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Gay & Bisex

un nonno paesano


di armaco854
01.01.2024    |    4.001    |    2 9.0
"Era entrata solo la cappella ed io non resistevo a sentirla dentro e volevo che si sfilasse, ma lui mi teneva fermo con le mani sui miei fianchi e stette..."
UN NONNO PAESANO
Mi chiamo Marco sono un uomo di 65 anni ,sposato con moglie e figli che oramai hanno una loro vita e volevo raccontare le mie esperienze sessuali già in tenera età. Tengo a precisare che non subii alcun trauma anche se ero ancora piccolo, comunque di seguito descrivo ciò che ho vissuto.
Tutto iniziò all’età di 10 anni e non avevo ancora nessun nesso con il sesso, se non inconsciamente per il pisello dritto la mattina prima di alzarmi, ma non l’avrei mai legato ad un’azione sessuale. Io come tutti gli anni passavo le vacanze estive al paese nativo di mia madre ,ci accompagnava mio padre e poi tornava al lavoro fino a quando non prendeva le ferie. In quel paese di montagna in prov dell’Aquila, permetteva a noi di respirare aria buona e di disintossicarci dallo smog della città, lì ci ospitava la nonna materna, il nonno era deceduto già da qualche anno. Un paese che si ripopolava solo l’estate per il periodo estivo dove lì feci amicizia con un compagnetto di nome Patrizio, mio coetaneo che era nato e viveva lì tutto l’anno. Eravamo pochi ragazzini e ragazzine all’incirca della mia età, con il mio amico, si chiamava Patrizio, mi ci trovavo molto bene e avevamo delle cose in comune che ci appassionavano e le giornate passavano spensierate e serene . Dopo quel primo anno ci ritrovammo per diversi anni lì a passare le vacanze estive insieme, oramai eravamo in sintonia e ci confidavamo tutto, così un giorno ,avevamo 12 anni, mentre stavamo seduti su un muretto ,Patrizio iniziò a chiedermi se mi facevo le pippe, io ancora ingenuo e cocco di mamma l’avevo già sentita questa parola, ma non sapevo con certezza effettivamente in cosa consisteva, cosi gli chiesi spiegazioni più dettagliate, così mi confidò che già dall’anno precedente un signore anziano, oramai vedovo da anni e amico di suo defunto nonno, gli chiese se poteva aiutarlo a mettere dentro la legna per l’inverno in cambio di una mancetta e così attratto dalla possibilità di avere qualche soldo in tasca lo fece. Continuando il discorso mi disse che ,finito il lavoro lo invitò a casa lo fece sedere in cucina e gli offrì oltre che l’ acqua, di cui lui ne fece richiesta, anche un pezzo di crostata casareccia che le avevano regalato, nel frattempo iniziò a fargli domande di vario genere e fino a che non gli chiese confidenzialmente se aveva già iniziato a masturbarsi, lui non capiva che cosa intendeva il “nonnetto” , anche se dopo che lo conobbi, nonnetto proprio non lo era, anzi nonostante i suoi 66 anni era ancora una persona molto presentabile. Continuando il discorso Patrizio, mi disse che visto che non capiva quello che intendeva ,il sig Alfonso, quello era il suo nome, gli disse che gli avrebbe mostrato cosa intendeva, Patrizio acconsentì a voler vedere, così il sig,Alfonso non fece altro che aprirsi la patta dei pantaloni e tirare fuori il suo pisello da uomo maturo iniziando così a massaggiarlo, Patrizio mi disse che era la prima volta che vedeva un pisello crescere con quel movimento di mano e rimase fisso a guardare cosa sarebbe successo in seguito, ma il seguito alla fine lo fece lui, perché il sig Alfonso gli promise qualche moneta extra se avesse continuato lui, mi disse che accettò, in fondo che avrebbe fatto di male e così lui gli prese la mano, dicendogli che questo era quello che intendeva per masturbazione ,Patrizio vista la dimensione che aveva raggiunto il suo “pisello” ,capì che una mano non le sarebbe bastata e disse che le usò tutte e due seguendo le indicazione che lui gli dava e scopri che quel movimento dopo un po’ fece sì che il sig Alfonso ad un certo punto si irrigidì emettendo dei versi soffocati e dalla punta del suo pisello uscirono degli schizzi di liquido biancastro . Sorpreso di quella reazione Patrizio chiese spiegazioni e così seppe che la masturbazione era una forma di piacere. Noi l’anno prima già ci conoscevamo, ma lui quel periodo con me non ne fece parola e mi disse che da quella volta ,sempre con compenso ,ogni tanto lo andava a trovare e che aveva iniziato anche lui a masturbarsi per provare la sensazione, ma le prime volte non gli usciva quel liquido che usciva al sig Alfonso. Dopo quella confidenza ero curioso anche io di voler provare quella sensazione così la sera stessa feci la mia prima masturbazione con esito finale “ a secco”. Quell’estate fu un insieme di scoperte, insieme andavamo in luoghi appartati e ci segavamo, oramai la chiamavamo così la masturbazione e oramai lo facevamo anche a vicenda perché scoprimmo che era più piacevole, adesso i nostri piselli schizzavano con getti molto violenti e ci godemmo quei bei momenti. Quell’estate volli fare altre scoperte ,ero curioso così chiesi a Patrizio se secondo lui sarebbe stato possibile andare dal sig Alfonso e magari provare a fare quelle cose come quelle che gli aveva fatto lui. Mi guardò stupito, ma subito disse che avrebbe provato a chiedere se sarebbe stato disposto. Il giorno dopo mi rispose che glielo aveva detto e che potevamo andare da lui il pomeriggio verso le 17 e che ci avrebbe accolto con molto piacere. Ero molto agitato ma non vedevo l’ora di andare a fare quella nuova esperienza, così alle 17 in punto ci trovammo da lui ,ci invitò ad entrare e io mi presentai, lui mi sorrise e mi accarezzò la testa ,mi disse che gli piacevo e mi invitò a sedere sul suo vecchio divano, per me era decisamente un bell’uomo, altro che “nonnetto”, ero tranquillo e rilassato, lui si mise seduto vicino a me ,Fabrizio anche lui dall’altra parte con il sig Alfonso in mezzo che in un attimo puntò i piedi per terra e sollevandosi con il sedere si tirò giù in un colpo solo i pantaloni della tuta e gli slip mostrando ,specialmente a me che ancora non lo avevo visto il suo arnese ancora molle ma consistente, io ho sbranato gli occhi e lui prese subito la mia mano e se la portò sul posto desiderato, io iniziai d accarezzarlo e sentivo che cresceva prepotentemente nella mia mano, era una sensazione molto piacevole ma non racchiuderlo nella mano, poi sopraggiunse anche la mano di Patrizio a compensare quella mancanza e iniziammo tutte e due insieme a fargli la sega. Ad un certo punto il mio amico tolse la mano e lo vidi avvicinarsi con la bocca al cazzo, oramai lo chiamavamo così, e iniziò con la lingua a leccargli la punta, io rimasi di stucco ,non me lo aspettavo, lui mi guardò e mi disse che era tempo che lo faceva ma non aveva mai avuto il coraggio di dirmelo, continuai a segarlo e mi piaceva farlo, il sig Alfonso intanto aveva allungato la sua mano fino a toccare il sedere del mio amico che non faceva nulla per evitarlo, anzi sembrava assecondarlo. Non mi sbagliavo, infatti Patrizio ad un certo punto si alzò e si sfilò i pantaloncini corti e gli slip, li avevamo entrambi e sempre in piedi, voltandogli le spalle ,mise a disposizione della sua mano il suo lato b, la quale si insinuo subito tra le sue natiche cercando il forellino centrale. Il mio amico, con un po’ di imbarazzo mi disse che aveva fatto anche altre cose con lui oltre a quello che stava facendo in quel momento, io non mi sarei mai aspettato una situazione così e cominciavo a preoccuparmi ma non eccessivamente, dopotutto la mia curiosità di segare un cazzo adulto , come aveva fatto il mio amico , me le ero tolta ed il resto non mi avrebbe riguardato, anche se non sapevo come poteva essere il seguito. Non capivo quello che poteva succedere poi , perché oltre a leccare il suo cazzo , farsi toccare il culo e mettere un dito dentro non avrebbe potuto fare, ma di nuovo mi sbagliavo, era si una situazione di imbarazzo per me, ma la cosa sicuramente mi stava eccitando, i l mio pisello era diventato duro, quindi quella cosa in fondo mi piaceva, io sempre seduto vedevo il sig Alfonso che bagnandosi le dita con la saliva, prima con un dito, poi con due apriva lentamente il forellino anale del mio amico. Questa operazione durò una decina di minuti, poi Il sig Alfonso con tutte e due le mani sui fianchi di Patrizio ,lo accompagnò ad abbassarsi fino a puntare il suo cazzo nel buco appena esplorato dalle sue dita. Io spaventato da quella impensabile mossa mi alzai di scatto e dissi :-“ ma sig Alfonso, così gli fa male!!”,intervenne Patrizio e mi tranquillizzò dicendomi che non era la prima volta che lo faceva e anche se gli faceva un po’ male ,gli piaceva. Non credevo a quello che stavo vedendo ,ma nello stesso tempo ero eccitato, vedevo Patrizio piano piano scendere sulle gambe di lui e di conseguenza il suo cazzo spariva entrando sempre più in profondità, mentre si intravedevano sul viso di Patrizio smorfie di dolore che però a mano a mano diventavano sempre meno evidenti, iniziava a muoversi aiutato dalle mani del sg Alfonso facendo su e giù con il culo sul suo cazzo ,il ritmo aumentava sempre di più fino a che non capii che il gettito bianco del sig Alfonso era finito nello sfintere del mio amico, guardai in viso il mio amico e capii che anche lui era soddisfatto, ma non disse niente ,poi si alzò e mentre camminava per andare in bagno , vidi colare all’interno delle sue cosce dei rigoli di sperma ,poi il mio sguardo andò sul cazzo un po’ afflosciato del nostro “nonnetto” che mi chiese se la cosa mi era piaciuta. Io non mi sbilanciai su quello che avevo visto e feci appena un cenno come se avessi gradito , ma non ne ero certo. Quel pomeriggio con il sig Alfonso fini così e usciti da casa sua ,quasi infuriato dissi a Patrizio che era matto e che mi aveva messo in una situazione a cui che non avrei mai voluto partecipare e che non pensavo che lui fosse “ frocio”. Lui non si scompose e mi disse che la cosa a lui piaceva e andava bene così e che se a me non stava bene potevamo benissimo non vederci più. Ci lasciammo senza una mia risposta e me ne andai di corsa a casa, lì mia madre mi sgridò perché mi cercava e non mi trovava ,io ero quasi traumatizzato da quello che era accaduto e senza rispondergli andai in camera mia. Quella notte non chiusi occhio, non riuscivo a togliermi dalla mente quello che avevo visto e le immagini del cazzo del sig Alfonso che spariva nel culo del mio amico Patrizio mi frullava nella mente, ma ad un certo punto la mente mi tornò al mio amico prima che succedesse il resto, cioè al momento che lui iniziò a leccargli il cazzo, pensai che forse quella cosa poteva essere piacevole ed io non ne ho approfittato , dal quel momento nella mia mente i pensieri iniziavano a cambiare direzione e la cosa mi stava eccitando sempre di più fino a che presi in mano il mio pisello eccitato da questa cosa e finii per segarmi fino al culmine del piacere. Il mattino seguente ero uno straccio, non avevo dormito e mi ero segato, mia madre vide che non stavo bene e dimenticò anche quello che era successo la sera prima, ma la tranquillizzai e mi feci preparare una colazione abbondante. Dimenticai l’incazzatura avuta con Patrizio e dopo colazione lo andai a cercare, ci rivedemmo come se non fosse successo niente, ma io avevo il tarlo in testa che mi sarebbe piaciuto provare a leccare un cazzo, così mentre andavamo verso il solito muretto a farci una chiacchierata, con molta cautela gli confessai quello che mi stava passando per la testa e gli chiesi come avrei potuto realizzarlo e magari provare a farlo almeno con lui, non me lo fece ripetere due volte, accettò in un batter d’occhio la mia proposta e mi propose di andare a farlo nel primo pomeriggio in un vecchio mulino poco distante dal paese. Così dopo pranzo ci inoltrammo verso il vecchio mulino, ci liberammo quasi subito dei nostri pantaloncini e iniziammo a segarci per farcelo indurire, poi Patrizio rimanendo in piedi mi invitò ad inginocchiarmi davanti a lui offrendomi il suo cazzo , non proprio grosso ma più o meno come il mio, indirizzandolo verso la mia bocca, io delicatamente avvicinai la bocca e tirai fuori la lingua iniziando così ad assaggiare il sapore del cazzo, trovai la cosa gradevole e così aprii la bocca e lo feci entrare ,in quel momento provai una sensazione piacevolissima e Patrizio godendo della mia bocca calda iniziava un movimento dentro fuori che gradivo ancora di più, il movimento era sempre più veloce ed io ero felice di fare quella cosa, poi Patrizio si fermo perché non voleva schizzare subito e volle fare a cambio, così io mi misi in piedi e lui in ginocchio a prendere il mio cazzo in bocca, una sensazione piacevolissima, lui era più esperto di me e succhiava con bravura ed io non ho resistito e non volendo gli schizzai in bocca, gli chiesi subito scusa ma lui di tutta risposta mi disse che aveva sperato che lo facessi e che questo lo faceva anche con il sig Alfonso. Volevo ricambiarlo a questo punto, ma non volle finire così e mi propose l’altra cosa, cioè voleva fare quello che il sig Alfonso aveva fatto a lui il giorno prima. Stavo per mandarlo a quel paese, ma visto che già mi ero pentito per non aver leccato il cazzo al nostro maturo amico, accettai la sua proposta , al limite se no ce la facevo avrei stoppato il tutto. Così mi invito ,sempre in piedi a poggiare le mani sul muro ed inchinarmi mettendo in risalto il mio didietro e cominciò bagnandosi le dita con la saliva, l’operazione di allargamento del mio culetto ancora vergine. Ero timoroso ed emozionato, ma la cosa non si presentava sgradevole e neanche dolorosa fino a quel momento ,quindi mi tranquillizzai e lui si avvicinò con il suo cazzo all’ingresso del mio culetto ed iniziò a spingere sentivo quel corpo estraneo, più grande del dito che avevo sentito prima, che provava con fatica a farsi strada dentro di me, avrei voluto assistere a quell’azione di “sfondamento” ,ma capivo anche che non era possibile, così mi rassegnai e mi feci forza per riceverlo tutto dentro di me e non deludere il mio amico, La penetrazione non fu una passeggiata, lui nonostante con la saliva cercava di lubricare tutta la parte interessata ,entrò si alla fine, ma il sottoscritto dovette subire un dolore quasi insopportabile ,fortunatamente dopo un po’ si è affievolito e così Patrizio riuscì ad incularmi fino a schizzare dentro di me. Quello di prenderlo nel culo è stata una cosa imprevista, non avrei pensato di andare oltre il leccare un cazzo, ma fu un nuovo inizio per me e pensando che il giorno prima avevo dato del frocio al mio amico, adesso mi ritrovo ad ammettere che adesso lo sono anche io, penso anche come è potuto succedere che a soli 12 anni o poco più avevamo tutti e due il culo aperto, Patrizio sicuramente di più, ma già immaginavo che presto lo avrei avuto rotto come il suo. Infatti dopo un po’ di allenamenti reciproci ad incularsi a vicenda e per abituarmi anche io a prenderlo nel culo , arrivo il giorno, desiderato soprattutto da me ,di andare a trovare il nostro “nonnetto”. Quello fu proprio un giorno da ricordare ,anche il sig Alfonso che era al corrente delle nostre intenzioni, non lo avrà mai dimenticato .Quel pomeriggio ci presentammo da lui con l’intenzione di divertirci e godere molto, io ero pronto per il “sacrifico” che dovevo fare, il nostro amico era carico perchè era un po’ che non Patrizio non andava da lui, io ci ero stato solo quella volta, quindi dovevamo recuperare. Questa volta ci mise a disposizione il letto, io volli subito provare il suo cazzo in bocca e così feci, nudi tutti e tre sul letto, lui nonostante la sua età era decisamente piacevole ,con la mano toccava il cazzo del mio amico e lo fece indurire in un attimo, poi venne da me a succhiarmi il cazzo e leccarmi il culo mentre il sig Alfonso aveva già affondato un dito nel culo di Patrizio, eravamo tutti e tre in estasi e con voglia di godere, noi ragazzini dodicenni ma porcellini, eccitavano il nostro amico e voleva prenderci entrambi, ad un certo punto il nostro amico maturo prese di peso Patrizio e lo posizionò in ginocchio con le mani sulla spalliera del letto e il culo a pecorina in bella vista ,si bagnò le dita e iniziò ad aprirgli il buco per poi infilarci quel cazzo che poco dopo speravo, anche se con un po’ di paura ,di prenderlo anche io ,non aspettò molto, Patrizio era pronto e anche io ero pronto a vedere veramente quel cazzone che riesce a farsi strada in un culetto coì piccolo. Ero lì affianco a loro due ed ecco che il nostro amico maturo si appresta ad affondare per l’ennesima volta il suo cazzone dentro il culo del mio amico, una visione indescrivibilmente eccitante non ci mise molto ad entrare fino in fondo, Patrizio dopo un piccola smorfia di dolore adesso stava godendo e si toccava il cazzo ,il nostro amico adesso lo stava inculando con forza e vigore, avevo paura per lui che gli avrebbe potuto rompere qualcosa e glielo dissi, ma mi tranquillizzarono tutti e due .Dopo un bel po’, di questa poderosa inculata, lui era molto resistente a venire , smise e lentamente sfilò il suo cazzo dal buco oramai molto aperto di Patrizio, io ero impressionato a vederlo così aperto ,per fortuna Patrizio me ne aveva parlato precedentemente che questa cosa era solo momentanea e sarebbe tornato “quasi” normale. Il nostro caro amico maturo, dopo aver ripreso fiato mi guardò e mi invitò a mettermi nella stessa posizione del mio amico, toccava a me e quindi mi feci coraggio sperando e la cosa andasse meglio di quello che prevedevo, il cazzo di Patrizio da un po’ non aveva più problemi ad entrare dentro di me, ma quello del sig Alfonso era tutta un’altra cosa, ce ne volevano tre dei nostri per raggiungere la sua grandezza, ma dato che Patrizio ce la faceva a prenderlo, perché io non avrei potuto? Eccomi pronto, questa volta il nostro amico maturo vista la mia ansia ,per tranquillizzarmi di più aprì un cassetto del comodino , prese una boccetta e mi disse che era un lubrificante e mi avrebbe aiutato ad aprirmi di più. Io non potevo che approvare la sua attenzione nei miei confronti e così mi rilassai nella posizione indicatami e lui iniziò con le dita a lubrificare intorno e dentro il mio povero buchetto ancora non proprio rotto .Mi infilò lubrificando credo due dita, della sua grossa mano, le sentivo bene e subito dopo ho sentito il calore della sua grande cappella a fungo, strinsi i denti e lui piano piano iniziò a spingere sentivo il mio buco che faticava ad aprirsi ,ma lui sicuramente esperto , sapeva il fatto suo, spingeva e tornava indietro, spingeva e tornava indietro, lo fece diverse volte ed io non provavo che un leggero dolore, quando però arrivò la spinta che fece oltrepassare la cappella oltre lo sfintere, sentii un dolore lancinante e non riuscii a non urlare. Era entrata solo la cappella ed io non resistevo a sentirla dentro e volevo che si sfilasse, ma lui mi teneva fermo con le mani sui miei fianchi e stette fermo così per alcuni minuti, non c’era verso a fargli capire che non ce la facevo e così dovetti subire minuti di forte dolore. Alla fine dovetti ammettere che aveva ragione lui, se lo avrebbe sfilato ,io non lo avrei più preso un cazzo così. difatti il dolore piano piano si affievolì e io iniziai a sentirmi molto meglio ,solo con un intruso in più dentro il mio culo, l’operazione “ rompi culo” non era finita, così il mio amico dal grande cazzone iniziò a muoversi lentamente e contemporaneamente alla spinta ,roteava il suo cazzo aprendomi piano piano anche dentro, effettivamente il seguito di questa “grande” inculata non fu dolorosa quanto l’inserimento della cappella, che effettivamente era più larga del resto del cazzo che finalmente arrivo dentro fino a sentire le sue palle sbattere sulle natiche. In tutto questa situazione il mio amico Patrizio era vicino a me e mi incoraggiava a tenere duro facendomi capire che il dopo sarebbe stata un’altra cosa sia per me che per il sig Alfonso , perché anche per lui era stata una piacevole faticata e che adesso gradatamente mi avrebbe inculato come aveva fatto poco prima con Patrizio .Ricordo con molto piacere e godimento la foga e il desiderio di quella grande inculata che fece dentro di me. Ricordo bene anche quando si svuotò per la prima volta dentro il mio culo e quando alzandomi sentivo la sua sborra colare tra le mie cosce.Quella fu la prima volta ,ma quell’estate fu tutta una scoperta e una scopata e pensare che eravamo appena ragazzini con una vita di sesso davanti a noi, anche se una vita da “froci”. L’ho preso molte altre volte dal sig Alfonso, la cosa durò per circa 3 estati, occasionalmente ho avuto qualche rapporto con amici del momento e devo dire che è andata bene così fino all’età adulta, poi le cose sono cambiate anche per nascondere i nostri primari piaceri sessuali, abbiamo messo famiglia e messo al mondo dei figli. Ma se potesse ricapitarmi ,qualche scappatella la farei volentieri e probabilmente sarei più porco di prima.
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