Gay & Bisex
Io Resto Lunghi Minuti A Guardarlo Mentre Dor
di solstizioal
27.08.2024 |
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"A metà percorso si accorge di avere con sé le chiavi del locale e nel mazzo ci sono anche quelle della centrale termica e di altri due magazzini che non..."
Mi piace star fermo ad osservare nella penombra il suo torace che si gonfia e sgonfia nella respirazione lenta del sonno quando la luce dei lampioni illumina la stanza ed io resto immobile a guardarlo.Amo il suo corpo peloso, molto molto peloso: il vello castano è folto in modo quasi impressionante soprattutto sul petto ma anche braccia, gambe, natiche e spalle sono ricoperte di peli lunghi che formano qualche ricciolo, non smetterei mai di guardarlo.
Se penso che solo un anno fa nemmeno lo conoscevo ed ora praticamente viviamo insieme.
Avevo ancora alcuni esami e poi la tesi da preparare ma ho sempre cercato qualche lavoretto per mantenermi o almeno di avere un po' di disponibilità economica e non gravare completamente sui genitori.
Lavoretto tipico dello studente: bar o lavapiatti..... io avevo preferito il bar che per tre sere a settimana mi faceva girare tra tavolini e divanetti fino a notte fonda ma essere a contatto con Diego mi ripagava della fatica e mi consentiva di conoscere qualche maschietto magari interessato a farsi un giro nel mio culo ben fasciato dai jeans grigi della divisa.
Qualcuno più di una volta mi ha aspettato a fine turno per riaccompagnarmi a casa dove gli ho fatto conoscere la mia capacità nell'usare bocca e lingua e soprattutto gli ho concesso di scoparmi il culo nel modo che più gli piaceva, io non mi tiro mai in dietro quando c'è sintonia e voglia di divertirsi con rispetto.
Più di una volta mi hanno accompagnato a casa in due....ed in quelle occasioni mi trovavo ad avere due cazzi che si alternavano nel mio ano, oppure uno in bocca ed uno dietro facendomi fare lo spiedino e talvolta due insieme in bocca e poi nel culo. Amo farmi scopare, amo lasciare che mi rompano il culo..
Taluni si stupiscono perché dicono “non si direbbe che sei gay, sei maschile, se non lo dici nessuno lo capisce...non sculetti, non sei checca”... vabbhé lasciamo stare i preconcetti e la stupidità... comunque non sono un assatanato di sesso ma mi diverto parecchio, devo ammetterlo!
Anche Susanna, la socia di Diego, mi aveva preso in simpatia.
Forse erano amanti, forse fidanzati, scopamici o non si sapeva esattamente fatto sta che lei teneva tutto sotto controllo soprattutto il personale che occasionalmente che lavorava nel locale.
Spesso mi chiedeva di fare commissioni al di fuori dell'orario serale ed a lei nessuno osava dare un “no” come risposta.
Diego.
Diego mi strappava gli occhi dalle orbite: il mio sguardo era incollato a lui, ai suoi avambracci irsuti che dalle maniche rimboccate si muovevano agili, incollati a quel poco del suo torace che potevo vedere dalla camicia sbottonata, incollati al suo culo sodo e perfetto, alla sua schiena dritta, al suo sorriso, alle sue labbra....
Restavo sempre per ultimo quando dopo la chiusura si riassettava per stargli se non accanto almeno nelle immediate vicinanze, poi se capitava di far sesso con qualcuno tenevo gli occhi chiusi ed immaginavo che il cazzo che mi stava sbattendo in quel momento fosse il suo.
Susanna un giorno mi chiese di accompagnarla in aeroporto ad un'ora prestissima della mattina perché sarebbe andata dai parenti dall'altra parte d'Italia e così puntualissimo mi faccio trovare sotto casa sua, carico i bagagli e ci avviamo.
A metà percorso si accorge di avere con sé le chiavi del locale e nel mazzo ci sono anche quelle della centrale termica e di altri due magazzini che non possono restare inaccessibili.
“Sii un angelo e porta le chiavi a Diego perché queste lui non le ha”
Ovviamente acconsento.
La scarico al piazzare imbarchi, faccio inversione e mi sparo altri 150 km di autostrada.
Chiamo Diego spiegando la situazione e dicendo che sto arrivando.
Mi aspetta sulla porta di casa scalzo, indossando un pantaloncino di maglina grigia sottile che ricade morbido accarezzando il suo corpo e la forma del cazzo si nota perfettamente: bello gonfio e ciondolante. E' a petto nudo, i capelli bagnati, appena uscito dalla doccia.
“Ma grazie, sei un tesoro, a far tutto sto traffico, grazie davvero! Entra che è pronto il caffè”
Io sono imbambolato e lo seguo in casa stando due passi dietro lui con gli occhi fissi sulla sua schiena così dannatamente sexy.
Seduti su uno sgabello attorno alla penisola della cucina facciamo colazione, lui svuota frigo e dispensa e tra biscotti, frutta e yogurt riempie il tavolo.
“Serviti liberamente, dai mangia qualcosa, a che ora ti sei alzato stamattina?”
“Alle quattro...”
“Minchia! Adesso vai a dormire un po'!”
“No, ho lezione, anzi è meglio che tra poco vada”
Parliamo di lavoro, dell'università, di lui che ha dieci anni più di me ma ha vissuto in giro per mezza Italia per poi tornare qui.
I raggi di sole rendono color oro i riflessi del suo pelo del petto e faccio davvero fatica a restare concentrato sulla conversazione.
A malincuore esco, salgo in auto, faccio il giro dell'isolato e lo chiamo “Scusa, ci siamo dimenticati delle chiavi”
“Ahhahaha torna, dai”
Salgo le scale con la chiavi già in mano, lui mi fa entrare e chiude la porta, mi guarda fisso mentre appoggia una mano conto alla parete del corridoio.
“Si vede che è un segno del destino...sei di nuovo qui...”
Io resto muto.
Le sue labbra sfiorano le mie.
In bacio prende vita all'istante e le lingue sembrano impazzite.
Lui mi bacia le guance, gli occhi e la fronte
“Bello, bello bello sei così bello e tenero che mi fai impazzire” io sono incredulo
“Tu sei bello, non io...”
Le bocche non si staccano, mi abbraccia stretto e mi bacia con un trasporto coinvolgente.
Mi tiene per mano e mi porta sul letto
“Vuoi?”
“Sì, certo che voglio, sei il mio desiderio più grande”
In un istante lui è nudo e spoglia me.
Il suo cazzo è durissimo, bello, di forma perfetta, rosa chiaro con la cappella grossa a punta ed è già bagnato.
Mi si corica addosso e sento il suo calore sulla mia pelle, il suo pelo sul mio torace mentre mi bacia senza sosta e poi scende baciandomi il petto, la pancia e mi succhia avido il cazzo ed io sborro quasi all'istante. Ingoia tutto senza batter ciglio, lecca le palle ed scende fino ai piedi per poi tornare alla bocca.
“diooooo quanto mi piaci, lo sai che mi piaci?”
“Anche tu mi piaci...tu sei bellissimo...”
Riesco far forza ed a mettere lui sotto di me, adesso è il mio turno per esplorare quel corpo che mi fa ribollire gli ormoni e lecco bacio mordicchio più che posso dando il meglio di me sul suo cazzo e sulle sue palle grosse.
“Scopami, ti prego, scopami” e mi sputo sulla mano per bagnarmi il buco e poi mi impalo da solo iniziando una danza sul suo cazzo che mi soddisfa appieno ripagandomi di tutte le attese, le seghe dedicategli ed il desiderio di questi mesi.
Mi scopo, sento il buco aprirsi e sbrodare per il piacere mentre mi appoggio al suo petto ed ogni tanto mi abbasso per un bacio in bocca.
Salto sul suo cazzo per almeno mezz'ora che resta duro e non cede.
Io accarezzo lui e lui fa uguale con me, le mani esplorano ogni centimetro quadrato di pelle.
“Coricati tu adesso....”
Mi corico pancia sotto e lui subito mi entra, le dita delle mani sono intrecciate alle sue e spinge come un forsennato ché sembra voglia entraci tutto quanto nel mio culo che immagino sia larghissimo adesso.
Il sesso occasionale e le doppie penetrazioni mi hanno resto molto ricettivo e so che il mio sfintere si apre tantissimo quando è ben stimolato ed io sono eccitato.... ed ora sono su di giri al massimo mentre mi incula di gran forza.
Mi stritola le mani e sborra, mi morde il collo e continua a scaricarsi in me.
Il suo alito caldo sul collo mentre il respiro si placa.
“Non potevo più resistere, dovevo fare l'amore con te”
“Non sai da quanto non desideravo altro”
“Davvero? Vedo che spesso hai ragazzi che ti girano attorno...”
“Io voglio solo te” le mie mani lo accarezzano, le dita sono come un pettine tra il suo vello.
“Adoro il tuo pelo, sai”
Il suo bel cazzone è tornato duro e ricominciamo, stavolta mi monta a pecora e ci dà dentro fino a farmi bruciare il culo e non smette.
Mi gira e rigira e mi entra di botto fino a far sbattere il pube contro al mio buco sfondato che sbroda e si contrae per l'orgasmo anale, esce e rientra esce e rientra finché non è soddisfatto.
All'università ci sono andato il giorno successivo. Abbiamo scopato tutto il giorno, o meglio lui mi ha scopato anche con le dita quando il cazzo sembrava arrendersi. E così è stato per tutti i giorni successivi.
Non abbiamo mai fatto cenno a Susanna ma son consapevole che sia un argomento da affrontare.
Le cose sono cambiate, molto molto cambiate.
Susanna ha fatto una scenata pazzesca e son volate parole grosse, rinfacciando cose di ogni tipo, Diego ha urlato più di lei schiantando a terra qualche bicchiere.
Il locale adesso è solo suo, io sto finendo la tesi, sono un po' in arretrato perché ora lavoro al bar tutte le sere.
Gli affari vanno bene, così mi dice, nell'aria c'è una magia che contagia gli avventori ed il resto del personale, lui dice che è il nostro amore....
Nessuno mi ha più accompagnato a casa, nessuno più mi interessa.
Praticamente viviamo insieme, il sesso è irruento, passionale più che mai, il mio culo non è mai stato così usato!
Io resto lunghi minuti a guardarlo mentre dorme beato dopo che abbiamo fatto l'amore, è l'uomo della mia vita.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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