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Gay & Bisex

Da un avventura..all'amore - parte seconda


di mascvers
26.11.2020    |    589    |    7 9.8
"Entrò con facilità ed io gemetti per il piacere..."
Lo accompagnai al camion, lo ringraziai in inglese per tutto, pensando intanto che avevo vissuto dei momenti bellissimi e mai avevo goduto così tanto.
Gli augurai buon viaggio e di stare attento, prima di salire, mi abbracciò, mi strinse forte, mi alzò il mento e mi baciò con passione. Dentro di me sentii un forte e caldo sentimento, mi commossi , le lacrime scesero , lui se ne accorse e me le asciugò.
Disse" no piangere, io telefono" e mi mostrò il cellulare con il mio numero. Mi salutò nella sua lingua, mi diede un altro bacio sulla bocca e salì. Mise in moto il camion, chiuse la portiera e dal finestrino abbassato vidi che mise la mano sul cuore e mi disse "Tu mio". Chiuse il finestrino e partì.
Mi sentii vuoto, era la prima volta che un'avventura mi prendeva sino a questo punto. Un senso di malinconia vedendo andare via il camion mi diede il colpo di grazia.
Comincia a rincorrerlo, lui probabilmente se ne accorse guardando dallo specchietto, fermò il camion , aprì la portiera e io salii, lo abbracciai e cominciai a baciarlo piangendo; mi fece accomodare sulle sue gambe e comicio' a baciarmi e stringermi.
" Tu vieni a casa mia Boris? tu dormire da me e poi domani partire, OK?"
Mi prese il viso tra le mani, sorrise e mi fece cenno di sì
Mi sedetti sul sedile di fianco ed impostai il mio cellulare come ricerca di indirizzi, digitai il mio, lo trovai e glielo mostrai. Lui imposto' i dati nel suo tom tom , e partimmo. Guidava Tenendomi stretto a lui col braccio destro. Mentre viaggiavamo verso casa mia, pensai al parcheggio per il camion, gli spiegai la mia preoccupazione ma lui mi fece capire che il camion era vuoto, senza merce per cui non c'erano problemi. Arrivati nella via, parcheggiò e poi ci avviammo verso casa. Entrammo, lo feci accomodare, lui si guardò intorno e mi fece capire che gli piaceva. Aprii il frigorifero e la dispensa, gli feci vedere cosa potessi offrirgli da bere: c'erano birra e vino, indicò il vino. Ne versai in un bicchiere , gli indicai il divano , si sedette e glielo porsi. Ne bevve un sorso e gli feci capire se volesse farsi una doccia. Annuì, ma disse "dopo", con la mano mimo' il significato: con calma.
mi sedetti vicino a lui che con calma sorseggio' il vino, mentre io mi appoggiai al suo petto.
Passato qualche minuto, mi alzò il mento , mi guardo' a gesti e qualche parola mi fece capire che voleva farsi una doccia.
Io presi teli e asciugamani puliti e lo accompagnai verso il bagno.
Ritornai in cucina , poi senti aprire la porta del bagno e venne da me: era nudo con il telo da bagno cinto sul fianco, da cui si vedeva la forma del suo grosso uccello. Si sedette sul divano, io tirai fuori dei dolci , li misi su un vassoio e glieli porsi:ne prese uno e sorridendomi mi ringraziò.
Ne prendo anche io , poi gli faccio capire che vado in bagno. In bagno, mi sedetti sulla tazza per espellere lo sperma che avevo ancora dentro, mi lavai per bene e tornai di là.
Lo vidi addormentato sul divano, allora con delicatezza lo svegliai , lo presi per mano per condurlo in camera da letto. Si sdraio' , punto' la sveglia del cellulare alle 4.30, mi guardò e sorridendo mi disse " Boris domani presto!"
Spensi la luce, mi stesi vicino a lui che si girò e mi abbracciò e in poco tempo ci addormentammo,di un sonno profondo.
Alle 4.30 la sveglia suonò , lo sentii alzarsi, io accesi la luce, e un po' intontito e ancora assonnato mi alzai e andai in cucina. Mi raggiunse , eravamo nudi entrambi, ci guardammo e ci abbracciammo, io non resistetti a scendere verso il suo uccello e baciargli la grossa cappella. Mi tirò su e mi baciò.
Mi staccai e , aperto il frigorifero, gli feci guardare quello che c'era, chiedendogli, un po' in inglese ed un po' in italiano, cosa volesse per colazione . Mi indicò le uova e disse " caffè".
Gli preparai tre uova strapazzate con del prosciutto e misi su il caffè. Mentre lui ando' in bagno, preparai latte e biscotti per me.
Preparai la tavola e, tornato dal bagno , si sedette, io con lui, e iniziammo a mangiare.
Disse "buono, grazie", io sorrisi. Mentre mangiavamo ci guardavamo negli occhi, poi ad un tratto spostò la sedia e mi fece vedere il suo uccellone tosto,grosso e duro. Mi prese la mano e mi fece sedere sul divano, si abbassò a baciarmi, profondamente , scese e mi leccò e ciucciò i capezzoli, arrivò al mio uccello , lo leccò e guardandomi lo succhiò, poi mi alzo' le gambe e cominciò a leccarmi il culo ed il buco, a lingua piena , labbra e lingua, torno' su e mi bacio', io gli indicai il mobiletto vicino al divano, lui capì, lo aprì e prese il lubrificante che tenevo sempre lì. Mi fece girare in modo che fossi a 90, con le ginocchia piegate sul divano, le braccia appoggiate alla spalliera ed il culo inarcato a sua disposizione. Mi leccò ancora il buco, poi con un po' di lubrificante prese a massaggiarmelo mentre slinguazzava la mia schiena. Continuando a massaggiare il buco, si spostò ancora in sù per leccarmi il collo . Avevo i brividi in tutto il corpo, e gemevo, poi si mise del lubrificante sull'uccello , si appoggio sul mio culo e con le braccia mi cinse sino ad arrivare ai capezzoli, che accarezzò e strinse delicatamente con le dita.
Poi si scostò, mise una delle sue dita in bocca , poi l' appoggiò al mio buco lubrificato e spinse. Entrò con facilità ed io gemetti per il piacere. Ero felice, tra poco lo avrei avuto ancora dentro di me e con me. Girai la testa, e vidi che si mise altro lubrificante su quella cappella enorme e lungo l'asta nodosa. Il mio buco era ancora dolorante, ma non vedevo l'ora di sentirmi preso da quel pezzo di carne che mi allargava ancora.
Punto' la cappella , e spinse piano, entro' un poco e si fermo' , poi spinse ancora lentamente fino a che non entrò tutto: mi scappo' un gemito di dolore, lui fece per ritrarsi ma io lo fermai col braccio. Aspettò qualche istante, poi uscì e strusciò il cazzone sul mio spacco, in modo di potermi abbracciare. Mi cercò la bocca, voleva la mia bocca ed i baci, profondi e passionali. Ero in estasi. Si scostò e posizionò ancora la gigantesca cappella, e spinse piano, poi entrò tutto, il dolore c'era ancora ma più lieve, e poi ero così eccitato che lo avrei preso tutto in un colpo. Cominciò a spingere e piano entrò dentro di me, sino in fondo. Sentii ancora quella sensazione di pienezza, di essere assorbito da quel pezzo di carne che mi allargava dentro . Cominciò a muoversi lentamente, avanti ed indietro, senza uscire mai completamente, io sbavavo letteralmente , il mio uccello quasi mi faceva male tanto era duro, portai le mani indietro per aprire di più le chiappe, come fosse un invito a andare sempre più in fondo. Mentre il dolore scemava , il mio godimento aumentava.
Ansimavo e gemevo, lo stesso lui, mi appoggio le sue mani sulle spalle, uscì un pò poi entrò in un sol colpo. Urlai, era tutto in fondo , tutto dentro , largo e lungo che mi arrivava allo stomaco, si abbasso su di me e mi sussurro' all'orecchio " Boris love you". Andai in orbita, godevo e lui godeva insieme a me, presi ancora quel cazzone bellissimo, e presi dentro di me ancora Boris.
Le sue grosse palle sbattevano contro le mie, io gocciolavo precum a fiotti, ne presi con una mano e lo leccai goloso, ne presi ancora ma boris prese la mia mano e la giro' per ciucciarmi le dita.
Mi toccai dietro, il mio buco era teso allo spasmo, potevo quasi sentire il suo uccello attraverso la pelle tesa.
I suoi colpi si fecero più forti e rapidi, io sentivo calore e brividi che mi salivano dallo stomaco fino alla testa. Boris mi imprigionò con le braccia, tenendomi stretto e grugnì, stava ancora riempiendomi il culo della sua calda sborra. Sentii il primo schizzo dentro e venni anche io, senza toccarmi. Continuai a schizzare e lo fece anche lui dentro di me.Si accasciò su di me. Eravamo sfatti, io pieno del suo cazzo, della sua sborra..e pieno di amore per lui.
Si stacco' da me e uscì lentamente, io mi girai e mi accasciai sul divano, lui si chinò per baciarmi e mi abbraccio'. Si alzo' e disse" io andare ora". Guardai lui e , il suo bell'uccello scappellato era ancora corposo, notai una grossa goccia di sborra che usciva dalla cappella , d'istinto allungai la mano, la raccolsi e la leccai via goloso. Mi guardò e sorrise, si chino' a baciarmi ancora , esplorando la bocca con la lingua come a cercare il suo sapore.
Guardo' l'ora, e mi guardo' facendomi capire che doveva andare.
Ando' in bagno a lavarsi, dopo avergli passato i vestiti che avevo lavato e asciugato la sera prima. La lavasciuga appena acquistata ebbe il suo battesimo.
Uscì dal bagno con un sorriso incredibile e mi disse " tu forte. Tu ok per Boris".
Gli feci l'occhiolino ridendo e lo abbracciai forte.
Gli dissi , un po' in inglese ed un pò in italiano " la prossima volta che arrivi in Italia vieni ancora da me , ok" Annui sorridendo e mi abbracciò forte, mi prese la mano e se la portò sul cuore: lo guardai e questa volta gli occhi lucidi li aveva lui. Disse" I love you, mio cuore ora tuo" e mi baciò ancora, con passione e stringendomi forte.
Infilai una tuta al volo, gli diedi un sacchetto con del cibo che avevo preparato per lui , uscimmo di casa e ci incamminammo verso il camion. Aprì la portiera e salì, io cominciai a piangere, allora mi prese la mano e mi tiro' su e mi fece sedere sulle sue gambe, mi abbracciò forte e cominciò a piangere anche lui. Disse " I love you"
rimanemmo abbracciati un po', poi scesi, chiuse la portiera ,lui abbassò il finestrino mostrandomi il telefono facendomi capire che mi avrebbe chiamato. Avviò il motore e partì.

E' passato ormai qualche anno e da allora, ogni volta che viene a Milano ci vediamo.
Mi godo ogni momento che rimane con me, mi godo la sua dolcezza di maschio ed il suo corpo possente. Ogni volta facciamo l'amore con passione e forza, come fosse l'ultima. E' vero che siamo di culture diverse, parliamo lingue diverse, ma quando siamo vicini tutto si annulla.
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