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Sorellina distratta 1.


di Pil20
06.09.2013    |    42.108    |    0 6.0
"Un giorno mia sorella andò a farsi una doccia convinta che nessuno fosse in casa, perchè i nostri genitori erano al lavoro e io a scuola, ma quando entrai in..."
Ciao mi chiamo Paolo ho 21 anni, sono alto, robusto, socievole e timido infatti con le ragazze faccio fatica a conquistarle, ho una sorella più piccola, Carla di 20 anni, alta, bella, 2^ di seno, un bel culo da far svenire, anche lei timida, abbiamo due figli, Laura di 6 anni, Marco di 3 e una coppia di gemellini in arrivo tra due mesi.
Questa storia è successa quando io avevo 15 anni è mia sorella 14.
Tra me e mia sorella andiamo daccordissimo anche perchè siamo cresciuti insieme avendo solo un anno di differenza, e i nostri genitori ci facevano dormire in stanza insieme, fino che eravamo piccoli ci cambiavamo insieme nella stessa stanza, ma quando cominciò a svilupparsi fisicamente i nostri genitori ci misero in due stanze diverse. Noi eravamo abituati a vederci nudi o in intimo ma da quando mia sorella cambiò stanza non volle più farsi vedere ne nuda ne in intimo, ma anche io lo stesso non uscivo dalla stanza o dal bagno se non ero vestito.
Un giorno mia sorella andò a farsi una doccia convinta che nessuno fosse in casa, perchè i nostri genitori erano al lavoro e io a scuola, ma quando entrai in casa andai verso camera mia e vidi che mia sorella non era in camera sua, all'improvviso si aprì la porta del bagno ed uscì nuda senza nemmeno un asciugamano addosso, appena mi vide sobbalzò e disse "ho mio dio Paolo girati non guardarmi", mi voltai chiedendogli scusa, da li mi innamorai pazzo di lei, la sognavo tutte le notti, sognavo il suo culo stupendo il suo seno bellissimo, ero diventato pazzo di lei. Lei corse subito in camera sua e si chiuse dentro, anche io mi rifugiai in camera mia a pensare a lei, e a spararmi una sega. Ad un tratto sentì bussare, allora misi il cazzo dentro i pantaloni tutto di fretta e dissi "avanti", la porta si aprì era mia sorella, si avvicinò e mi disse "Paolo scusami per prima, non volevo turbarti", allora io mi voltai e dissi "non fa niente sorellina, sono cose che capitano", allora mia sorella mi si avvicinò per darmi un bacio sulla guancia ed io mi alzai e lei si accorse del rigonfiamento che avevo nei pantaloncini e disse "ti ecciti facilmente fratellone", "o scusa" e mi coprì con una maglietta, "no non coprirti non fa niente e normale alla tua età". Da quel momento in poi non ci importava più di vederci nudi o in intimo, andavamo in giro per la casa anche seminudi fino che i nostri genitori non c'erano altrimenti si infuriavano.
Passarono alcune settimane ed io ero tornato a casa presto da scuola e andai in camera mia, vedendo che Carla non era ancora tornata andai a farmi una doccia, infatti Carla tornò subito dopo che fossi entrato in doccia e non la sentì andare in camera, quando uscì andai in stanza mia nudo ma quando entrai trovai mia sorella che mi aspettava, dalla vergogna mi coprì subito e Carla disse "perchè ti copri lascialo all'aria, non ti vergognerai di me, e poi e un peccato coprire un bel cazzo come il tuo, grosso e lungo, per forza che l'altra volta avevi i pantaloncini che ti scoppiavano con un mostro così" "be grazie sorellina ma anche te mi sembra che hai una bella figa" "grazie ma se vuoi te la mostro" "va bene quando vuoi" "ok ciao", non ci posso credere la mia sorellina mi mostra la figa che bello, mi misi a sedere e accesi il computer e mi misi a vedere siti porno mentre mi segavo, ad un tratto si aprì la porta ed entrò mia sorella che disse "lo so che hai fretta di vedere la mia passerina ma cominciare senza di me" "hai ragione scusami", mia sorella si sdraio sul mio letto e cominciò a togliersi il reggiseno mostrandomi due seni stupendi, subito dopo si tolse le mutandine e allargo le gambe mostrandomi la sua figa stupenda rasata ma ancora vergine, allora Carla disse "ti piace la mia passerina, sono ancora vergine, voglio che mi svergini tu" "ok amore", mi sdraiai e facemmo un sessantanove stupendo, poi lei disse "dai amore sverginami", allora mi alzai e posai la cappella nella figa e cominciai a spingere piano per non farla male, ad un tratto entrò di colpo, non sanguinò neanche, allora cominciai ad andare avanti e indietro mentre lei ansimava "ahhhhhhhhhhhhhhhhhh ahhhhhhhhhhhhhhhh spingi spingi dai amoreeee ahhhhhhhhh continua continuaaaaaaa vengoooooooooooooo vengoooooooooooo ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh ahhhhhhhhhhhh", e venne in un orgasmo stupendo, continuai a pistonarla, ora lei era sopra di me, continuò ad andare avanti e indietro era lei che andava avanti da sola io ero li fermo ad ammirare il suo magnifico corpo, ad un tratto urlai "vengoooooooooo vengooooo", ma lei distratta a pistonarmi il cazzo che non si accorse che le scaricai dentro una decina di schizzi di sperma, uscì e andammo a fare una doccia insieme e la scopai di nuovo ma questa volta li venni in faccia.
Scopammo anche nei giorni seguenti ma li sborrai sempre in gola, un mese circa dopo venne da me e disse "amore ho un ritardo, credo di essere incinta" "cavolo e adesso cosa facciamo, non possiamo dire a mamma e papà che sono stato io a metterti incinta" "già, dirò che è stato un mio amico, almeno mamma e papà non ci uccidono" "va bene, vengo anch'io con te almeno ti farò da spalla" "ok grazie amore".
Alla sera finito di cenare mentre i nostri genitori erano in salotto a vedere la tv io e Carla ci sedemmo davanti a loro e Carla disse "mamma, papà vi devo dire una cosa" "cosa ci devi dire amore" disse la mamma, "be, non so come dirlo" "dai dillo non avere paura" ridisse la mamma, "credo di essere incinta", "cosa, ma ti rendi conto di quello che stai dicendo?" disse papà, "si lo so, ma ho un ritardo di quindici giorni" "chi e stato amore" disse mamma con voce calma, "un mio amico, mi aveva promesso che stava attento invece mi è venuto dentro", "ok amore calma, non ti preoccupare domani andiamo dal dottore e vediamo se sei incinta o no". Il giorno dopo andammo dal dottore e la visitò, confermò la gravidanza, arrivati a casa i miei genitori dissero "non ti preoccupare amore, non ti lasceremo sola ne io, ne tuo papà e nemmeno tuo fratello", "grazie mamma", ed andò in camera seguita da me che andai a consolarla, entrai in camera sua e lei mi saltò addosso dicendomi "amore mio che bel regalo che mi hai fatto, non mi hai detto niente e mi sei venuto dentro per regalarmi il frutto del nostro amore, ti amo", "be insomma Carla io avevo urlato che stavo per venire ma tu eri talmente distratta a cavalcarmi che io ho dovuto sborrarti dentro mi dispiace" "allora non sei contento che io sto aspettando un bambino tuo" "si amore che sono contento, ma io volevo solo dirti cosa e successo in realtà, tu non sai quanto desidero avere un figlio nostro che ci unisca più di prima" "anch'io sono contenta amore, adesso siamo più uniti che mai".

Continua...

Storia Inventata.

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