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Gay & Bisex

INCONTRI ALL 'IDROSCALO


di mascvers
26.05.2021    |    1.967    |    2 9.1
"Lo guardai con gli occhi iniettati di rabbia , di delusione e di dolore , mi alzai a fatica , cominciai a riprendere a poco a poco le forze , mentre..."


Preciso che questo racconto e una sintesi di fatti realmente accaduti tra il 1988 e il 1991


Era il lontano 1988 erano passati ormai 4 anni dalla mia prima volta , che non mi aveva lasciato un bel ricordo anzi direi tutto da dimenticare , all’epoca del fattaccio avevo 16 anni avevo fatto sesso per la mia prima volta con la persona che più mi piaceva in quel momento, con un uomo più maturo e grande di me , ignaro di quello che mi avrebbe aspettato per la mia prima volta sessuale .Adesso ho 20 anni e sicuro che nel presente le cose sarebbero andate diversamente , mi davo da fare per riprovare e cercare di fare di nuovo sesso con un'altra persona migliore e più dolce della prima , ma purtroppo per me non fu così .
Una domenica per caso mi trovai nella località di Mezzate dietro lo scalo dell’aeroporto di Linate , mio cugino fanatico degli aerei di linea mi portò in motorino a vedere questi giganti che decollavano e atterravano sulle piste , mentre lui pieno di entusiasmo si gustava lo spettacolo trasognante per un suo futuro , io al contrario ero annoiato e per non offenderlo cercavo di non darlo a vedere .
Di tanto in tanto però per distogliermi dalla rottura che questa situazione mi dava , mi guardavo in giro , osservando il paesaggio in torno a me . Notai però che in questo parcheggio tra verde e piante e posteggi per macchine in cemento c’era un via vai di macchine decisamente insolito che a mio dire era molto strano .
Tra un discorso e l’altro con mio cugino cercavo di capire cosa stesse realmente succedendo ; a parte qualche macchina con famiglie a seguito di piccoli bambini e qualche coppietta , il restante erano solo uomini singoli , che partivano e arrivavano in continuazione , poi notai anche un certo andirivieni di uomini di varie età che si dileguavano in una stradina che costeggiava la recinzione del retro dello scalo dell’aeroporto .
Dopo un po’ di tempo che osservavo questo via vai venni preso dalla curiosità e con la scusa di cercare un angolo appartato per fare la pipì andai a curiosare , mentre mio cugino se ne stava sognante per questi giganti che volavano nel cielo dopo il decollo .
Entrai nella stradina , c’erano molti arbusti selvatici tra la recinzione e la stradina , l’erba era molto alta direi anche incolta e copriva gran parte della visuale sulla pista di rollaggio; camminando concentrato , attento e sempre più incuriosito, su questa stradina di ciottoli e ghiaia , mi accorsi che c’era sempre più un gran via vai di uomini di svariata età che si recavano verso l’uscita che dava sul parcheggio , passandomi a fianco ebbi la sensazione di sentirmi guardato e osservato .
Notai che qualcuno si toccava anche platealmente i pantaloni con le mani stringendosi l’uccello mentre camminava venendo verso di me , guardandomi con aria vogliosa e arrapata .
Avevo capito , non mi domandavo più cosa potesse succedere in quel momento e in quella stradina nascosta , tutto era palesemente chiaro dinanzi ai miei occhi , la mia testa ora elaborava il subbuglio che nel mio corpo andava creandosi per la forte emozione e sorpresa .
Ritornai da mio cugino , con un’ agitazione e un eccitazione sessuale e mentale che a stento riuscivo a contenere non riuscivo quasi a dargli retta nei suoi racconti e discorsi .
Una volta tornato a casa passai il restante tempo della Domenica a pensare a quello che avevo visto e capito e non vedevo l’ora di ritornare li per sperimentare la mia voglia e scaricarmi sessualmente con la passione della mia gioventù: l’uomo maturo …………………………………………………..
Il Giovedì della settimana successiva, nella mezza giornata del riposo lavorativo , dopo aver mangiato ed essermi lavato e cambiato , presi il mio motorino e mi portai verso quel posto che mi aveva ammaliato , già emozionato ed agitato ; guidavo il motorino con il mio corpo che era tutto una scarica di adrenalina, percorrevo la strada che affiancava l’ idroscalo di Segrate , da lì a poco sarei arrivato al punto preciso della scorsa volta , quando notai che incontro senso di marcia vicino al guardrail stava arrivando un tipo in bicicletta che era degno di nota .
Lo superai ma nel farlo notai che aveva la camicia quasi del tutto slacciata , petto nudo e villoso , un bel sorriso e grossi baffi , i pantaloncini corti in jeans che mostravano due gambe da ciclista anch’esse ben fornite di pelo , fu una frazione di secondi ma rimasi folgorato da quel sorriso che quell’ uomo mi aveva fatto .
Decelerai e piano piano mi fermai , accostandomi al guardrail , tirai fuori la catena dal vano oggetti sotto la sella e legai il motorino , guardando nel contempo il campo di erba che si prospettava d’avanti ai miei occhi , nel mentre effettuavo questa operazione il mio sguardo notò che il tipo aveva fatto marcia indietro e se ne stava a pochi metri da me fermo e accostato al guardrail , mentre sulla bici si era posizionato le mani sui pantaloncini all’altezza esatta del suo pacco , se lo schiacciava e si tampinava mentre mi guardava intensamente negli occhi .
Poi lui scese dalla sua bicicletta e a piedi attraversò la strada andò nell’altro senso , tenendo e guidando la sua bicicletta con le mani , dirigendosi qualche metro più avanti verso una strada scoscesa e in discesa . Decisi di seguirlo a debita distanza , ero curioso e molto arrapato ma intimorito e un po’ spaventato . Mi trovai davanti a questa stradina in discesa , che finiva davanti ad un grande cancello arrugginito , accostato e semiaperto , lui lo aprì e continuò il suo cammino , con me che stavo sempre a distanza di sicurezza , dopo qualche minuto di cammino tra vegetazione selvatica e incolta mi trovai d’avanti ad un motel chiuso da tempo , le porte aperte e le finestre rotte me lo fecero capire chiaramente .
Il tipo posizionò la bici ferma sul cavalletto e cominciò a toccarsi spudoratamente davanti ai miei occhi , mentre lo faceva , notai che era già eccitato , il rigonfiamento sui suoi pantaloncini era già più che visibile ed inconfondibile . nel mentre io lo guardavo attentamente con sempre più agitazione ed eccitazione lui si sbottonò e si calò i pantaloncini fino a terra , se lì sfilò a fatica per via delle scarpe che lo intralciavano , poi si slacciò quei tre bottoni che rimanevano ad assicuragli la camicia allacciata sul petto e se la tolse , dai suoi slip colorati si delineava la forma del suo uccello già più che duro che non contenevano più la cappella che sbordava fuori , mi guardava e nel mentre si toccava con enfasi , io lo guardavo stupito coinvolto e affascinato da quel fisico sportivo , abbronzato e muscoloso , con capelli medio corti e neri , baffi imponenti e folti , occhi scuri , e con un età compresa tra i 40 e i 45 anni .
Si abbassò gli slip e guardandomi in faccia cominciò a menarselo , era grosso più del mio , se lo scappellava tutto fino in fondo , liberando il glande per tutta la sua circonferenza , le sue palle gonfie e pelose seguivano l’andamento del suo smanettare .
Presi coraggio e mi avvicinai , cautamente e lentamente , curioso e voglioso lo guardavo con aria stupita e quasi sorpresa , lui si avvicinò e mise una mano sul mio sedere palpandomi e stringendomi prima una natica e poi l’altra ,sospirando profondamente , emozionato e titubante gli sfiorai l’uccello con il dorso della mano , lui si girò e me lo piazzò in mano , poi prese a muoversi , mimando come a montarmi , il suo uccello era già tutto bagnato dal presperma che senza fatica gli permetteva di scivolare avanti e indietro nel palmo della mia mano .
Lo guardavo contento e arrapato negli occhi alzando la testa perché era più alto di me di un bel po’ mentre in silenzio lui mi toccava dappertutto .
Le sue mani frugavano ovunque , come a cercare che tutti i pezzi del mio corpo fossero al giusto posto , cominciò ad accarezzarmi il viso , con le dita mi sfiorava leggero la faccia , l’altra mano mi stringeva e mi attirava più vicino a se , finendo poi per accarezzarmi anche la schiena e poi scivolando più giù sui miei glutei .
-Spogliati dai ! Che aspetti ! - Mi disse tutto arrapato .
Mi staccai un secondo per svestirmi , mi portai le mani alla camicia e cominciai a sbottonarmi lento , lui mi guardava e si masturbava forte tenendosi con mano salda l’ uccello.
Attirato da una forza irrefrenabile buttai a terra la camicia fregandomene se si sarebbe sporcata e mi avventai su quella splendida canna di carne rosea , mi piegai sulle gambe e senza inginocchiarmi del tutto mi posizionai davanti a quello scettro , aprii la bocca e feci subito amicizia con il suo cazzo , con una mano piazzata bene sulla sua chiappa muscolosa con l’altra presi l’asta e me la guidai nella bocca spalancando labbra e mascella più che potevo per accogliere questo capolavoro della natura .
Il sapore del suo precum era misto ad un lieve sapore salato di sudore , in effetti quel giorno di luglio faceva molto caldo e nonostante mio il bagno appena fatto e il suo buon profumo di marca non potevamo competere con quel caldo che ci attanagliava entrambi , cuocendoci e facendoci letteralmente bagnare di sudore .
Il suo uccello era veramente più grande del mio e di conseguenza mi faceva gola e più che orgoglioso del fatto che tra tanti ragazzi avesse scelto proprio me .
Cominciai a pomparlo con vorace ingordigia , me lo guardavo una frazione di secondi con i miei occhi che quasi invasati lo contemplavano e poi me lo ricacciavo in gola , procurandogli un piacere forte ed intenso che lo faceva lamentare per la goduria .
Malgrado non avessi esperienza in materia sessuale sembrava che il mio talento innato di puttana aveva il soppravvento su tutto , dimostrando che il cazzo era una parte essenziale della mia vita .
Andai avanti un bel po’ di tempo , pompando , succhiando e leccando a più non posso il suo cazzo , sporcandomi la bocca e le guance della mia saliva e del suo liquido preseminale che abbondante continuava a secernere , la mia testa era completamente in tilt , mi arrivavano al cervello i suoi ormoni , mentre il mio naso percepiva i suoi odori mischiati ai miei .
-Dai alzati ! E finisci di spogliarti !Voglio vedere come sei fatto anche lì sotto !-Mi ordinò .
Mi staccai da quel ben di Dio che mi dava immenso sollievo e piacere alla bocca e all'anima , così facendo si prese il tempo per allontanare l’orgasmo che era pressoché imminente , intontito dalla forte lussuriosa eccitazione ripresi posizione in piedi e slacciai la cordicella che tenevano stretti i pantaloni ai miei fianchi , sbottonati , me lì tirai giù , superando i sandali che non diedero problema alcuno per la larghezza dei pantaloni , rimasi in slip e lui si avvicinò , mi mise una mano sotto al mento e mi tirò su il viso , poi mi diede un bacino veloce quasi a sfiorarmi le labbra , posizionò le sue mani su i miei slip e me li abbassò fino alle ginocchia , poi toccò il mio uccello già più che duro e bagnato di liquido , armeggiò una frazione di secondi , smanettandomi e facendomi andare il cazzo avanti e indietro , quasi solo a soppesare per curiosità lo stato di grandezza e di lunghezza del mio pene , non ebbi neanche il tempo di aprire la bocca o di fare qualche smorfia di piacere , che si posizionò con le mani sul mio culetto .
Quasi indemoniato mi guardava e ansimava nel mentre massaggiava le mie natiche .
-Bello bello ! Che culo che hai !Mi piaci sei bello ! Sei tutto muscoli -Mi disse con voce arrapata .
(……….Ora sono più in carne e robusto , tanto tempo è passato da quella volta ………)
Ma all’epoca ero veramente in forma , magro pesavo 50 kg muscoloso e glabro , occhi castano / verdi , capelli castano chiari e lunghi fino alle spalle , alto m.1,70 ,con due gambe ben allenate quasi da calciatore , il mio petto era muscoloso e io ne facevo sfoggio dei miei pettorali gonfi e abbronzati .
I complimenti mi sono sempre piaciuti e li ho sempre apprezzati , anche se in quel contesto non so quale potesse realmente essere il suo giudizio per me .
Cominciò a massaggiarmi con il palmo della mano in profondità tra le mie natiche e più giù sotto allo spacco prendendo in causa il mio buchino , se lò massaggiava avido e goloso e cosciente di quell’orgasmo che il mio culetto gli avrebbe procurato , ora tutta la sua attenzione era per il mio culetto , la mia persona non esisteva più .
-Hummmmmm bello ! Che chiappe sode che hai ! lo vuoi il mio cazzo nel tuo culetto ?-mi domandò arrapato e agguerrito .
-Si che lo voglio ! ma fai piano con questa sono solo due volte che lo prendo in 4 anni ! –Gli specificai
Non mi diede neanche risposta o forse non mi credette , ma s’imbizzarrì ancora di più , agitato e arrapato fino al midollo , mi faceva quasi paura , gli occhi spiritati e lo sguardo fisso , mentre armeggiava sempre più focosamente con il mio sedere .
-Toglitelì ! Si togliti completamente gli slip e mettiti qui piegato ! Qui sul prato !-mi ordinò con voce roca e il viso rosso per la forte eccitazione .
Io obbedii senza fiatare , ero anche io preso già nel vortice della lussuria , mi tolsi gli slip e mi adagiai in ginocchio su di uno sprazzo di erba verde del grande cortile che accoglieva il vecchio hotel in disuso , con la testa piegata all’indietro osservavo con il viso curioso lui che nel toccarmi si menava l’ uccello con foga , facendolo schioccare rumorosamente , si scappellava senza ritegno nè vergogna alcuna d’avanti ai miei occhi affamati del suo sesso , ad ogni movimento della sua mano sul suo uccello , io deglutivo saliva avido e goloso ed impaziente per quello che mi sarei preso nel mio sfintere più profondo .
Fece un verso e poi sputò saliva e catarro sul palmo della sua mano , poi la porto sul mio buco e cominciò a massaggiarmi il buchetto , che ad ogni carezza sussultava e si arrovellava per la voglia di prenderlo , non infilò neanche un dito per allargarmi un po’ ma anzi si inginocchiò e guardandomi infoiato all’inverosimile si sputò sulla cappella , centrandola in pieno , poi si appoggiò a me , strofinò la sua cappella in su e in giù nel mio buco e poi puntò riuscì ad entrare un poco con una sola spinta forte e poderosa , che mi fece saltare e sobbalzare per il fortissimo dolore , urlai a squarcia gola , con una sola mano cercai di fermarlo piazzandola tra il suo stomaco e forzandolo indietro , mentre con l’altra mano cercavo di sorreggermi e di non cadere visto il precario equilibrio .
Mi agguantò il collo e la spalla imprimendo forza , si posiziono’ più saldamente poi spinse con tutta la forza del suo basso ventre e riuscì ad entrare del tutto facendomi urlare dal dolore .
Pochi veri minuti ma di dolore intenso e insopportabile , tanto che mi arrivò un violento conato di vomito , ma lui non si fermò e la monta selvatica era ora mai a piena velocità e affondo ,mi sentivo rotto e lacerato , ogni colpo che ricevevo mi faceva sobbalzare e piegare dal dolore , le lacrime fuoriuscivano dai miei occhi e la mia voglia di fare sesso era pressoché scomparsa , tenevo duro cercando di concentrarmi per superare il dolore e l’aggressione sessuale che ancora una volta avevo subito , non c’era nè sentimento nè passione ma solamente voglia animalesca .Poi si tirò sù riuscendo ad non uscire da me portando le sue ginocchia all’altezza delle mie natiche , aggrappandosi con forza con le mani alle mie spalle , tenendosi saldo affondando nelle mie viscere tutta la sua potenza di maschio alfa , ribadendo con forza nel pomparmi che la preda ero io e che lui era il mio predatore .
-Stai fermo ! Fermo quì così ! Respira ! Vedrai che adesso ti passa !Poi mi chiederai tu di dartelo ancora !-mi disse con fare sadico e agguerrito .
Lui se la godeva , grugnendo per la sua goduriosa infornata sessuale , selvaggia e forte.
Dopo un po’ una sensazione si fece strada , andando a lenire e facendomi scomparire il forte dolore mano a mano che mi scopava , adesso mi piaceva e sentivo veramente la goduria che mi attanagliava sempre di più .
Aveva ragione , quello che mi aveva detto era la pura verità .
-Dammelo lo voglio ancora ! Di più, spingi di più ! Che bello scopami non fermarti ! Sono un maiale e devi sfondarmi il culo -lo incitavo senza più ritegno ne freni inibitori .
Mentre lui rantolava ora mai colmo di goduriosa eccitazione , mi pompava come un forsennato ,le sue palle gonfie sbattevano contro le mie chiappe,mi fotteva a più non posso , cercando di mandarmi dentro al mio sfintere anche le sue palle piene di sperma .
I colpi si susseguivano sempre più forti e intensi , facendomi scuotere le chiappe ed il mio corpo che fremeva e tremava ad ogni suo affondo di uccello , mi allargava le viscere fino a quasi togliermi il fiato .
Sembravamo due matti , ululavamo come cani in calore , sudati e arrapati e indemoniati
Poi cominciò a rantolare , mi parlava e balbettava quasi confuso dall’orgasmo che piano e lento si avvicinava inesorabile , io ero in sua balìa non capivo più niente , confuso e sfinito dalla forte sessione di sfondamenti che sopportavo oramai da un po’ , quando all’improvviso mi si accaldò tutto il viso e sentì dal profondo del mio intestino una sensazione fragorosa e fortissima che impetuosa si faceva sempre più strada abbattendo tutte le mie difese fisiche e mentali , un orgasmo potentissimo mi avvolse facendomi tremare e sbandare di testa , fui pervaso da brividi a pelle e scossoni che insieme allo sfondamento che stavo subendo mi mando completamente in tilt , mi uscì un lamento di goduria quasi interrotto da uno due tre flotti di sperma che schizzarono fuori dal mio uccello andando a depositarsi sul prato dove ero inginocchiato a pecorina , ero venuto con un orgasmo potentissimo senza mai essermi toccato una volta , questo mi colse veramente impreparato , incapace di capire e di sapere cosa fosse realmente successo nelle mie viscere , fu veramente una novità per me in quell’istante , quei pochi pochissimi istanti preziosi . Poi il suo respiro divenne affannato e comincio a bofonchiare parole .
-Mmmmmmmmmmm! Oooooooooohhhh! Huuuuuuuuuu! sborroooooooooooooooooooo!!!!!!!!-
Allo stesso momento o quasi venne anche lui con degli scossoni e contrazioni del suo cazzo dentro al mio culo , che si contraeva e si distendeva eruttando nelle mie viscere una marea di sborra , un uragano di piacere , che si era riversato nel mio intestino .
Dopo qualche minuto si calmò e si adagiò su di me , ansimando e quasi senza fiato per la forte montata che lo aveva letteralmente spompato , rimanemmo così qualche minuto e mentre il suo uccello andava ammosciandosi piano , il mio culo ritornava a darmi le sue prime avvisaglie di dolore e di bruciore .
Si alzò staccandosi da me lentamente , nel mentre il suo uccello lasciando il mio sfintere ,mi fece avvertire la sensazione di essermi bagnato giù verso la coscia e sul polpaccio , ancora intontito mi girai e vidi molto sangue che libero usciva dal culetto che già pulsava dolente , infiammato e gonfio .Mi aveva letteralmente rotto il culo e di sicuro forse anche lacerato dalla forza brutale che aveva messo per sverginarmi .
Mi distesi qualche minuto sull’erba a riprendere le forze e pensando a come avrei fatto a tornare a casa conciato così .
Lui era sorridente , in piedi d’innanzi a me , tranquillo con un fazzolettino di carta si stava pulendo il cazzo semi barzotto che era sporco del mio sangue e del suo sperma , la sua espressione era di soddisfazione e di appagamento , mentre la mia espressione era sofferente e preoccupata .
Cominciò a rivestirsi , mentre io mi stavo piano piano alzandomi da terra , ancora mezzo storto e intontito mi diressi verso i miei pantaloni e dalle tasche tirai fuori un pacchetto di fazzolettini , cominciai a tamponarmi il buco , che ad ogni tocco mi mandava fulmini e avvisaglie di dolore , mi asciugai un po’ il sangue che continuava a uscire e poi sputai nel fazzolettino e mi pulì dal sangue nel miglior modo che potessi fare senza acqua fredda che mi desse un pochino di sollievo .
Mi rimisi gli slip senza mai accennare o dire una parola , poi mi infilai i pantaloni e nel mentre stavo per prendere la camicia da terra , lui ormai rivestito mi salutò con un ciao veloce e rimontò in sella alla sua bicicletta e se ne andò , lasciandomi lì come uno straccio usato e sporco da buttare .
Il viaggio di ritorno per casa fu un tormento , mi fermavo di tanto in tanto ai vari incroci e semafori , alzandomi in piedi e scendendo dal motorino , facendo finta di sgranchirmi le gambe , ma in realtà era per riprendermi dal dolore che attanagliava il mio buco del culo .Una volta rientrato a casa , corsi in bagno , mi feci una doccia , ma dopo senti il bisogno di usare il water : ecco fu il momento che mi accorsi di quanto ero stato lacerato internamente ed esternamente , tra spinte e dolori espulsi lo sperma , perché lui si era scaricato tutto dentro di me , poi cominciai a sanguinare , una marea di sangue che colorò tutto il water , pensavo anche alla grandissima cazzata , che per la fretta e l’eccitazione forte non avevamo usato neanche il preservativo , ero stato con uno sconosciuto e mi ero comportato come un cretino incompetente .
Le due settimane che seguirono non furono facili , specialmente al momento delle mie funzioni corporali , che mettevano la mia persona a dura prova , tra dolore e lacrime .
Passato quel tempo mi ero realmente ristabilito e decisi di ritornare in quel posto , anche perché a 20 anni si ha una carica sessuale ed ormonale quasi incontrollabile .Il tempo passò e quel posto diventò la mia meta abitudinaria , sempre più desiderato, una droga a cui io non potevo più farne a meno .
Dovevo fare sesso e frequentavo quel posto almeno per 3 volte alla settimana , due nei riposi lavorativi infrasettimanali e uno alla Domenica , qualche volta anche di più ; frequentavo l’ idroscalo in cerca di sesso e di amore , sì ero stupido e cercavo lì il mio romeo . Da quella volta non mi capitò più di rivedere quel tipo che mi aveva fatto così tanto soffrire fisicamente , anche perché se mi fosse capitato davanti, questa volta gli avrei fatto veramente purgare il modo e la maniera in cui ero stato trattato , sia a livello fisico che mentale .
Ebbi tantissimi incontri , situazioni positive e buone , conobbi infatti tante altre persone di cui ne ricordo ancora i nomi e le instancabili e bellissime scopate insieme .
Un’ ora o forse meno , passate in compagnia di persone sconosciute ma piacevoli di aspetto e di modi , però tutte e solo persone più grandi di me , in grado di coccolarmi e di prendersi cura del mio corpo con sentimento e passione , facendomi godere di ogni istante diviso insieme a loro .
Poi purtroppo mi toccò la terza sorte , un pomeriggio di lunedì di fine settembre , dopo aver finito di lavorare , tornai a casa e dopo aver mangiato mi preparai bene pulendomi dentro e fuori , poi verso le 15:00 del pomeriggio mi diressi al solito posto che frequentavo già da un po’ , con la stessa emozione ed agitazione di sempre che mi pervadeva ogni volta tutto il mio corpo .
Una volta arrivato parcheggiai e bloccai il motorino , poi cominciai la caccia spietata di uomini che potessero piacermi ed attirarmi .
Dopo un ora e mezza circa di continuo camminare e di ricerca incessante della persona giusta i miei occhi inquadrarono una scena , un uomo se ne stava nascosto al riparo delle fronde di un albero, stava in piedi con la mano infilata dentro i pantaloni , armeggiando con il suo batacchio , mi fermai incuriosito , attirato da quel gesto a guardarlo , mi presi del tempo e nel mentre che l’osservavo mi accesi una sigaretta , masticando la cicca che avevo ancora nella bocca , masticando tra un tiro e l’altro fumavo e il mio sguardo era sempre più interessato e fisso su quel tipo che di sicuro aveva sui 50 o 55 anni o forse di più , in giacca e cravatta di colori scuri e abbinati , vestito di tutto punto che si trastullava sempre di più concitatamente mentre mi guardava , esaltando la mia voglia alle stelle.
Si ! mi piaceva di viso ed ero curioso di scoprire cosa si nascondesse dietro quel vestire di tutto punto .
Cominciai ad avvicinarmi piano e lentamente , lui estrasse la mano da dentro i suoi pantaloni e se la portò ancora sul pacco , cominciando così a massaggiarsi a soppesarsi vistosamente in maniera plateale il suo cazzo davanti ai miei occhi affamati e famelici di sesso .
Era peggio della droga per me , una vera e propria scarica di adrenalina e di eccitazione mi avvolse , tanto che cominciai a deglutire saliva per la forte emozione .
Mentre mi avvicinavo sempre di più a quel tipo , lui si allontanò da quell’albero e si diresse con calma e lentezza verso i bagni , il suo fare era sicuro e la camminata tranquilla e maschia , di tanto in tanto si girava verso di me , assicurandosi che io lo stessi seguendo , un sorriso bellissimo , un viso di quelli che non si dimenticano , affascinante con il viso pieno e squadrato , i suoi capelli erano ricci e medio corti , con sfumature appena accennate di bianco , camminavo dietro di lui a debita distanza , facendo in modo che le coppiette che in quel momento erano sedute ai margini di quel prato verde a prendere il sole , non capissero cosa stesse realmente succedendo in torno a loro; lui si fermò e si accese una sigaretta , mi guardò e mi sorrise , poi ripartì , avendo cura di non perdermi con lo sguardo : era fatta, gli piacevo , meno male oggi non andavo in bianco (pensai tra me e me ).
Beh qualche volta succedeva che andassi in bianco , i gusti sono vari al mondo e qualche volta non trovavo la persona giusta che in quel momento mi convincesse a donarmi a lui o viceversa piacevo a molti ma non ha tutti , giusto sennò saremmo tutti uguali tra di noi .
Finalmente dopo un po’ di camminare arrivammo nei pressi dei bagni , lui si fermò e si mise in bocca una cicca , poi guardandosi sempre a destra e sinistra si toccò ancora in mezzo alle gambe guardandomi come se mi volesse dare un ultimatum a seguirlo (non sai cosa ti perdi se non mi segui)
Poi si girò di spalle ed entrò nei bagni , io lo aspettai fuori qualche minuto , poi lui si rifece vivo, aveva liberato dalla gabbia della cerniera dei suoi pantaloni il suo dardo di carne di colore molto scuro , che troneggiava fuori dai suoi pantaloni solo sbottonati , se lo prese tra le mani e, nonostante non fossi ancora molto vicino , il mio sguardo immortalò il suo grosso e robusto cazzone che corposo e lungo svettava libero nella sua mano che se lo accarezzava e se lo menava lento e sicuro , facendomi vedere che si scappellava interamente tutto fino a fondo .
Poi si ricompose e rientrò ancora nei bagni , io non c’è la feci più , ormai il sangue era arrivato alla testa e la mia eccitazione era netta e visibile anche dai pantaloncini comodi e corti da tennista .
Entrai nei bagni facendomi coraggio, c’erano una serie di 4 porte aperte , tre lavandini rettangolari e 4 orinatoi , lui era lì in piedi davanti all’orinatoio , se lo stava menando lentamente con il viso voglioso ed eccitato , si girò a guardarmi e mi fece cenno con lo sguardo di avvicinarmi a lui .
Mi posizionai vicino all’orinatoio a fianco e sbirciai curioso quello che stava facendo , eccitandomi sempre di più , un insieme di sensazioni che quel gioco del vedo e non vedo mi aveva fatto imbizzarrire ed eccitare senza più pensare a nulla .
Si girò dalla mia parte , mostrandomi il suo uccello in tutta la sua potenza erotica , mentre se lo smanettava lento e sicuro , poi si scostò e mi venne vicino , era veramente affascinante e sexy , un bel viso con gli occhi di colore azzurro, molto alto, almeno m 1.90 , ero contento, mi ripetevo cazzo sono fortunato questo è un vero toro ed un figone da mozzare il fiato .
(……………ma ancora non sapevo quello che mi aspettava ……. ……………………………)
Me lo fece prendere in mano , bello grosso e corposo , cominciai a menarglielo piano e lentamente , la mia mano semi chiusa non riusciva quasi a cingerlo tutto per la sua imponente circonferenza .
-Vieni con me ! Seguimi ! Quì dentro non ci disturberà nessuno ! Perché in questo posto è pieno di guardoni e di rompipalle !- Mi disse .
Si diresse dentro a uno di quei bagni, il più ampio e con le porte che si chiudevano bene e mi aspettò mentre si slacciava la cintura e si apriva completamente la cerniera dei pantaloni ; io lo seguii e chiuse la porta dietro di me , poi si avvicinò , il suo buon profumo si espandeva nell’aria , poi mi diede un bacio sfiorandomi veloce le labbra , ritornò a baciarmi , ma questa volta ci mise impegno e fiondò la sua lingua dentro la mia bocca , mentre la sua mano mi porgeva nella mia il suo dardo di carne.
-Dai toccalo un pochino ! Guarda che non ti morde ! Non vedi che gli piaci e ti vuole !-mi disse , Io non me lo feci ripetere , cominciai ad armeggiare quel grosso cazzone , che ad ogni scappellamento mi riempiva la mano di secrezione corposa e trasparente , lui si gustava il mio massaggio e nel contempo si metteva a suo agio abbassandosi completamente i pantaloni , le sue gambe erano pelose ma poco muscolose , poi mi accarezzò il viso e fece in maniera che io lo abbracciassi tenendomi stretto al suo viso a contatto con il collo e la sua spalla , mentre lui mi accarezzava dolcemente
-Cazzo sei proprio giovane giovane !Sei un bambinetto !Non so come farò a prenderti !Vedi il mio cazzo è tanto lungo ma è veramente grosso e non so se ci entra qui dentro, in questo piccolo culetto. Ma tu lo prendi dietro ? Sei proprio sicuro di volerlo fare ?-mi chiese
Nello stesso tempo mi stringeva le natiche con le mani facendomi comprimere contro il suo corpo, continuando a tastarmi ed a spremermi le chiappe .
-Si lo voglio ! Certo che sono contento ! Un cazzone così grosso non si vede tutti i giorni in questo posto !-gli risposi
Misi la mia mano sotto la sua maglietta che era sovrastata dalla camicia e dalla cravatta , curioso di vedere e sentire come fosse fatto , era mediamente peloso e un po’ morbido .
-Ti piace ? Vado bene per te ?-mi chiese
-Mi piaci tanto !Ma veramente tanto !-Gli risposi
Non sentii il bisogno di chiedergli se fosse sposato e come mai fosse vestito così di tutto punto , ero troppo preso , troppo eccitato .Non si svestì del tutto , mise a nudo solo la parte bassa, abbassandosi le bianche mutande .
Poi dolcemente mi mise una mano sulla testa e a poco a poco mi spinse in giù ,
-Ciuccialo, è buono ! Non avere paura non ti morde ! E’ pulito mi sono lavato prima di venire qui! –Mi disse
-Bel bambino non ti ho mai visto qui da queste parti ! E oggi sono fortunato , perché ti ho incontrato ! Oggi sarai tutto e solo per me ! Vedrai ti faccio sognare e godere! Vedrai se non sarà così !-mi disse
E nel mentre mi spingeva con la testa sempre più giù , la paura mi attanagliò un momento , anche perché mi erano capitate in altre occasioni persone che al di sotto dei pantaloni non erano pulite .
Ma fortunatamente questa volta era quella giusta, mi trovai a tu per tu con quella meraviglia della natura , grosso e corposo, sugoso e imponente , non avevo mai visto un uccello con la pelle così spessa e di colore scuro.
Apii la bocca e feci in modo che potesse entrare la sua cappellona , ma giusto quella , la mia bocca era già al massimo dell’estensione.
Mi aiutavo molto con la lingua mentre lui emetteva rantoli e sospiri soffusi e compressi , nel mentre con la mano mi accarezzava la testa
-Mmmmmmmm !Huuuuuuuuuu! Che bravo che sei ! Sei però un bambino monello ,che gli piace tanto il mio uccello! Vero? Vero che ti piace ? E’ bello grosso come piace a te ? Heeeeee ?Leccalo dai ! Guarda quanto gli piaci, ti sta dissetando la gola con il succo delle mie palle !Dai succhialo ancora non fermarti ! Fammi vedere cosa sai fare ! Bel bambino !-mi sussurrava.
La mia testa era in tilt , quelle parole soffuse ed accennate mi facevano deragliare la mente , come un treno fuori dalle rotaie .
La mia bocca era invasata dalla sua grossa cappella e la mia saliva fuoriusciva andando a bagnare la sua grossa asta ,la mia mano lo massaggiava e lo menava lento e con calma .
Andai avanti un bel po’, sembrava non si stancasse mai di me e della mia bocca , finchè mi fermò la testa con la mano
-Dai vieni su ! Fammi vedere il tuo bel viso da bambinetto porcello ! Sei proprio un bambino cattivo e monello e io ti devo punire a son di botte di cazzone !Questo cazzone che è tutto per te !-mi disse
-Ma perché mi chiami bambinetto ? Io ho 20 anni !-gli dissi
-Lo vedi che sei un bambino !Sei giovane come l’acqua , un fiore bello da cogliere !Io ho 57 anni !E per me sei proprio un bambino !-Mi rispose
Poi mi baciò con passione stringendomi talmente forte che mi fece quasi male , la sua lingua saettava nella mia bocca , aggrovigliandosi alla mia.
Si lamentava mentre mi baciava , la passione ci stava avvolgendo , mentre con le mani mi tampinava sempre continuamente il mio culetto infilando le sue mani all’interno dei miei pantaloncini , prendendo pienamente le mie natiche con le sue mani che mi stringevano e mi massaggiavano contemporaneamente .
Poi tirò fuori il suo portafogli .
-No no ! Non voglio mica essere pagato mi offendi ! Metti subito via quel portafogli !-gli dissi
Lui mi guardò e mi sorrise e ridacchiò .
-Ma sei sicuro che non devo pagarti !Sai che qua di tanto in tanto c’è qualcuno che mi chiede soldi per fare sesso con me !Ma tu sei speciale , io l’ho capito , sei un bambino meraviglioso e adesso mi piaci ancora di più ! Voglio prenderti tutto !Ma veramente tutto ma alla mia maniera !Mi faresti questo regalo ? Oh hai paura di lui ?-mi disse
Mentre si guardava il suo cazzone che sembrava ancora più grosso ed infoiato per via di queste parole che mi aveva appena detto , poi prese dal portafogli un preservativo.
-Questo è un preservativo speciale ! Per un cazzo speciale e grosso come il mio , ci vuole un bel preservativo grosso e resistente !-Mi disse
-A dirti la verità ,ti vorrei sborrare tutto dentro nel tuo piccolo culetto bel bambino mio ! Fino ad riempirti lo sfintere e le viscere del mio succo di palle mature !Ti darebbero tante vitamine !E magari ti metto anche incinta ! Ma so che non è giusto farlo e di conseguenza mi devo infilare questo schifo di coso ! Però tu mi dovrai aiutare perché ogni qual volta che me lo infilo lui si smolla e non vuole più tornare duro !-mi disse
-Non preoccuparti ! Ho della vasellina con me ! Vedrai che ci riusciamo ! Con calma e un po’ di pazienza!Vedrai che entrerà e poi te lo coccolerò tutto dentro di me !Fino a che ti farò sborrare tanto , tutto dentro di me !-gli dissi
Mi sorrise e mi baciò ancora con la lingua che mi farciva della sua saliva , mentre si attorcigliava alla mia bocca limonandomi .
Poi si abbassò e si accovacciò chinandosi , si portò all’altezza del mio fondo schiena , mise le sue mani ben salde sui miei pantaloncini e con uno strattone secco me lì abbassò giù fino alle ginocchia .
-WeeeeeeeeeeeH !Huuuuuuuuu cazzoooo ! Che spettacolo di culetto che hai! Guarda questo bambino che culetto sodo , piccolo e burroso che ha ! Tutto pronto e bello per essere spaccato e sfondato !Mmmmmmmmmmm!Lo sai che ti farcisco con la mia broda come un tacchino !-mi disse con voce roca e sottovoce .
Mi fece girare e si posizionò accovacciato con la sua bocca contro le mie natiche , cominciando a leccarmele uno alla volta ed accarezzarmele dolcemente , la sua lingua saettava in su e in giù sulla mia pelle che si riempiva di saliva creandomi brividi vistosi e fortissimi , l’emozione era ora mai al culmine , mi giravo storgendomi e contorcendomi tutto per vedere quell’essere che tanto mi pigliava sessualmente e mentalmente , mentre leccava il mio sedere con arrapamento e avido di farmi suo .
Si portò sul mio buchetto cominciando a slappare con lingua e bocca piena e ben aperta , lamentandosi e eccitandosi sempre di più , mentre se lo menava lentamente , poi di tanto in tanto si staccava e mi guardava fisso negli occhi , desideroso di me e del mio corpo .
Andò avanti un bel po’ ansimando e bofonchiando parole infuocate.
-Ti smonto e ti schianto il culo, preparati bel bambino !Vedrai che goduria che proverai con me !Solo con me ! Gli altri non sono capaci di fare l’amore come me !Dai ora lasciati andare che il mio pistolone è pronto per farti suo !-bofonchiava tra una leccata e l’altra , insalivandomi a più non posso.
-Hai la vasellina ? Passamela che me ne metto un po’ sul dito !Che incomincio la preparazione per la grande montata ! Ti fotto e scopo alla grande , te ne accorgerai presto vedrai -mi disse.
Così gli passai il tubetto della vaselina e se ne mise in po’ sulle dita , poi cominciò allargarmi con il dito , con calma e dolcemente senza fretta alcuna ,nel contempo la sua lingua andava in su e in giù sulle mie natiche , il dito andava sempre più in profondità, lo muoveva piano e massaggiava il mio buchetto che avido si dilatava già per le sue attenzioni .
Andò avanti ancora qualche minuto , poi si tirò in piedi e si posizionò al muro , si prese il preservativo e lo scartò , poi comincio a posizionarselò sull’ uccello che subito si smollo
-Vedi ! Si è smosciato ! Cazzo e adesso ?-mi disse
-Non ti preoccupare !Lascia che io te lo succhi ancora un pochino !-Gli dissi
Mi posizionai chino davanti al suo uccello barzotto ,ma corposo e massiccio .
Cominciai a ciucciarglielo , il sapore ora era della gomma del preservativo e del suo liquido preseminale , ingoiavo saliva e lo succhiavo senza mai smettere , mentre lui grugniva ormai senza ritegno .
Lo leccavo e me lo tenevo tra le mani , accarezzandolo e menandolo per poi rimettermelo in bocca e pomparlo con voracità ma con estrema lentezza , stando attento sempre a non fargli del male con i denti , lo ingoiavo fino in fondo alla gola , per poi estrarlo e guardarlo un attimo con occhi estasiati per poi sucarlo di nuovo .
Poi finalmente tornò duro , non feci in tempo a godermelo di più che lui mi afferrò per le braccia e mi fece tirare su .
-Dai girati e appoggiati al muro bel bambino mio !-Mi ordinò
Presi posizione, lui mi spalmò ancora un po’ di vaselina e con il dito entrò in me sicuro e deciso in un colpo solo , ma non mi fece male , ero già ben preparato e un po’ allargato, cominciò a muoverlo al mio interno spingendo e allentando ancora di più i muscoli del mio sfintere , poi si staccò e con un po’ di fatica e molte manovre riuscì ad infilarsi il preservativo , che gli faceva ingrossare ancor di più il suo uccello già grosso e corposo .
-Adesso rilassati bel bambino!Stai fermo e non ti muovere !Che sto per entrare !-Mi disse
-Non farmi male per favore , entra piano !Ti faccio tutto quello che vuoi te lo prometto !Ma non farmi male!-gli risposi
Poi mi sovrastò tenendo le sue braccia appoggiate alla parete , cominciò a strusciarsi , il suo batacchio che andava in su e in giù sul mio spacco , mentre io ansimavo per le sensazioni di goduria che mi dava , poi puntò il mio buchetto, con un braccio mi avvolse tenendomi stretto per l’addome , mentre con l’altra mi afferrò il collo e mezza faccia , imprigionandomi la faccia ed il mio collo stretti al suo petto .
Poi spinse , sentii un fortissimo dolore e cercai di divincolarmi , ma non riuscii , allora urlai imprecando
-Noooooo!Fermatiiii!Mi fai maleee!Metti ancora della vasellina sta facendo attrito ! Cazzooooo nooooo! Porco bastardo lasciami andare ! Smettila fermo !Sei una merda umana lasciami andare !-gli ordinai
Ma lui continuò in preda a quasi un delirio, invasato , concentrato sempre di più nel rompermi il culo , un'altra delusione da ingoiare ……………………………
A nulla valsero i miei lamenti e il non riuscire a svincolarmi , mi faceva paura ,una paura di morire o di chissà quale altra sorte .
Grugniva , sospirava , godeva ma non mi parlava più , tutta quella gentilezza e le sue premurose e dolci coccole non esistevano più , cancellate dalla furia e dalla cattiveria di un sadico senza scrupoli , pronto solo a soddisfare il suo ego di maschio prepotente.
Continuavo a lamentarmi , a singhiozzare , deglutendo saliva e lacrime che scendevano dai miei occhi , incredulo su quello che mi stava succedendo, ancora una volta , ancora a me ,perché? Forse me la ero cercata , o forse era solo destino .
Dopo un po’ che si muoveva cercando di forzare il più possibile l’ingresso del mio ano , si fermò un attimo , mi strinse fortissimo ancora di più ,facendomi quasi mancare l’aria e poi mi diede il colpo di grazia , spinse brutalmente tutto il suo uccellone con un colpo forte e secco dentro di me , sentii un dolore così prepotentemente forte che mi fece perdere i sensi o quasi , mi accovacciai all’indietro su di lui , senza più forze .
Forse persi i sensi qualche istante ,non so , so’ solo che quando apri gli occhi mi girava tutto , tutto quanto in torno e mi sentivo stordito e intontito , presi mano a mano coscienza di quello che mi era successo , con lui dietro di me che mi teneva sollevato e stretto a sè , ma senza mai smettere di pomparmi con foga e cattiveria , mi stantuffava con la consapevolezza di farmi del male , ma veramente del male .
-Te lo avevo detto che ti facevo mio !Adesso ti ho preso veramente !Ti ho dato tutto il mio cazzone grosso e tutto il mio amore ! Ti ho fatto mio !E ti ho preso tutto !Adesso tu starai per sempre con me! Ora sono tutto dentro di te e tu sei con me , solo con me !-Mi disse
-Sei un grandissimo bastardo e figlio di puttana !Un uomo spregevole e falso !Cattivo , si cattivo fino al midollo !-Gli sussurrai quasi senza fiato ed energie .
Si agguerrì ancora di più , pompando e sfondandomi con colpi forti e selvaggi e bofonchiando parole che mi facevano venire i brividi di paura
-L’hai voluto tu ! Mi hai istigato tu ! Adesso io ti sto punendo ! Questa volta imparerai la lezione !Non si istigano gli uomini maturi !Questa volta non te la scordi più, te lo giuro !-
Pompava e grugniva come un pazzo dannato , facendomi sobbalzare e dondolare , schiacciandomi quasi contro la parete piastrellata dell’ampio bagno , il dolore saliva sempre di più , il male all’intestino si fece sempre più forte , le contrazioni di dolore sempre più ravvicinate .
Ma lui non mollava e non veniva , ero sempre più preoccupato e stanco , sfinito per questo martellamento che proseguiva senza sosta già da un bel po’.
Era tutto sudato , grondava letteralmente sudore dalla faccia , le goccioline scendevano andando a bagnarmi il collo e il suo avambraccio che mi stringeva stretto il collo .
Un motore che non esauriva mai la benzina , cominciai a supplicarlo ,
- Lasciami riposare ti prego ! Ti prometto che non me ne vado via ! Fammi riposare non c’è la faccio più!-gli dissi
Poi cominciò ad allentare la presa ,ma però si piazzò meglio dietro di me , più comodo e fermo sulle gambe , allentò la velocità di affondo , ma continuò sempre a scoparmi .
Si lamentava , grugniva , ansimava e parlottava frasi sconnesse che io non riuscivo a capire , il suo uccello si era ormai fatto strada nel mio intestino , riuscendo a superare tutte le mie porte , tutte le mie barriere interne , tutte le mie difese erano state rimosse , sentivo che ad ogni affondo si faceva sempre più duro ed arrivava sempre più in profondità , facendole collassare sempre di più .
-Amore ! Amore mio !Come sei bello !Il mio bambino che è tutto per me ! Tra poco ti darò la mia broda !Te la do tutta dentro al tuo bel culetto !Ora ! Tra poco !Vedrai t’inondo mentre ti sto sfondando il culetto bello !-Mi disse a voce roca
-Vieni anche tu ! Fammi vedere che ti piace !Sborra che a me piace vedere sborrare i ragazzini mentre li sfondo !-Mi disse.
Ma a me faceva veramente troppo male, non riuscivo a sentire nessun piacere e nemmeno un allentamento del dolore .
Mi strinse ancora più forte a lui , facendomi piegare di più , chinato ed abbassato sempre di più contro la parete , mentre con una mano mi cingeva forte il fianco e nello stesso tempo colpiva secco e sicuro il mio sfintere , lamentandosi come un cavernicolo , con emissioni gutturali spaventose e pazzesche .
Finalmente il suo respiro si fece più profondo , non più ritmato , viaggiava libero , sudato fradicio , rosso in viso , martellando e svangando il mio culetto senza mai uscirne una volta ,neanche una sola volta fino a quando cominciò ad irrigidirsi.
Martellava e pompava ed io ero completamente sfinito , quando:
-La mia brodaaaaaaa sta uscendo ! Eccolaaa tutta per te !Sborrooooooooooo! ohoooooooooo!-mi disse rantolando dal fortissimo piacere del coito.
Schizzò dentro di me ,le sue contrazioni mi otturarono il buco , il suo cazzone si allargava e si contraeva facendomi lamentare per il dolore che ora mai mi attanagliava da un bel po’ di tempo , sborrava e spruzzava dentro il mio intestino tutta la sua crema , il cerchio del mio culetto si stringeva e si allentava per le forti sollecitazioni e spinte del suo cazzone e del suo bacino .
Aveva goduto , era venuto ed era soddisfatto , il suo uccello si smosciò un pochino ma non del tutto , con uno schiocco sordo uscì dal mio culetto , lasciandomi finalmente libero, di respirare , non più quel senso di assorbimento , non più otturato , non più sfondato nè svangato nel profondo delle mie viscere , la strada delle mie aderenze anali era finalmente libera e non più forzata e soffocata da quel grosso arnese che l’aveva infiammato e ridotto ad uno straccio liso e strappato .
-Merda !Merda ! Merda !Porca troia di quella puttana !Merda ! Merda !Merda !-Parlottava adirato
Lo sentì imprecare , mi girai intontito a guardare cosa mai lo avesse fatto adirare così, il preservativo non aveva tenuto, per la forte pressione e per l’attrito iniziale , si era rotto nel mentre che lui forzava nell’entrare dentro di me , nel mio intestino .
Non si preoccupò nemmeno se io fossi venuto e se avessi goduto oppure no , non mi chiese niente , non una parola per me , uno straccio usato , ero solo questo per lui .
Lo guardai con gli occhi iniettati di rabbia , di delusione e di dolore , mi alzai a fatica , cominciai a riprendere a poco a poco le forze , mentre lui cercava di pulirsi , brontolando anche sul fatto che si era macchiato del mio sangue anche i pantaloni , come se fosse stata colpa mia , uscì tutto incazzato dalla cabina del bagno , dirigendosi verso i lavandini per sciacquarsi con l’acqua , io mi asciugai alla buona con un fazzolettino che era completamente intriso e zuppo del mio sangue , mi alzai con enorme fatica i pantaloncini , mi avvicinai lento e dolorante a lui , mentre con l’acqua si stava lavando il suo cazzone .
Volevo rinfrescarmi anche io , ne avevo proprio bisogno , mi posizionai nel lavabo più avanti .
-Hai visto come mi hai sporcato di sborra e sangue , sul cazzo e sul vestito !Spero almeno che tu sia sano ! Cazzo devo pulirmi ,come lo spiego a mia moglie questo , cosa gli racconto !- mi parlava incazzato e in modo arrogante.
-Che cazzo vuoi da me ? Tu ti devi solo vergognare per come ti sei comportato !Sei un bastardo , mi sei anche venuto dentro !Guarda come mi hai conciato , sono tutto pieno di sangue ! Non mi reggo neanche a stare in piedi !-gli dissi arrabbiato e furibondo
Poi presi coraggio e mi avvicinai arrabbiato con il viso contrito e gli mollai un manrovescio forte potente e secco , che lo fece indietreggiare di bel un po’.
-Adesso vattene !E non ti azzardare a venirmi più vicino !Mai mai più !Ringrazia che sono spossato e senza più forze per il dolore che mi hai fatto sopportare ! Tu solamente tu hai goduto , io ho solo sofferto le pene dell’inferno !Non farti più vedere da me sennò te la faccio pagare ! Mi hai capito bene? Grandissimo lurido pezzo di merda !-Gli urlai incazzato
Lui non disse una parola , non si ribellò , anzi fu sorpreso per la mia reazione . Mi aveva veramente ucciso dentro e fuori , una violenza gratuita perpetrata ai miei danni solo per il suo godimento personale .
Mi guardò con gli occhi sorpresi e sgranati , come se non avesse meritato questo trattamento , come se lui non avesse fatto niente di male , come se quello che mi aveva fatto fosse una cosa normale , gli feci segno di andarsene altrimenti sarebbe veramente finita male per lui .
Se ne andò in silenzio , senza proferire parole .
Ci misi tanto a riprendermi , dovetti lavarmi e rinfrescarmi più e più volte , con le gambe che mi reggevano appena
Mi sentivo dolorante dappertutto , tra conati di vomito e lacrime di rabbia mi incamminai .La cosa dura fu anche quella di non potermi confidare con nessuno della mia famiglia e dei miei amici .
L’inferno sopportato non fu abbastanza , quello che sopportai nei giorni successivi non lo auguro neanche ad un cane rabbioso .
Ne passò di tempo da quella volta , andai a fare gli esami per l’hiv , fortunatamente non ci fu nessun contagio , logico dovetti aspettare 6 mesi per essere certo che non ci fosse incubazione alcuna . Passò quasi anche più di un anno , prima che potessi riacquistare il coraggio e il mordente per ritornare a fare sesso in quel posto , ma sempre diffidente e pronto a difendermi .


E’ bello fare sesso, all’aperto e con sconosciuti, ma è pericoloso.



Il prossimo racconto sarà sempre improntato su una parte della mia vita e s’intitolerà sesso al cinema porno














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