Gay & Bisex
Armadietto numero 359
di orsonaked
20.11.2016 |
16.489 |
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""Guarda tuo fratello, un uomo con la U maiuscola" tuonava spesso..."
Ho sempre vissuto all'ombra di mio fratello maggiore, il figlio perfetto, il campione nello sport, quello realizzato nel mondo del lavoro, lui che vantava migliaia di ragazze con cui se l'era spassata, alcune delle quali trovate in lacrime davanti alla porta di casa dal sottoscritto, perche' lasciate senza un motivo, quello che si e' sposato per primo e aveva dato a mio padre il nipote maschio: insomma il numero 1! Io invece ero il perdente, quello che non aveva mai combinato nulla di buono nella vita, quello che aveva abbandonato gli studi a meta' e che era riuscito a trovare solo un posto come benzinaio in una stazione di rifornimento in autostrada: insomma, un vero inutile cazzo, soprattutto agli occhi di mio padre! E per di piu' ero pure frocio! Ma questo aspetto per fortuna ero riuscito a mantenerlo nascosto: "Perche' se vengo a sapere che ti fai fare il culo ti tolgo dal Mondo, quanto e' vero Iddio" gridava, battendo il pugno sul tavolo. "Guarda tuo fratello, un uomo con la U maiuscola" tuonava spesso. Lui si che mi da delle soddisfazioni: scopa come un toro a destra e a manca e si fa rispettare dalla moglie, proprio come me con tua madre". E mio fratello con un ghigno compiaciuto e beffardo, ascoltava tutta la ramanzina squadrandomi dall'alto in basso e dicendo: " Bravo Pa dici bene ma perdi il tuo tempo con lui.....di sicuro si fa rompere il culetto, sto frocetto". A questo seguivano due fragorose risate mentre mia madre abbassava lo sguardo a terra, mortificata; io non sopportavo tutto cio' e spesso a meta' del pranzo mi alzavo da tavola e andavo a rifugiarmi nelle mia stanza, seguito da quella santa donna che mi pregava di non dare loro ascolto e di tornare a finire di mangiare.Spegnevo il mio tormento nella musica, che mi sparavo nelle orecchie a tutto volume per estraniarmi il piu' possibile da quell'orribile mondo.
E fu in una di quelle occasioni che leggendo una rivista vidi la pubblicita' di una nuova sauna, di prossima apertura a una trentina di chilometri dal mio paese; due saune secche e tre bagni turchi a tema, dark room, labirinto scuro e numerosi camerini con tutti i confort dentro. "Due giorni e sono di riposo, penso proprio che faro' un salto li" pensai, togliendomi dalla testa ogni altro pensiero.
E cosi la mattina del mio giorno di riposo, partii lasciandomi alle spalle una casa pressoche' silenziosa, avvolta nel sonno degli altri occupanti: una volta in giardino notai che il cane era chiuso nel suo recinto cone se qualcuno fosse uscito prima di me. "Strano, papa' si e' dimenticato di liberarlo ieri sera" pensai distrattamente. Durande il viaggio fantasticavo sulla quantita' di cazzo che avrei preso e che speravo di trovare ed essendo la giornata inaugurale speravo ve ne fosse a mucchi! Una volta arrivato sul posto faticai a trovare parcheggio: " Wow, bocca mia fatti capanna"!!! Pensai colmo di gioia mentre cominciava la solita trafila allo sportello: che numero di ciabatte porti, vuoi due asciugamani? " Hai la tessera? Vuoi farla? Hai il 10% di sconto sulle prossime...." e bla bla e bla bla, quante inutili parole. Non so a voi ma io comincio ad eccitarmi gia' all'ingresso: l'odore del cloro, il rumore delle docce, il pensiero che oltrepassata la tenda saro' circondato da uomini nudi mi fa ribollire il sangue e perdere tutto quel tempo in queste stronzate mi fa incazzare. "Hai l'armadietto numero 359, li abbiamo quasi finiti!". "Cazzo, quanta bella mercanzia" pensai colmo di gioia e dopo soli tre minuti gia' giravo tra i corridoi dei camerini dove decine di uomini passeggiavano lentamente gia' in cerca, sguardi famelici cercavano di intuire forme e dimensioni sotto i piccoli asciugamani bianchi legati in vita. Orsi, glabri, muscolosi e non giovani e maturi: ce n'era x tutti i gusti! Entrai in un ambiente spaziosissimo con al centro una jacuzzi enorme, piena di maschi infoiati che gia' si davano da fare, vari schermi che diffondevano immagini di orge rendavano tutto ancora piu' piccante. Vidi un folto gruppo davanti a un tavolone ricoperto di parecchie cose da mangiare e bibite: avevano fatto pure un buffet, cosi mi fermai e ne approfittai per sgranocchiare qualcosa e complice la calca il tipo dietro di me si appoggio' con il suo bel cazzone sul mio culo. "Non e' la pizza, che voglio mangiare" pensai abbandonando il tavolo e gettando occhiate eloquenti al tipo, un bel manzo senza peli con i muscoli ben disegnati, dirigendomi verso il labirinto scuro, notando che il figone aveva posato il bicchiere e si dirigeva nella mia stessa direzione. Come entri in un labirinto il buio e' pressoche' totale, si va a tentoni e toccai quindi due corpi intenti a scopare: mormorai delle scuse e avanzando faticavo a trovare un posto libero da quanta gente vi era; una mano nell'ombra afferro' il mio cazzo duro cercando di tirarmi a se ma la scansai bruscamente liberandomi dalla presa. Finalmente trovai un ottimo angolo dove fermarmi, togliendomi l'asciugamano, ad attendere. Mi sembrava interminabile il tempo che il manzo ci stava mettendo ma in compeso i miei occhi adattati all'oscurita' riuscivano a percepire i muri i cartongesso che formavano il labirinto e le sagome che lo popolavano. "Ma quanto cazzo ci mette?" Pensai quando improvvisamente vidi una sagoma avvicinarsi lentamente: "Eccolo, finalmente" e il mio cazzo comincio' a guizzare verso l'alto eccitato.
Una volta di fronte a me si fermo' e sentii i suoi polpastrelli pizzicare i miei capezzoli induriti come chiodi facendomi emettere un gridolino: "E' ancora piu' massiccio di come lo ricordavo" pensai mentre mi ritrovavo attaccato alle sue labbra e la sua lingua cominciava ad arrotolarsi alla mia. Con le mani accarezzai i suoi muscoli e i suoi peli...."Peli?? Ma ero quasi sicuro che non ne avesse, possibile?". Scesi verso il suo inguine e afferrai un bel cazzo duro, meno grosso di quello che pensavo, ma ugualmente invitante e un paio di palle morbide e voluminose che cominciai ad accarezzare. "Ciucciamelo, dai" mi soffio' in un orecchio mentre gli baciavo il collo, che odorava di un dopobarba vagamente familiare; mi inginocchiai tuffando la faccia in mezzo a quel ben di Dio e ingoiando prontamente la cappellona. La avvolgevo con le mie labbra picchiettando con la mia lingua l'attaccatura del filetto e lui mi teneva la testa con le mani, aiutandomi nel pompaggio, ansimando forte. Era dura e gustosa, un po' salata per il precum che usciva dal buchino e palpitante; succhiavo a fondo e con vero gusto. Improvvisamente mi fece alzare e mi schiaccio' contro la parete con il suo corpo massiccio, mimando i colpi di una scopata, con il suo cazzo inalberato, limonandomi come un pazzo: "Tocca a me ora" bisbiglio' abbassandosi, cominciando un abilissimo pompino, ingoiando e leccando il mio cazzo con una maestria sorprendente. Mugolavo forte, mi contorcevo estasiato sotto i colpi della sua lingua mentre mi massaggiava i coglioni. Appoggiai le mani sulla sua testa ancorandomi con forza ai folti capelli ricci e... "Folti capelli ricci??? Ah no! Sono strasicuro che fosse pelato e con una bella barba curata" pensai mentre facevo scendere la mia mano verso il suo viso dove con stupore mi accorgevo che era perfettamente rasato e liscio. "Cazzo ma non e' lo stesso tipo!" pensai deluso, pero' ci sapeva fare davvero per cui la delusione si spense istantaneamente. Ormai la voglia di penetrarlo era troppa cosi lo fermai, lo feci alzare e girandolo gli puntai il mio cazzo ormai duro da scoppiare sul buchino. "Si scopami, riempimi di cazzo" mi disse con un filo di voce tremolante e mentre lo penetravo con un colpo secco entrando fino alle palle, fui assalito da un brivido: quella voce....quella voce non mi era nuova, aveva un qualcosa di stranamente famigliare. Questi strani pensieri mi fecero rendere conto solo in un secondo momento della facilita' con cui ero entrato il lui e di come non avesse emesso nemmeno un lamento: "Cazzo devono essercene entrati molti e di grosse dimensioni, in sto culo" pensai sogghignando. Sapevo di non avere un cazzo di dimensioni asinine ma in parecchi mi avevano detto che lo avevo piu' grosso della norma eppure nonostante lo stessi sbattendo energicamente non mugolava nemmeno. Il rumore del mio cazzo, lubrificato dal suo succo anale era eccitantissimo, unitamente a quello delle mie palle che lo colpivano sulle chiappe. Sentii che nn potevo resistere oltre e dopo aver aumentato il ritmo e l'intensita' gli diedi un ultimo colpo forte rantolando e scaricai nelle sue budella un litro di panna caldissima. "Siiii riempimi di sborraaaaa" ruggi' eccitatissimo!!. Esausto e con il fiato corto uscii da lui e mi appoggiai alla parete, lui mi abbraccio' appoggiando le labbra sulle mie e disse "Dai andiamo a fare la doccia assieme" e afferrandomi il cazzo barzotto mi tiro' verso l'uscita. "Aspetta" dissi una volta fuori "Ho lasciato dentro l'asciugamano". Lui si volto' e le parole mi si spensero in gola, il cuore mi sobbalzo' e rimasi a bocca spalancata: era mio padre!!
Mi guardava in un misto tra incredulita', terrore e imbarazzo, paonazzo in volto: "Oh Cristo...non e' possibile, non e' possibile" mormorava attaccandosi a una parete e scivolando a terra.
Porca troia, mi ero scopato mio padre, avevo riempito di sborra il culo di mio padre!!!!!
"Ti prego, faro' tutto quello che vuoi, ti daro' tutto quello che vuoi ma non dire niente a mamma e a Lorenzo'" disse mentre i singhiozzi lo facevano sussultare. Preso a compassione lo aiutai ad alzarsi da terra, rassicurandolo che il segreto sarebbe rimasto tra noi ma mentre lo dicevo mi si disegno' un sorrisetto beffardo sul volto: cominciai a realizzare che da l'indomani la mia vita sarebbbe decisamente migliorata!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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