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Gay & Bisex

Coppia aperta


di stregonebsx
21.03.2021    |    626    |    2 9.8
"Assestai con profondità gli ultimi colpi ed esplosi in lui con molteplici schizzi, non riuscendo a trattenermi nell'emettere qualche rude parola; lentamente..."
Da ragazzo avevo sperimentato la mia sessualità in tutte le direzioni e mi ritrovai, per volontà o per convenzione, sposato. La relazione matrimoniale procedeva ma il desiderio l'uno dell'altra era talmente scemato che ci portò a riflettere e a decidere di comune accordo di procedere con la separazione. Mi ritrovavo improvvisamente libero da legami e convenzioni di circostanza; mi riprendevo la mia vita da ragazzo ma con la maturità da uomo.
Molto più concreto e deciso del passato, mi riproposi anche al mondo maschile.
Da sempre amante delle saune, mi sentii libero di frequentare un famoso club sauna solo per uomini della mia città; è qui che ho conosciuto Federico, un bell'uomo magro, sexy e sicuro di se; nella penombra della vasca idromassaggio i nostri occhi si cercavano furtivamente a conferma dell'interesse reciproco; per avvalorare l'esistenza del suo interesse, mi alzai lentamente dalla vasca e mi indirizzai verso la sauna finlandese avvolgendo le mie nudità nel minuscolo asciugamano in dotazione. La speranza era quella di essere pedinato e così fu; ci ritrovammo soli nella sauna e non ci fu bisogno di proferire parola; i nostri occhi parlavano chiaro e le nostre mani iniziarono lentamente a perlustrare i nostri corpi; la tonicità del suo fisico, col giusto pelo, aveva acceso la mia eccitazione e, a giudicare dalla sospensione del suo asciugamano, anche la sua era ad un buon livello.
A questo punto mi sussurrò: "Ciao bell'uomo, sono Federico e desidererei che tu mi seguissi nel camerino". Non aspettavo altro ed annuii col capo. Ci ritrovammo così nudi, uno di fronte all'altro; fu tutto molto naturale; i nostri baci si alternavano fra dolcezza e profonda passionalità, le nostre mani ovunque andavano libere di esplorare, le nostre lingue assaggiavano i nostri umori; la sua turgida asta, di discrete dimensioni, fu oggetto delle attenzioni della mia bocca; sentivo salire il suo piacere dagli spasmi della sua voce e questo fece accelerare il mio lento iniziale movimento. Improvvisamente mi fece girare sul lettino con la testa rivolta all'indietro ed iniziò un deciso deepthroat; il suo pene, a fatica, si inseriva nella mia cavità orale togliendomi il respiro; a lui questo poco importava, gli piaceva sentirsi strozzare la cappella dalla mia gola; usciva e rientrava dandomi appena il tempo di prendere un veloce respiro con la bocca, considerato che il naso era tappato dai fluidi; in quell'istante ero totalmente dominato, lui decideva la profondità ed i tempi; il tutto mi eccitava da matti e si continuò finché non esplose di piacere con copiosi schizzi di sborra in parte in bocca ed in parte sul viso. Decisamente provato e soddisfatto, si sdraiò accanto al mio fianco sinistro ed iniziò a baciarmi e a leccarmi il viso per apprezzare i propri sapori ed umori, al mio gusto dolci e fruttati.
Lentamente mi sfilai dal suo abbraccio ed iniziai dolcemente a stimolare il suo orifizio; in breve tempo sostituii le dita con la mia lingua; il suo sfintere pulsava in apertura per meglio riceverla evidenziando la sua voglia di essere penetrato. Abilmente la lingua aveva rilassato ed inumidito il suo orifizio; mi passai la mano sulla bocca a raccogliere la giusta umidità da trasmettere alla mia cappella mentre Federico si era messo a pecora per ricevermi; appoggiai la cappella e con un colpetto secco entrai; l'anello del suo sfintere era molto elastico ma abbastanza sperimentato. Con movimenti lenti ma continui mi ritrovai completamente dentro di lui; stavolta ero io a comandare il gioco ed alternavo colpi profondi ad entrate ed uscite dal suo orifizio; lo sentivo inarcare la schiena quando spingevo secco in profondità, pensavo di creargli fastidio invece era assai gradito; i miei 20 centimetri lo stavano riempiendo di attenzioni; i nostri fisici erano estremamente umidi e le gocce di sudore si fondevano fra di loro come i nostri corpi; aumentai decisamente il ritmo, ormai era il momento e lui se ne accorse; iniziò sinuosi movimenti di bacino e mi chiese di donargli tutto il mio seme, come lui aveva fatto con me. Assestai con profondità gli ultimi colpi ed esplosi in lui con molteplici schizzi, non riuscendo a trattenermi nell'emettere qualche rude parola; lentamente mi rilassai e mi ritrovai ripiegato sopra di lui: Federico in piedi a gambe divaricate a 90 gradi piegato col torace sul lettino, io dietro e dentro di lui in piedi e chinato sopra di lui, ansimante. Barzotto, estrassi il mio pene e vidi lo sperma scendergli lungo l'interno coscia.
Ci stendemmo sul lettino a parlare e mi disse di essere fidanzato da tempo con Stefano in coppia aperta; che coincidenza, pure io mi chiamo Stefano. Ci salutammo promettendo di rivederci ma questa sarà un'altra storia.

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