Prime Esperienze
Estrema unzione 3
di Promesso
29.04.2022 |
515 |
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""la tua persiana è aperta o chiusa?"
"al momento chiusa..."
La sua voce guida dall altro capo del telefono mi ammaliava come il canto di una sirena.Allo stesso modo lei percepiva il mio piacere nell'essere in quella situazione. Mi chiese di insistere nella cura dei capezzoli consigliando l'aggiunta di nuovo olio.
Adesso era chiaro anche a me cosa potesse scatenare la stimolazione fatta di carezze e pizzichi a un capezzolo.
Per anni avevo fatto questa operazione su un corpo femminile, adesso mi ritrovai a scoprirlo con me stesso.
Jenny mi chiese di rimanere seduto a gambe divaricate e di far penetrare un po' di olio sul cazzo dal leggins, senza toglierlo.
Alle prime gocce, un esplosione di freschezza si produsse sulla mia asta e man mano che l'unguento scendeva ne furono interessati i testicoli.
Mi impose di massaggiare il mio cazzo stando sopra il leggins, e li sentii dentro di me una piccola liberazione, finalmente potei giocare separato solo da quel piccolo spessore di tessuto, sulla mia cappella e sulle mie palle.
Ansimavo, senza alcuna esitazione, avevo chiuso pure la porta di camera per potermi lasciare completamente andare senza farmi sentire dai vicini.
"la tua persiana è aperta o chiusa?"
"al momento chiusa.. Non potrei aprirla sarei troppo esposto ad un eventuale passaggio di persona sulla via"
Sentendola un po' delusa dalla mia risposta, mi baleno 'un idea:"ha le stecche orientabili, se vuoi posso aprirle facendole restare in orizzontale"
Rispose subito senza pensarci troppo :
"allora alzati dalla sedia, vai ad aprirle e siediti sul davanzale... Però prima sfila i leggins e portati l' olietto dietro"
Poteva sembrare una pazzia, in realtà lo era solo in parte, l'ora tarda faceva sì che molto probabilmente sulla via non sarebbe passato nessuno, è altresì vero che sedersi sul davanzale, con la persiana in pratica aperta, era comunque un rischio, non so quanto calcolato.. In ogni caso, non avevo voglia di essere razionale in quel momento.
Mi alzai dalla sedia e mi sfilai lentamente i leggins portandoli fino alle caviglie e togliendoli.
A luce spenta mi avvicinai alla persiana e regolai le stecche in orizzontale, in modo tale risultassero più aperte possibile, quindi salii sul letto e guadagnai con il sedere la seduta sul davanzale.
Il contatto col marmo, mi regalò un piccolo brivido, verso l esterno, il mio occhio si poso su una luce posta lateralmente alla mia vista, al terzo piano del palazzo poco più avanti
"come ti senti li?" mi chiese ironicamente Jenny.
"esposto" risposi eccitato.
"adesso sei la mia puttanella in vetrina" rincaro 'la dose, "fai vedere bene le tue mutandine rosa, seduto così, sarebbe carino passasse qualcuno"
Jenny mi aveva completamente in mano, in effetti mi sentivo veramente una troia in vetrina.
Mi impose di continuare a passarmi l' olio sulle gambe.
Se inizialmente ero molto limitato nelle quantità, adesso abbondavo nelle dosi,.
In un attimo mi ritrovai le gambe completamente zuppe di olio, e non avevo molto interesse a farlo asciugare anzi..
Stavo nuovamente animando, stavolta trattenendomi, era troppo rischioso godere senza limiti, data la finestra semi aperta...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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