Prime Esperienze
Un piacevole nuovo incontro
di VorticeFantasy
09.01.2025 |
2.414 |
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Altri brividi di piacere lungo la schiena, e non soltanto perché riusciva a sentire il calore montante di lei, il fulcro del suo piacere che già..."
Avevano deciso di darsi appuntamento di nuovo a casa di lei. Gli era stata ventilata una piacevole ulteriore novità, lungo il loro viaggio nel vortice del piacere, dei giochi, della scoperta del benessere.La loro era, stranamente, una magica intesa fin da subito, dai primi sguardi, battute, sorrisi. Continuavano a cercarsi, quasi che fosse un bisogno fisiologico.
Quella sera la mente di lui generava plurime ipotesi ma il ghigno e il silenzio di lei non lasciava trapelare nulla.
Appena arrivato, la trovò, come sempre, ad accoglierlo sull'uscio della porta di casa, con degli stivaletti di pelle neri, delle calze attillate scure, un vestitino bordeaux che le accarezzava le eleganti curve.
Un bacio, lungo, intenso, come un dissetarsi dopo così tanti giorni senza bere acqua, gli occhi che brillavano a entrambi dal piacere di finalmente ritrovarsi. I corpi stretti l'uno contro l'altra, e non soltanto per il freddo invernale.
Condotto all' interno della casa, in mezzo al salotto troneggiava un materasso pieno di cuscini. Avrebbero aperto le danze proprio lì.
E mentre le labbra si cercavano continuamente, le mani sfioravano con avidità il corpo l'uno dell'altra, il calore dei corpi che alzava la temperatura, il desiderio aumentava anch'esso.
"Questa sera sarai tutto mio, bel monello." Mentre gli stava già slacciando i pantaloni, in ginocchio davanti a lui, per accogliere in bocca il suo sesso già turgido.
Lui, con gli occhi chiusi, un sorriso di benessere sul viso, stava già pregustando la serata completamente alla mercé di lei, imparando finalmente cosa significasse lasciarsi completamente andare.
Si ritrovarono in pochi minuti completamente nudi, sdraiati sul materasso.
Lui prono e lei a cavalcioni sopra di lui, che gli stava bendando gli occhi strettamente.
"Ti avevo detto che ti avrei privato di un senso, per amplificarti gli altri."
Altri brividi di piacere lungo la schiena, e non soltanto perché riusciva a sentire il calore montante di lei, il fulcro del suo piacere che già urlava in silenzio aspettative di eccitamento. Lentamente lei prese dell' olio e iniziò a massaggiargli tutta la schiena, il collo, le spalle, mentre le mani di lui cercavano con avidità le gambe di lei, cercando il calore del suo sesso per potersi vendicare a priori del piacere che avrebbe provato, quasi ancora incapace a star fermo.
Infatti ci volle ben poco perché lei prese la decisione di legargli anche i polsi, mentre gli baciava le orecchie sussurrandogli dolci promesse e facendogli aumentare ancor di più il desiderio.
Giratolo supino, il sesso in piena erezione venne presto accolto dalle sue calde labbra, la bocca che succhiava con avidità mentre lui, privato della vista e del tatto, si lasciava sempre più andare nel vortice del piacere.
"Ho diritto a un ultimo desiderio?"
"Se vuoi sì"
"Fammi sentire in bocca il tuo piacere."
E la sua richiesta venne in pochi attimi esaudita, perché finalmente la bocca di lui trovò le labbra di lei, le grandi e le piccole, la calda e bagnata fessura, il clitoride. La sua lingua si muoveva dapprima lentamente, poi sempre più veloce, da troppi giorni privata di ciò che brama più di tutto.
"Ti vuole già un pochino" mentre, spostandosi, il suo turgore veniva accolto fra le gambe di lei, lentamente, fino in fondo, finalmente i due corpi uniti in uno unico.
E mentre la lentezza caratterizzava il sali e scendi di lei, i sospiri crescevano, i respiri si facevano più brevi e i mugolii di piacere aumentavano.
"Ti piace così vero, monello?"
Mentre lei si sfilava il suo sesso e strofinava delicatamente il glande fra le labbra, gli umori che si mischiavano e il desiderio saliva sempre più, solo per poi impalarsi nuovamente fino in fondo e iniziando un vorace movimento di bacino, avanti e indietro.
"Tutto, me lo prendo tutto come piace a me." Mentre lui, legato, era inerme e bramava nuovamente il gusto di lei sulle labbra.
Della frutta, un pezzo di frutta donato da bocca a bocca.
"Manca un sapore alla frutta." Con voce roca lui le disse. Lei capì subito e inumidì un altro pezzo di ananas con il proprio liquido vaginale, prima di portarselo in bocca e donandolo a lui.
"Finalmente, quanto mi è mancato il tuo liquido piacere. Ti voglio, ti voglio tanto." Mugugnava quasi supplicandola, arrivando anche a pregarla.
Il loro vortice li aveva condotti lungo la strada del piacere, aprendo la via a nuove scoperte e lasciando che si perdessero a oltranza, per cinque lunghe ore, nella piacevole nuova esplorazione dei corpi, dei sensi, dell' erotismo lasciandoli poi soddisfatti ma ancora affamati l'uno dell' altra.
Orgasmi multipli, vendette nel piacere, di bocca e non solo, finché la notte fonda si rese testimone dell' ultimo, caldo bacio e della promessa di ripetere nuovamente l'incontro clandestino, ancora e ancora, senza un copione ma con la naturalezza che li contraddistingue entrambi.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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