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A cena da Cristiana


di Smithmarcus
22.03.2025    |    815    |    2 8.7
"Ma i fatti le stanno dando ragione..."
"Wow. amore mio, sei davvero figa!" le dico.
Io e Giulia ci stiamo preparando per andare a cena. Vogliamo essere casual ma eleganti, avendo ricevuto un invito a da amici.
Giulia, la mia compagna, è una donna stupenda. Alta, magra, slanciata, fisico da mannequin, e due fantastici occhi verdi a impreziosire un viso che pare uscito da una rivista di moda.
Quando mi ha comunicato l'invito a cena, da parte di Fabrizio e Cristiana, un leggero brivido mi è corso lungo la schiena, e capirete presto perché. Però devo ammettere che la situazione mi intrigava, e non ho saputo rinunciare. Così accettai.
Appena arrivati a casa dei nostri amici, Fabrizio ci accoglie, gioviale e sorridente, proveniente dalla cucina. Varchiamo la soglia, portando una bottiglia di ottimo vino, e ci salutiamo tutti e quattro calorosamente. Sono degli ottimi amici, e non li vedevamo da qualche tempo.
"Ciao." mi dice Cristiana, fissandomi con i suoi occhi nocciola.
La osservo. Il vestito violetto leggero che indossa, rende giustizia al suo corpo estremamente femminile. E' snella e alta, quasi quanto Giulia, probabilmente, ben proporzionata, ma rispetto alla mia compagna, il suo seno, grande e sodo, mi ha sempre fatto impazzire. O forse sarà stato il suo viso pulito, da brava ragazza, non so dirlo, certo è che Cristiana ha sempre popolato le mie fantasie erotiche, soprattutto le più perverse.
Ci sediamo sul divano intorno a un tavolino, e Fabrizio mi porge un aperitivo.
"Assaggia questo, e dimmi..." dice sorridendomi complice.
Lo sorseggio. E' davvero buono, gustoso e fresco. Mi complimento, vedo Giulia e Cristiana che chiacchierano fra loro. Sembrano affiatate e in sintonia. Io mi sento un po' strano, come se fossi intorpidito, vuoto. Vedo la mia donna, sempre sorridente, che estrae dalla sua borsa una busta da lettera, facendola scivolare sul tavolino. Ha una piega maliziosa sul volto.
"Guarda che belle, Cri!" dice, indicando la busta, rivolta alla sua amica.
Un campanello d'allarme si accende nella mia testa, come di un pericolo imminente, ma mi sento vacuo, come se fossi incapace di reagire.
Cristiana, ignara, prende la busta e la apre, estraendo il contenuto all'interno. Sono fotografie. Le guarda una a una. Vedo all'improvviso la sua espressione mutare, gelarsi. Spalanca gli occhi per la sorpresa. Guarda subito verso di me, trattenendo il respiro.
"Io...io..." riesce solo a balbettare. Il suo viso è tra l'imbarazzato e l'indignato.
"Sei venuta bene, no?" la incalza Giulia, sogghignando.
Mi allungo, con grande sforzo, e prendo le foto in mano. Oddio. Ritraggono me e Cristiana, nudi, completamente, che scopiamo. Chi ce le ha fatte? Come possono esistere queste foto? Eravamo soli in un hotel, quando è successo. Eppure non ci sono dubbi, sono inequivocabili. E vuol dire che siamo nella merda. Cri è rossa in viso. Non perde la sua espressione da brava ragazza neanche ora, nonostante tutto. Nonostante che, imbarazzatissima, stia venendo svergognata pubblicamente. Fabrizio viceversa è impassibile. Guarda sua moglie, che tiene lo sguardo basso, sprofondata nella vergogna. Devo fare qualcosa, mi dico, ma non so cosa. Cri è una persona troppo pulita, non sa uscire da questa situazione, ammetterà tutto senza difendersi.
Faccio per alzarmi, ma ricado pesantemente sul divano. Cazzo, l'aperitivo che mi ha dato Fabrizio...doveva essere drogato. Mi sento sveglio, lucido, ma non riesco a muovere un muscolo. Lui mi guarda e ride.
"Stai calmo stallone." dice.
E d'altra parte non posso fare altro. Osservo.
Giulia è andata alle spalle di Cristiana, come a volerle massaggiare le spalle. Le fa scivolare giù una spallina del vestito. Approfitta del fatto che la sua amica, stritolata dal senso di colpa, non reagisca in nessun modo.
"Ooops! Che sbadata!" le dice.
"Giulia ascolta...io...scusami...davvero. E' successo solo una volta...è stato uno sbaglio. Non ricapiterà più. Era...un momento particolare...difficile per me." tenta di giustificarsi Cristiana.
"Oh poverina...eri cosi sensibile, vero?" insiste la mia donna, per nulla intenerita, alle sue spalle. Le abbassa pure la seconda spallina, e il vestito di Cri, si abbassa fino ai fianchi, scoprendole tutta la parte superiore.
"Ma che fai?!?!" dice lei vedendosi ridotta in reggiseno. Cerca di coprirsi con le braccia frontalmente. Si sente i nostri occhi addosso. Ma cosa sta succedendo, mi chiedo.
"Ora sei pudica, tesoro? - le dice Fabrizio, provocandola – In quelle foto non lo sembravi tanto."
"Fabri, amore, hai ragione...sono stata imperdonabile...ma ti scongiuro, è stato davvero solo un errore..." tenta di difendersi lei.
"Un errore che però mi sembrava ti piacesse...mentre ti facevi sfondare dal cazzo del mio uomo." interviene Giulia, sempre dietro le sue spalle.
"Io..." balbetta Cristiana, sentendosi presa tra due fuochi.
Giulia ora le abbassa completamente il vestito, lasciandola solo con scarpe decolletè con tacco alto, calze velate, reggicalze e completo intimo, accrescendo enormemente il suo imbarazzo.
"Ti eri messa tutto ciò, per fare anche oggi la troia col mio uomo?" le sussurra all'orecchio.
Sentire queste parole mormorate nell'orecchio fa avvertire un brivido lungo la schiena a Cristiana. Si interroga a cosa sia dovuto. Paura? Giulia è davvero arrabbiata e ne ha ragione pienamente, ma non è tipa da incutere paura, così smilza e lunga. Eccitazione? Sentirsi mezza nuda, trattata come una volgare troia, le causa forse degli impulsi fortemente afrodisiaci? Non sa darsi una risposta, ma la sensazione la allarma.
"No, no...te l'ho detto...è...è successo mesi fa...solo....solo una volta..." prova ancora flebilmente a discolparsi. Suda, sentendosi braccata.
Ma le mani di Giulia, sempre più invadenti, si insinuano sotto le bretelline del suo reggiseno, entrando a contatto con la pelle del suo grosso seno, arrivando fino a sentire i suoi capezzoli turgidi.
"Giulia...ti prego...non...non farlo... - supplica – Ho sbagliato, ok, ma non voglio litigare con te...toglimi òle mani dal seno..."
"Hai paura che possa farti male alle tue stupende tettone XXL, Cri, troia che non sei altra?" la umilia ancora la mia donna, con una nota sprezzante nella sua voce.
Seduto nel divano, sprofondato e impossibilitato a muovermi, le studio con attenzione. Sento il mio cazzo che si gonfia e diventa duro ed enorme. Noto che ogni insulto della mia compagna provoca un brivido in Cristiana.
E ancora di più ottiene, quando le sgancia il reggiseno, lasciandola di fatto, a seno nudo. Cri è imbarazzatissima, le sue guance si arrossano rapidamente.
"Come cazzo ti permetti..." prova a ringhiare reagendo. E' furiosa, ma al tempo stesso vulnerabile.
Infatti la sua boria dura solo un attimo. Fino al momento in cui sente pollice e indice della mia donna chiudersi sui suoi capezzoli nudi, e strizzarli torcendoli con cattiveria. La sento emettere un urlo di dolore, e la vedo piagnucolare cadendo in ginocchio.
"Che cuor di leone! - la sfotte Giulia continuando a pizzicare e tirare duramente la punta dei suoi seni – Capezzoli ipersensibili?"
"Giulia aspetta... - geme lei scuotendo la testa in evidente difficoltà – mi fai male...lasciami le tette...."
"Andiamo tesoro! Fatti un po' rispettare!" ride divertito Fabrizio, ora seduto proprio a fianco a me. Sentendo l'incitamento, forse canzonatorio, di suo marito, Cristiana tira fuori un po' di orgoglio, rialzandosi, e fronteggiando Giulia.
"Lasciami." le dice perentoria, afferrandole i polsi e levandole le mani dai seni.
Ma fa davvero molto effetto vederla in piedi solo con perizoma, calze, reggicalze e tacco alto, fronteggiare un'altra donna, la mia, davanti a lei. Le due, alte e slanciate, si fissano negli occhi, con aria di sfida. Era una mia fantasia da molto tempo.
"Ora esci da casa mia. Subito." sibila Cristiana.
"Allora non hai capito nulla." replica la mia donna per nulla spaventata.
E lascia partire un solo unico schiaffone sulla guancia della padrona di casa, arrossandola vistosamente. Vedo Cri barcollare di nuovo in difficoltà. Così seminuda sembra troppo indifesa. Infatti Giulia la afferra per i capelli, la fa roteare su sè stessa, e con molta facilità, la scaglia contro un divano.
L'atterraggio non è particolarmente duro, ma Cristiana sa bene che sta facendo una pessima figura da ogni punto di vista. Giulia è magra, anche più di lei, non è certo una donna pronta a battersi, ma sembra sempre esserle un passo avanti. E sa quali tasti toccare per farle male. Non le da alcun respiro.
"...aspetta...fermati...ragioniamo..." prova ancora pateticamente a trattare.
Ma dopo un attimo si trova spintonata al muro, dove sbatte di schiena, cadendo poi in ginocchio a terra.
"Andiamo, tesoro, sei penosa! Non riesci a combinare nulla!" la stuzzica, deridendola, suo marito. E' la punizione che meritava.
"...s-sei uno stronzo..." mormora lei. Ma sa che non è davvero nella posizione di insultare.
Infatti Giulia le afferra ancora i capezzoli, costringendola a rialzarsi. Ora sento Cri urlare. La mia compagna le sta strizzando la punta dei seni con ancora più forza, tirandoli, e costringendola ad alzarsi da terra. Con un sorriso di trionfo la trascina con sé, torturandola nel suo punto più sensibile.
"Basta! Basta! Mi arrendooooo... - strilla Cri, devastata – farò tutto...tutto ciò che vuoi...ma smetti di tormentarmi le tette!".
"Brava. - commenta Giulia soddisfatta – Farai proprio tutto ciò che voglio, come hai detto...e cominciamo dal correggere questo abbigliamento."
E, senza aggiungere altro, le sfila gli slip, facendoli cadere a terra, lasciandola solo con tacco dodici, calze velate e reggicalze. Cristiana è sempre più in imbarazzo. Non sa che fare. Giulia le studia la figa, facendola arrossire in volto ancora una volta.
"Non va bene, amica mia. Ci sono un po' di peletti. Leggeri ma ci sono. Li dobbiamo rasare." dice.
Come se l'avesse letta nel pensiero, Fabrizio le porge prontamente il proprio rasoio. Non credo ai miei occhi. Cosa vuole farle quella pazza della mia donna? La vedo spingerla sul divano, senza nessun riguardo.
"Allarga le cosce, troia. Tanto ci sei abituata." le dice con disprezzo, accompagnando la frase, con un calcetto sul polpaccio.
Terrorizzata, Cristiana esegue l'ordine, sotto lo sguardo eccitato di suo marito. In un attimo Giulia si china su di lei, e comincia con grande delicatezza e precisione a rasarle il sesso perfettamente. I mugolii di Cristiana sono inconfondibili. La sottomissione alla sua rivale, ed essere leggermente sfiorata dalla lama del rasoio, la sta eccitando. E pure molto.
Vorrei alzarmi, poter fare qualcosa, ma i miei muscoli non rispondono ai miei comandi. Giulia invece si sta proprio divertendo nel consumare questa vendetta. Si siede nel divano con movenze da regina. Si sfila i pantaloni, e si leva le scarpe. Le sue cosce sono chilometriche, rimango sempre affascinato ogni volta che le vedo.
"Inginocchiati davanti a me! E leccami i piedi!" ordina alla sua avversaria sconfitta.
"Giuly, ti prego...non faccio queste cose..." supplica quell'altra.
"Vuoi fare la santerellina con me? Dopo che ti sei scopata il mio uomo?? Ora inginocchiati e fai ciò che ho detto, o riprendo a maciullarti quelle tettone da porcona che hai!"
Il suo comando è perentorio e inequivocabile. Cri abbassa gli occhi a terra, non può credere di essere stata catapultata in questo incubo assurdo. Anche se tutto le risulta estremamente eccitante. Non appena si inginocchia, Giulia allunga un piede, mettendolo subito sul suo viso a contatto con le sue labbra carnose. L'alluce si fa strada fra le sue labbra. Per qualche momento, Cristiana si rifiuta di accoglierlo, ma poi si ricorda quale è la sua posizione, e lascia socchiusa la sua bocca, consentendo al ditone del piede della mia donna di penetrarle dentro.
"Lecca bene. In mezzo alle dita." comanda Giulia.
In automatico, la sua lingua comincia a eseguire, esplorando le affusolate e sexy dita della mia arrogante compagna, e gli spazi fra esse. Sono stupito dalla sua mancanza di orgoglio, ma ancora più sono indubbiamente eccitato. E direi che lo sia anche Fabrizio. Ma quello che più mi sorprende, e vedere che lo è anche Cristiana. I suoi capezzoli sono enormi, rossi, gonfi, e turgidi. E quel che è peggio, in un momento, se ne accorge anche Giulia.
"Ti sta piacendo, lurida cagna! Chi l'avrebbe detto che eri una troiona sottomessa?! - le dice con espressione di sorpresa e trionfo. - Vai punita per questo."
"...no, ti prego..." balbetta lei. Ma ormai ha capito quali sono le dinamiche. Non le sembra di avere via d'uscita.
Infatti Giulia, senza nemmeno ascoltarla, fruga dentro la sua borsa, ed estrae dei piccolissimi elastici, molto stretti. Con meticolosa precisione, li applica ai capezzoli della sua vittima, curandosi bene che le infliggano tormento irresistibile.
"Ahhhhhh, no! No!! Stringono troppo! Fanno maleeee!!" urla Cri. Suda vistosamente, e scendono dai suoi occhi anche dei caldi lacrimoni.
Non posso non notare quanto il suo disabbigliamento, il suo seno enorme su un corpo snello, i capezzoli turgidi stritolati dagli elastici, il sudore e la sofferenza sul suo viso, la rendano ancora più sexy. Il suo corpo sembra essere fatto per il sesso, e contrasta con il viso angelico e col carattere buono e remissivo.
Giulia si alza dal divano, la prende per i capelli, e, ancheggiando sinuosamente, la trascina dietro di sè, costringendola a gattonare. Si diverte a portarla in giro come il proprio animale domestico. La orienta di fronte a Fabrizio, seduto sul divano giusto di fronte a lei.
"La tua moglie troia sta soffrendo molto, che ne dici?" gli dice.
"Credo sia giusto." risponde lui glaciale.
"Non ti dispiace?" insiste lei.
"No, se lo merita."
"Fabri...amore ti prego...fai qualcosa...fermala...è pazza, mi sta facendo male..." supplica Cristiana, sofferente.
In tutta risposta, lui si sporge in avanti, e sputa in pieno sul viso di sua moglie, prima di appoggiarsi allo schienale comodamente.
"E' la appropriata punizione per la troia che sei, tesoro." commenta con un sorrisino soddisfatto.
"Spero che tu abbia capito che non avrai aiuto da nessuno stasera, cagna. Giusto?" la apostrofa ancora Giulia.
Distrutta nel morale, Cristiana piega la testa sconfortata, senza aggiungere nessuna parola.
"Però hai cercato di aizzarmi contro tuo marito. Un bruttissimo gesto. Che va punito." prosegue Giulia.
"...oddio no, Giuly...cos'altro vuoi farmi..." supplica la schiava penosamente, scuotendo la testa.
Giulia non risponde. Sta nuovamente frugando nella sua borsa. E, dopo qualche secondo di ricerche, ne estrae un plug anale, discretamente grosso, mostrandolo con un gran sorriso di soddisfazione.
"Questo è perfetto per una troia della alta società come te, cara!" le dice.
"No! No...cosa vuoi fare?" chiede Cristiana preoccupata, non conoscendo la natura dell'attrezzo, anche se non è difficile immaginare lo scopo. Ma Giulia le si avvicina, mettendola a carponi, le passa due dita nella figa, trovandola sorprendentemente fradicia.
"Sei proprio una puttana travestita da brava moglie..." la insulta.
E contemporaneamente usa l'umore della sua figa eccitata per lubrificare il buchetto di dietro, nel quale subito dopo inserisce il plug. Cristiana sobbalza sorpresa, deglutendo sconvolta.
"...ti prego...sono vergine lì dietro..." supplica sommessamente.
"Ma ti piacerebbe non esserlo, vero?" la incalza Giulia.
"...no...io, no...cioè...oddio...." farfuglia lei, completamente confusa.
Giulia scoppia a ridere. Avendo la sua preda vicinissima, e posta a quattro zampe, non resiste alla tentazione di schiaffeggiarle il culo con grande forza, lasciando i segni rossi delle sue mani sui glutei della sconfitta vittima. Sento Cri urlare. Le sue grida sono di dolore, ma si sentono anche inconfondibili note di eccitazione. E Giulia le distingue benissimo, aumentando l'intensità dei colpi. Mi sembra evidente come voglia portarla alla massima eccitazione per mostrarci quanto sia cagna la sua amica traditrice. E ci sta riuscendo benissimo. Cristiana è investita da sensazioni nuove. Non era mai stata dominata così brutalmente da una donna, e oltretutto in pubblico. Scuote la testa cercando di scacciare via il piacere, ma non sembra affatto riuscirci.
"No, Giulia...basta, ti prego...ahhh oddio..." supplica, messa di nuovo indegnamente a carponi.
"Ma stai zitta, troia. Sei in cerca di piacere, lo vedo. Il tuo corpo da puttana lo desidera." le risponde la mia donna, portando indice e medio a sfiorarle il clitoride. Cristiana sobbalza ancora di più, ansima, sta impazzendo.
"Oddio, Giulia, no...." riesce solo a farfugliare. Ma il tocco della mia compagna è delicato e le leva ogni possibilità di reazione. Ormai è ridotta a una cagna in calore. Ansima e geme, devastata dal piacere. Mugola, farfugliando frasi senza senso. E noi non possiamo che apprezzare.
Io sento che l'effetto della droga sta svanendo. Ora riesco a muovere le braccia e le gambe. Ma ormai chi se ne frega, sto lì e mi gusto lo spettacolo del culo di Cristiana percosso dagli sculaccioni taglienti di Giulia. I gemiti di Cri sono caldi e pieni di eccitazione. E noto che Fabrizio è come ipnotizzato, mentre vede i grossi seni di sua moglie, con i capezzoli turgidi e costretti dai laccetti, ballare mentre il suo corpo ondeggia in preda a piacere irresistibile.
"Quanto sei puttana, amica mia, chi l'avrebbe mai detto..." infierisce Giulia, molto divertita dal crollo della resistenza dell'altra.
Ma i fatti le stanno dando ragione. Le sue difese sono crollate del tutto. Cristiana, toccata opportunamente, in pochissimo tempo sta scivolando verso un potente orgasmo, non riuscendo nemmeno a trattenere i gemiti di piacere.
"Oddio Giulia...non riesco a trattenermi...non ci riesco! Mi stai...facendo venireeeeee...." urla scompostamente, mentre la mia compagna, completamente padrona della situazione, ride di gusto.
Aumenta la frequenza del tocco sul clitoride, e Cristiana, presto, cede definitivamente, lasciandosi andare e godendo senza alcun ritegno.
"Avete visto quanto è cagna?" ci dice, afferrandola per i capelli, e sollevandole la testa, mostrandoci il suo volto sconvolto dall'umiliazione.
Senza nessun rispetto, la butta sul tappeto, schiena a terra. Quindi si sfila le mutandine, con un sorriso malizioso. Rimango sorpreso dalla naturalezza con cui Giulia esegua queste operazioni, mostrando una notevole perversione naturale. Infatti un secondo dopo le si siede, con la passera nuda, comodamente sul viso. I mugolii della sottomessa moglie del mio amico, denotano una notevole sofferenza nel respirare.
"Muovi la lingua, cagna. Sei mia." le dice Giulia senza nessuna pietà.
E accompagna le sue parole ancheggiando sinuosamente sul viso di Cristiana. Per non farle dimenticare il suo stato di completa sottomissione, le affibbia precisi e dolorosissimi schiaffetti sulla punta dei capezzoli che mandano la schiava nel panico, costringendola a muovere la lingua senza nemmeno lontanamente pensare di opporre una qualche resistenza. E presto ci mostra che ha davvero del talento nella sottomissione. Infatti vedo il meraviglioso viso di Giulia contrarsi dall'eccitazione, mordendosi il labbro inferiore voluttuosamente.
"Hmm brava, brava, schiava..." mormora fra sé, continuando a muovere la sua figa ormai fradicia sulla faccia della malcapitata traditrice.
E anche lei, in verità, mostra una resistenza piuttosto bassa al piacere, perché sento i suoi mugolii farsi inesorabilmente più rapidi e intensi. Probabilmente dominare in modo brutale la sua amica le è piaciuto più di quanto abbiamo pensato. La sento ansimare ormai senza sosta, in modo sempre più sostenuto. E dopo una trentina di secondi esplodere in un orgasmo bagnatissimo sulla faccia della povera Cri, distrutta dal piacere e dall'umiliazione.
"Wow! Brava troia...hai fatto davvero un gran bel lavoro..." le dice Giulia, scivolando via da lei, e sedendosi sul tappeto per recuperare le forze. Sembra appagata dall'avere ridotto così la sua amica e rivale. Ma non è certo ancora abbastanza per farle pagare il grave tradimento.
Infatti Cristiana è ancora sdraiata a terra. Respira profondamente, naturalmente è sconvolta. Pensa al fatto che la sua amica l'abbia prima battuta corpo a corpo, poi costretta a venire di fronte a suo marito e al suo amante, e infine l'abbia usata come oggetto sessuale per darsi piacere, venendole completamente in faccia. Il suo viso è molto arrossato, pieno di umori misti fra lacrime, sudore e liquidi da orgasmo.
E però Giulia non ha affatto finito. Le stringe, di nuovo, fra pollice e indice i capezzoli ormai ipersensibili.
"Ouuhhh....n-no Giulia, basta, ti prego...." supplica avvertendo di nuovo dolore intenso nel suo punto più debole.
"Ora rimettiti in ginocchio, cagna." le ordina.
Lei sommessamente esegue.
"Venite, ragazzi – dice Giulia rivolta a noi. Ormai ha capito che anche io posso muovermi tranquillamente – Non state lì, avvicinatevi."
Incuriositi, ci solleviamo dal divano. Per i primi passi sono un po' intorpidito, ma poi tutto è tornato normale. Non ha bisogno di dirci nulla. Si capisce che siamo eccitati da morire. Entrambi liberiamo i nostri cazzi. Sono in tiro, ovviamente.
Non vuole privarsi del piacere di essere lei a dirlo. Così, giusto per renderlo più umiliante e degradante per la sua amica.
"Forza, sburratele in faccia a questa lurida cagna." ci dice.
"Oh no...ma perché..." piagnucola lei.
"Sulla tua faccia da gran brava moglie, ma invece grandissima troia." insiste.
E noi non ci mettiamo molto. Siamo già al culmine dell'eccitazione. Un po' mi dispiace, devo ammetterlo, in fondo Cri è una donna dolcissima, e con lei ho passato una notte stupenda, però non sono più in grado di ragionare molto lucidamente. E Fabrizio ancora meno.
Meno di un paio di minuti e le veniamo tutti e due sul viso, sporcandola ancora di più. Noto come stia sprofondando sempre di più nella vergogna, non ho dubbi. Una donna così di classe. Ma, forse involontariamente o forse no, estrae la lingua, leccando una goccia di sperma che le cola sulla guancia.
"Non riesci proprio a non essere cagna eh..." la apostrofa Giulia, notando il gesto.
Quindi la afferra ancora per i capezzoli, e la risolleva da terra.
"Oddio Giulia, non farmi male ancora, ti prego...lasciami i capezzoli...questi elastichini me li stanno già distruggendo..." supplica ormai annichilita, sempre con meno orgoglio.
"Sei proprio una cagna." la umilia la mia donna, godendosi sempre di più il totale dominio della amica soggiogata.
"Basta, ti prego, cosa vuoi farmi ancora..." chiede preoccupata la padrona di casa.
"Oh adesso noi ci siederemo a tavola. E tu, vestita così, senza lavarti, lurida come sei, ci servirai la cena. E mentre noi mangeremo, tu rimarrai in ginocchio a fianco al tavolo, come una brava cagnolona. Capito?"
"No, dai...è...è troppo umiliante..." supplica pateticamente.
"E' proprio ciò che deve essere, infatti. Devi sentirti ridotta a un animale strisciante." conferma la mia donna, spietata.
TLIN TLON.
All'improvviso suona il campanello di casa. Io e Fabrizio siamo sorpresi, Cristiana spalanca gli occhi, terrorizzata.
"Chi...chi è?" chiede spaventata.
Chiaramente, è sostanzialmente nuda, e fradicia di umori vari. Chiunque la vedesse, costituirebbe per lei la rovina assoluta.
"Oh...- ridacchia Giulia – Mi sono semplicemente permessa di invitare una persona che se ne intende di queste cose..."
"No, Giulia sei pazza...." protesta Cri nella totale angoscia.
"Vai ad aprire la porta, immediatamente." le ordina l'altra.
"No, no...non voglio!"
Ma chiaramente la mia compagna sa perfettamente come costringerla. Le si avvicina e le torce un capezzolo, già rosso e gonfio. Cristiana stringe i denti cercando di resistere. Coraggiosa devo dire.
Ma solo per pochi secondi. Poi crolla, strillando disperata.
"Bastaaaaaa! Va bene...va bene..." conclude sommessamente ansimando.
Ancora una volta Giulia l'ha sottomessa.
Con lo sguardo basso, pieno di vergogna, Cristiana, obbligata, va alla porta. Con un brivido nella schiena, nuda, sudata e piena di ogni genere di liquidi sul corpo, la apre.
Si fa coraggio, e solleva la testa per capire davanti a chi si sta presentando in quelle oscene condizioni.
E davanti a lei appare...
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