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Gay & Bisex

la mia prima volta


di Membro VIP di Annunci69.it orsonaked
03.11.2016    |    23.838    |    10 9.4
"Scherzi, giochi nell'acqua, la mattinata volava spensierata e ad un certo punto Paolo, appoggiandosi con la faccia al muro gridò: "Conto fino a 15..."
Circa 32 anni fà, mi trovavo con la mia famiglia in Africa, dove mio padre ebbe un contratto di lavoro per conto di una ditta italiana: dovendo vivere in quei luoghi per piu' anni fui iscritto alla scuola italiana del posto. In uno dei giorni di vacanza venni invitato del mio compagno di classe Paolo, assieme a Dario altro nostro amichetto, a trascorrere la giornata con la sua famiglia, nella loro villetta alla periferia della città. Egli viveva in una villetta deliziosa circondata da parecchio verde interrotto solo da una piccola chiazza azzurra: una splendida piscina. Una volta scesi dall'auto Paolo ci porto' a vedere tutto il giardino e la piscina: eccitati correvamo schiamazzando da una pianta all'altra e improvvisamente, da dietro una grossa palma apparve un uomo di colore, che ci squadro' dalla testa ai piedi con aria severissima. "E' John, il nostro giardiniere, non abbiate paura", disse Paolo; timidamente allungai la mano e John l'avvolse nella sua, salutandomi calorosamente, scomparendo repentinamentre tra le palme. Tuffi...scherzi, giochi nell'acqua, la mattinata volava spensierata e ad un certo punto Paolo, appoggiandosi con la faccia al muro gridò: "Conto fino a 15....nascondetevi"!! Dario e io repentinamente ci lanciammo in direzioni diverse del giardino, folto di vegetazione; mi sembrava una giungla da quante piante vi erano e da quanto era grande. Dopo un gruppo di banani mi trovai di fronte a una casupola fatta di fango e coperta da foglie di palma: intorno a me solo silenzio, non sentivo più il mio amichetto contare, pensai che il capanno potesse essere un buon posto per nascondermi e con circospezione entrai. Ci volle qualche secondo per abituare i miei occhi alla penombra e una volta riuscito rimasi pietrificato dallo stupore: sopra un branda, dormiva supino John, il giardiniere che avevamo visto appena arrivati ed era completamente nudo! Era la prima volta che vedevo un uomo nudo e per di più di colore. Dormiva un sonno tranquillo, il suo petto muscoloso ricoperto da riccioli folti di pelo,sobbalzava a ritmo lento, una delle sue mani enormi era appoggiata sulla tartaruga che caratterizzava gli addominali e arrivato nella zona inguinale rimai a bocca aperta: un membro che a me sembrò di dimensioni notevoli era dolcemente adagiato per metà sulle sue grosse palle e terminava con una cappella carnosa, appoggiata sul lenzuolo. Mi pulsavano le tempie e sentivo uno strano calore al volto e al basso ventre, mi resi conto di essere eccitatissimo e il mio piccolo cazzo era durissimo. Ipnotizzato da quell'immagine mi spogliai nudo quasi senza rendermene conto e mi avvicinai piano alla branda...ero ormai a pochi centimetri da John, potevo sentire il suo respiro regolare e volevo toccare quel corpo fantastico, quel membro favoloso! Allungai piano al mia mano aperta...mi sembrava che tra me e lui ci fossero metri e metri di distanza, non arrivavo mai a toccarlo e finalmente quando le dita sfiorarono il suo prepuzio mi sentii afferrare il polso e vidi che la mano di John mi teneva saldamente mentre il suo sguado severo mi squadrava da testa ai piedi. Trattenni a stento un grido di paura e John sorridendo si posò un dito sulle labbra mimandomi di fare silenzio, poi lasciò il mio polso e prese a rimirarmi; invece di scappare rimasi li imbarazzato ma eccitato a farmi guardare per interminabili minuti. I miei occhi cercarono il suo menbro che cominciava a gonfiarsi sempre piu', diventando maestoso. Le sue mani calde e forti mi tirarono a se dolcemente e cominciò ad accarezzare il mio giovane corpicino; mi avvolse completamente con i suoi palmi virili a passò le sue dita tra le palle e il buchino, accarezzando mio piccolo cazzo durissimo mentre le sue grosse labbra carnose baciavano dolcemente il mio collo per scendere sui miei capezzoli a mordicchiarli con decisione facendomi emettere piccoli gemiti. Tremai di paura e di eccitazione, sentii la sua mano prendere la mia per poggiarla sul suo cazzo ormai durissimo ed enorme: io ero totalmente inesperto e paralizzato anche dalla tensione....e percepivo che John si eccitava incredibilmente per questo.
Mi sganciai dal suo abbraccio e afferrai con le due mani il suo membro turgido: sentivo il desiderio di avvolgere con le mie labbra quella cappellona color ebano e lucidissima ma nn sapevo da dove cominciare cosi ci penso' lui a cavarmi dall'imbarazzo prendendomi dai fianchi e facendomi sdraiare a pancia in giu'. Affondò quindi la sua faccia fra le mie chiappette e cominciò a lavorare il mio acerbo buchino con la sua lingua esperta dimostrado una vera maestria. Io mi contorsi come un' anguilla gemendo forte...stavo impazzendo di goduria!! Sentii, dopo un tempo interminabile il suo copro muscoloso sdraiarsi su di me e dopo aver appoggiato il suo bastone sul mio solco e comincio' a muovere il bacino lentamente su e giu' sfegando la sua cappella durissima e grossa, indugiando sempre qualche secondo come arrivava sul mio buchino strettissimo. Ebbi paura che volesse prendermi: lui lo intuii e abbracciandomi dolcemente e baciandomi sulla nuca mi disse di non aver paura che ero troppo piccolo e stretto e avrebbe potuto farmi male. Riprese muoversi su di me..a tratti esasperatamente lento a tratti piu' velocemente mentre le sue dita callose lavoravano i miei capezzolini durissimi...fino a che' cominciai a sentire una forte vampata di calore e inarcando il bacino cominciai a gemere e sussultare in modo molto forte: stavo avendo il mio primo orgasmo!
Lui se ne accorse...mi abbraccio' e riempiendomi di baci mi ringrazio' per lo splendido regalo che gli stavo facendo. Riprese a sfregare il suo cazzo durissimo sul mio solco...e in pochi secondi, dopo un forte ansimo sentii il suo seme caldo schizzare innondandomi la schiena. Rimase su di me un tempo interminabile...poi mi bacio' sul collo e mi disse: " grazie...non ti dimentichero' mai". Prese un asciugamano e mentre mi asciugava, ripulendomi dal suo seme ci guardammo negli occhi sorridendo a vicenda completamente appagati. "Luca...Lucaaa, dove sei?? è pronto il pranzo!!" era in lontananza la voce del papà di Paolo e mi resi conto di aver perso completamente la percezione del tempo. Mi rivestii in fretta, lanciai un ultimo sguardo e un ultimo sorriso a John che mi mandò un bacio, dopodichè uscii velocemente dalla capanna raggiungento gli altri. " Ma dove sei finito" chiese Paolo arrabbiato " abbiamo smetto di giocare a nascondino una vita fa". Prima di entrare in casa mi girai ancora una volta a guardare il punto del giardino dove sapevo esserci la capanna e sorrisi senza dire una parola.
Non rividi mai piu' John e ancora oggi penso a lui e alla vita che spero, sia stata buona per lui....e lo ringrazio ancora per la piu' bella "prima volta" che un giovane uomo puo' avere.
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