tradimenti
Ho sofferto molto per le dimensioni (1)

23.03.2025 |
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"Oramai sapevo bene con cosa concentrarmi nel farmi le seghe , quindi nel mio piccolo, il piacere me lo sapevo dare, con la mente il mio pisellino lo mettevo..."
Avevo circa 10 anni,quando iniziai i primi approcci con le mie parti intime e le mie prime seghe,anche se non sapevo effettivamente dove concentrarmi per avere quel piacere che si poteva ottener e con esse. Pensavo che era tutto normale, ma quando un paio di anni dopo ,tra amici coetanei decidemmo di andare in un canneto per farci una sega collettiva,mi accorsi che tra noi 5 ,io ero quello che ce l'avevo più piccolo, mi derisero e anche se scherzavano a volte mi chiamavano pisellino. Da quel giorno cominciò la mia sofferenza sul mio stato,pensavo chissà se un giorno avendo una fidanzata,non sarei stato accettato da lei per questo motivo,quindi questo mio "difetto " mi frenava ad andare in cerca di ragazzine con cui instaurare un rapporto di amicizia o altro. Oramai sapevo bene con cosa concentrarmi nel farmi le seghe ,quindi nel mio piccolo, il piacere me lo sapevo dare,con la mente il mio pisellino lo mettevo dentro la fica di chiunque mi passava nella mente. Il mio primo rapporto sessuale lo ebbi all'età di 18 anni,quando andammo con degli amici per prostitute,il calore di una fica caldo lo sentii per la prima volta lì,anche se mi resi conto che nella fica della prostituta,il mio cazzetto entrava libero senza quasi sentirne le pareti della stessa, comunque venni lo stesso, l'eccitazione c'era tutta e quel momento cercai di godermelo . Di rapporti con prostitute non ne ebbi molti e iniziai a farmi coraggio per cercarmi una ragazza,ne ebbi un paio,ma senza rapporti spinti,quindi baci e carezze niente di piú. La mia attuale moglie la conobbi a 20 anni, con lei,anche se con il timore di fare una brutta figura a causa delle mie dimensioni, ebbi il mio primo rapporto sessuale non a pagamento . Mia moglie invece di rapporti completi ne aveva avuti diversi e da quello che mi confessò in seguito,seppi che quelli precedenti avevano i cazzi decisamente più grandi. Comunque ci amavamo e sembrava che il mio handicap non era proprio importante per lei , ma dentro di me avevo sensi colpa per non poterli dare qualcosa che magari la soddisfacesse di più,nel frattempo cercavo di dargli piacere con le dita della mano,cercando di infilarne il più possibile cercando di fargli sentire qualcosa di più sostanzioso . Con il tempo, anche se non me lo faceva capire ero sempre più convinto che non era soddisfatta , decisi di acquistare un vibratore a forma di fallo di una dimensione decisamente più grande del mio cosino. Gli feci una sorpresa,ma lì per lì sembrava non la gradisse,rimasi un po' deluso della sua reazione, comunque lo prese e lo mise nel cassetto del comò. Un paio di giorni dopo, la sera, quando ci apprestammo ad andare a letto per fare l'amore, durante le effusioni e i toccamenti reciproci,lei mi disse: - visto che lo hai acquistato quel "coso", fammelo provare! A quella richiesta mi brillarono gli occhi, finalmente potevo farla contenta come avrei dovuto da sempre; quindi lo presi dalla scatola e andai un bagno a lavarlo bene con l'acqua calda e a disinfettarlo, tornato da lei ,dal suo viso capii che era molto eccitata,mi avvicinai con la bocca alla sua fessura già umida dal desiderio e con la lingua iniziai a leccarla infilandola più in profondità possibile,poi con la saliva bagnai il fallo finto,accesi la vibrazione e lo puntai all'ingresso della sua vagina,la cosa la gradí a tal punto che cercava la mia mano,quella che stavo usando per il vibratore e cercava di guidarmi a spingerlo più dentro,ero eccitatissimo ,forse più di lei, la mia mano segui il suo desiderio e anche se con un po' di fatica riusci a prenderlo tutto dentro. In quel momento di grande eccitazione,la mia mente vagava sui suoi passati, immaginando i suoi ex fidanzati o compagni di sesso, quando ebbero l'occasione di scoparla come si deve e con un attrezzo come si deve. Per anni ci siamo accontentati di fare sesso anche con il nostro amico di gomma e ultimamente per aumentare l'eccitazione immaginavamo di farlo in tre,dove il terzo sarebbe stato un suo ex e praticamente colui che gli tolse la verginità,cosa che da quello che mi raccontò,quella prima volta con un cazzo decisamente grosso, nonostante laccortezza nel deflorare la sua fichetta vergine,le fece molto male . Dopo quella prima volta con lui ,dai suoi racconti ci fu una continua evoluzione nell'imparare molte cose su come fare sesso compreso l'anale,dove anche quello fu un trauma per lei,ma come la prima volta nella fica, passò anche quella nel culo. Quei momenti di intimità e quel livello di eccitazione che provavo giocando ad immaginare di farlo in tre,mi portò a pensare che mi sarebbe piaciuto farlo davvero con un terzo in carne ed ossa. Passava il tempo,oramai eravamo già in età più avanzata ,io 55enne lei 53enne, così una sera in un momento culminante della serata di sesso,approfittai e glielo proposi davvero,se gli sarebbe piaciuto farsi scopare da un altro,lei stava cavalcando il cazzo finto posizionato sopra un puff della camera da letto mentre stava succhiando il mio cazzetto e con sorpresa mi disse siiii !!!. Ero già al limite e godetti solo per quella risposta,anche lei vení subito dopo di me . Il mattino seguente,visto la sua disponibilità della serata passata, glielo richiesi sperando non ci fossero ripensamenti. Lei mi guardò negli occhi , mi chiese se ne ero sicuro di quello che gli avevo chiesto e visto che ero convinto,mi disse ok,ma a una condizione, cioè colui che doveva stare con noi lo doveva scegliere lei e che la prima volta lo doveva fare non in mia presenza ,le sue condizioni erano queste ed io non obiettai nulla. Dentro di me ero strafelice,lei mi chiese del tempo per decidere chi e non mi rimase che aspettare. Dopo circa una settimana,un sabato tornando dalla spesa,mi disse che aveva incontrato la persona che secondo lei poteva essere quella giusta,io con grande gioia accolsi la notizia e mi disse che se ero ancora convinto,visto che i nostri figli perr un po' di tempo non ci sarebbero venuti a trovare,lo avrebbe invitato a pranzo il giorno dopo,non obiettai nulla e attesi l'evento. Arrivò il giorno successivo e verso le 12 suonò il campanello,mia moglie aveva già preparato quasi tutto per il pranzo e si era vestita in maniera un po' provocante, con una gonna nera attillata che arrivava a circa 15cm sopra il ginocchio ,calze nere,camicetta rosa decisamente poco abbottonata che si vedeva una buona parte del suo seno e scarpe con un tacco decisamente alto e un grembiulino da cucina, andò ad aprire lei stessa ,io rimasi in cucina e sentii l'accoglienza di mia moglie verso questo sconosciuto che da lì a poco avrebbe esausto il mio desiderio. Quando arrivarono in cucina,lei aveva il nostro ospite a braccetto e me lo presentò,si chiamava Luigi,un nome a me noto ma non ricordavo perché, subito dopo capii chi era, era un suo ex , proprio colui che la iniziò ai piaceri del sesso e subito collegai i racconti di mia moglie a lui, ricordandomi che aveva una grossa dote in mezzo alle gambe, esteticamente si presentava ,sulla 60ina,brizzolato ,occhi azzurri,non alto e con un po' di pancia, tutto sommato un uomo piacevole. Mia moglie che aveva già preparato tutto,una volta messe le prime portate iniziammo a mangiare e tra un boccone e l'altro si parlava del più e del meno senza nessun riferimento al motivo per cui era li con noi,arrivati alla seconda portata e al dolce con caffè e ammazza caffè,i discorsi si indirizzarono verso l'argomento principale. Lui si presentò come colui che ebbe il primo rapporto con mia moglie e il suo primo insegnante in fatto di sesso e che mia moglie stessa,dopo varie indagini era riuscita a contattarlo ,che si erano rivisti dopo moltissimi anni il giorno prima al supermercato e che con un po' di timidezza gli aveva proposto il desiderio che noi avevamo. Io gli confermai che il desiderio era di tutte e due , che ero molto contento della scelta che aveva fatto mia moglie anche perché lo vedevo anche simpatico e non da meno il pensiero ,da come mi raccontò lei,della dote che aveva in mezzo alle gambe. Dopo questi chiarimenti,come d'accordo con mia moglie,dissi loro che potevano andare a godersi il pomeriggio senza essere disturbati, mentre io nel frattempo rimasi a spicciare la cucina e lavando tutte le stoviglie.In tre quarti d'ora avevo finito il mio compito in cucina e finalmente andai fuori in veranda a rilassarmi. Non posso certo dire che stavo rilassato,la mia mente vagava e immaginava quello che stavano facendo in casa Luigi e mia moglie,tornai con la mente ai racconti di mia moglie, quando da ragazza ebbe i rapporti con Luigi,ero eccitatissimo e avrei voluto almeno assistere,ma rispettai i patti.Erano passate due ore da quando si erano appartati e ancora non si vedevano,io avevo il cazzo durissimo e i coglioni che mi facevano male, così dovetti segarmi per far sfogare la mente e liberare le mie palle,una sborrata che da tempo non avevo,mi scaricai talmente tanto che mancandomi le forse mi rilassai e mi allungai sul dondolo dove ero già seduto e mi addormentai.Erano le 17,45 quando mi sentii toccare sulla spalla e aprendo gli occhi trovai davanti a me il sorriso di chi era soddisfatto di Luigi e di mia moglie. Allora come è andata? chiesi loro! erano strafelici tutti e due e vedendoli così lo ero anche io . Luigi mi chiese se ero d'accordo avrebbe avuto il desiderio di tornare e che se volevo partecipare anche io gli avrebbe fatto piacere, mia moglie aveva preso a braccetto Luigi e mi fece l'occhiolino per farmi capire che era d'accordo anche lei. Dopo un drink , Luigi doveva andare via e ci salutammo , ripromettendoci di vederci la prossima settimana.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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