti capirei, magari io guardo che dici

- sul serio? Dai smettila di dire stupidagini

- si potrei solo guardare, ora come ora scoparti mi è impossibile

- e allora? io ho goduto lo stesso l’altro giorno quando me la hai mangiata tutta

- si tesoro ma tra una cosa e l’altra è un mese che non ti trombo e ad occhio e croce ce ne vorrà un altro, non credo che tu ti possa accontentare delle mie leccate di figa o di qualche trastullata con il vibratore, abituata come sei a giocare con più cazzi. Dai non ci credo, scommetto che se ti tocco sei bagnata anzi non sei ancora sotto la doccia, strano, scommetto che ti sei sparata un ditalino vero?

- dicendo questo mi avvicino ed allungo una mano in mezzo alle gambe di Caterina trovandola tutta bagnata fradicia

- taci, porco smettila – fu la risposta di mia moglie

il cazzo mi viene duro tutto di un colpo e così la spingo giù la faccio mettere in ginocchio

- ora me lo devi succhiare - mi guarda storto ma poi giù di lingua e di bocca, un soffocotto con ingoio che le procura più di un orgasmo. E poi andando sotto la doccia sculettando esclama.

- mi vuoi puttana allora.

Il mattino seguente a colazione mentre siamo al tavolo le racconto come secondo me lei ha passato la notte

- cara sei stata tutta la notte agitata, ho visto che ti toccavi, chi hai sognato, non ti è bastato ieri vedi,

- sai che sei abbastanza stronzetto, ho sognato si, ho sognato che mi scopavano in continuazione e godevo godevo godevo, tutta colpa tua e dei tuoi discorsi del cazzo.

- sai cosa fai oggi, questo pomeriggio vai alla spiaggia da sola sul tardi, io ti seguo a distanza e ti fai una bella scopata, ti prego solo di tenere il cellulare aperto così sento e intervengo in caso di bisogno.

- ma no dai che dici, smettila ti ho detto.

- si e basta, so che sono strafottenti, ma due così tu li reggi alla grande e ti faranno godere sicuro

- no e basta ribatte lei.

Verso le quattro e mezzo del pomeriggio dopo una lunga doccia si presenta davanti a me, non dice nulla ma è pronta con il vestitino addosso, i sandali e la borsa da spiaggia.

Sapevo che non avrebbe resistito, l’accompagno alla spiaggia e la precedo al bar, dove mi siedo e fingo di leggere un libro, ci saranno si e no in tutta la spiaggia una 10na di persone ma non i due di ieri.

Lei arriva, prima di andare alla spiaggia si toglie il vestito rimanendo con il solo pezzo di sotto, si ferma al bar

- buongiorno una bottiglietta d’acqua frizzante grazie

- buongiorno signora ecco pronta.

Paga e si dirige a pochi metri lato chiosco, ma più verso le dune che il mare, stende l’asciugamano, si toglie il pezzo di sotto e si stende a prendere il sole.

Faccio per ordinare quando sento il barman al telefono

- ei ragazzi, dove eravate, ho una informazione per voi, ma mi dovete un favore, è arrivata da sola la signora di ieri

passano 5 minuti e dalla spiaggia arrivano i due che evidentemente erano in perlustrazione, la inquadrano e si dirigono subito verso di lei, che vedendoli arrivare, come da accordi, fa partire la telefonata e io sento tutto con gli auricolari

- Ciao signora, come va tutto bene?

- ciao Nicola se non sbaglio e tu Roberto vero

- no Caterina io Roberto e lui Nicola comunque ci riconosci dall’uccello io ho un neo lui no

- porci subito

parlano per un po poi Roberto chiede

- dai che ne dici Caterina di andare a fare un bagnetto altrimenti poi è troppo tardi

Mia moglie acconsente e li vedo raggiungere l’acqua, non li perdo di vista, in acqua i due tentano più delle volte di avvinghiare mia moglie ma lei si divincola sempre e dopo circa 10 minuti in cui i due comunque sono riusciti sicuramente a dargli qualche palpata, escono dall’acqua e si vedono i loro cazzi abbondantemente eccitati.

Appena raggiungono gli asciugamani mia moglie prende il telefono e fingendo di leggere un messaggio mi richiama nuovamente.

Lei si sta asciugando e Roberto avvicinandosi la abbraccia

- lascia che ti aiuti

Caterina non rifiuta e Nicola avvicinandosi da davanti la abbraccia avvolgendola con l’asciugamano

- allora ti aiuto anche io – ed anche Roberto la abbraccia da dietro

- ma voi non mi state asciugando me lo state puntando, dai esagerati c’è un sacco di gente che ci sta guardandolo

- vedi che effetto che ci fai, anzi lo senti l’effetto

- direi che sento – dice Caterina a Nicola – ma digli al tuo amico qui dietro che l’asciugamano non ha buchi

- si hai ragione Caterina seguici

Mentre uno dei due raccoglie e sistema vestiti ed asciugamani l’altro corre al bar con la scusa di prendere una bottiglia di acqua e appena arrivato sta per dire qualcosa che viene preceduto dal barman

- allora siete riusciti ve la trombate?

- e come lo hai capito

- guardati in che stato sei

- oh cazzo hai ragione, dai dammi una bottiglia di acqua ed avvisa i guardoni che oggi avranno uno spettacolo super, questa ha una voglia repressa, ce la fottiamo alla grande

vedo che, mentre si avviano con mia moglie verso le dune, il barman fare gesti verso due seduti poco distanti.

Faccio il giro del chiosco e vedo sulla mia sinistra i due dirigersi parallelamente alle dune, ed li seguo.

- mamma che fatica camminare sulle dune – dice Caterina – dove mi state portando

- tranquilla è un posticino riservato staremo tranquilli, lontani da occhi indiscreti

Io seguo i guardoni o pseudo tali e quando loro si fermano mi distendo vicino a loro sulla cima di una duna dietro a dei cespugli.

Cespugli secchi piazzati ad arte per vedere e non essere visti, si distinguono chiaramente i due che stanno sistemando gli asciugamani di mia moglie e poi iniziano ad armeggiare con le sue tette.

Ad un tratto il più vicino dei guardoni, che sarà si e no ad un metro da me mi fissa

- giorno – saluto io

- giorno e tu chi sei

- sono nuovo

- guarda taci e stai attento a non farti vedere che questo spettacolo mi costa almeno una bevuta

I due hanno i cannocchiali, sicuramente per non perdersi i dettagli anche se siamo distanti solo un decina di metri circa, nel frattempo mia moglie è inginocchiata intenta a spompinare. .

Vedo chiaramente che Roberto sta osservando verso di noi e una volta che ci ha individuati si sposta leggermente per offrire una visione migliore. E’ sicuramente una mossa per dar modo alla platea di guardoni di vedere bene.

Io intanto sento con gli auricolari, Nicola sta proferendo parole al suo uccello ed a mia moglie

- brava signora vedrai che se continui a succhiarlo così l’uccello mi diventa un totem e ti faccio godere come una vacca, vedi come reagisce il mio fratellone quando una bella troia come te me lo succhia, su bello fagli sentire come pulsa l’uccello di un toro, sentilo in gola, dai che ti piace

- si brava stasera andrai a casa da tuo marito aperta come una cozza – dice Roberto tenendola per la nuca e pretendendo di scoparla in bocca – senti come ti scopo

- uf uf piano mi fai vomitare – dice mia moglie

- tranquilla – risponde Nicola - non fare la preziosa goditi questi uccelli – lo dice sbattendogli l’uccello sulla guancia – vedi il suo è lungo ma il mio è anche grosso lo senti, ti picchia come un martello, ma vedrai che alla fine ci ringrazierai.

Nicola poi si pone dietro a mia moglie ed inizia ad armeggiare in mezzo alle gambe

- senti come è bagnata, per me ha goduto sicuramente, anzi la sento che sta godendo

- già gode la troietta? Esclama Roberto – allora me la scopo in gola – e tenendola per la testa spinge l’uccello in bocca a mia moglie

- godi godi puttanella

quando si accorge che mia moglie inizia ad avere conati di vomito si toglie attende un attimo e poi lo rificca in bocca tenendola sempre per la testa. Dopo un paio di minuti di questo trattamento si distende, tira a se mia moglie, se la mette sopra di spalle, Sicuramente, penso io, per permettere la visione ai guardoni, ed appena mia moglie si è seduta sopra le ordina

- dai infilati il cazzo nella figa fammi vedere quanto sei troia

Caterina lo prende e se lo guida sulle grandi labbra, se lo strofina un po e poi se lo infila in figa

- vedi che sei esperta troia, ora cavalcami

Nicola si piazza davanti per farselo pompare ma Roberto, non visto da mia moglie, fa segno che ci sono i guardoni, allora Nicola si sposta di lato.

Caterina ha capito pur intenta a succhiare ed a cavalcare guarda verso di me e, credo ci abbia individuati, così va con la mano a sgrillettarsi ed accenna un sorriso

Il guardone, a me vicino, a quella visione sussurra

- che troiona c’è oggi, guarda due uccelli non gli bastano, si sta pure menando la figa, una porca incredibile

- si, deve essere un puttanone, mi viene già di sborrare - sussurra l’altro che incomincia, sempre guardando la scena, a menarsi l’uccello.

- questa se va avanti così mi farà tirare di seghe una dietro l’altra altro che

intanto Roberto ha tirato a se mia moglie che ora è distesa con la schiena sul suo petto e con le gambe tenute alte e aperte, si vede chiaramente che Roberto se la sta chiavando alla grande,

Nicola approfitta della situazione e sistematosi a cavallo del seno di Caterina le piazza l’uccello tra le tette

- si che troia che sei, leccami la cappella

poi dopo neppure un minuto si alza e ponendosi in ginocchio tra le gambe dell’amico dirige anche lui il suo cazzo verso la figa di mia moglie

- no due no no no

- dai signora che ti apriamo come una troiona ahahahahah

- ma no no due no

- signora del cazzo ahahahahah ecco tho tho tho ti apro come una cozza – dice Nicola – te lo avevamo promesso

i due iniziano a pomparla entrambi in figa sento mia moglie che in pochissimi istanti inizia a godere alla grande

- o mio dio o dio mio sto godendo si godoooooo siiiiii

I due non parlano li sento appena boffonchiare qualche parola

- godi troia godi, sei proprio una vacca sei abituata a prenderne di uccelli chissà se tuo marito conosce queste tue abitudini

sento il guardone più distante che sta godendo

- che troia che è questa, godooooo

il secondo mentre si sega mi guarda e dice

- ma che fai non ti seghi? Sarai mica frocio vero

allora tiro fuori il cazzo duro e inizio a menarlo

- cazzo di guardone sei con quel cazzo? Dovresti essere li non qui

- un guardone non di professione

la trombano per circa 5 minuti provocando almeno un paio di godute a mia moglie, e poi la girano, ora sta sopra a Roberto guardandolo in faccia

- guarda che faccia da zoccola, hai goduto vero, ti sei sentita sulla luna? Ora ti facciamo andare su marte

e mentre Roberto parla Nicola armeggia con il suo culo.

Le tiene aperte le chiappe e la sta leccando per prepararla mentre mia moglie sta avendo un altro orgasmo

- tienila ferma questa puttana, gode perché le lecco il buco del culo, minchia Roberto inutile prepararla questa mi risucchia la lingua con il culo, questa è abituata a prendere cannoni nel culo

e cosi’ si alza e senza freni, quasi quasi con ferocia dopo aver appoggiato la cappella spinge senza fermarsi

- ahhhhggg mi stai facendo male fermo

vorrei intervenire

- tienila ferma sta troia

Roberto la abbraccia e la tira a se come a bloccarla mentre Nicola, tenendole aperte le chiappe con le mani inizia il dentro e fuori

- visto – dice il guardone al mio fianco – avevo ragione io che questa se la inculavano dio come godooooooooo

- si cazzo – dice l’altro guardone – mi sta tornando duro

Caterina oramai si è rilassata e si sta godendo letteralmente la doppia

- visto che ti piace zoccola lo senti tutto nel culo vero, ora te lo faccio sentire fino allo stomaco

Nicola pompa veloce e in modo forsennato, Caterina gode e asseconda i colpi spingendo all’indietro il culo, si apre le chiappe da sola con le mani e questo fa impazzire Nicola che si toglie e dice

- Roberto inculatela tu sta vaccona che io non resito più

Ora Caterina è a novanta con Roberto che spostatosi dietro a lei la sta fottendo in culo mentre Nicola si sta menando l’uccello davanti al suo viso, oltretutto si accorge che mia moglie sta godendo

- ecco ma questa gode ancora dai dagli dagli che io …… ecco ora ti innondo arriva la sborra per la puttana ecco lecca tutto bevi troia

e iniziano a partire uno due tre schizzi verso la fronte e la faccia di mia moglie che poi si ritrova il cazzo in bocca

- godi godi bene signora del cazzo

Alla vista della goduta dell’amico anche Roberto è al limite,
la afferra per i fianchi e da un paio di affondi forti per fermarsi con tutto il cazzo nel culo di Caterina

- ti riempio l’intestino di sborra, tho tho thoo, ti godo nel culo, ti lavo il budello porcona - affonda ancora un po’ di colpi, poi lo sfila, si sposta e da uno schiaffo sul culo di mia moglie e le si pone davanti

- guardalo e ringrazialo che ti ha fatto godere, te la ricorderai questa chiavata

mia moglie e distesa sull’asciugamano i due si sistemano i pantaloncini e gettando un bigliettino verso Caterina le dicono

- se vuoi un’altra ripassata chiamaci, forse te la faremo gratis – e così dicendo si allontanano.

Appena spariti alla sua vista io sento Caterina con gli auricolari

- che scemi appena appena una goduta seria dai vedi di scendere che sono vogliosa

io fermo i guardoni che se ne stavano andando e faccio segno loro di continuare a guardare, Caterina si stende a pancia in su, apre le gambe ed inizia un ditalino

i due guardoni restano stupefatti

- cazzo ma questa ha ancora voglia – dice uno dei due

- dai ragazzi scendiamo che questa ha ancora voglia – dico io

- ma tu credi che ci stia

- non la vedi vogliosa come è c’è posto per tutti

io mi incammino sono davanti ai due sto raggiungendo mia moglie, lei capisce e sussurra affinche io senta con gli auricolari

- vuoi che faccio finta di non conoscerti

io annuisco

arriviamo io mi abbasso i pantaloncini e porgo il cazzo a mia moglie che inizia a succhiarmelo

- ullalla si venite ragazzi che ho ancora voglia

i due iniziano piano piano a toccarle le tette e lei per facilitarli si inginocchia mettendosi a novanta gradi.

Uno dei due si stende sotto (in 69) ed inizia a leccarle la figa mentre l’altro le lecca il buco del culo

- mamma mia che bravi questi guardoni, mi fate godere – dice Caterina che si abbassa con la testa a succhiare quello sotto di lei

- bravi bravi guardoni gentili ed educati, vi è piaciuto come mi hanno presa vero?

- ma come lei si è accorta

- certo mica sono scema allora vi è piaciuto lo spettacolo

- si signora abbiamo goduto a guardarla

- sento che il tuo uccello sa di sborra, e poi che fai mi dai della signora su dai fai l’uomo dammi della troia – dice Caterina – io vi ho fatto godere ora fate godere anche me che quei due sono stati velocissimi

- possiamo dirle le parolacce?

- si dai trattatemi male, fottetemi, inculatemi, fatemi sentire donna, quelli credono che basta avere un uccellone e dare una chiavatina peer soddisfare una donna


I due si sistemano e Caterina per facilitare le cose si siede sopra quello disteso e si ficca il cazzo nel culo.

- oh mamma si è inculata da sola oddio oddio

Entra subito, viste le non eccelse dimensioni, ma per il guardone è come toccare il cielo con un dito.

Un cielo che diventa universo quando l’altro la fotte in figa e Caterina, da navigata e vogliosa, li esalta

- oh si mi prendono a panino che bello dai fatemi godere

Naturalmente per i due è come viaggiare nell’iperspazio

- che signora troia la stiamo chiavando ed inculando dio che bello

io inginocchiato di fianco a mia moglie le prendo la testa e la scopo in bocca guardandola negli occhi e la vedo rilassata mentre si impegna per l’arrivo di un orgasmo

- Senti senti come gode – dico io la state facendo godere

- se lo racconto non ci crede nessuno – dice l’altro

I due avendo già sborrato riescono a tenere una decina di minuti il trattamento, dopo di che quello sopra chiede il cambio

- altro giro, mia moglie arriva ad un orgasmo dei suoi, e i due non reggono

- gode come una porcona non resisto

Caterina capisce, si sfila, si mette in ginocchio e inizia alternativamente a succhiarci gli uccelli

- sborratemi, riempitemi tutta

e così dicendo prima uno poi l’altro sborrano, e mia moglie con molta porcaggine fa si che la loro sborra dopo averla ricevuta in faccia ed in parte anche in bocca le fuoriesca scendendo sulle sue tette mentre li pulisce, e poi riceve anche la mia sborrata

- ti sborro tutta – dico io e mia moglie se la ingoia tutta mentre con le mani si spalma la loro sulle tette. I due restano sbigottiti.

Poi come siamo arrivati li noi tre ci allontaniamo

- certo che siamo stati fortunati a trovare una zoccola del genere

- dice uno - hai visto si è fatta chiavare, inculare e ci ha fatto sborrare con un bocchino, se ne trovano poche di troie del genere.

Dicendo questo si mette poi a ridere

- perché ridi – chiedo

- perché ieri sera parlavamo della signora con il barman e lui diceva che
sarebbe stato disposto a pagare per farsela e non si immagina neppure che noi ce la siamo fottuta.


Graditi commenti a Caterina
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