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Gay & Bisex

AD UN PASSO DI NON RITORNO prima parte


di armaco854
31.12.2023    |    299    |    0 8.0
"Così strinsi i denti , lui entrò un po’ alla volta soffermandosi un po’ ogni volta che ne entrava un parte fino a che non lo sentii tutto , le sue palle..."
AD UN PASSO DI NON RITORNO prima parte
Mi chiamo Giorgio ho 58 anni sposato da 32 anni con Eleonora 55 anni e con 2 figli oramai con la loro vita e sono qui perché ho il desiderio di condividere con voi la mia esperienza sessuale . Fino a circa un anno fa, non avrei mai pensato ad avere rapporti omosessuali, non mi sarebbe mai passato neanche nell’anticamera del cervello che io avessi potuto avere rapporti sessuali con un uomo, senonchè proprio circa 1 anno fa, ad una festa di compleanno di un amico ed ex collega di lavoro, ebbi la sorpresa di incontrare Massimo, un vecchio amico di infanzia, io non l’avevo certo riconosciuto ,dopotutto erano passati quasi 50 anni ,dal ragazzino che ricordavo, adesso avevo davanti a me un uomo di bella presenza, brizzolato non alto ma fisico slanciato e me lo presentò un altro vecchio amico con cui era rimasto sempre a contatto .mi fece molto piacere rivederlo ,anche perché da ragazzini eravamo molto affiatati e dividevamo i giochi ed i divertimenti. Iniziammo a parlare dei vecchi tempi e di quello che avevamo combinato da “ragazzacci” fino ad arrivare a parlare del prosiequo delle nostre vite fino ai nostri giorni, così seppi che si era sposato ,ma poi divorziato e rimanendo sempre single e visse con i genitori fino a che rimase solo .Lavorava e lavora tuttora in una azienda di impiantistica industriale e neanche lontano da dove abitiamo noi. Da quella sera ci siamo incontrati di nuovo e spesso andavamo a farci l’aperitivo al bar facendoci chiacchierate e confidenze di vario genere. Oramai ritrovata la confidenza di una volta ,un giorno mi confidò che un periodo non molto lontano, gli capitò di dover rimanere al lavoro con un suo collega per una consegna urgente e appenalo lo ebbero ultimato, il collega, anche lui single, lo invitò a bere qualcosa a casa sua. Una volta a casa del collega ,tra un drink e l’altro arrivò a sapere che il suo collega, anche se insospettabile, era omosessuale e gli avrebbe fatto piacere allacciare un’amicizia intima con lui e che in fondo, essendo divorziato e non avendo avuto altre occasioni , accettò. Mi disse che non avrebbe mai pensato che un uomo avrebbe potuto dare un piacere così forte, sia con la bocca che con il culo e quindi la cosa durò fino a che il suo collega si licenziò perché aveva trovato un lavoro con una retribuzione migliore .Io sentendo questa sua esperienza ero molto incuriosito e cominciai a chiedergli i dettagli su come sono stati i primi approcci e come e in che posizioni lo facevano .Lui ,solo nel raccontarmi i particolari si stava eccitando ,lo si capiva da come si esprimeva e la cosa cominciava ad eccitare anche me e lui si accorse della mia assidua attenzione ai dettagli che descriveva, così ad un certo punto mi guardo in faccia e mi chiese se per caso avessi voluto provare a fare la parte del suo ex collega. Gli dissi che se lo poteva sognare che io facessi quella cosa ,lui non ci rimase male anzi, mi disse che stava scherzando. Quella volta l’incontro finì così e ci salutammo per poi rivederci alla prossima. Tornai a casa e nella mente mi rivedevo le immagini del racconto che Massimo mi aveva narrato e più non ci volevo pensare, più mi ritornava in mente. Quella notte non riuscii a dormire ,avevo capito che quella cosa mi stava eccitando e nella mente mi vedevo al posto del suo ex collega e che facevo quello che lui a voce mi descriveva; non so cosa mi sconvolse la mente, ma io quelle cose le avrei volute provare .Mi dovevo vedere con lui dopo una settimana e non c’era giorno che non ci pensavo .Arrivò il giorno che dovevamo vederci ed io comincia a divenire titubante sul fatto di voler provare a fare quelle cose, quindi quando ci vedemmo non toccai assolutamente l’argomento e parlammo del più e del meno finché non fu lui a toccarlo .Iniziò a dirmi che la volta precedente mi aveva fatto quella proposta solo perché si era eccitato al ricordo del suo amico collega e che non avrebbe assolutamente farmi un torto con quella proposta. Io a quel punto invece superai la mia titubanza ,mi feci coraggio e gli chiesi, che se avesse voluto, io ero pronto a provare quella nuova esperienza, a quel punto lui mi guardò e con un sorriso mi disse che lo avrebbe fatto con molto piacere e che da quando ci siamo rivisti aveva immaginato molte volte di poterlo fare .Da lì ai fatti sono passati pochi momenti, lui si sedette sul divano e iniziò ad aprirsi la patta dei pantaloncini ,era estate e non avevamo che pantaloncini e maglietta, in un attimo mise a nudo il suo cazzo ,io nel vederlo rimasi sorpreso, perchè anche se ancora in stato di riposo ,era decisamente grande, al contrario del mio “cosino”. Io rimasi in piedi a guardare e non mi decidevo a fare qualcosa, lui capendo il momentaneo mio imbarazzo, mi incoraggiò ad inginocchiarmi davanti a lui, prese la mia mano e la portò al suo cazzo ,era la prima volta che toccavo un cazzo che non era il mio e la cosa era di mio gradimento ,una sensazione nuova e piacevole, con il tocco della mia mano il suo cazzo cresceva sempre di più fino a diventare duro come un bel salamino stagionato. Lui, oramai eccitato mi spronò a masturbarlo ,io obbedii, la mia mano non riusciva a racchiudere le dita per la dimensione che aveva raggiunto con l’eccitazione e sentivo un gran desiderio di compiacerlo ,mentre la mia mano faceva il suo dovere andando delicatamente su e giù ,lui godendo di quello che stavo facendo, con la sua mano sulla mia testa mi invitava a leccargli la cappella, cosa che io non avevo calcolato ,almeno quella prima volta, ma dato la sua insistenza e convincendomi che poi mi sarebbe piaciuto, alla fine cedetti e iniziai a leccarglielo; dovetti ammettere poi che era come diceva lui, così continuai e riuscii a malapena a inserire la sua cappella in bocca e per paura che gli potevo far male con i denti non durò molto, così continuai a segarlo sempre con più vigore fino a che lui inizio a mugolare ed a muoversi con il bacino aiutandomi a farlo venire. Non so da quanto tempo non schizzava il suo cazzo ,ma devo dire che uscì una quantità di sperma impensabile. Io gli chiesi come era andata e lui di tutta risposta mi disse che la prossima volta ci sarebbe dovuto essere il seguito .Il seguito ci fu e decisamente presto, infatti la settimana dopo passammo ad altro e anche quella fu una prima volta, solo che stavolta passai direttamente al pompino ,ricevendo i complimenti di lui dicendomi che ero molto bravo e che secondo lui ,cosa non vera, avevo già fatto molti altri pompini a qualcuno, lui comunque non voleva limitarsi al pompino e così, mentre io succhiavo il suo cazzo, lui iniziava ad allungare la mano per toccarmi il culo e intrufolare la mano dentro i pantaloncini e con le dita a cercare il mio buco ancora vergine. Ricordo bene quel momento e ricordo anche i brividi che mi vennero quando un suo dito iniziò a spingere per farsi strada, la cosa mi stava piacendo molto ,ma il dubbio che mi avrebbe fatto male se avesse voluto inserirci anche quel gran bel cazzo, stava minando la mia curiosità di provare e quindi mi irrigidii e gli feci capire che non glielo avrei permesso. Massimo non si scompose più di tanto e con garbo e delicatezza fece in modo di convincermi anche perché lo aveva fatto con il suo ex collega e quindi la cosa non era impossibile ,bastava farlo con delicatezza e con il dovuto tempo. Alla fine mi convinse e così iniziò il rito; mi tolsi i pantaloncini e gli slip e mi fede mette in ginocchio sulla seduta del divano mettendo a disposizione l’oggetto dei suoi desideri e “anche dei miei” (oramai volevo provare a tutti costi),mentre ero cin quella posizione, con le mie mani sulla spalliera del divano, Massimo si tolse pantaloncini e slip e iniziò a strusciare il cazzo ,oramai al massimo dell’erezione, nel solco dei miei glutei facendomi provare brividi nuovi, poi bagnandolo con la saliva, iniziò a infilare con molta delicatezza un dito ,io in quel momento provai piacere e fastidio allo stesso tempo ,il suo dito oramai si era fatto strada e iniziò a roteare cercando di allentare il mio buchetto ancora inviolato ,poi lo sfilò e mi chiese di aspettare un attimo che sarebbe tornato subito, infatti tornò con in mano un vasetto di qualcosa che poi si rivelò come unguento apposito per penetrazioni anali. Mi disse che voleva farle le cose per bene e per non crearmi dolore avrebbe usato quell’unguento, io oramai nelle sue mani ero solo a sua disposizione e volevo andare fino in fondo. Tornò con il dito e l’unguento ad esplorare il mio forellino sempre più rilassato ,così poco dopo sentii che mi stava aprendo di più e constatati che le dita adesso erano due, con un po’ di sofferenza ma anche piacere ricetti dentro di me anche l’altro dito ,lui le roteava e cercava di aprire ed allentare sempre di più il mio sfintere, questa manovra mi stava piacendo davvero, toccavo il mio cazzetto ,anche lui eccitato fino a che le due dita uscirono e Massimo si avvicino con il ventre dietro il mio culo, pensai che era arrivato il momento e speravo che la cosa andasse come diceva lui, iniziai a sentire la sua cappella puntare sul mio buco che cercava di farsi strada, all’inizio era piacevole sentire la forzatura della cappella che cercava di entrare ,a mano a mano che il buco , sotto la spinta forzata del cazzo di Massimo si apriva, io entravo in sofferenza e avrei voluto lasciar perdere , ma lui mi tenne fermo con le mani sui miei fianchi e mi pregò di resistere perché dopo sarei stato ripagato con il piacere che avrei provato .Così strinsi i denti ,lui entrò un po’ alla volta soffermandosi un po’ ogni volta che ne entrava un parte fino a che non lo sentii tutto ,le sue palle oramai stavano appiccicate ai miei glutei e il suo cazzo era entrato fino in fondo, stette un po’ fermo così ,poi piano piano iniziò a muoversi uscendo un po’ e rientrando, mi chiese se andava tutto bene ed io gli dissi di si ,ma non era vero, quel cazzone dentro anche se era sopportabile, mi faceva male e non si è rivelato come lui mi aveva rassicurato, comunque lui continuò muovendo il suo cazzo dentro di me e allungando la sua corsa di entrata e uscita, poi si fermò per un momento e con la coda dell’occhio vidi che aveva ripreso il vasetto di prima, aveva sicuramente lubrificato il suo cazzo e tornò di nuovo ad incularmi aumentando il ritmo sempre di più ,il dolore stava svanendo e subentrò a mano a mano un piacere mai provato ,tant’è che iniziai a spronarlo a fare più forte fino a che con un mugolio di piacere spinse forte fino in fondo ed io ho sentito alle pareti del mio culo orami apertissimo, le contrazioni del suo cazzo che scaricava la sua sborra dentro il mio sfintere. Stemmo qualche minuto in quella posizione poi uno alla volta ci facemmo la doccia .Da quella volta anche se le prime successive volte all’inizio provavo sempre un po’ di dolore ,poi tutto passò, il mio buco oramai era abituato a ricevere il suo gran cazzo e quindi ci davamo solo piacere reciproco e la cosa si è ripetuta quasi ogni settimana per diversi mesi fino a che non successe l’imprevedibile. Come dice il proverbio: “ il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”, così il mancato coperchio ha fatto in modo che succedesse questa cosa: - Gli incontri quasi settimanali con Massimo erano oramai di routine, spesso ci incontravamo a casa sua, ma qualche volta, quando ero sicuro che mia moglie sarebbe stata assente per aiutare mia figlia con i nipoti, ci trovavamo anche da me, finché un giorno mentre stavo cavalcando e gustando per l’ennesima volta il cazzo di Massimo sul nostro letto matrimoniale, ebbi un presentimento strano e non volendo voltai lo sguardo verso la porta della camera ,mi prese un colpo, Eleonora, mia moglie era lì in silenzio, che ci osservava ,mi fulminò con lo sguardo e se ne andò senza dire una parola. Massimo non seppe che dire e che fare e in fretta e furia se ne andò ,promettendosi che di questa brutta situazione ne avremmo parlato poi, in un secondo momento. Fu un momento serio e drammatico per me ,mia moglie non mi parlava e non voleva neanche sentirmi ,in fondo cosa le avrei potuto dire visti i fatti, potevo sperare solo che non avesse chiesto il divorzio o un perdono. Questa situazione durò circa un mese, con Massimo ci siamo sentiti, ma da quel giorno non abbiamo avuto nessun rapporto sessuale a parte qualche incontro al bar per fare due chiacchiere. Finché un giorno successe qualcosa di diverso e a dir poco di miracoloso, mia moglie ruppe il silenzio e mentre eravamo a tavola mi disse che voleva parlarmi, ma non in quel mentre ,ma la sera dopo cena con calma. Stetti tutto il pomeriggio in ansia e pensavo a cosa mi avrebbe detto ,arrivata l’ora di cena volle cenare in fretta e visto che era ancora caldo ci inoltrammo nella veranda per discutere su quello che aveva da dirmi . Eleonora seduta davanti a me, mi fissò negli occhi e iniziò l’argomento di cui mi voleva parlare, ribadendo che a lei quel giorno gli avevo fatto schifo e quindi non si sarebbe voluta abbassare a rivolgere la parola ad un uomo che l’ha tradita, ma addirittura con un uomo e questa cosa proprio non le andava giù ,ma subito dopo continuò dicendo che tutti questi giorni aveva pensato a cosa fare e come comportarsi con me ,poi pensandoci bene voleva fare la pace e trovare un compromesso che andasse bene a tutti e due senza scombussolare l’ambiente familiare e la sua proposta fu che, visto che noi due rapporti sessuali era molto tempo che ne avevamo proprio pochi e che lei cominciava a sentirne il desiderio ,insomma se Massimo avesse accettato avrebbe voluto anche lei avere la sua parte con lui ,disse che sarebbe stata una piacevole relazione a tre senza paure e sotterfugi. Rimasi di stucco e non credevo alle mie orecchie, sentire quella proposta da lei ,mia moglie ,che ha le mille volte che gli avevo chiesto di fare l’amore in tre o almeno di vederla scopata da un altro e che mi ha risposto sempre no , mi sembrava di sognare. Non posso dire che lei sia sempre stata una santa, quando la conobbi non era ne vergine ne poco esperta di sesso, ma si accontentò di sposare me, anche se con un cazzo piccolino, a suo vantaggio, con la sua proposta, adesso poteva godere di un bel cazzo grosso come non lo faceva da molti anni, a parte le volte che giocavamo con cazzi finti. Tornando a noi, io non obiettai affatto e gli chiesi se era sicura di voler fare questa cosa e ricevetti una conferma decisa. A questo punto non rimaneva che avvisare Massimo della nuova situazione che si era creata ed immaginavo già la sua risposta ,lui l’aveva vista solo di sfuggita più di una volta e ogni volta che capitava un discorso che nominavo lei, mi diceva sempre che l’avrebbe voluta scopare come scopava me, infatti quando glielo dissi non gli sembrava vero. La conferma della disponibilità di Massimo fece contenta anche Eleonora e mi disse che non vedeva l’ora di incontrarlo, quindi ci era rimasto solo da organizzare e fissare il giorno per dare il benvenuto al mio amico Massimo. Organizzammo per il sabato successivo a cena da noi .In quella settimana Elena era cambiata, sembrava ringiovanita e curava molto di più il suo corpo e la sua immagine ,sicuramente voleva fare colpo su Massimo ,anche se per me i suoi 55 anni li portava decisamente bene. Non volendo mi accorsi che aveva anche acquistato lingerie sexy ,voleva proprio essere arrapante, ero ansioso anche io perché avrei realizzato anche un sogno che avevo sperato di realizzare da molti anni. Arrivato il fatidico sabato alle 19,00 suonò il campanello , Eleonora in fretta e furia si sistemò i capelli si aggiustò il vestitino, sotto aveva messo un babydoll e autoreggenti acquistati per l’occasione ,io invece andai incontro al nostro ospite e lo invitai ad entrare e appena entrato gli presentai mia moglie ,che purtroppo lo aveva solo visto in una situazione molto imbarazzante. Sapevamo tutti e tre perché eravamo lì con la scusa della cena, quindi a rompere gli indugi fu proprio mia moglie stuzzicando Massimo con riferimenti a ciò che accadde qualche tempo fa, facendo riferimento alla sua dotazione che, secondo lei era un po’ esagerata e scherzando gli consigliava di accorciarlo, Massimo ,credo avrebbe voluto rispondere a tono, ma sicuramente aveva paura di compromettere la serata, così intervenni io facendo una battuta non molto felice ,dicendo che in fondo era entrato tutto ,fortunatamente Eleonora la prese per buona e rincalzò dicendo che avrebbe voluto provare lei in persona se veramente poteva entrare tutto. La serata si stava scaldando e Eleonora era quella che accendeva di più i fuochi, non la riconoscevo più , era un’altra donna, probabilmente provocante e più eccitante, cenato ci siamo trasferiti in salotto e lì Eleonora iniziò a provocare Massimo che seduto davanti a lei poté godersi lo spettacolo che dava mia moglie accavallando le gambe e di conseguenza accorciare la gonna mostrando le calze e la giarrettiera messa per l’occasione, vedevo Massimo che sbirciava per vedere oltre ,io ero eccitato per la situazione che si era creata e pregustavo il seguito che sarebbe accaduto. Non passò molto tempo ,Massimo si fece avanti si alzò e si sedette accanto a mia moglie, lei mi diede uno sguardo come per chiedere la mia approvazione e subito si baciarono, lui mise la mano tra le cosce di mia moglie e lei acconsentì aprendole per far in modo che lui potesse andare oltre, io ero eccitatissimo e il mio cazzetto era tesissimo, ma non volevo toccarlo per non venire subito ,ad un certo punto li invitai a trasferirci in camera da letto perché saremmo stati più comodi. Arrivati in camera Eleonora si spogliò e rimase solo con calze a rete e giarrettiera ,io e Massimo ci spogliammo del tutto, lui ave va il cazzo tesissimo Eleonora abbassò lo sguardo e appena vide per palo così teso lo spinse sul letto e si gettò con la bocca a succhiarglielo, io non credevo ai miei occhi, mai avrei immaginato mia moglie così infoiata da quel cazzo, probabilmente con me ha avuto una lunga astinenza di cazzi grossi e voleva rifarsi ,avevo voglia anche io del cazzo del mio amico e così mi gettai anche io con la bocca a succhiarglielo ,Eleonora mi guardò come se mi sfidasse e mi disse che quella sera sarebbe stata speciale soprattutto per lei e che io potevo accontentarmi solo di succhiarlo ,il resto sarebbe stato tutto per lei……………….Continua
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