Gay & Bisex
Sì Così Così Così, Spingi Rompimi Il Culo
di solstizioal
27.08.2024 |
4.982 |
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"Il mio cazzo è mollo e cola una lunga bava fino al materasso..."
“Sì così così così, spingi rompimi il culo ti prego non smettere!”Pronunciavo queste parole mentre stavo a pecorella con il viso sul materasso e con le mani mi tenevo spalancato il culo il più possibile per agevolare l'intrusione di uno dei più grossi cazzi che avessi mai preso mentre le mani di Massimo mi afferravano per le spalle e mi tiravano verso di lui per affondare totalmente il suo gran cazzo nel profondo del mio budello.
Un brivido mi fa accapponare la pelle e penso che sia il secondo orgasmo anale che sto provando mentre una voce mi fa sobbalzare.
“Ohhh scusate non sapevo che ci fosse qualcuno”
Non era il secondo orgasmo ma la porta della stanza che si è aperta facendo entrare aria.
Massimo continua imperterrito la sua monta, sento il suo pube sbattere con forza contro al mio ano slabbrato ed il suo folto pelo mi solletica la mucosa, sto sbrodando come non mai e respiro con la bocca aperta totalmente preso dal piacere.
Impiego qualche secondo per capire la situazione ed a fatica giro la testa per guardare a chi appartenga la voce che ha parlato ma la porta è già stata richiusa.
“Sto buco di culo è favoloso, caldo bagnato e rotto..Prendi prendi prendilo tutto ché ti sfondo oggi.....devo sfogarmi”
Massimo non smette di spingere finché non sborra.
Ho conosciuto Massimo in piscina dove vado due sere a settimana per tenermi allenato e mostrarmi nudo ai vari maschietti degli spogliatoi.
Dopo i tanti incontri occasionali avuti in questi anni so bene che la mia dotazione tra le gambe è appena appena nella media ma per un ragazzo passivo va bene così.
Mi piace far vedere il mio corpo nudo, il mio culo sodo ed il mio buchetto dilatato che fa bella mostra di sé tra le natiche ogni volta che mi abbasso, ed io lo faccio spesso, mentre mi accorgo che qualche maschio sposato ha gli occhi fissi su di me.
Amo particolarmente i maschi sposati perché concentrano la passione a lungo trattenuta negli incontri sporadici che hanno con gli altri maschi ed il piacere della trasgressione li rende tutti, nessuno escluso, più irruenti e porcelli.
Ed a me eccita, di tanto in tanto, a dire il vero sempre più di frequente ormai ché forse penso stia prendendo il sopravvento, fare sesso con gli sconosciuti, senza nessun sentimento, senza vergogne, liberamente dicendosi a vicenda senza finti pudori cosa piace, cosa fa godere e cosa eccita particolarmente.
Massimo frequenta la piscina nei miei stessi orari, il suo costume nero contiene a fatica le sue grosse palle ed il suo gran cazzo che moscio sta adagiato sul lato sinistro arrivando sino all'anca.
E' amico di uno degli istruttori con cui si sofferma spesso a parlare soprattutto del suo problema alla schiena e questi gli consiglia gli esercizi di allungamento da fare.
Ero lì nudo appena uscito dalla doccia piegato in avanti asciugandomi un piede appoggiato sulla panca quando sento che si avvicina e mi appoggia un dito alla base della schiena “Hai una cosa qui...” mi dice
“Che ho? Mi sarò sbattuto da qualche parte?”
“Hai un buchetto rilassato che merita di essere scopato a dovere” ed inizia a strofinare sul mio orifizio due dita massaggiandolo.
“Ooooo sì lo hai notato?”
“Tutte le sere me lo sbatti in faccia sto tuo culo, è ora che facciamo amicizia, non credi?”
“Sì mi farebbe piacere, mi piacciono i maschi con tutto sto pelo come hai tu”
“E così ti piace il pelo..... e ti piace anche il mio cazzo?”
Mi volto ed è nudo anche lui: barzotto è già enorme, le palle pendono pesanti in uno scroto allungato e tutto il suo corpo è folto folto di pelo lungo castano già mezzo bianco così come sale&pepe è la sua barbetta curatissima ed i suoi capelli rasati.
“Eccome se mi piace, mi piaci molto tu, speravo di stuzzicarti ma non sapevo se volevi...” gli dico mentre faccio scorrere un dito sulla sua fede nuziale.
“Non ti preoccupare per questa, occupati solo del mio cazzo, vieni con me”
Ci infiliamo gli accappatoi e mi fa strada verso una porta con la scritta “riservato-personale”
Dentro ci sono accatastati materassini della palestra che sta al fianco della piscina e cianfrusaglia.
Sta in piedi fermo con la gambe un poco divaricate ed io ho già capito che mi devo inginocchiare per iniziare un lavoro di bocca come meglio posso.
Appena inizio a leccare l'asta diventa un vero e proprio palo di carne, enorme, saranno più di venti / ventidue centimetri perché è lungo quanto una mia spanna ed è spesso, molto spesso.
Se no lo stessi succhiando in un ripostiglio penserei che si è preparato con qualche pastiglietta perché questo villosissimo quasi sessantenne ha un'erezione portentosa che sembra fuori misura per il suo fisico normalissimo.
Adoro leccare le sue palle pendenti, riesco a farle entrare in bocca assieme mentre con il pollice e l'indice gli torturo la cappella violacea utilizzando il suo precum per far scorrere su di essa i polpastrelli sentendo che pulsa.
Mi toglie il giocattolo e mi fa mettere a carponi sui materassini iniziando uno dei migliori lavori di lingua che il mio buco abbia mai avuto, sento la lingua entrare tutta dentro e mi rilasso ben sapendo di essere pulitissimo perché prima di uscire di casa mi sono lavato con cura molto in profondità.
Lecca e mi morde i bordi del buco dandomi piacere e dolore.
Sono stordito dall'eccitazione.
Infila due dita e mi sditalina forte per poi infilare di nuovo la lingua.
Quando si assesta dietro di me capisco che è giunto il momento, appoggia la cappella e con un solo lento affondo arriva il contatto del suo pube con il mio buco.
“Largo e profondo, ma quanti cazzi ti sei preso ? Giovane e sfondato..una fortuna averti per me”
“Grazie..”
Muove il bacino e dondola che sembra danzare mentre il suo palo entra nei recessi più profondi del mio budello.
Man mano aumenta la forza aumenta il bruciore al mio culo, oltre alla saliva sarebbe stato necessario un lubrificante per far entrare bene quell'intruso enorme nel mio culo.
Metto il viso sul materasso e con le mani mi spalanco le natiche, ho meno attrito ma gli consento di sprofondare ancora di un paio di centimetri.
“Ne vorresti di più? Che goloso che sei!!” se la ride...
La monta si fa irruenta, mi afferra per le spalle ed un martello pneumatico mi scopa facendomi perdere cognizione del tempo e del luogo.
Ogni tanto estrae il cazzo completamente e mettendo le mani sulle mie mi separa ancora di più le natiche per osservare il bucone contrarsi, sputa e infila nuovamente.
Odore di sudore inizia a farsi sentire, sento che qualche goccia cade sulla mia schiena.
“Rompimi il culo ti prego non smettere!”
Rantolo.
Il mio cazzo è mollo e cola una lunga bava fino al materasso.
Lui non smette, non cambia ritmo e non accenna ad arrestarsi.
Il culo mi brucia ma lo sento scivolare dentro senza più nessuna fatica.
Solo dopo la sborrata si ferma, io resto immobile anche dopo che è uscito perché sono stravolto.
Sento aria che entra nel mio budello e la sua sborra colare fuori, deve averne fatta davvero tanta perché sento bagnato fino alle ginocchia.
“Dai andiamo che prima è entrato Luigi, datti una sistemata”
Infiliamo l'accappatoio e torniamo nelle docce.
Con l'acqua fresca mi riprendo.
Lui è sotto al soffione accanto a me.
Adesso mi son calmato e parliamo normalmente.
“Luigi che penserà?”
“E' un amico, ha capito la situazione e va bene così, non ti preoccupare di nulla. Per la cronaca: mi sto separando da mia moglie, porterò la fede al dito solo per qualche altra settimana per far contenta lei ed i nostri due figli ma vivo da solo, se ti va di venire a trovarmi....”
“Anche io vivo da solo da poco più di un anno, ormai a ventiquattro anni non potevo più stare dai miei ed avere una vita sessuale come si deve”
“Ventiquattro?? mio figlio ha la tua età e da quello che ho capito anche a lui piace il cazzo ma spero che non sia così rotto in culo come te ahahaha, senza offesa ehh”
“Anche tuo figlio è gay? Nessuna offesa, a me piace avere il culo largo” e gli volto la schiena facendo scivolare nel mio buco quattro dita insaponate.
“Se fai così mi vien voglia di scoparti di nuovo”
Ci asciughiamo e vestiamo in fretta e lo seguo a casa sua.
“Aspetta, lasciami fare le cose con calma stavolta, ok?”
“Sì, dai, te lo sei meritato”
Siamo alti più o meno uguali, inizio a baciarlo sul collo, sulle spalle, lo accarezzo e sento che è di nuovo durissimo, il suo gran cazzo mi arriva sopra all'ombelico, lo prendo in mano segandolo pian piano e gli palpo i coglioni gonfi che con il loro sacchetto lungo mi riempiono completamente la mano.
Bacio lecco e succhio tutta la sua pelle, sputacchiando ogni tanto un pelo che resta sulla lingua.
Coricato sulla schiena con un cuscino sotto alle reni mi spalanco la gambe afferrandomi i piedi.
Il suo sguardo luccica voglioso vedendo il mio buco aperto che ancora cola umori, lecca tutto con passione infilando le dita, stimola, mi fa bagnare e lecca via tutto il mio piacere.
La cappellona entra senza ostacoli e questa volta mi scopa piano mentre mi lecca un piede e mi succhia l'alluce.
Dura tantissimo così lentamente, io sbrodo di culo e di cazzo bagnando tutto quanto, poi con i piedi sulle sue spalle prende il ritmo giusto della cavalcata e mi spacca il culo, stavolta me lo spacca sul serio, lo sfintere si arrende e si dilata al massimo.
Crolla esausto su di me che trascorro almeno mezz'ora ad accarezzare la sua schiena pelosa mentre gli bacio il collo ed ogni tanto ci facciamo un giro di lingua.
Scambiamo numeri di telefono per organizzare il prossimo incontro.
A casa mi faccio l'ennesima doccia infilando in culo il doccino per lavare via sborra ed umori viscidi del mio intestino che cercano di dare sollievo all'irritata mucosa.
E' più forte di me la curiosità e cerco sui social il suo nome per vedere foto e notizie varie.
Lavora in banca, moglie bionda platino, due figli, maschio e femmina...sembrano la famigliola perfetta delle pubblicità.
E' carino suo figlio, leggo che si chiama Eugenio, gli somiglia molto...guardo anche il suo profilo social ed in alcune foto di un'estate al mare lo vedo tutta con gli amici in spiaggia, Eugenio sembra suo padre da giovane per quanto gli somiglia ed è anche altrettanto villoso...ho una nuova erezione.
Il giorno successivo avevo il pensiero fisso su Massimo, sul suo gran cazzone duro e prepotente che mi aveva dato tanto piacere quando bruciore.
Lo sfintere era rimasto un poco aperto e la mia eccitazione costante fin dal mattino.
Alle 21 decido di mandargli un messaggio
“Ciao, se non hai impegni posso passare a trovarti?”
Pochi instanti dopo arriva la sua risposta
“Ciao, che piacere sentirti, sono solo, vieni quando vuoi”
“Apri il portone ché son già sotto casa tua...”
Salgo e mi accoglie sulla porta con il suo sorriso da porco stampato sulla faccia.
“Avevo ancora voglia da ieri...”
Mi spoglio nel corridoio mentre mi infila due dita in bocca da succhiare
In camera mentre si spoglia inizio a baciare e leccare la sua pelle che man mano si libera dai vestiti, le mie mani scorrono sul suo corpo tra il pelo e gli pizzico i capezzoli, il suo cazzone è già al massimo dell'erezione così inizio a leccarlo e ciucciarlo facendo del mio meglio con le sue mani sulla testa che mi accompagnano ma senza forzare.
Gli porgo il lubrificante e salto sul letto a pecorella.
Sento che ride goduto dalla mia iniziativa e prima mi sculaccia poi inizia quel suo lavoro di lingua e bocca al mio orifizio che mi fa impazzire.
Le dita mi stimolano e mi allargano, sento il freddo del gel seguito dal caldo della sua cappella che si fa strada.
Inizia la monta.
Cadenzata.
Profondissima ad ogni affondo.
Godo da matti.
“Il tuo culetto rotto è della misura esatta del mio cazzo, sai? Te lo prendi alla perfezione!”
Inarco ulteriormente la schiena per offrirgli il mio culo e già dopo i primi dieci minuti mi sale un orgasmo anale che mi fa tremare e stringere il buco.
“Sìììì stai già godendo mmmmm che bello sentire che stringi sìììììì”
Mi scopa senza sosta e come il giorno prima cado con il viso sul materasso e con le mani mi spalanco le natiche.
Lui aumenta il ritmo, spinge come un treno e finalmente sborra una gran quantità di seme che mi invade l'intestino.
“Resta fermo così” dice ansimante “non voglio uscire da sto culetto rotto”
Si muove lentamente dondolando, sento il suo pube folto contro la mucosa del mio buco sfasciato.
Penso di aver avuto due orgasmi anali ed ho forte lo stimolo della pipì.
Mi afferra le spalle e mi fa alzare mentre resta ben piantato dentro di me.
Sedendomi in grembo mi sembra che entri ancora un pezzetto, me lo sento nello stomaco.
La mia schiena struscia sul pelo del suo petto e mi viene un'erezione.
“Non non ti segare, non adesso”
Ricomincia a muoversi spingendo dal basso mentre con le braccia mi tiene stretto stretto avvinghiato.
“Nessuno mai mi ha scopato così, mi stai rompendo il culo anche stasera...”
“Sei venuto qui per questo, no? Son mesi che mi sognavo di fotterti...tutte le volte in piscina stavi con il culo all'aria e me lo sbattevi in faccia, adesso hai quello che ti meriti”
“Sì sì non muoviti così che mi piace...sborro..sborro...”
Il suo gran cazzone che mi martoriava la prostata mi ha fatto godere anche se la mia erezione non era al massimo....una sensazione incredibile!
Son corso, o meglio, mi son trascinato in bagno a fare pipì e rinfrescarmi il viso.
Lui era coricato nel centro del letto che con la mano destra teneva dritto verso il soffitto il suo paletto.
Ho leccato un po' i coglioni e poi mi sono seduto e l'ho cavalcato fino a ché le cosce mi facevano male.
“Resta seduto sul mio cazzo e segati, coraggio fammi vedere come sborri con un cazzo in culo”
Ho fatto come ha chiesto ed ho impiastricciato i pelo della sua pancia con tre schizzetti.
Ero spossato.
“Adesso che sei bello rilassato sei pronto per lasciarti fottere come piace a me”
Coricato sulla schiena con le caviglie sulle sue spalle mi son preso il suo cazzo duro per ancora un'ora.
Mi son dovuto fare una doccia fredda per farmi passare lo stato quasi confusionale, lui mi montava e mi serrava la bocca o la gola per qualche istante per farmi sentire ancora più intensamente il piacere con il breve istante di carenza di ossigeno.
Ho perso la cognizione del tempo, mi ha scopato per tre ore.
Pensavo di riuscire a gestire un poco la situazione invece mi dava così tanto piacere che mi abbandonavo totalmente.
Son tornato da lui per i successivi dieci giorni, tutte le sere. Gli chiedevo se anche a lui facesse piacere temendo di essere invadente invece era ben contento di incontrarmi.
“Non sei invadente, non pensarlo nemmeno, io adoro fotterti il culo! Sei un bel ragazzo e vieni a chiedermi di scoparti...sarei un matto se rifiutassi!”
Tuttavia il desiderio di conoscere suo figlio non diminuiva, anzi!
Una sera che ero a casa decisi di provare a contattarlo sul social, aveva moltissimi “amici” ed un profilo non del tutto libero.
Poco dopo ha accettato la mia richiesta di amicizia ed ho potuto così vedere altre sue foto mettendo qualche “like”. Nel frattempo avevo bloccato il profilo di Massimo, non volevo fargli sapere che stavo cercando contatto con suo figlio.
Eugenio ha iniziato a chattare ed ho scoperto che realmente avevamo frequentato lo stesso istituto per le scuole medie.
I suoi post avevano di tanto in tanto riferimenti a tematiche gay, ed io subito “like”
Mi ci è voluto un mese, durante il quale peraltro Massimo mi ha scopato il culo senza ritegno allargandolo ulteriormente, ma alla fine ho trovato modo di invitare Eugenio ad una serata di musica jazz.
L'ho un po' corteggiato in modo soft, e dopo altre tre settimane una sera dopo un'altra serata di musica dal vivo mentre mi sono offerto di accompagnarlo a casa in auto gli ho proposto di venire da me.
“Posso offriti un caffè, una birra?”
Birra.
Io in piedi con il culo appoggiato al bancone della cucina, lui di fronte a me.
Ho appoggiato la bottiglietta guardandolo fisso, ho preso la sue ed ho appoggiato pure quella e mi sono avvicinato baciando le sue labbra.
Forse non era pronto o forse era solo un po' timido fatto sta che ho preso in mano la situazione e con cautela ho aumentato il contatto tra noi.
Sì è sciolto ma si è rivelato inesperto, io ero eccitato da morire pensando a suo padre mentre mi stato limonando il figlio!
Lentamente ho afferrato la sua maglia girocollo insieme alla maglietta di cotone che indossava sotto e le ho sfilate insieme.
“Wow quanto sei peloso...mi piacciono molto i ragazzi pelosi, sai?”
“Davvero?”
“Sì”
Impressionante la somiglianza con il padre ed impressionante anche la quantità di pelo che aveva sul corpo, castano scuro, lucido, con la freschezza dei (nostri) 24anni ho cercato di non sembrare un assatanato ma gli ho fatto passare la timidezza, diciamo così.
Grande cazzo anche il suo, gli ho infilato il condom e recitando un po' la parte l'ho condotto in camera ed abbiamo fatto sesso.
L'ho baciato leccato succhiato da capo a piedi, lui ha fatto lo stesso con me e gli ho chiesto di scoparmi
“Hai un cazzone bellissimo, ti voglio dentro di me”
Suo padre ha tanta esperienza ed è un grandissimo porco, Eugenio è decisamente meno esperto ma è un ragazzo dolce che si è preoccupato di darmi piacere però quando ha capito che il mio culo è bello largo e che la scopata non mi faceva male ma anzi mi dava forte godimento ha 'ingranato la quarta' e mi ha montato con la stessa irruenza del padre.
Ha meno resistenza ma ovviamente maggior capacità di ripresa e, forse, molta voglia arretrata... ha sborrato quattro volte quella notte.
L'ho portato a casa che era quasi l'alba e lui temeva le ire di sua madre ma era stato ben contento di tutto quanto, ed io ancora di più.
Per un periodo ho fatto sesso scatenato con Massimo e per farlo scatenare gli ripetevo sempre "Sì sì così spingi dai rompimi il culo!" e nelle sere libere di Eugenio ci vedevamo a casa mia e mi eccitava tantissimo questo mio segreto che sapevo restava tale poiché Eugenio ancora non faceva outing con i suoi amici pertanto i nostri incontri erano riservatissimi.
Son stati mesi fantastici in cui Eugenio si è lasciato andare e senza freni inibitori mi scopava alla grande e lasciava che la mia lingua e le mie mani si impadronissero del suo corpo.
Spesso i 69 erano accompagnati dalle dita inserite dei nostri culetti e con orgoglio devo ammettere di averlo portato a prenderne quattro! Amavo pazzamente farlo godere e leccare il suo culetto sodissimo e super villoso e vedere che di volta il volta il su buchetto si apriva e diventava sempre più largo, quasi quanto il mio.....
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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