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Padre e Figlio 3 - Il piacere segreto di Lorenzo- prima parte


di Membro VIP di Annunci69.it maxxx13
03.04.2015    |    6.101    |    5 9.9
"Poi avvenne l’impensabile il ragazzo si fece più audace e iniziò a giocare con il buco del sedere; dapprima passando il dito attorno, e poi incominciò a..."
Lorenzo è il mio secondogenito, a differenza del fratello il ragazzo è molto più sveglio, istintivo capace di farsi travolgere dalle passioni, una vera testa calda. Anche se a scuola non dava problemi e dimostrava di essere un quasi genio ribelle, questo non gli impediva di tornare a casa con qualche occhio nero.

Il confronto con suo fratello, anche se non lo ammetterebbe mai, è sempre stato una fonte di “sofferenza” e, se Andrea era quello che aveva scelto la carriera militare, e aveva guadagnato la mia approvazione ai miei occhi (e del mio cazzo!!!), Lorenzo cercava di ritagliare uno spazio dietro la sua ombra.

La competizione tra fratelli si sa è terribile per cui se il primo scelse la pallanuoto,il secondo preferì uno sport un po’ più da “macho” come amava definire lui: il rugby. Lo praticava fin da quando aveva quattordici anni e questo gli aveva permesso di sviluppare un fisico degno delle copertine di sport maschile, rendendolo aitante, sicuro di se, vanitoso quanto basta per un ragazzo di diciannove anni. Non solo ma lo aveva fatto diventare il classico galletto stupidotto al quale piaceva fare colpo ed essere in al centro dell'attenzione e riusciva ad ottenere ammirazione sia dalle femmine sia dai maschi.

Da classico genitore curiosone che sono, spiavo i suoi movimenti soprattutto telefonino e portatile, infatti ammetto che delle volte (quando il lavoro me lo permetteva) lo seguivo nei suoi spostamenti e i risultati di quei appostamenti furono alquanto sorprendenti. Il ragazzo era diventato un vero e proprio playboy anche se le sue avventure si limitavano a veloci pompini e seghe da parte della fortunata di turno. Avevo avuto la possibilità quindi di osservare la consistenza del suo membro, ma d’altronde, tale è il padre che la prole non può esserne da meno. Non mi sfuggiva il bozzo che ogni mattina si profilava dai suoi boxer quando compariva al mattino in cucina ed era difficile nascondere anche la mia reazione che, se per lui si limitava al naturale inturgidimento, al sottoscritto gli umori bagnavano l’intimo e dovevano essere colmati o con una sega veloce o da qualche bocca famelica in ufficio.

Controllavo periodicamente il suo computer fu per caso che trovai una serie di cose interessanti come le visualizzazioni di noti siti pornografici etero; rimasi però, colpito da una serie di foto in cui inquadravano il ragazzo in una serie di pose scattate da lui stesso o da qualcun altro. Se nella prima Lorenzo metteva in mostra i suoi addominali perfetti alzando in maniera sexy la maglietta verde che indossava, e dai pantaloni della tuta si potevano ammirare la sagoma dei gioielli di famiglia, nella seconda si faceva ancora più audace il ragazzo: era sdraiato con le braccia conserte per mostrare la consistenza dei suoi bicipiti, lasciando la visione dei pettorali e della tartaruga che risaltavano in controluce. Nella terza, invece, era seduto in un angolo della stanza nudo mostrando gli addominali in tensione, mostrando l’uccello semi eretto coperto da uno slip rosa. Infine, la quarta fotografia mostrava il suo metro e ottanta di statura svettante su una spiaggia di Dubai con un costume rosso aderente che disegnava il profilo del membro e lo faceva assomigliare a uno di quei bagnini di una nota serie televisiva. Mi venne duro e solo la doccia fredda della piscina avrebbe fermato i miei bollenti spiriti.

Questo era il dubbio che mi attanagliava notte e giorno e rendeva irrequieti i miei sonni notturni, soprattutto quando mi accorsi che aveva incominciato a portare le ragazze di nascosto in casa. Dovevo fare qualcosa almeno per testare fino a dove mi potessi spingere. La visione delle sue foto mi aveva messo in tumulto e aveva acceso le mie notti solitarie nei vari hotel che giravo per lavoro.

Decisi che mi sarei fatto più audace, perché dovevo dare sfogo alle mie fantasie, per cui orchestrai un piano non tanto per portarlo a letto ma più che altro per fargli scoprire il lato giocoso, piccante della vita è risaputo che i maschi fanno concorrenza alle migliori delle troie. Decisi che avrei lasciato qualche mio video che io e la mia compagna avevamo filmato giusto per soddisfare la sua curiosità. Durante gli incontri notturni che avvenivano in casa mio figlio era solito fare delle richieste “particolari” e se la fortunata di turno non sapeva soddisfare, doveva trovare qualcuno più aperto a certe richieste (io).

Era una domenica calda per quella primavera e prima di fare la mia solita corsetta aprii il computer e prelevai il file con una delle nostre performance e lo lascia casualmente nel desktop con il PC acceso. Uscii da casa per la mia corsetta nello stesso tempo notai che stava arrivando con la sua auto e nella mia testa e soprattutto il mio cazzo sperava di assaggiare quel bel culo sodo…
Dopo un’oretta di corsa arrivai verso casa girai la chiave nella toppa quando udii dei gemiti provenire dal salotto. Non aveva perso tempo e il ragazzo si era portato qualche tipa in casa pensai, invece riconobbi la voce della mia compagna proveniente dal computer.

“Bingo” dissi tra me, e passai per la cucina e raggiunsi il terrazzo della piscina perché da quella zona si possono vedere il salotto e le camere attigue dove ebbi una bella sorpresa. Mi accostai dietro la pianta e guardai il mio giovane adone masturbarsi beatamente davanti al video proiettato sul televisore.

La scena che si presentò ai miei occhi era degna dei filmini porno che si trovano su internet. Dai vetri potevo vedere Lorenzo nudo, sdraiato sul divano che si stava toccando il pacco con vigore e il suo cazzo usciva prepotentemente dagli slip neri, che fasciavano in maniera sensuale la vita lasciando trasparire la V dell’inguine. La cosa che mi colpiva di più era che mentre si toccava il suo corpo in maniera sensuale lasciando ammirare il suo fisico scultorio, una mano annusava un paio di miei sospensori.
Avevo la visione del suo uccello in piena erezione con la cappella violacea che spariva e compariva a ogni colpo di mano. Potevo ammirare i suoi pettorali pelosi al alzarsi e abbassarsi a ogni respiro, vedevo gli addominali glabri contrarsi a ogni sferzata di piacere; le grandi palle penzolavano e rendevano la scena molto erotica.

Non potevo lasciarmi sfuggire la situazione che si era creata e mentre guardavo con attenzione, fui preso dalla voglia di toccarmi l’uccello e lasciarmi andare a fantasie perverse; liberai i pantaloni da corsa e massaggiai con vigore i miei gioielli, mentre con l’altra mano stimolavo il capezzolo il tutto senza distogliere lo sguardo da ciò che stava avvenendo. Ci stavamo masturbando entrambi senza che lui se ne rendesse conto. Continuavo a masturbare il mio uccello, che ora mai era diventato di marmo ed ero preso da ciò che stavo guardando; mi umidificai la punta e incominciai un movimento rotatorio: mi stavo bagnando ed era difficile godere in libertà perché potevano sentirmi e soprattutto non dovevo farmi scoprire.

Poi avvenne l’impensabile il ragazzo si fece più audace e iniziò a giocare con il buco del sedere; dapprima passando il dito attorno, e poi incominciò a spingere piano fino a entrare con una falange. Doveva godere immensamente vedevo l’uccello bagnarsi dei suoi umori e potevo annusare il profumo di maschio che proveniva dalla stanza. Ero troppo eccitato e la tensione si faceva di minuto in minuto alta; menavo l’uccello e massaggiavo il mio corpo e continuavo a fantasticare di poter possedere quella statua greca.
Mentre il ragazzo continuava con quel gioco, non ci volle molto, solo un colpo di mano e caldi fiotti di sperma usciva dal prepuzio e raggiunsero il suo corpo ricadendo sul collo sul petto, per poi scorrere lungo le venature degli addominali seguiti da un lungo mugolato di piacere.

Anche io non potevo più reggere l’eccitazione e dovetti sborrare; nascosto, sporcai con potenti schizzi la finestra di sperma e mi abbandonai al immenso piacere. Nonostante ciò la tensione sessuale continuava a pervadere il mio corpo dopotutto avevo appena scoperto il suo piacere segreto.


…. (Continua)
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