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Io so che tu lo sai


di Promesso
14.03.2022    |    442    |    0 8.0
"Rimasi girato dalla parte opposta, fino a quando con un respiro leggermente piu alto dei precedenti, sentii che venne, probabilmente in un fazzoletto..."
Avevamo sempre diviso la cameretta insieme, gli spazi erano limitati in quell'appartamento, quindi, cedemmo l'unica camera singola a nostra sorella, per condividere l'altra.
In fin dei conti, non era stato un grosso sforzo farlo, ci separavano pochi anni di differenza, ma soprattutto, io e mio fratello, avevamo abitudini opposte.
Infatti lui era un tipo che passava molto spesso le sue sere a casa tra pc telefono e tv, io invece preferivo più trascorrere le nottate con gli amici, così, molto spesso,mentre io rientravo, lui già dormiva.

Anche i nostri giri erano diversi, lui si barcamenava fra un avventura e l'altra, io che, in mancanza di una storia fissa, ammazzavo il tempo con gli amici tirando fino a tardi.
Naturalmente se dovevamo ricorrere all auto erotismo, era un po' più tortuoso farlo, soprattutto per me che, rientrando da fuori, a notte fonda, dovevo trattenermi, piuttosto che per lui, che durante la serata, aveva tutto il tempo per sfogarsi in mia assenza.

Spesso ero rientrato con una voglia immensa di toccarmi, ma la paura di essere sentito, anche se stava dormendo, mi bloccava sempre, e resisteva fino al mattino successivo.
D'inverno ciò era più semplice perché la temperatura faceva sì, che una volta a casa, il freddo mi consigliasse di mettermi il pigiama e seppellirmi con le coperte, la situazione era più ostica d'estate.
Infatti rientrando molto spesso mi spogliavo e mi mettevo in boxer sul letto e via.
Ammetto che sopire la voglia non fosse semplice in quella situazione.

Una sera rientrando, mi parve di vedere la luce accesa in camera, e soprattutto sentire la voce di mio fratello al telefono..probabilmente avverti' i miei passi, e la luce si spense rapidamente, così come la telefonata.
Entrai, dubitando di ciò che avevo sentito, lui era coperto, girato pancia in sotto, che sembrava immerso in un profondo sonno.
Mi spogliai chiusi la luce, in attesa che il sonno mi prendesse, quando avvertii muoversi le lenzuola accanto, era un movimento molto lieve, ma era innegabilmente ciò che pensavo, mio fratello si stava masturbando.
Io girato dalla parte opposta, singhiozzavo dall 'eccitazione, ingoiando saliva a piu non posso.
Era evidente anche a lui che fossi sveglio, ed era palese, nonostante lo facesse piano sotto la coperta, che si stava facendo una sega.
Il ritmo che teneva era sempre basso, sempre a non far percepire l atto, anche la gestione dei suoi respiri era piuttosto disciplinata, tanto che spesso pensavo di aver travisato il tutto.
Rimasi girato dalla parte opposta, fino a quando con un respiro leggermente piu alto dei precedenti, sentii che venne, probabilmente in un fazzoletto.
Cercai di placare i miei singhiozzi e il mio arrapamento e, con calma, il sonno mi colse all 'improvviso... Continua...



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