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Metti(li) una sera a cena - Parte 2


di Membro VIP di Annunci69.it bolleblu
26.12.2024    |    829    |    0 8.7
"I miei sensi erano acuiti al massimo..."
Parte 2

La stanza era in penombra, ma bastarono pochi istanti per distinguere due figure sinuose che si muovevano con una grazia felina. Erano ancora nudi, i loro corpi lucenti e sudati si contorcevano in un balletto erotico che mi lasciava senza fiato.

Spinta da un impulso irrefrenabile, decisi di farmi scoprire. Mi presentai alla porta e li fissai negli occhi.

Sorpresi, ma non spaventati, i due misteriosi compagni di una notte di fuoco e di un giorno che si annunciava pieno di sorprese, mi invitarono a entrare dicendomi “dove eravamo rimasti?”

L'atmosfera era elettrica, carica di un'energia primordiale. Mi ritrovai al centro di un rituale oscuro, un gioco perverso che trascendeva ogni esperienza vissuta in precedenza.
L’aquila maschio, con la sua lingua calda e umida che sembrava quasi biforcuta, iniziò a esplorare la mia bocca, si muoveva con una maestria che mi lasciava senza fiato. Intanto, con le dita stimolava il mio clitoride, provocandomi un orgasmo intenso e prolungato.

Mentre mi stavo riprendendo, la lei della coppia si avvicinò. Con un movimento fluido, inserì qualcosa nella mia vagina, stirandola e dilatandola fino ai limiti. Il piacere era così intenso che non potevo fare a meno di gemere forte.
Sentendo le mie grida, la donna (?) aumentò la penetrazione, spingendo il qualcosa sempre più in profondità. Il mio corpo esplose in mille sensazioni diverse, un misto di dolore e piacere così intenso da farmi perdere i sensi.

Al mio risveglio mi scoprii legata al letto, i polsi stretti in manette lucide comparse da chissà dove. I due si avvicinarono e iniziarono a torturarmi con tocchi delicati e carezze brucianti, alternando momenti di intenso piacere a fitte di dolore.

Ma il culmine arrivò quando lui, con un sorriso enigmatico, prese un piccolo flacone di liquido ambrato. "Questo," disse, "è un afrodisiaco molto particolare. Ti farà provare un piacere indescrivibile." Versò poche gocce sulla sua lingua e mi leccò lentamente le labbra. In preda al panico, cercai di divincolarmi, ma era inutile.

Il liquido iniziò a fare effetto quasi immediatamente. Un calore intenso si diffuse in tutto il mio corpo, intensificando ogni sensazione. I miei sensi erano acuiti al massimo. La lei, con movimenti lenti e precisi, iniziò a massaggiarmi il clitoride, mentre lui mi accarezzava le tette e strizzava i capezzoli, ormai ritti come chiodi. Mi abbandonai al piacere, sentendomi come una marionetta nelle loro mani. Ma all'apice dell'orgasmo, qualcosa cambiò. Il liquido afrodisiaco aveva scatenato in me un desiderio inconfessabile: quello di urinare addosso ai due agenti.
Con un grido liberatorio, mi lasciai andare, inondandoli di un caldo liquido dorato. Invece di disgustarsi, si eccitarono ancora di più. Iniziarono a leccarmi e a bere la mia pipì, trasformando un atto così intimo e personale in un rituale di condivisione totale.

Sentivo di avere trovato il mio posto in quel mondo oscuro e perverso.

Ero esausta ma prima di lasciarmi andare e addormentarmi un flash riaffiora alla mia mente: siamo a Cap d’Agde e in spiaggia vedo una scena di sesso tra coppie e ricordo, li vedo, erano lì, erano loro! Trovai la forza di chiedere “chi siete?” “Cosa siete?”

Un sorriso enigmatico si dipinse sulle labbra di lui. "Siamo ciò che desideri, ciò che hai sempre sognato." Lei aggiunse, "Siamo i custodi dei piaceri più proibiti, i depositari di segreti millenari."
"Ma... da dove venite? Cosa state facendo qui?" balbettai, ancora sconvolta.

"Siamo agenti speciali," iniziò lui. “il mio nome se vuoi è agente 13N “e io sono l’agente 13Q” disse sorridendo lei. Proveniamo da una dimensione parallela, un luogo dove il piacere è un'arte e il desiderio è legge. Siamo qui per una missione molto particolare: studiare le reazioni umane di fronte all'estremo."
"E perché io?" chiesi, confusa.
"Sei stata scelta," rispose 13Q, "per la tua curiosità, per il tuo coraggio e per la tua predisposizione al piacere. Sei un esemplare unico."

In quel momento, qualcosa cambiò nel loro sguardo. Non erano più solo amanti, ma creature potenti, capaci di manipolare la realtà.
"Vuoi sapere la verità?" chiese 13N, avvicinandosi al mio orecchio. "Tutto ciò che hai vissuto è stato reale, ma allo stesso tempo è stato solo l'inizio."
Un brivido mi percorse la schiena. Avevo aperto una porta che non avrei mai dovuto aprire. Ero entrata in un mondo oscuro e affascinante, dove nulla era come sembrava.
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