trans
Luciano e Maria capitolo quattro
di simona27
22.11.2021 |
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"Mangiata la pizza, andiamo a casa di un suo amico che per l'occasione ce la concede fino a mezzanotte, ora sono le 21, abbiamo tre ore, io vorrei rientrare..."
Maria racconta:Stasera me ne esco, non con la mia amica ma con un collega di lavoro, lui è sposato, è da qualche mese che mi fa il filo, finora l'ho respinto usando tutto il garbo che ho, ma da quando Luciano ha cominciato a perdere dei colpi, sento la necessità di fare sesso, l'amore lo posso fare solo con lui.
Vado in pizzeria e lui è lì che mi aspetta, felicissimo (te lo credo lui più di 40 anni con una di 26), di poter stare una sera in compagnia di una giovane donna, quasi in calore.
Mangiamo la pizza in fretta, ambedue ci rendiamo conto che il tempo è tiranno, non vogliamo fare troppo tardi, le giustificazioni poi sarebbero difficili da dare. Mangiata la pizza, andiamo a casa di un suo amico che per l'occasione ce la concede fino a mezzanotte, ora sono le 21, abbiamo tre ore, io vorrei rientrare prima, molto prima e glielo dico, anche lui la pensa come me, quindi arriviamo a casa e senza tanti preamboli ci spogliamo e cominciamo a fare la conoscenza dei nostri corpi. Lui ha un fisico un pò appesantito, è alto, capelli e occhi marrone, ma quello che mi piace di più è la sua arma, mi presenta un gioiello dalle dimensioni un pò più grandi di quelle di Luciano, mi tranquillizzo, non mi darà fastidio, così inizio a prenderci confidenza, lo prendo in mano, lo lecco sulla punta, poi scendo alle palle, risalgo, lo imbocco iniziando un pompino al meglio delle mie possibilità, sento dai suoi mugolii che apprezza, mi tiene il capo, mi guida e dopo poco mi viene in bocca, penso sia tutto finito, ma dopo pochi minuti, intanto che si riprende, comincia a baciarmi, a leccarmi i capezzoli, poi scende sull'ombelico per arrivare alla patatina, ci si tuffa sopra, mi apre le valve con le dita e inizia a leccarmela dal basso verso l'alto, all'inizio non arriva al clitoride, ma dopo poco lo afferra con le labbra, me lo tira e mi provoca un delizioso orgasmo.
Non mi lascia il tempo di tirare il fiato che mi presenta davanti alla bocca il suo cazzo, a metà tiro, occorrono poche slinguate che è pronto nuovamente a darmi piacere, mi mette prona e dolcemente me lo infila fino in fondo, si dà un ritmo dapprima lento, poi accelera, di nuovo lento, riaccelera e quando capisce che sto quasi per venire, diventa velocissimo, quando anche lui è in arrivo mi dà dei colpi profondi e possenti così arriviamo insieme, mi riempie.
Credo che per lui sia abbastanza perchè esce subito e va in cucina, torna dopo 5 minuti con una lattina di aranciata e beviamo, tempo ancora qualche minuto e ricomincia ad accarezzarmi il seno, poi la passera, col dito mi tormenta il clito e io reagisco subito, gli riprendo in bocca il cazzo e con mio stupore si rialza quasi subito, stavolta mi vuole supina, dice che mi vuole vedere in faccia, lo assecondo, così mi rientra dentro, stavolta senza tanti riguardi e mi scopa con molta energia, mi sto godendo questa serata di sesso, vengo ancora e poi ancora, devo dire che lui lo sa usare molto bene, sta pure durando abbastanza, ma ora è lui in dirittura e mi viene di nuovo dentro, così concludiamo la serata.
Abbiamo dei minuti per riprendere fiato e gli dico che questa è stata un'occasione unica, che per conto mio non avrà un seguito, lo vedo un attimo pensieroso, poi con un sorriso ammette che anche per lui è la cosa più giusta e corretta da fare, ha moglie e due figli.
Ci ricomponiamo, rimettiamo a posto il letto, lui lascia un biglietto di ringraziamento e usciamo, quando siamo in strada ognuno va verso la propria auto senza neanche guardarci.
Rientro in casa, sono le 23, quindi non ho fatto molto tardi, lo vedo sollevato, ma anche vestito di tutto punto, si è messo l'ultimo vestito che gli ho comprato, ha le calze, le scarpe, e sotto di sicuro ha l'intimo, mi si avvicina mi annusa, mi mette una mano sulla patatina, sente le mutandine bagnate, ci struscia su due dita più volte le ritrae e le lecca, poi mi guarda e mi chiede: "Raccontami con chi, dove e quanto ha goduto, hai la figa piena di sborra e non è una sola venuta".
A questo punto mi siedo di fianco a lui, lo abbraccio e comincio a dire quello che ho fatto, senza tralasciare neanche un particolare. Lui ha le lacrime agli occhi.
Per un momento mi fa compassione, ma ora devo essere forte, così mi impongo di diventare la dominante della coppia, lui si adegua subito, mi fa capire che accetta questo fatto purchè rimaniamo insieme.
Non ho l'intenzione di lasciarlo, gli voglio troppo bene, ma da ora in poi avrò le mie avventure fuori casa e mi farò scopare anche da lui tutte le volte che ci riuscirà, vestito o no da donna, lui è sempre il mio amore.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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