Gay & Bisex
il circolo Tennis
di orsonaked
03.11.2016 |
8.591 |
6
""Eh il vigore della gioventù" disse sospirando nostalgico, sorridendomi sornione..."
Parecchi anni orsono giocavo spesso a tennis ed ero iscritto al circolo della mia citta'.Vi passavo un discreto numero di ore con gli amici e mio cugino. Un pomeriggio, dopo aver ricevuto "buca" da tutti gli amici ed essendo mio cugino fuori citta', decisi di recarmi comunque al Circolo, anche se con pochissima voglia. Le facce di sempre affollavano il bar , tutti impegnati in noiosissime conversazioni da cui mi tenni a distanza, quindi mi sedetti nel salottino con la sacca davanti ai piedi, imbronciato.
"Ciao Ivan! Non hai nessuno con cui giocare? Fai una partita con me?" disse una voce che non riconobbi subito ma alzando lo sguardo riconobbi il sig. Tommaso.
"Sempre meglio che rimanere qui a far nulla" pensai, accettando di buon grado.
Fu una partita noiosa, Tommaso era davvero uno "scarpone" per cui ogni mio tiro era un punto, tant'è che dopo mezzora avevo già vinto due set.
"Basta basta mi hai stracciato" disse Tommaso ridendo, suggerendo che era il momento di una doccia. Ci fermammo prima al bar a bere qualcosa di fresco e scambiare due parole: solite domande, "Come va la scuola" "allora c'è l'hai la ragazzina" e altre stronzate pesantissime a cui rispondevo davvero svogliatamente.
Per fortuna un conoscente di Tommaso lo chiamo' e io ne approfittai per scendere negli spogliatoi
Mi guardai intorno, lo spogliatoio era incredibilmente vuoto così mi spogliai velocemente e mi sdraiai su una panca. Cominciai a giocherellare con il mio membro, fantasticando con la mente su situazioni intriganti che mi sarebbe piaciuto si fossero verificate una delle tante volte che mi trovavo li e senza rendermene conto si inturgidi.
Meccanicamente cominciai a menarlo piano, scappellandolo e ammirando la cappella lucida di precum.
A 17 anni ero davvero un bel ragazzino: corpicino definito da una buona attività fisica, bei pettorali pronunciati, leggera peliria sul petto ma per il resto bello liscio. Le ragazzine facevano a gara per farsi vedere in campo con me e In un torrido pomeriggio di luglio dopo una partitella con una mia coetanea mi ero lasciato pompare il cazzo nei cespugli dietro i campi da tennis più isolati. Era già una puttanella e non si fece pregare, quando decisi di sbattermela a dovere, riempiendole il culetto con il mio cazzo bello duro e regalandole una generosa sborrata.
Ritornai alla realta' per via di un colpo di tosse: mi resi conto che il Tommaso era in piedi davanti alla mia panca, con asciugamani e shampoo in mano, completamente nudo.
Imbarazzatissimo, cercai di riprendere un contegno ma il ricordo del culetto burroso della mia amica mi aveva procurato una vistosa erezione difficile da nascondere.
"Eh il vigore della gioventù" disse sospirando nostalgico, sorridendomi sornione.
Mi alzai di scatto, tutto rosso in volto, pensando: "Mamma mia, chissà da quanto tempo era li a guardarmi" e correndo sotto la doccia aprii il rubinetto dell'acqua fredda per cercare di ridurre la durezza del mio cazzo, senza successo.
Cosi seguii l'esempio di Tommaso che si era nel frattempo posizionato nel box doccia di fronte a me, dal quale usciva una gran quantità di vapore dovuto all'acqua calda.
Un potente getto bollente mi colpì sul viso e sul corpo; cominciai ad insaponare ogni centimetro di pelle nuda passando le mani sui miei capezzoli durissimi, sulle cosce, nel solco del culo, massaggiandomi bene il cazzo che nel frattempo era rimasto inalberato.
Nel fare questo sbirciavo di sottecchi Tommaso: un uomo normale, con un fisico normale, la pelle leggermente decadente avendo passato i 60 anni, pochi peli sia sul corpo che sugli arti ma quando arrivai al suo pube spalancai la bocca per la sorpresa.
Un gran cazzo penzolava davanti alle palle simili a due grosse susine. Era di sicuro circonciso, visto come era libera la rosea cappella, bella larga.
Più di una volta i nostri sguardi si incrociarono e ogni volta avevo la sensazione che il suo membro crescesse ma non potevo averne certezza vista la grande quantità di vapore presente.
Decisi di fare un po' la troietta, giusto per provocarlo e vedere come avesse reagito, cosi accentuai i passaggi delle mani tra le mie palle, sul mio cazzo marmoreo e sui capezzoli.
Mi resi conto che, fermatosi di insaponarsi mi fissava con gli occhi fuori dalle orbite per la sorpresa, il volto ormai cianotico e il membro in tiro: un gran bel palo stava ricurvo all'insu' tra le gambe di Tommaso.
Mi girai ridacchiando, ero riuscito nel mio intento, poteva bastare, pensai quando un'ombra si materializzo' davanti al mio box. Tommaso entrò, spingendomi contro la parete con il suo corpo e dicendomi: " Puttanella...me lo farai scoppiare cosi" e afferrandomi il viso appoggio' le sue labbra sulle mie.
Sorpreso e sconvolto cercai di opporre resistenza mentre scoprivo che mi stava piacendo. Sentivo il suo cazzo, duro e inalberato contro il mio pancino, mentre le sue mani frugavano il mio corpo.
Tommaso, sembrava impazzito, si inginocchio' afferrandomi il cazzo e dopo averlo guardato x alcuni istanti cominciò a pomparlo furiosamente. Appoggiato alle piastrelle ansimavo forte, incitandolo a succhiare sempre di piu'.
"Forza vecchia troia, succhia" lo apostrofavo facendolo mugolare forte"
Fammi sentire la lingua troia del cazzo:dai cosi".
Non riuscii a resistere per molto al furioso pompino di Tommaso e con un grido gli scarichi in gola tre bei fiotti di densa e calda sborra.
Quella succhiata magistrale e l'acqua calda che cadeva sui nostri corpi mi avevano prosciugato le forze, mi sentivo svuotato mentre Tommaso, non aveva perso la sua eccitazione
Mi appoggio' alla parete piastrellata strofinando il suo cazzo ancora durissimo sul mio culo cercando di entrare tra le chiappe e sussurrandomi all'orecchio: "Ti voglio, devi essere mio". Comincio' quindi a baciarmi sul collo languidamente strofinando il suo palo sul mio culo e ogno volta che la cappella arrivava al buchino forzava delicatamente entrando di poco facendomi ansimare forte. Cominciai nuovamente a eccitarmi anche se guardingo non avendo mai preso un cazzo nel culo.
Sospirando in un orecchio mi disse: "Ora ti faccio sentire come scopa un uomo" puntando la cappella durissima sul mio buco forzando con decisione e strappandomi gemiti forti.
"La prego no, non voglio" protestai con poca convinzione mentre Tommaso cercava disperatamente di indovinare l'emtrata del mio culo, muovendo il suo cazzone tra le mie chiappe.
I nostri corpi bagnati scivolavano uno sull'altro come due ingranaggi ben oliati, ed era tutto talmente eccitante che all'improvviso sentii Tommaso gridare: "No cazzo non adesso, non così, vengooo" e una schizzata di sperma rovente colpi' la mia schiena, seguita da altre due meno violente. Mi guardo' teneramente appoggiando le sue labbra sulle mie, chiedendomi scusa per non essere riuscito a trattenersi: "sei eccitante più che una donna...mi spiace avrei voluto penetrarti a fondo e riempirti del mio seme bollente ma se torni domani lo faccio di sicuro". Improvvisamente pero' fummo riportati alla realta' da un rumore e alcune risate provenienti dallo spogliatoio: con un rapido cenno di saluto Tommaso scivolo' fuori dalla mia doccia riguadagnando la sua dove fini' di lavarsi, come se nulla fosse accaduto.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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