Prime Esperienze
Come tutto ebbe inizio
di DaveMaster
03.01.2025 |
3.318 |
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"Non me lo sarei immaginato nemmeno nei miei pensieri più ottimistici, conoscendola! Eravamo solo all’inizio, avevo voglia di spostarle le mutandine e..."
Eravamo giovanissimi quando ci siamo messi insieme, lei appena maggiorenne, io universitario ventitreenne che aveva messo la testa a posto dopo una post-adolescenza abbastanza turbolenta. E lei era la ragazza giusta per rimanere sui binari, nonostante la giovane età era già responsabile e pragmatica; col senno del poi, posso tranquillamente affermare di non essere mai stato amato così tanto da una donna.Io non ero ancora totalmente consapevole della mia mentalità erotica: sebbene avessi cominciato ad avere fantasie particolari già con la mia fidanzatina precedente, cercavo di nasconderle prima di tutto a me stesso, vergognandomene, in quanto sicuramente si trattava di pensieri eticamente scorretti e sconvenienti. Ero anche piuttosto preoccupato, pensando di soffrire di qualche disturbo mentale che mi rendeva così diverso da come si comportavano i miei amici, così gelosi nei confronti delle loro amichette. Quella eccitazione mentale pensando alla mia fidanzatina dell’epoca in situazioni piccanti non convenzionali, finì per essere soppressa e non tornò più a galla. Per una manciata di anni.
Un giorno però successe qualcosa che ridestò quella parte di me, che cominciai a capire e conoscere e che da quel momento non abbandono più e, anzi, ritengo sia fondamentale per il mio benessere erotico.
Ripeto, eravamo molto giovani e stavamo insieme già da un paio d’anni, se la memoria non mi inganna. Lei aveva appena iniziato l’università e capitava saltuariamente che la chiamassero per posare per un fotografo della nostra zona in cambio di qualche decina di euro. Non era sicuramente una di quelle strafiche che ti giri a guardare quando passano, ma aveva un bel corpo, un bel culetto pieno e tondo e un bel seno sodo della terza misura. Va da sé che per me era una bellissima ragazza, altrimenti non mi ci sarei sicuramente fidanzato.
Un giorno di inizio estate, tornata da un breve shooting, ci incontrammo in centro vicino casa di suo padre per passare il resto del pomeriggio insieme. Era visibilmente preoccupata e stava evidentemente cercando il modo per dirmi qualcosa.
“Amore, il fotografo vuole fare un servizio per una rivista, dovrei posare quasi nuda con solo un metro da sarta che mi copre i capezzoli, è per una pubblicità di prodotti dimagranti. Io non sapevo cosa rispondergli, potrebbe darti fastidio?” mi chiese sommessamente.
“Se tu te la senti, non vedo perché no. Ti darà un corrispettivo adeguato probabilmente” risposi vago e distaccato. In realtà provavo una sensazione strana, un brivido mi percorse la schiena e sentivo smuovere qualcosa nel basso ventre.
“Sicuramente, ma ha aggiunto che il segno del costume al seno potrebbe dare fastidio. Cosa facciamo amore?” incalzò nuovamente dubbiosa.
A quel punto un flash si impadronì della mia mente insieme alle farfalle che mi svolazzavano nello stomaco: mi ricordai quando da ragazzino giocavo al mare con la mia fidanzatina precedente a cercare di slacciarle il reggiseno del costume; lei scappava e io la rincorrevo provando ad afferrare i lacci del costume. Non lo facevo mai seriamente e anche lei lo prendeva divertita per un gioco, ma poi a casa mi masturbavo sognando di farlo veramente lasciandola a seno nudo davanti a tutti i nostri amici.
“Puoi provare a prendere il sole in topless per ridurre il segno dell’abbronzatura, magari andiamo al mare domenica mattina, visto il periodo ci sarà ancora poca gente…se vedi che ti senti a disagio ti copri, ma almeno ci abbiamo provato…” l’appoggiai prudentemente, conoscendo la sua timidezza mentre la mia eccitazione ormai era totale. E la sua risposta mi sorprese non poco:
“Ma sì proviamo…” Tre parole e il mio pene divenne di marmo.
Quella domenica mattina, come programmato, andammo al mare nella nostra solita spiaggetta sabbiosa. Non vedevo l’ora, ero impaziente di godermi gli sguardi dei ragazzi che fissavano le tette della mia ragazza. Cercai di stare davanti a lei per poter scegliere il posto su cui adagiare gli asciugamani. Va bene che c’era poca gente di mattina a fine maggio e che, vista l’ora, beccare qualche amico o conoscente era praticamente impossibile, ma desideravo che ci fosse comunque qualcuno a guardarla.
Lei mi seguiva silenziosa, probabilmente si stava concentrando per superare un possibile imbarazzo mentre scorsi il punto giusto. Stesi il mio asciugamano e mi osservai intorno: c’era poca gente, di fianco a noi, ad una decina di metri c’era una coppietta molto giovane mentre pochi passi dietro due ragazzi, un po’ più grandicelli, probabilmente miei coetanei. Feci in modo che si posizionasse esattamente davanti a loro e che di fianco alla coppietta non ci fossi io in mezzo.
Lei doveva stare al centro.
Al centro dell’attenzione.
In un batter d’occhio io ero già in costume e mi accesi una sigaretta mentre lei si liberava degli shorts e della maglietta, rimanendo in bikini. Erano attimi che mi sembravano infiniti, aspettavo con impazienza che si liberasse il petto mentre il sangue velocemente fluiva verso i corpi cavernosi del mio pene. Senza guardarsi intorno, per non provare imbarazzo, portò le braccia dietro la schiena e afferrò i gancetti del reggiseno. Vedevo chiaramente i ragazzi dietro di noi che studiavano spudoratamente la situazione mentre il ragazzino di fianco faceva finta di niente ma vedevo che con la coda dell’occhio ci spiava. Anch’io cercai di nascondere la mia emozione, ma non so quanto riuscissi a nascondere la mia erezione.
Ignara di tutto, finalmente, si sfilò il pezzo di sopra e rimase in topless. Finalmente. Per la prima volta da quando stavamo insieme, altri uomini stavano guardando le tette della mia ragazza. Ero estasiato ed eccitatissimo, mi sarei fatto una sega lì in mezzo davanti a tutti, ma mi limitai ad un sussurrato “sei bellissima amore mio!” Lei sorrise, chiuse gli occhi e si sdraiò supina per il suo personale bagno di sole.
Mi coricai vicino a lei in posizione prona, sia per nascondere la mia erezione che per tenere sotto controllo la situazione nascosto dai miei rayban a specchio. I ragazzi dietro non distoglievano lo sguardo, la fissavano con insistenza e con sorrisi maliziosi stampati in faccia e questa situazione mi faceva godere come un pazzo. Il ragazzo di fianco era limitato dalla presenza della sua fidanzata ma ogni tanto notai che gli scappava l’occhiata. Ero molto contento. Nel frattempo giungeva altra gente in spiaggia e studiai tutti senza dire niente mentre lei sembrava tutto sommato rilassata con gli occhi chiusi sotto al sole.
Una coppia adulta piantò un ombrellone dall’altra parte della spiaggia; passando davanti a noi, il signore avrà notato sicuramente la mia ragazza in topless ma probabilmente per non rischiare discussioni con la moglie avrà preferito allontanarsi. Invece un gruppetto di tre ragazzi anch’essi grosso modo nostri coetanei, si posizionarono di fianco vicino a noi, ma ahimé io coprivo loro buona parte della visuale. Vedevo comunque che erano agitati ed ogni scusa era valida per alzarsi e guardarci. D’altronde, da noi, può capitare di imbattersi in qualche topless al mare, ma è molto raro che a stare a seno nudo sia una ragazza bella e giovane. Quindi gli ormoni galoppavano decisamente nella nostra direzione.
“Facciamo un bagno amore? Sto morendo di caldo!” Le propongo alzandomi. Ero pronto per rincarare la dose.
Lei acconsente, si alza e cerca di afferrare il reggiseno. Lo allontano con un piede e quasi perentoriamente le dico di venire giù così. Mi dirigo verso il bagnasciuga mentre mi segue a pochi passi, decisamente confusa e perplessa. Entro in acqua lentamente, era fredda, ma proseguo finché non immergo l’ombelico. Mi fermo e mi volto aspettandola. Mi raggiunge e quando siamo uno di fronte all’altra mi chiede come mai avessi voluto che rimanesse in topless. “Mi piace un sacco vederti a seno nudo in mezzo alla gente!” le confessai dolcemente abbracciandola.
“Ah sì?” Non sapeva cosa rispondere ma queste sue sillabe le pronunciò con un sorriso malizioso ma anche un po’ imbarazzato.
“Eh sì, senti?” La girai in modo da rivolgere le tette alla spiaggia, con una mano le bloccai entrambi i polsi dietro al sedere e con l’altra comincia a palparle un seno. Appoggiai il mio pacco duro sulle sue mani e le bacia il collo con passione.
“Eh sì, sento che ti piace proprio tanto!” Affermò stupita.
In effetti ero eccitatissimo, stavo strizzando le tette nude della mia fidanzata davanti ad un piccolo pubblico, alcuni ci osservavano con attenzione e questo cresceva la mia eccitazione. Nel frattempo controlllavo la situazione in spiaggia, sempre dietro i miei occhiali da sole che non mi sono mai levato. I due gruppetti di ragazzi ci stavano osservando con interesse, con mia immensa soddisfazione. I baci sul collo si spostarono sulla bocca, abbiamo cominciato a limonare mentre lasciavo la presa sui suoi polsi e spostando la mano sull’altro seno. Lei di risposta, tenendo sempre le sue mani dietro di sé ha cominciato a massaggiarmi il cazzo da sopra il costume. Il suo imbarazzo caratteriale ha lasciato il posto ad una passione ed un esibizionismo che confesso, mi stupì non poco. Non me lo sarei immaginato nemmeno nei miei pensieri più ottimistici, conoscendola! Eravamo solo all’inizio, avevo voglia di spostarle le mutandine e penetrarla, ma allora il pensiero di un esibizionismo così spudorato ancora mi metteva un po’ di soggezione.
Dopo qualche minuto risalimmo verso le nostre postazioni e, accesa una sigaretta, “dovremmo farlo più spesso, cosa ne dici?” Le dissi.
“Se ti piace così tanto” rispose continuando a stupirmi “farei qualunque cosa per vederti eccitato!”
Fu solo l’inizio, ma il resto, magari, in un altro racconto!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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