trans
Storia della mia vita 6
di Moltoesigente1
26.11.2023 |
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"Non vedevo l’ora che Ramona tornasse, mi prendesse e finalmente mi stuprasse per la prima volta..."
Continuazione da STORIA DELLA MIA VITA 5CAPITOLO 6. L'ATTESA
Trascorsi le settimane di assenza delle mie nuove amiche contando i giorni che mancavano al loro rientro. Ma ne approfittai per continuare con gli esercizi di penetrazione con il cazzo grosso.
Ora potevo farlo con calma, perché avevo davanti molti giorni e non ero più ansioso di fare in fretta nell’allargare il mio culetto a sufficienza per poter prendere un cazzo vero.
Me ne servii quasi tutte le sere, spingendo il cazzo ben lubrificato contro l’orifizio anale fino alla penetrazione del buchetto.
Dopo alcuni giorni riuscivo a farlo abbastanza bene e a spingerlo anche piuttosto dentro senza che mi facesse troppo male. Molto spesso il cazzo mi diventava veramente duro per il godimento che mi provocava il sentirmi inculato ed ero costretto a masturbarmi. Purtroppo, la tensione erotica scendeva quando mi masturbavo, proprio come mi aveva anticipato Ramona, e mi veniva da dormire invece di continuare gli esercizi.
A un certo punto, pensando di non riuscire a progredire abbastanza, decisi di non masturbarmi più quando mi inculavo, anche se l’eccitazione era forte. In questo modo riuscii anche, una notte, a tenere dentro il cazzo fino alla mattina dopo, senza riuscire però a dormire. All’alba, comunque, mi dovetti masturbare ed ebbi un orgasmo veramente esplosivo.
Ormai mi sentivo pronto. Ramona avrebbe senz’altro potuto entrare nel mio culo senza eccessiva fatica. L’ano era diventato morbido ed elastico a sufficienza per aprirsi anche al suo grosso cazzo.
A quel punto, però, mi sorse un dubbio che mi lasciò pieno di angoscia. Penetrarmi sarebbe stato ormai sicuramente possibile per lei, ma il suo cazzo non era soltanto grosso, ma anche lungo! E io ero molto più piccolo di lei! Mi stavo amaramente convincendo che non sarebbe stato possibile per lei incularmi fino in fondo, facendo entrare tutto il cazzo fino alla base. E contro questo non potevo fare nulla: non ci sarebbero stati esercizi adatti a correggere questo stato. Se il mio retto fosse stato troppo corto per lei, mai si sarebbe potuta soddisfare provando la sensazione di avere il suo membro completamente dentro il mio corpo! Fu una dolorosa presa di coscienza di una situazione irrimediabile.
Ormai il dubbio era diventato assillante e continuava a rodermi dentro. Non vedevo l’ora che Ramona tornasse, mi prendesse e finalmente mi stuprasse per la prima volta. Ma l’idea che non potesse entrare completamente tutta dentro mi rendeva triste e infelice. Man mano che si avvicinava il loro ritorno, però, prevaleva sempre di più l’eccitazione provocata dall’attesa del mio prossimo incontro con lei.
Naturalmente, il trascorrere del tempo sotto un sole caldo ma reso gradevole dalle brezze marine, la rilassatezza della vacanza, le nudità della spiaggia e l’accendersi dei desideri sessuali indotti da tutto questo non potevano certo frenare le mie nuove amiche dalle tipiche avventure d’agosto.
E Ramona, che delle tre era la più vistosa e procace, oltre che la più decisa e sicura di sé, si era certamente divertita quanto voleva, giocando con gli inevitabili spasimanti e possedendo chi le piaceva di più.
Probabilmente, oltre a godersi qualche avventura erotica, si era anche gustata una relazione fissa come quelle che si vivono al mare d’estate.
Ovviamente, non seppi mai nulla di tutto ciò e nessuno si preoccupò certo di farmene cenno. Comunque, ero troppo preso dalla spasmodica attesa del suo ritorno ed ero ancora troppo ingenuo per pensare che durante quella vacanza non accadessero le cose che accadono normalmente in quelle situazioni. D’altra parte, neppure potevo vantare nulla che giustificasse il mio essere geloso.
Seguirà: CAPITOLO 7 - L'INIZIAZIONE
Titolo: STORIA DELLA MIA VITA 7
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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