L'evoluzione della Specie

La nostra evoluzione di coppia aperta ad esperienze cosiddette "trasgressive" o più comunemente definite "scambiste" è stata ed è improntata a stabilire a priori alcuni paletti fissi o pregiudiziali che riteniamo assolutamente incompatibili con il nostro concetto di sessualità di coppia.
Intanto stabilimmo una premessa: siamo coppia innanzitutto nella vita, cosiddetta normale, e come tale ci rapportiamo al mondo dello scambio. E quindi nessuna esperienza personale, da single. Solo e soltanto incontri in coppia.
Non fu semplice iniziare.
Felicia, di religione Ortodossa, e con una educazione prettamente androgena, dove la donna "deve stare sempre al suo posto" anche nei rapporti sessuali, aveva molti tabù da risolvere e la sola idea di spogliarsi davanti ad un estraneo per fare del sesso era un concetto neppure immaginato. Ma allo stesso tempo il suo carattere docile e la fiducia che riuscivo ad infondere in lei mi consentivano di sussurrare quanto fosse più appagante per una donna come lei essere "al centro" del desiderio di più uomini.
E già dai primi approcci, nel mentre le insegnavo a usare un toys contemporaneamente al mio cazzo, notavo che l'idea di un altro cazzo vero tutto a sua disposizione non le dispiaceva. Un giorno mi disse che con la presenza di un'altra donna si sarebbe sentita più a suo agio.
-"Ma giocheresti anche con una donna?" Le chiesi incuriosito ed eccitato dall'idea...
-"Non lo so, rispose lei. Ma piacerebbe anche a me vederti giocare con un'altra donna" .
Ebbi una scarica di adrenalina... E le infilai una mano sotto la gonna e scoprii che la malandrina era senza mutande... E fu un pomeriggio infuocato fra ipotesi di singoli, singole e coppie che nella nostra immaginazione "abitavano" nel nostro letto.
Deciso che avremmo iniziato gradualmente non potevamo che iniziare con giochi erotici fra di noi.
Cominciammo, quindi, con il farci foto e video sia indoor che outdoor in location che ispirano la nostra voglia di rappresentarci al mondo della trasgressione. Ma niente foto ginecologhe, ravvicinate, di dettagli anatomici. E pubblicammo il nostro profilo con foto su diversi siti nella speranza di essere intercettati da coppie che potevano corrispondere alle nostre aspettative. Ben presto però constatammo che diversi siti erano presi d'assalto da migliaia di singoli spesso camuffati da coppie. Centinaia di contatti... ma solo chiacchiere e nessun contatto che lasciava prefigurare un incontro vero e concreto.
Decidemmo, allora, di concentrare la nostra attenzione su un sito soltanto chiudendo la corrispondenza con tutti gli altri che ci sembravano piuttosto "commerciali" e poco affidabili per quel che cercavamo.
La scelta cadde su A69 per la struttura del sito e la possibilità con il profilo da VIP (a pagamento quindi ma con un costo sopportabile) di gestire con ampie opzioni il nostro profilo, monitorando le statistiche di accesso al ns profilo, chi aveva visitato la nostra pagine, la possibilità di cambiare a piacimento il testo dell'annuncio e i last minute. Nonché selezionare il genere non gradito, bloccare gli indesiderati. E non ultimo la possibilità di pubblicare 100 è più immagini, video e racconti.
È difatti I risultati non si fecero attendere. Bloccando il profilo dei "singoli" il sistema ci consentì di concentrarci prevalentemente sulle coppie. Dopo innumerevoli contatti che comunque non portarono a nulla, entrammo in contatto con una coppia che dalle foto, dalla descrizione e dal modo di interloquire con noi ci sembrò in linea con i nostri gusti.
Difatti dopo un percorso di "avvicinamento" fatto di chat e condivisione di foto decidemmo di conoscere di persona Mario e Simona, una coppia 40enne clandestina Senese.
L'incontro sarebbe avvenuto presso un B&B situato nella campagna Senese, nei pressi di Monteriggioni, stupendo paese medievale fortificato a pochi km da casa nostra.
Il B&B si dimostrò eccellente: isolato e composto da soli due appartamenti contigui. Noi li avevamo prenotati entrambi per essere certi che nessun altro avrebbe potuto disturbare la nostra privacy.
Ci demmo appuntamento in un bar ristorante sulla Cassia, tra Siena e Monteriggioni, una sorta di stazione di posta, come spesso si ritrovano, ancora oggi, sulle antiche strade consolari romane.
I due erano una di quelli che mai avremmo immaginato fossero una coppia trasgressiva. Lui sui 45 anni, un po' sovrappeso, ma tutto sommato gradevole a guardarsi. Lei, Simona, donna minuta, non alta, ma con gli attributi femminili ben proporzionati. Un seno non piccolo la rendeva più attraente.
Nonostante noi fossimo alla nostra prima esperienza avevamo le idee molto chiare sul da farsi. Forse un po' meno Felicia, come ovvio che fosse: lei non di lingua madre italiana, ortodossa, con nessuna storia trasgressiva alle spalle... Si lasciava guidare fidandosi della mia determinazione e capacità di metterla al sicuro da brutte esperienze.
Dopo esserci reciprocamente "squadrati" e senza troppi convenevoli decidemmo di dirigersi verso il B&B che i nostri amici avevano prenotato e che, evidentemente, già conoscevano. Difatti li seguimmo e dopo un breve percorso in campagna, tra campi di grano maturo e distese di girasoli, inerpicando le auto lungo una stradina alquanto dissestata trovammo la struttura. Era una casa rustica. Circondata da un muretto a secco e tante piante di fiori. Guarniva l'ingresso alla casa un gruppo di gnomi in terracotta con l'immancabile Biancaneve. La dimora si sviluppa su un solo livello ed era composta da due appartamenti con ingressi indipendenti. In comune avevano il patio che era sormontato da una grande vite già piena d'uva ma ancora acerba.
Mario infilò una mano in un vaso che sembrava vuoto e ne estrasse delle chiavi con le quali aprì ambedue gli appartamenti. Invitandoci ad entrare ci propose di scegliere quale dei due ci piaceva di più. Erano praticamente uguali. Scegliemmo il secondo perché aveva la camera da letto un po' più grande e... Un grande specchio circolare al soffitto. E la cosa non ci dispiaceva affatto.
Ci accomodammo in cucina che fungeva anche da ingresso. Su un angolo aveva un piccolo divano per due posti. Noi maschietti ci sedemmo sul divano mentre Felicia prese una sedia. Simona si mise a preparare un caffè e con ciò mi diede la certezza che già conosceva quella casa vista la dimestichezza con cui cercava ciò che serviva.
Felicia chiese di andare in bagno e si portò dietro la sua borsa dove aveva preparato un vestitino sexy ed altri accessori. Approfittando di esser rimasto solo con i nostri due amici chiesi conferma a Simona del suo essere bisex.
Lei confermò e sottolineò che Felicia la "attizza" molto.
Io la invitati ad essere cauta, comunque, essendo quella la nostra prima esperienza.
-"Tranquillo, mi disse, sono una piuma... e in tutta franchezza devo dirti che la tua signora è già troia nell'intimo. Fidati!
Dopo un po' Felicia uscì da bagno e...
Ed era semplicemente statutaria. Indossava un body rosso fuoco che a stento conteneva le sue prorompente forme. Indossava, anche un sottilissimo perizoma che non copriva, assolutamente la vulva completamente depilata e scomparendo fra le grandi labbra.
Rimanemmo tutti ammutoliti.
Ed io estasiato. Non è che non avessi mai visto Felicia in abiti sexy. Ma in quella occasione era davvero stupenda. Certo non il corpo di una ventenne. Ma a me piace proprio per questo.
Il suo seno, settima taglia, a stento era contenuto nelle coppe del body ed i capezzoli, già turgidi, perforavano il tessuto di pizzo.
Simona si diresse con decisione verso Felicia e senza troppi convenevoli infilò la testa in mezzo al seno nel mentre con ambedue le mani abbracciava le natiche di Felicia.
Io e Mario ci guardiamo ammiccando uno sguardo di complicità.
-"Vado in bagno anche io", dissi risoluto.
-" Voi, intanto, non siate timidi ". Aggiunsi facendo un occhiolino a Felicia.
E andai in bagno a rinfrescarmi ma anche a stringere il cazzo e i coglioni da un elastico che li avrebbe raccolti stringendoli alla base. Una pratica che mi consente di avere una erezione più turgida ed una sensazione di piacere più intensa nel momento del coito.
Uscito al bagno... non ritrovai i tre in cucina... Erano in camera da letto.
Felicia distesa a gambe aperte. Simona con la testa fra le sue gambe e Mario in piedi ai bordi del letto che offriva il suo cazzo alla bocca di Felicia.
-"Altro che timidi!". Esclamai.
Simona in ginocchio, con la testa fra le gambe di Felicia mi offriva la schiena. Mi avvicinai da dietro e le sollevai la gonna. Era senza mutande.
Le dilatai le natiche e mi apparvero l'ano e la vagina in un color pelle d'angelo, rosei, fanciulleschi addirittura. E la mia lingua si perse fra le grandi labbra, l'ano e le natiche sode di Simona.
Felicia alle prese con il cazzo di Mario non sembrava alla sua prima esperienza. Già alla prima volta era lanciata, senza remore e tabù, in un gioco che comprendeva anche un rapporto bisex con un'altra donna.
Il lungo "lavoro" di preparazione verso la trasgressione dava i suoi risultati ed ero orgoglioso di vedere Felicia che si comportava senza alcuna riserva verso i "padrini" di quella che era la nostra prima esperienza.
E certo non volevo rimanere solo a leccare la seppur bella figa di Simona.
Mi portai all'altezza della bocca di Simona e sollevandole la testa le misi il cazzo davanti alla bocca. E lei non si fece pregare... Lo prese in bocca, prima timidamente, ma poi affondò la bocca fino in fondo a lambire con la lingua i testicoli mentre tutto il cazzo le arrivava nel profondo della gola.
Mi distesi sulla schiena mentre Simona non lasciava"respirare" il mio cazzo. Lo aveva afferrato con ambedue le mani stringendoli sotto lo scroto, ad accentuare la già forte presa che l'elastico esercitava su tutto l'apparato coglioni-cazzo.