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Lui & Lei

La mia compagna di classe


di armaco854
23.08.2024    |    293    |    2 8.0
"Ci siamo invertiti più volte, io ogni tanto mi fermavo per non venire, ma ad un certo punto non ce l'ho fatta e quando stavo sopra di lei, uscii appena in..."
Il mio nome è Marco, oramai sono una persona adulta, sposato con figli oramai grandi alle prese con la loro vita e volevo raccontare le mie prime esperienze con il sesso:
Fino alla terza media, io come anche i miei amici coetanei le prime esperienze sessuali le facevamo su noi stessi guardando i giornaletti che giravano a quei tempi, tipo Messalina, Lucrezia, dove non erano stampate foto, ma disegni con evidenti immagini erotiche e su quelle ci concentravamo per masturbarci a volte da soli, altre anche insieme ai miei amici. Finite le scuole medie, per continuare gli studi i miei mi mandarono al liceo, qui conobbi Clara, la mia compagna di banco,una ragazzetta piccola di statura ma ben fatta, mora, un viso carino da "furbetta" e molto socievole ed espansiva. I primi giorni non ci feci caso, ma poi notai che non aveva amichette,invece con il sottoscritto è altri maschi si trovava bene. A mano a mano che passavano i giorni entravamo sempre più in confidenza e un giorno, tornando da scuola, di solito un pezzo di strada lo facevamo insieme, se ne uscì chiedendomi se avevo mai fatto l'amore con qualcuno, mi prese alla sprovvista e arrossii, ma dovetti ammettere che non lo avevo mai fatto e non feci neanche in tempo a chiedergli se lei lo avesse fatto, che con sguardo malizioso mi disse che invece lei lo aveva già fatto più volte. Io non capivo perché mi fece una confidenza così delicata, però mi venne spontaneo chiedergli con chi. A lei sembrava tutto normale e con facilità e soddisfazione, mi disse che lei passava il periodo estivo dai suoi nonni in campagna, dove insieme a loro viveva suo zio ed un cugino, due anni più grande di lui che già dall'anno passato la stuzzicava e trovava sempre il modo di trovarsi da solo con lei iniziando a toccarle le piccole tettine, il sedere è infine in mezzo alle gambe, a lei questi "palpeggiamenti" piacevano e un giorno mentre la toccava, gli prese una mano e la guidó sul suo pisello dritto e duro invitandola a massaggiarlo per ricambiare il piacere che lui dava a lei. Disse che quel periodo estivo fu un'insieme di scoperte, lei aveva insegnato a masturbarsi e a masturbare lui, per la prima volta vide il pisello di un maschio in eccitazione e anche il liquido biancastro al culmine delleccitazione,continuando il suo racconto disse che da quella volta lei aveva voglia di masturbarsi sempre più spesso. Non capivo perché raccontasse queste cose, ma mi stavo eccitando e gli dissi che questo non era fare l'amore come pensavo io e che invece si andava oltre alla masturbazione, in rispista mi disse che invece aveva fatto anche quello, ma che aveva iniziato l'estate appena passata e che senza scrupoli o rimorsi, quando il cugino gli ha chiesto di farlo non se lo fece ripetere. Ero attento a quello che diceva e quando arrivó a raccontarmi la prima volta che il cugino fece l'amore con lei, il mio pisello stava scoppiando dall'eccitazione e cercai di coprire la mia parte intima con lo zaino. Nel suo racconto descrisse quel momento è disse che anche se non erano esperti, lui sapeva bene cosa fare e la fece adagiare sulla paglia dentro la stalla, le sfiló le mutandine e si tirò giù i pantaloni e le sali sopra indirizzando il suo pisello nella sua fessura, disse che non riusciva ad entrare e quindi la bagnó con la saliva, continuando la descrizione disse che la cosa che non avrebbe mai immaginato, era il dolore che avrebbe sentito, quando lui dopo qualche tentativo, riuscì ad entrare. Io sempre più eccitato dal suo racconto e lei sempre con tranquillità continuó a descrivere, dicendo che quel dolore anche se forte durò poco e iniziò a piacergli molto, suo cugino era talmente eccitato che poco dopo, inconsciamente gli venì dentro. Fortunatamente disse lei a parte la perdita di sangue del momento, filó tutto liscio e i rapporti con il cugino da quel giorno furono sempre più frequenti, però facendo attenzione a non venirgli più dentro. Clara finì il racconto è guardandomi negli occhi mi disse che a lei quella voglia di fare l'amore (di scopare) non passava e avrebbe avuto piacere di continuare con me. La sua richiesta mi sorprese, ma non ebbi esitazioni ad accettare, il problema era solo dove e quando farlo. Quel giorno ci lasciammo così e mentre tornavo a casa pensavo dentro di me, che finalmente potevo dare sfogo alle mie voglie, insomma avevo trovato la persona che le avrebbe condivise e fatte solo per il piacere e nient'altro. Il giorno dopo prima di entrare in classe, Clara mi viene incontro e mi dice che se volevo, quel pomeriggio potevo andare a casa sua perché i suoi genitori sarebbero dovuti andare a trovare il nonno che si era infortunato e stava all'ospedale. Quella mattina in classe fu tutta una disattenzione alle lezioni i miei pensieri e sicuramente anche i suoi stavano da un'altra parte e non vedevamo l'ora che arrivasse l'ora di uscita. Prima si lasciarci per rivederci dopo, visto che io non ero mai stato a casa sua, mi diede l'indirizzo e ci accordano per vederci più tardi. L'ansia era tale che quando stavo a casa fremevo, quello sarebbe stato un gran giorno per me. Quel pomeriggio mi affrettai per andare a casa di lei, che mi accolse con un sorriso e le braccia al collo,aveva indosso solo una gonnellina e una cannottierina dove si intravedevano i bottoncini dei suoi capezzoli. Lei non perse tempo e mi portò nella sua cameretta, si avvicinó a me e immediatamente sentii la sua mano che appoggiata sul mio pisello e mi disse che aveva una gran voglia di scopare, inutile dire che il mio cazzo da quel momento si mise in tiro quasi da scoppiare, l'eccitazione era alle stelle, lei aveva voglia ma ne avevo anche io, anche perché non sapevo cosa avrei potuto provare. Ci spogliammo completamente, lei riferendosi al mio cazzo in tiro mi fece i complimenti perché lo trovava grazioso, così disse, io che era la prima volta che vedevo una donna nuda rimasi a bocca aperta, anche se non alta era tutta proporzionata, due tettine piccole e tese ed una peluria delicata sul suo pube. Anche se non fosse proprio esperta mi chiese di sdraiarmi supino e lei si mise a cavallo sopra di me e si fece strusciare il mio cazzo nella sua fessura, chiedendomi se mi piaceva, stavo impazzendo, come avrei fatto a dirgli che non mi piaceva, subito dopo si sollevó un pó, allungó la mano sul mio cazzo e lo diresse verso quell'ingresso che era sempre nei miei pensieri quando mi masturbavo,Clara se lo spinse dentro fino in fondo e inizió a dondolare, mi diceva, che questa era l'ultima posizione che aveva imparato da suo cugino e che era la sua preferita. Ci siamo invertiti più volte, io ogni tanto mi fermavo per non venire, ma ad un certo punto non ce l'ho fatta e quando stavo sopra di lei, uscii appena in tempo e le schizzai la mia sborra sulla pancia. Anche se eravamo su un letto ad una piazza, ci riposammo qualche minuto, poi uno alla volta andammo in bagno a ripulirci e ci sdraiammo nuovamente sul letto, lei mi guardò e disse che aveva ancora voglia e poggió la sua mano sul mio cazzo ancora in stato di riposo, uno stato d riposo che duró poco, perché dopo qualche tocco, con la soddisfazione di Clara, il mio cazzo tornò vigoroso come prima, lei non perse occasione per salirmi subito sopra e ricominciare da capo, mentre mi scopava diceva che sarebbe stata molto felice se avesse potuto farlo tutti i giorni, io assecondavo tutto quello che voleva fare e nel frattempo pensavo ad una soluzione che ci permettesse di farlo spesso, questa volta io ero più resistente a venire perciò quel secondo round durò molto di più e si concluse con una super sega nella quale si fece schizzare il mio sperma sulle sue piccole tettine. Dopo quel pomeriggio ce ne furono altri,, ma le altre volte non potendo andare a casa sua, andavamo fuori in apertura campagna, vicino ad un ruscello dove in un canneto avevamo creato una specie di nido d'amore. Non eravamo innamorati quindi nessuna gelosia, a lei piaceva scopare ed io la assecondavo, la cosa diventava impegnativa così un giorno gli proposi, se sarebbe stata d'accordo, di farlo anche con un mio amico intimo, anche se a lui non lo avevo ancora interpellato. Non rimasi sorpreso dalla sua risposta, immaginavo già che avrebbe accettato, vista la tanta voglia di scopare che aveva, quindi non rimaneva altro che parlarne con Dario, il mio amico, al quale quando glielo dissi gli brillarono gli occhi dalla contentezza. Fu così che 2 giorni dopo io e Clara ci avviammo al solito posto e Dario, che gli avevo indicato dove vederci, ci raggiunse una mezz'oretta dopo. Io e Clara non iniziammo a fare nulla aspettando l'arrivo di Dario e quando Clara lo vide gli fece un gran sorriso , gli diede la mano e si presentarono. Si vedeva chiaramente che il mio amico gli piaceva e sapendo il motivo per il quale eravamo lì, lei prese l'iniziativa e si avvicinò a lui stuzzicando lo proprio lì. Dario rimase sorpreso da quella intraprendenza, ma non si tiró certo indietro e mentre assecondava Clara nelle sue manovre verso la patta dei suoi pantaloni, mi fece cenno di allontanarmi e mi fece capire che voleva, stare solo con lei. Ovviamente lo feci, d'altronde non ero geloso e già avevo scopato più volte la nostra amica ed ero contento che quella cosa ci avrebbe fatto piacere a tutti. Mi allontanai, ma non molto e rimasi nei paraggi immaginando quello che stava succedendo tra loro, devo dire che ero eccitato solo al pensiero che lei stesse scopando con un altro, ad un certo punto la curiosità di vederli prese il sopravvento e mi riavvicinai lentamente, senza farmi sentire al posto dove erano loro, mi si presento una bella vista, Dario disteso sul prato con i pantaloni alle caviglie e Clara, con la gonnellina alzata che stava sopra e cavalcava il suo cazzo completamente scomparso dentro di lei, ogni tanto si alzava un pó e poi di colpo se li infilava nuovamente tutto dentro,in quel momento mi è tornato in mente che Dario era colui che quando ci segavamo in compagnia lo aveva più lungo e rimasi di stucco vederlo sparire tutto dentro la fica di Clara. Una visione molto eccitante per me e sentendo anche i gemiti di Dario, immaginavo quanto stesse godendo, non sentivo cosa si stavano dicendo, ma lo capii subito dopo, perché Clara si sfiló di scatto il cazzo dalla fica e Dario con dei grugniti soffocati, fece una sborrata da primato mondiale. Io attesi un attimo e poi facendo finta che ero appena arrivato chiesi se avessero fatto qualcosa, Dario cercando di ricoprirsi, stette zitto, ma Clara mi disse che era stato bellissimo e avvicinandosi a me, mi ringazió dicendomi che aveva ancora voglia, così inizió a toccare la parte bassa di me, che era già molto eccitata da quello che avevo visto poco prima. Clara si mise subito a slacciare i pantaloni, io vedendola in difficoltà la aiutai e al contrario di Dario, volli che lui restasse. Mentre lei mi segava il cazzo io misi due dita nella sua fica bagnata e ancora vogliosa, poi le chiesi di girarsi di schiena e di abbassarsi per poterla, scopare da dietro, chiesi a Dario di venire vicino a noi e di sorreggerla per farla stare più comoda, quando la penetrai sentivo lei che spingeva il suo culo verso di me, immaginavo voleva, sentirlo di più fino in fondo, ma il mio pisello non era quello di Dario e si dovette accontentare, la scopai con molto vigore, ma non durò molto, era troppa l'eccitazione che avevo per quello che avevo visto poco prima e così dovetti uscire da lei e lasciandola ancora in quella posizione sborrai lì sul prato. Clara era ancora insoddisfatta e quasi delusa ma la fortuna volle che Dario assistendo alla scena era di nuovo in tiro, così ci inverti mo le parti e stavolta era lui che la scopava, da dietro a 90 gradi, con me che sorregge o lei da davanti. Dario, talmente affamato e voglioso di lei, che la scopó in una maniera animalesca affondandogli il cazzo fino all'utero con molto vigore, Clara stava godendo tantissimo, i suoi gemiti erano strozzati per evitare che qualcuno ci sentisse, io li davanti avevo iniziato a strizzargli i capezzoli e non immaginavo che gli piacesse così tanto, mentre la tenevo per le spalle lei iniziò a maneggiare il mio cazzo, quindi oltre alla situazione che si era creata e lo smaneggiamento, il mio pisello riprese vigore e quindi d'accordo con Dario ci scambiammo più volte sia con lei alla pecorina che sdraiati con lei che ci cavalcava a turno. La situazione era dura, lei non si stancava mai e noi non venivamo, finalmente lei venne per l'ennesima volta e iniziò a mollare, effettivamente eravamo tutti stanchi e così ci risistemammo i vestiti e prima Dario, che andò via da solo per non dare nell'occhio, poi io e Clara piano piano, esausti tornammo a casa. Da quella volta, quando dovevamo fare sesso eravamo sempre in tre e la scopa o e ci scopava a turno, avevamo tutti e tre circa 14 anni e stavamo vivendo una vita sessuale intensa per la nostra età, dopo altre due volte in tre, convincermi Clara a darci il culo, abbiamo insistito un pó, ma alla fine ha ceduto e scelse me per essere il primo. Io non lo avevo mai fatto e quindi quando mi trovai a puntare il cazzo nel suo buco, trovai molta resistenza, iniziai a bagnarlo con la saliva e cercare di infilare un dito per bagnare anche un pó l'ingresso, lei era lì a pecorino con Dario che la, sosteneva per non farla stancare, ed io avevo cominciato a spingere la punta del mio cazzo verso l'ingresso del suo buco, sentivo lei che si lamentava un pó per il dolore, ma nello stesso tempo mi invitava a spingere, un pó alla volta mi resi conto che stava entrando, tutto sommato lei non si lamentava un granché, quando arrivai ad affondato tutto lei emise un piccolo grido. Io oramai ero tutto dentro il suo culo e non volevo toglierlo, mi fermai un pó per farla abituare al nuovo intruso, dopo un pó mi ribagnai le dita con la saliva e iniziai a tornare indietro, bagnaibla parte di cazzo che era fuori e riaffondai e poi cominciai a fare lentamente il movimento dentro fuori bagnando sempre con la saliva tutto il cazzo. Lei cominciava ad assecondare i miei movimenti e il ritmo aumentava sempre di più, ad un certo punto mi fermai per non venire e chiesi a Clara se potevo essere sostituito da Dario, lei guardando il cazzo di Dario rimase un pó perplessa, perché il suo, come già detto era il più lungo tra noi amici, ma era anche più largo e disse che aveva paura che gli facesse male. Non ci mettemmo molto a convincerla e la rassicura mmo che se non riusciva a sopportarlo, Dario non avrebbe continuato, così quando iniziò quella penetrazione rimase molto tempo a spingere piano per fare entrare la cappella, che poi era la parte più larga, di saliva ne usó tanta, voleva assolutamente infilarglielo tutto ed effettivamente una volta entrata la cappella, il resto del suo cazzo entró in pochissimo tempo. Clara oramai era impalata dal cazzone di Dario e si adattó molto presto a sentirsi piena, così lui adagio adagio iniziò a incularla, si vedeva che la cosa gli piaceva perché anche lei si muoveva insieme a lui. Io stavo sorreggendo Clara e Dario la stava inculando sempre con più vigore, ilsuo cazzo usciva rientrava sempre con più spinta fino a quando arrivó l'ultimo affondo dove gli scaricó tutto il suo sperma nel culo. Quando lo sfiló, Daria si rimise in piedi e io guardandole il di dietro, vidi colare tra le cosce lo sperma del mio amico, la cosa mi fece eccitare ancora di più e senza chiederle il permesso, anche io affondai il mio cazzo in quel buco oramai aperto e lubrificato dal seme del mio amico. L'eccitazione di quella inculata mi fece venire dopo pochi colpi e anche io contribuii a riempirle lo sfintere con il mio sperma. Quella fu la prima delle molte altre volte che Clara si fece inculare da tutti e due, ogni volta era una goduria per tutti, la scopavamo a turno e poi scaicavamo i nostri cazzi nel suo culo evitando che rimanesse incinta. Fu un anno scolastico fantastico, ma per Clara no, fu bocciata e dovette cambiare scuola e non l'abbiamo più vista.
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