Marco e la casa diroccata

Marco si era trasferito sei mesi prima.Ci eravamo conosciuti in maniera semplice.Passava spesso sotto casa mia e quando ero sul balcone mi salutava con un sorriso e un ciao.
Con il tempo ogni tanto saliva a casa mia dove si capi che c'era simpatia naturale.
Marco era ritornato dove era cresciuto da bambino e voleva rimettere a posto laproprietà dei nonni; la proprietà consisteva in terra e con una casa abbandonata sul punto più in alto, Inoltre si era lasciata dopo 10 anni con la sua fidanzata ed ancora ci pensava.
Spesso lo consigliavo di andare oltre anche non funzionava laregola del chiodo scaccia chiodo.
Erano incontro molto leggeri e piacevoli, un paiodi volte mi aveva baciata con dolcezza ma non era andato oltre; ancora pensava allasua ex ed era etero puro.
Spesso lo prendevo in giro provocandolo. Ovviamento ero sempre vestita carina.Co
Con l'arrivo della primavera il primocaldoci rendeva più effervescentie spessomi chiamava:belculo,belle cosce e ioancheggiavo sensuale.
Un sabato seraverso le ottosi presenta vestito casua lcon camicia bianca e pantaloni di tela leggeri.
Eravamo amici affiatati, con una pacca sul culo mi dice che mi porta a vedere la casa dei nonni. Accetto volentieri.
Metto scarpe basse e lascio ilvestitino bianco di lino.
Ci inoltriamo salendo nella natura pura e la cosa mi mette di buon umore.Marcosembra felice comeun bambino.
Arrivati scendiamo e il posto stando sulla collina è uno spettacolo divino , la casa beh era veramente diroccatta; aveva il fascino delle case antiche i rovi la circondavano,lestanze erano spoglie ma mi mi ispiravano.
Fuori c'era pure un pozzo antico. Marco era molto provocante e io inizavo a sentirmi in trappola.
Mi tira a se per darmi un bacio da maschio molto provocante che mi lasciia senza fiato; si stacca e vedo che nei pantaloni di tela il suo pisello è in erezione.
Marco ècambiato mi marca stretta,mi prende per i fianchi e strusciandosi i appoggia sul pozzo. Voglio tenerlo buono ma inutile sento che con la punta cerca di penetrarmi, lo prego di mettere il preservativo e di fare piano perchèsento che è grande. Aggingo se mi fa male lo taglio con i denti. No sente ragione anche se lentamente mi penetra deciso.Sento bruciore ma mi piace,lo capisce emi scopa da selvaggio con un esplosione universale.Sono devastata ma mi piace che rimane dentro non duro.
mi sdraio sul prato e porotesto che mi ha spaccata e sono dolorante, mi accarezza dolcemente e ci baciamo.Gli tolgo il preservativo pieno e lo prendo in giro.
Ma i nostri corpi ne vogliono ancora. Gli dico che ora si sdraia sulprato e lo scopo io candela.
Lo faccio impazzire mugolando da femmina in calore sotto la luce della luna sulla mia pelle ambrata. Una scopata lunga e stellare.
Da quella sera la casa diroccatta è diventata lanostra alcova. ha messo anche un materazzo per terra.
Il posto ha magia e ci fa diventare due animali; mi scopa in tutte le posizioni, lo prendo anche in bocca vogliosa ma soprattutto mi faccio montare da troia.
Superate le paure iniziali diventiamo una coppia verae in breve tempo mi inizia a riempire con il suo sperma. questo mi fa diventare piu vogliosa e se ne approfitta.