tradimenti
La spiaggia nudista
di DaveMaster
26.11.2024 |
8.338 |
8
"Fingo di continuare a massaggiarla e a spalmarle le crema ancora per qualche secondo ma poi le dirigo energicamente la testa verso il mio cazzo duro..."
Era la mia vita, la mia dea, la mia regina, il mio sogno erotico, la mia slave, la mia hotwife; era semplicemente la mia donna.“Andiamo alla spiaggia nudisti oggi?”
Queste parole mi suonavano come una melodia nelle orecchie, a maggior ragione che a pronunciarle fosse quella maiala della mia fidanzata. Mi hanno sempre eccitato gli sguardi pieni di desiderio degli altri uomini rivolti al suo corpo sempre messo accuratamente in mostra. A me già bastava quando nei caldissimi pomeriggi al mare nella affollata riviera ligure, sfoggiava il suo topless ipnotico con la disinvoltura di una pornostar e, complici le nostre chilometriche passeggiate sul bagnasciuga con una Corona in mano, con un occhio mi perdevo nelle curve del suo fisico e con l’altro osservavo compiaciuto ed eccitato uomini, mariti, fidanzati, single, che non riuscivano a non fissarla. Inutile dire che, con tutto quel desiderio accumulato, tornati a casa davo libero sfogo all’animale che è sempre in me. A volte, dopo anni di relazione, ha solo bisogno di essere provocato e stimolato.
“Sei sicura amore? Lo sai che in quella spiaggia può esserci qualche personaggio fastidioso?” Risposi, fingendo preoccupazione, non tanto per la sua incolumità quanto per la sua quiete interiore.
“Ma sì dai Amo, ho voglia di prendere il sole integrale”.
Ero già arrapato durante il breve tragitto che separa la nostra dimora dalla agognata meta, circa 3/4 km e la ricerca del parcheggio sembrava interminabile. Riusciamo comunque ovviamente a raggiungere la destinazione: l’accesso alla zona nudista è abbastanza difficoltoso, ma questo permette un efficace isolamento dal resto della città, e prima di scendere in spiaggia, a picco sul mare, c’è una sorta di terrazza, resti di un rudere crollato nel tempo, delimitata su due lati da un muretto. Dal lato lungo siamo a picco sul mare, dal lato corto si può scorgere la spiaggia e il livello di affollamento. Era metà giugno, e non c’era molta gente.
“Amore stiamo un po’ qui prima di scendere in spiaggia, vieni, ti metto la crema e ti faccio un massaggino”
Mi siedo sul muretto e lei non se lo fa ripetere, adora i miei massaggi. Rimase in piedi di fronte a me, dandomi la schiena e quindi rivolta verso il centro della terrazza. Le levo maglietta e shorts lasciandola in intimo e comincio a spalmarle la crema dal collo; la sua pelle bianca ha bisogno di protezione, quante volte si è scottata diventando rossa come un peperone!
Arrivano i primi ficcanaso, e io non vedevo l’ora, salgono dalla spiaggia due uomini sui cinquanta, entrambi con slippino nero, devono averci visti dalla spiaggia. Le levo il reggiseno e la sua terza scarsa viene liberata di fronte ai due sconosciuti; ormai centinaia di uomini avranno visto il seno della mia ragazza, ma ogni volta è emozionante e mi vengono le farfalle allo stomaco. Col massaggio sono già passato alla schiena e alle spalle e in un attimo la cingo con le braccia e comincio a palparle le tette, con la scusa che bisognava spalmare la crema anche lì. I due sono seduti sul muretto dall’altro lato, godendosi lo spettacolo e massaggiandosi il pacco appena ho iniziato a strizzarle le tette.
Ovviamente io sono già duro come il marmo e, prendendomi un attimo di pausa, mi levo maglietta e pantaloni, rimanendo col pacco gonfio rinchiuso nelle mutande.
“Amore ma sei contento di massaggiarmi o perché ci sono quei due a guardarci?” Mi chiede col ghigno malizioso osservando la mia erezione. Quanto mi conosce!
“Entrambe le cose, Amo!”
Le sfilo le mutande, e sapevo per certo che sarebbe successo qualcosa di estremamente eccitante. Alla vista della mia donna completamente nuda, i due sconosciuti hanno iniziato a menarselo in modo decisamente sconcio, è abbastanza raro imbattersi in persone giovani in questo ambiente, e i suoi 24 anni fanno gola a tutti gli uomini; si erano denudati anche loro della poca stoffa che avevano addosso e vederli che si masturbavano guardando la mia fidanzata mi ha fatto letteralmente impazzire. Fingo di continuare a massaggiarla e a spalmarle le crema ancora per qualche secondo ma poi le dirigo energicamente la testa verso il mio cazzo duro.
Credo che lo volesse anche lei, o quanto meno se lo aspettava, non mi è sembrata sorpresa né ha accennato resistenza e anzi, appena preso il mio pene di marmo in bocca, mi ha guardato dritto negli occhi, di nuovo, con quel suo sguardo malizioso che mi ha fatto innamorare sei anni prima. Chi non hai mai provato non può capire quanto sia eccitante farsi fare un pompino dalla propria fidanzata mentre altri la guardano e si segano; ma tutto ciò poteva essere ancora più eccitante: faccio segno ai due di avvicinarsi. Erano uomini normali, con un cazzo normale, ma poteva essere sufficiente per metterla alla prova.
“Toccatela, palpatela, sbatteteglielo in faccia a questa troietta! È una ragazza cattiva e bisogna punirla” ordino perentoriamente ai due. Detto fatto. Le loro mani scorrono su tutto il corpo, si soffermano sulle tette e sui glutei che palpano con forza mentre strusciano i loro membri sulla sua faccia e uno dei due azzarda anche una stimolazione genitale per come può, visto che comunque erano tutti abbastanza attorcigliati tranne me, che mi stavo godendo un sontuoso pompino.
Improvvisamente lei si divincola per prendere il controllo della situazione, e non solo: prende in mano i cazzi dei due sconosciuti e comincia a succhiarli tutti e tre contemporaneamente, dedicandosi molto di più agli altri dal momento che io stavo per venire e lei se n’era accorta. L’ho capita al volo: voleva che venissimo tutt’e tre insieme!!
“Sborratele in faccia a questa porca, è quello che si merita per essere così zoccola!”
Non so come riesco a concepire certe affermazioni, ma mi viene naturale, sono tanto gentleman nella quotidianità quanto perverso in queste circostanze. Ed è forse per questo che lei si è innamorata di me, sei anni prima, tutte le donne vogliono essere trattate come regine nella quotidianità e come puttane nell’intimità.
Pochi minuti e lei riesce nell’ardua impresa: fiotti di sperma partono da tutti i cazzi contemporaneamente coprendole completamente la faccia.
“Quanto sei bella con questa maschera, amore mio” la prendo in giro, ma lei sa benissimo che lo sperma è il vestito che preferisco per lei
“Che ne dici? Andiamo a farci un bagno?” M’incalza, anche se visibilmente soddisfatta.
Scendiamo in spiaggia e ci buttiamo in acqua, i due sconosciuti hanno provato a tenerci compagnia, ma dopo il gioco erano semplicemente inesistenti, in acqua abbiamo giocato e ci siamo coccolati, ancora leggermente più innamorati di prima, qualora fosse possibile!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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