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Le piacevoli sorprese


di solstizioal
12.10.2024    |    5.865    |    9 9.1
"Essendo chiari da subito i ruoli tutto filava liscio, io sempre a pecorella lui sempre pronto ad infilzarmi con vigore riempiendomi l'intestino con tanti..."
Quando iniziai l'università dovetti trasferirmi da un affittacamere perché viaggiare per frequentare le lezione mi avrebbe fatto perdere troppo tempo.
L'idea di vivere lontano da casa mi entusiasmava ed eccitava molto ma, ovviamente c'era un “ma” i miei genitori mi presero una stanza da un affittacamere, un signore da poco in pensione che per arrotondare metteva a disposizione parte del suo ampio appartamento.
Avrei preferito vivere con i miei coetanei anziché con una persona di 65 anni, ma rifiutarmi non era tra le alternative.
In realtà non era affatto l'età il problema, era più una specie di inibizione che mi procurava il fatto di non poter certo portarmi a casa qualche bel maschio per farmi scopare il culo dato che ormai non potevo più farne a meno: il mio ruolo solo passivo scoperto e vissuto così intensamente nell'estate appena finita aveva fatto crescere in me una smania di sesso e di maschi che faticavo a trattenne.
I primi mesi le cose andarono molto bene, mi trovavo inaspettatamente bene con il padrone di casa e lui altrettanto con me.
Io stavo per la maggior parte del tempo in facoltà e tornavo a casa soltanto alla sera; avevamo una nostra routine fatta di cena insieme, qualche minuto di telegiornale e poi io a studiare o guardare un film e lui a letto o talvolta usciva con gli amici del baretto, altre volte ero io ad uscire con qualche amico conosciuto in facoltà, ma tutto molto normale.
Gli studi mi stavano impegnando molto e devo dire che il sesso era stato accantonato.
Ma alla fine della prima sessione d'esame, dopo che tutto era andato bene volevo festeggiare con qualcosa come ai vecchi tempi...i pensieri tornarono prepotentemente ad Antonio e Massimo ed al sesso porco fatto nell'estate.
Andai in un sito di incontri e dopo qualche giorno trovai Andrea: un tipo sui 45 anni che faceva al caso mio: fisico asciutto, ben dotato, attivo e manco a dirlo, molto peloso e soprattutto con un posto dove poterci divertire senza problemi.
Fissammo un incontro per la sera stessa e mi feci trovare nel luogo concordato.
Sarà stata certamente l'astinenza fatto sta per per quasi due ore gli concedetti la mia bocca e soprattutto il mio culo in ogni modo e posizione e lui mi aveva ricambiato con molta foga e una passione incredibile.
Dopo quella sera cominciammo a frequentarci più spesso: una volta alla settimana il mio culo veniva visitato e maltrattato così piacevolmente dal suo cazzo ed eravamo diventati dei veri e propri scopamici.
Essendo chiari da subito i ruoli tutto filava liscio, io sempre a pecorella lui sempre pronto ad infilzarmi con vigore riempiendomi l'intestino con tanti schizzi caldi ma dopo poche settimane cominciò a starci un po' stretto e così Andrea mi propose di far partecipare ai nostri giochi un suo amico, Luca.
Era un tipo sulla quarantina, in forma, dotato e molto attivo. Non si vedevano da molto tempo ma Andrea aveva pensato a lui perché era un tipo a posto e sapeva che ci saremmo trovati tutti benissimo.
Manco a dirlo, Luca era entusiasta dell'idea e ci trovammo da Andrea quello stesso weekend ed io impazzivo dalla voglia di rivere le esperienze dell'estate passata con due maschi tutti per me!
Avevo avvisato il padrone di casa che sarei tornato tardi, lui non aveva fatto storie dicendomi che soffrendo di insonnia non lo avrei disturbato minimamente e io mi ero preparato ad una serata di divertimento.
Luca era già in casa quando arrivai da Andrea e non avevano certo perso tempo: Luca, praticamente nudo, aveva già il cazzo durissimo ed Andrea lo stava succhiando prima di venire ad aprirmi.
Senza tanti convenevoli mi gettai subito su quel cazzo bellissimo mentre Luca mormorava "piacere, Luca".
Succhiavo con gusto mentre Andrea mi spogliava e condivideva con me il cazzo di Luca, il nuovo toro.
Non so descrivervi il piacere che provai mentre Luca affondava il suo palo nel mio culo voglioso e Andrea mi riempiva la bocca del suo cazzo che adoravo ed ormai conoscevo benissimo.
Mi sbattevano da entrambi i buchi mentre Luca disse: "è proprio una troia come dicevi!"
Questa esclamazione quasi mi fece sborrare, cominciai a spingere con le chiappe con foga sempre più crescente finché Luca non seppe più controllarsi e sfilato il preservativo, riversò tutto il suo caldo seme sulle mie chiappe rosse per gli schiaffi e i colpi di cazzo subiti.
Andrea, alla vista di tale spettacolo non si trattenne sborrandomi in faccia e sulla schiena.
Io, nel frattempo, mi stavo segando sotto quella colata di sperma e venni copiosamente.
Mi sentii eccitatissimo per essere stato nuovamente al centro di una grande serata di sesso disinibito ed anche Andrea mi rassicurò era stato tutto incredibilmente eccitante e si era divertito tantissimo.
Anche Luca era molto soddisfatto, ci disse che quella sera aveva ricevuto l'invito per un'altra “seratina” simile ma si diceva molto contento di aver scelto noi facendomi i complimenti per il mio buchetto rotto ed accogliente.
Ci raccontò poi dell'altra serata che aveva in programma: da qualche mese era entrato in contatto con un gruppetto di uomini di età varie che da molto tempo si ritrovavano con cadenza più o meno mensile per delle vere e proprie orgie gay e bisex.
Vedendo il nostro interesse ci invitò a partecipare alla serata successiva che avrebbe avuto luogo il successivo fine settimana e si disse sicuro che non avrebbero rifiutato un bel ventenne passivo e pronto a dare il culo a tutti e ad un tipo a posto come Andrea. Inutile dire che accettammo di buon grado
La settimana passò velocemente per gli impegni di studio ed il sabato pomeriggio mi chiusi in bagno per prepararmi con cura, era necessaria una profondissima ed accurata pulizia interna per rendere il mio intestino candido e pronto ad essere usato. Alternai clisteri caldi ed un dilatatore anale per arrivare già pronto all'appuntamento.
La casa che ci ospitava era in centro città.
Io ad Andrea arrivammo quando gli altri partecipanti erano giù tutti presenti e Luca fece le presentazioni dicendo a tutti che io, novellino, ero il culo da scopare essendo solo passivo, ma di non farsi timori per la mia giovane età perché avevo un vero e proprio culetto già rotto che avrebbe soddisfatto tutti.
I partecipanti erano in cinque, tutti uomini di età varia tra i quarantacinque ed i sessanta, forse anche di più.
Mi bloccai all'istante non appena vidi che uno era proprio il mio padrone di casa ed anche lui fu sorpreso di vedermi e soprattutto di sapere quale sarebbe stato il mio ruolo nella serata.
Ci guardammo ma non dicemmo nulla agli altri e dal momento in cui ci trovammo tutti nudi la serata divenne subito bollente. Io succhiai i cazzo a tutti mentre tra loro si baciavano o si succhiavano a vicenda per poi coricarci tutti sul grosso e spesso tappeto.
Quasi tutti erano versatili, solo Luca ed un altro erano solo attivi. Io ero io solo passivo ed il meno dotato di centimetri di cazzo ma tanto non lo avrei usato....
Ho preso nel culetto tutti i cazzi, qualcuno solo per poche stantuffate, altri si alternavano dandosi il cambio con la mia bocca e poi iniziai a sentire le dita entrarmi ed allargarmi bene.
Mugolavo senza sosta e senza vergogna, anzi, dicevo a tutti il mio grande piacere fino al momento in cui li sorpresi, o forse fecero solo finta di essere sorpresi, chiedendo di farmi la doppia penetrazione perché volevo essere allargato al massimo. I primi due mi entrarono con la classica posizione di uno coricato sotto, io seduto sul suo cazzo e l'altro dietro che me lo infilava e mentre ero così intento a lasciarmi aprire il mio padrone di casa mi diede il suo cazzo da succhiare mentre mi accarezzava la testa.
Aveva davvero un grosso cazzo duro e curvo di lato come una banana e mentre lo prendevo più profondamente possibile mi strizzò l'occhio sussurrando “Questa è davvero una bella sorpresa, non me lo aspettavo...adesso le cose cambieranno...”
Bevvi il suo sperma e tanto altro ne ricevetti su tutto il corpo.
Lui ed Andrea, più degli altri che scopavano anche tra di loro, si dedicavano al mio buchetto infilando le dita e stimolandomi la prostata fino a farmi urlare tutto il mio piacere, poi Andrea venne coinvolto dal gruppo mentre il mio padrone di casa di dedicava esclusivamente a me facendomi sedere sul suo cazzo sempre duro, merito delle pastigliette, ed infilando le dita insieme al cazzo.
Fu una lunga notte di sesso disinibito e molto godurioso.
Tornato a casa mi buttai sotto la doccia distrutto e dolorante ma ancora eccitato e quando alche lui rincasò ci facemmo una lunga chiacchierata raccontandoci tante cose.
Da quel momento partecipai a tutte le orge che organizzavano ed anche a casa spesso veniva in camera mia per giocare.
Ubaldo, il mio padrone di casa, sì rivelò un amante molto voglioso e porco.
Dopo la prima orgia e la lunga chiacchierata in cui ci eravamo messi a nudo in tutti i sensi divenne il mio “scopatore seriale”: certo non ne fui mai innamorato e mai mi chiese baci o carezze ma solo sesso che reciprocamente soddisfaceva le voglie di entrambi.
I miei studi non avrebbero comunque dovuto avere intoppi, questo fu chiaro da subito.
Cosa piaceva ad Ubaldo? Avere a disposizione il mio culo per giocare con il buchetto a volte per ore intere ed aprirlo al massimo o solo per masturbarlo con le dita sentendo lo sfintere che si stringeva attorno ad esse mentre mi provocava orgasmi anali per poi, quando la mucosa era rossa ed irritata, infilare il suo gran cazzone storto reso mi marmo dalle pastigliette che lo facevano durare sull'attenti per molto tempo.
Il suo cazzone nel culo dopo quel trattamento con le dita mi faceva urlare ogni volta tale erano le sensazioni che mi dava ed arrivavano direttamente dal buco al cervello.
Il risultato era sempre il totale godimento di entrambi ed il giorno successivo persisteva un prurito misto a bruciore che mi deliziava.
Sapeva muovere le dita magistralmente massaggiando la prostata causando la fuoriuscita del mio sperma con il cazzo mollo mentre, magari, tenevo il suo nerchione in bocca succhiandolo come un biberon.
Passavamo le serate così, sempre più spesso.
Ero contento che mi scopasse e spesso andavo io stesso a cercarlo per proporgli di "giocare".
Sapeva eccitarmi, sapeva farmi godere con le dita e quando mi leccava il buco ero in estasi pura.
Sempre più spesso giravo nudo per casa e quando lui mi vedeva le sue mani andavano subito sulle mie natiche e le dita strofinavano lo sfintere.
"Vuoi giocare?" gli chiedevo ed al suo assenso mi inginocchiavo sulla poltrona con il culetto all'infuori.
Non smettevamo fino a quando lui non si riteneva soddisfatto mentre per il mio povero buchetto era sempre un'ardua avventura.
A volte provava ad infilarmi degli oggetti "Sei così elastico...mmmmhhhh....devi tenerti sempre in allenamento per la prossima orgia..." "Allenami tu...dai, fai quello che ritieni giusto"
Era una sorta di gioco di ruolo: io obbedivo sempre.
E lui lo faceva, eccome. Diceva che dovevo allenarmi perché per come le vivevo io le orge erano in realtà delle gang-bang essendo io solo passivo e sempre il più giovane che attirava l'interesse di tutti i partecipanti.
Così si procurò un vibratore di grandi dimensioni e grande potenza vibrante e quando avevamo il tempo necessario mi sconquassava l'ano con le dita, il vibratore acceso sempre alla massima velocità ed alla fine con il suo cazzone. Quello lo usava solo al termine delle nostre sedute di gioco perché sentirmi impazzire durante la monta con lo sfintere dilaniato e terribilmente irritato, e di conseguenza sensibile, lo eccitava ancora di più....io che istintivamente cercavo di liberarmi e lui che mi teneva saldo per i fianchi e mi scopava il culo con tutta la forza che aveva. In ogni caso a fine scopata ero sempre io che lo ringraziavo per il trattamento....mi aveva stregato!
Lasciva che usassi il vibratore anche da solo e spesso, terminato di studiare, andavo a mettermi sulla poltrona e me lo infilavo per poi chiamare Ubaldo quando ero già gocciolante ed aperto. Quelle erano le occasioni in cui mi spaccava davvero il culo facendomi urlare.
Un giorno mi disse che era prossima la nuova serata orgia ma non sapeva ancora esattamente il giorno “Ho bisogno di saperlo almeno il giorno prima: devo prepararmi con calma e lavarmi dentro...” “Vorrei fartelo io, il tuo culo e la tua disponibilità di piacciono molto, voglio usarti per divertirmi io prima che ti usino gli altri...”
L'idea di farmi fare i clisteri da lui mi eccitava ma anche mi inibiva, il genere “s**t” non mi piace per nulla e glielo dissi chiaramente essendoci tra noi ormai moltissima confidenza dato che ci raccontavamo fantasie e desideri ed anche in questo caso trovammo un accordo.
Il giorno stabilito eravamo entrambi pronti ed eccitati: entrati in bagno stesi due asciugamani sul fondo della vasca e mi posizionai a pecorella, la mia classica posizione per farmi fare il culo.... Lui mise il doccino al tubo dell'acqua e iniziò a scoparmi il culo con quello stimolando lo sfintere che subito si allargava, poi lo spinse dentro e la pancia iniziò a gonfiarsi; quando ritenni di essere pieno da non resistere ancora mi sedetti sulla tazza per liberarmi, ripetemmo l'operazione quattro volte finché l'acqua non usciva pulita ed a quel punto mi svuotavo direttamente nella vasca.
Vedere il mio buco schizzare fuori acqua come una fontanella lo eccitava pazzamente ed a me eccitava lasciare che giocasse con il mio culo e, devo essere sincero, mi eccitava obbedire alle sue richieste. Infilava il doccino ed iniziava a contare mentre l'acqua mi riempiva ed ogni volta mi diceva di resistere un po' di più mentre sentivo la pancia tirare e gli spasmi mentre le budella si riempivano sempre più in profondità
“Resisti ancora...”
“Mi sento scoppiare... mi fa male....”
“Obbedisci......” ed io restavo lì a farmi riempire poi non tenendo più il controllo dello sfintere sparavo fuori una fontana a tutta velocità mentre lui con due dita mi rovistava il buchetto per agevolare la fuoriuscita.
Giocammo così molte volte fin quasi a fare tardi all'appuntamento con gli altri.
Ogni tanto c'erano dei partecipanti nuovi e quella sera erano due gli sconosciuti.
La casa che ci ospitava era sempre la stessa ed io già sapevo le regole del gioco: appena arrivati ci si doveva spogliare completamente e si facevano le presentazioni.
I nuovi erano due maschioni di mezza età, uno con una gran pancia sotto alla quale pendeva un palo di carne molto interessante, l'altro era biondo, un uomo normale già a cazzo duro e come piace a me era molto peloso.
Mi misi subito a terra sul tappeto a quattro zampe con il culo rivolto verso i due nuovi componenti del gruppo mentre un paio di cazzi già era ponti a farsi succhiare e leccare.
Il mio padrone di casa venne e tenermi divaricate le natiche per mostrare il mio buchetto già aperto che pulsava per poi stimolarlo ulteriormente stuzzicandolo con le dita.
Il panzone super dotato mi venne dietro accarezzandomi le natiche “Hai un culetto favoloso...sodo e morbido.... con questi bei pelettini scuri.....mi dicono che posso scoparti senza difficoltà perché sei un rotto in culo...farò in modo di romperti di più....” e detto questo la sua bocca si incollò al mio sfintere mangiandomelo con voracità.
Anche se impegnato a succhiare un bel pisello ero un po' preoccupato per il fatto che volesse essere il primo ad incularmi...almeno avesse fatto entrare prima qualcun altro mi sarei abituato ma nulla da fare.... Il padrone di casa mi fece colare una bella dose di lubrificante burroso e sentii la super cappella farsi lentamente strada.
Il pomeriggio passato a fare i clisteri mi aiutò non poco ed infatti il palo di carne mi entrò subito fino in fondo.
Lui ne fu sorpreso ed io ne fui felice......
Le mani sui fianchi e la pancia appoggiata sul mio culo e la scopata ebbe inizio.
Mi spaccò davvero il culo spingendomi con la faccia a terra mentre infoiato a bestia mi martellava senza sosta.
“Ti faccio troppo male? Vuoi che mi fermi?”
“No no no...mi fai male ma non ti fermare...non ti fermare...non ti fermareeeee”
Le sue palle erano degne del super cazzo e produssero quasi dieci schizzi di crema che mi riempirono a dovere.
Quando mi lasciò libero il buco rimase aperto e penso che fosse uno spettacolo piacevole per gli altri perché in due quasi si bisticciarono il posto per entrare subito!
Poi la serata prese la solita piega e tutti scopavano con tutti in un mescolamento di corpi intricati.
Solo il super cazzone non trovò altri culi disposti ad accoglierlo e tornò da me.
Questa volta gli chiesi di prenderlo a smorzacandela perché volevo nel frattempo fare conoscenza con l'altro nuovo arrivato pelosone che mi piaceva molto e così impalato a dovere mi gustavo il cazzo del peloso che dolcemente mi accarezzava la testa mentre lo succhiavo e gli massaggiavo lo scroto irsuto.
Ormai ero aperto ed il palo non mi faceva più male.
Mentre succhiavo il pelosone con una mano strizzavo un capezzolo del panzone che mi stava inculando per tenere sempre alto il suo livello di eccitazione e solo dopo aver bevuto il succo del peloso mi ribaltò e finì di incularmi spingendo quel grosso cazzo sempre più in fondo.
Feci una sosta per riprendere le forze facendomi una doccia e quando tornai nella sala mi ributtai nella mischia offrendo il culetto a chiunque lo volesse.
Quando il panzone vide che ne prendevo due assieme capì come mai fossi così ben allenato.
Queste serate davano sfogo ed appagamento completo alla mia voglia di sesso e per tutto l'anno fui sempre presente.
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