Dopo la fantasia...

Sono qui dopo il mare per raccontarvi il proseguo di quella che per un pò é rimasta una fantasia ma oggi si é poi concretizzata in ben altro...

Avevo già scritto del venditore di teli sulla spiaggia, già l'anno scorso ci eravamo annusati per poi quest anno esserci un po più avvicinati.
Oggi ero lí tranquilla che prendevo.un pò di sole quando lo vedo arrivare da lontano.
Già lo vedo che si maneggia il pacco, si avvicina e mi saluta. È sempre molto carino ed educato bisogna dirlo.

Ci salutiamo insomma e mi dice che avevamo un debito e io scattante gli rispondo certo, gli dò i soldi mancanti di quando, l altra volta avevo comprato uno dei suoi teli colorati.
Si mette seduto accanto a me per fare due chiacchiere e ogni tanto, mano sul pacco.
Si parla, si parla e lui ogni tanto mano sul pacco.
Ad un certo punto gli chiedo perché se lo tocca sempre, imbarazzato mi dice che é un vizio, nn se ne rende nemmeno conto.
Gli faccio una battuta dicendogli che se voleva glielo toccavo io.

Mi guarda sorpreso, 5 secondi di silenzio. Io penso ora mi urla dietro e se ne va ma penso anche che l altra volta la mano sul culetto l aveva allungata.
Mi dice che potevo toccarglielo, molto volentieri.
Allora allungo il braccio e con la mano vado sul pacco già gonfio, infatti gli faccio i complimenti mentre lui mi dice che diventa più grosso ancora...
Lui si apre la patta dei pantaloncini e io infilo la mano prima sopra le mutande poi vado più in profondità e arrivo sotto... Hmm gonfio, già mezzo duro, pelo nero folto... Hmmm

Ovviamente in spiaggia nn si può fare nulla, gli propongo di vederci dove ospito cosí mi vedeva
da troia ma nn può spostarsi
Allora gli propongo se voleva andare nella pineta lì vicino e mi dice di sì, mi chiede solo di rinfrescarsi prima in acqua.
Si toglie maglietta, pantaloncini e si butta in acqua... Torna e mi dice:"Andiamo"
Ci addentriamo nella pineta fino a cercare un posto più fresco, all'ombra.

Arriviamo sotto un albero, contornati da frasche e appoggiamo a terra le nostre cose.
Ci mettiamo riparati e lui non perde tempo, mani sul culo e mi abbassa per farselo spompinare.
Che cazzo, hmm duro e profumato.
Me lo prendo tutto in gola, fino alle palle, glielo lecco e glielo succhio come mi piace e lui mi riempie di complimenti, lo sento gemere dal piacere e dalla voglia di sborrare.

Mi chiede se lo voglio nel culetto, se voglio essere scopata da lui e non ho nemmeno il tempo di rispondergli "Si" che mi mette a pecora e piano piano sento quel palo nero entrare nella mia fichetta.
Nel frattempo ci sono visite, due tipi si fermano tra i cespugli a godersi la scena, lui é un po imbarazzato ma dopo i primi attimi sento che si rilassa e pensa solo a scoparmi...

Io invece pensavo che non sarebbe male se uno dei due tipi, un ragazzotto sportivo sulla trentina, si avvicinasse e mi mettesse il suo in bocca ma non volevo imbarazzare il mio marocchino intento a farmi il culetto e quindi non l' ho fatto partecipare.
Intanto sentivo il suo pelo folto che mi struscia sulle chiappe.
Mi sbatte, mi sbatte, mi stantuffa il culo e poi viene... Sento il suo cazzo pulsarmi dentro ad ogni schizzata.
Lo toglie e si leva il preservativo, mi chiede se volevo ripulirglielo bene con la lingua ma rifiuto, ahimé... Per ovvi motivi non prendo sborra gli rispondo...

Si pulisce con dei fazzoletti e si riveste.
Mi saluta e mi lascia lí ancora un po frastornata.
È in quel momento che i due tipi timidamente si fanno avanti.
A uno dei due dico di no ma il ragazzotto trentenne tatuato era mooolto carino.

Mi mette davanti alla faccia il suo uccello e me lo prendo subito ciucciandolo come una troia.
Il tipo ha le palle belle piene e mi dice che vuole sborrare, si mette il preservativo e si fa strada nel culetto aperto.

Mi scopa a pecora sculacciandomi e godendo poco dopo nel mio culetto.
Ora si che potevo tornare a casa soddisfatta, uno bianco e uno nero...
Oggi doppia razione