tradimenti
Dov'è il confine? - 3
di Softemotions90
14.01.2025 |
4.220 |
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"Non riesco a spiegartelo meglio”..."
Giulia si sedette sul divano, le mani intrecciate strette sul grembo. Roberto la osservava, confuso. Era raro vederla così agitata. Certo, qualche volta si agitava parlando con Roberto, ma mai prima della conversazione. Di solito sbottava quando non riusciva a far prevalere la sua opinione e quando sentiva di non essere pienamente capita.“Devo parlarti di una cosa” disse Giulia, il tono basso e carico di tensione.
“Cos’è successo?” chiese Roberto, accigliato.
Giulia inspirò profondamente, cercando il coraggio: “Ho... ho una tresca con Hans. Il mio capo.”
Roberto si irrigidì, il cuore che batteva forte nel petto. La guardò con occhi spalancati, incapace di credere a ciò che aveva appena udito.
“Cosa?”
“Non è successo niente di fisico” si affrettò a precisare Giulia “Ma c’è... un’attrazione. Ci sono stati sguardi, messaggi. Mi sento coinvolta, e mi fa stare male tenertelo nascosto”.
Roberto la fissò cupo: “Da quanto va avanti questa storia? A sentir le tue parole, mi vien da pensare che sia ormai da molto tempo”.
Giulia ribattè velocemente, come a giustificarsi
“Poco meno di due mesi amore, ti assicuro ho sempre rifiutato tutte le avances, ma non posso negare che sentirmi desiderata mi abbia fatto star bene.”
Roberto si alzò di scatto, iniziando a camminare avanti e indietro per il soggiorno.
“E vuoi lasciarmi per lui?” chiese con voce dura.
“No!” Giulia scosse la testa con veemenza.
“Non voglio lasciarti. Ti amo. Anzi, ho rivalutato molto il nostro rapporto in questi mesi... Non ti perderei per nulla al mondo, tu sei la mia vita!”
Il viso pieno di rabbia e dolore di Roberto divenne leggermente più rilassato.
“E allora?”
Giulia rimase in silenzio, attendendo che fosse ancora lui a parlare.
“Che cosa vuoi fare?”
“Non lo so Rob. Non lo so. Mi sento confusa, ma di una cosa sono assolutamente sicura: voglio essere onesta con te. Non so cosa fare, perdere te è fuori discussione. Lasciare il lavoro anche, mi piace, mi trovo bene e guadagno bene. Allontanare Hans è difficile, lo vedo tutti i giorni.”
Roberto si fermò, fissandola. Sembrava comprendere la confusione presente in Giulia.
“Parlami, Giulia. Dimmi come ti senti davvero”.
Lei abbassò lo sguardo, cercando le parole.
“Mi sento intrappolata. Hans mi fa sentire diversa, come se fossi un'altra versione di me stessa. Con te ho una connessione profonda, autentica, ma con lui c'è una scintilla che mi confonde. Non voglio perderti, ma questa cosa dentro di me non si placa”.
Roberto incrociò le braccia, il volto teso.
“E pensi che dirlo a me risolva qualcosa? Vuoi che ti dica cosa fare?”
“Non lo so” rispose Giulia, la voce tremante.
“Voglio solo che tu sappia cosa sto provando. Voglio capire insieme a te come affrontare questa situazione, anche se ho paura di ferirti.”
Roberto sospirò, passandosi una mano tra i capelli.
“È difficile ascoltare tutto questo, lo capisci? Mi sento tradito, ma allo stesso tempo apprezzo la tua onestà. Non so nemmeno da dove cominciare”.
“Non avrei mai voluto che tu soffrissi così” disse Giulia, le lacrime che le rigavano il viso. “Ma non potevo continuare a nasconderti tutto. Ti amo troppo per mentirti.”
Roberto rimase in silenzio per un momento, poi si sedette accanto a lei, anche se con una certa distanza.
“È solo Hans, o c’è altro dietro? Qualcosa che manca tra noi?”
Giulia scosse la testa, asciugandosi le lacrime.
“Non credo che manchi niente. Con te mi sento completa, ma questa situazione con Hans è... come una fantasia che si è spinta troppo oltre. Non riesco a spiegartelo meglio”.
Roberto annuì lentamente, il suo respiro più calmo.
“Quindi ti piace l’idea, più che lui come persona?”
“Credo di sì” ammise Giulia “Non lo amo. Lo sento dentro che non lo amo. Ma c’è qualcosa in questo gioco che mi attrae. Lui mi affascina, mi intriga”.
”Forse perchè è il tuo capo” asserì Roberto con una nota ironica ma non troppo.
”Forse” ammise lei.
Roberto si prese un momento per riflettere, fissando un punto imprecisato del pavimento.
“E cosa vuoi fare? Vuoi chiudere tutto con Hans?”
Giulia si morse il labbro “Penso sia l’unica soluzione”.
Roberto annuì insieme a lei.
“Ma fammi capire, Giulia... mi dici che con me non ti manca niente, mi dici che mi ami... E non ti faccio mancare nulla nemmeno a letto mi pare, soprattutto nell’ultimo ....”
Lasciò cadere la frase, come se avesse appena realizzato qualcosa.
“Aspetta, ma ultimamente facciamo spesso sesso perchè sei eccitata da lui?”
Giulia guardò il pavimento, imbarazzata. Lui attese un attimo, poi le alzò il mento con il dito indice e la fissò negli occhi.
“Giulia... è importante, mi dici se è da quando è iniziato questo gioco che sei così attiva a letto?”
“Si amore” ammise lei “avevo una carica di voglia che dovevo sfogare... e lui mi continuava a stuzzicare... non ce la facevo a resistere tutto qua. Ho pensato che magari togliendomi la voglia con te poi potessi essere più razionale con lui, ma non ha funzionato... potrei farlo mille volte e la voglia mi rimarrebbe.
“Beh, non mi è proprio dispiaciuto questo periodo, mi ha fatto molto piacere ritrovare la nostra intimità in un modo così... accattivante. Ma scusa, mentre lo facevamo pensavi a lui?”
Il tono non era arrabbiato, si vede che ora cercava solo di capire bene la situazione.
“No, assolutamente! Quando mi prendi, penso sempre e solo a te! Ma devo dire che a volte a letto mi capita di fantasticare in come sarebbe con lui... e poi mi viene voglia e ti salto addosso”.
Roberto sembrava sempre più confuso, almeno quanto lo era lei.
“Ma quindi è un’attrazione fisica quella che provi?”
“Di certo non è amore. Lui mi piace fisicamente, ma anche in altro modo. Mi piace come mi tratta, e mi piacciono le attenzioni che mi da”
Lui rimase in silenzio.
“Cosa pensi?” chiese lei.
“Provo a immaginare quali soluzioni ci siano a questa situazione... Tu vorresti andare a letto con lui?”
“Diciamo che finchè non provo il tarlo mi rimane... Ma se questo volesse dire perdere te, non lo farei mai e poi mai”.
“Beh ti ringrazio” rispose lui, sarcastico “voglio ben sperare!”
“Comunque ti ringrazio amore, ti ringrazio di non esserti arrabbiato e di non avermi maledetto! Sei incredibilmente comprensivo davvero.”
“Già, lo so... Sei umana dopotutto, è normale avere delle pulsioni ogni tanto e anzi ti ringrazio di avermene parlato, almeno so cosa succede.”
“Assurdo... è la quasi la stessa cosa che mi ha detto Hans.”
“Ne hai parlato anche con lui?”
“Si... mi ha consigliato lui di parlarne con te... mi ha suggerito che forse avresti potuto capire.”
“E immagino che suggerisca anche di lasciarvi fare senza rompere i coglioni” Sbottò, iniziando di nuovo ad agitarsi.
“Amore, tranquillo, non è una cosa che ti chiedo di fare... Se ti fa stare male.”
“In pratica mi proponi di far diventare la nostra relazione una relazione aperta.” La frase fu come una tagliola, ma lei decise di non cedere alla tentazione di negare tutto anche a sè stessa, di nuovo.
“Solo se non ti da fastidio.”
“Oh, smettila, hai già l’acquolina in bocca...” ritornò rilassato.
“Ma varrebbe anche per me lo sai? Cosa faresti se io andassi con un’altra?”
“Amore, il rapporto deve essere bilanciato... Lo accetterei.” rispose lei, senza pensarci troppo.
“Lo accetteresti?”
“Si... come tu mi lasci godere con altri, anche io ti lascerei godere con altre.”
Roberto la guardò intensamente.
“Non ti sto dicendo di si, ma comunque dovrebbe rimanere solo una cosa fisica. Se dovesse compromettere la nostra relazione, io sono sicuro che non riuscirei a risollevarmi, tu sei la mia vita!”
Giulia non credeva alle sue orecchie.
“Roberto! Ti giuro, che per quello che provo per te, nulla e nessuno al mondo mi porterà fuori strada. Se c’è una cosa di cui sono assolutamente, indiscutibilmente certa è che tu e io siamo una cosa sola”.
“Dovremmo stabilire dei limiti. Non lo so, forse è una follia, ma preferirei trovare una soluzione che ci tenga uniti, piuttosto che vederti soffrire. E io a mia volta, non voglio soffrire.”
Gli occhi di Giulia si riempirono di lacrime.
“Non pensavo che saresti stato così comprensivo. Non voglio che tu lo faccia solo per me.”
“Lo sto proponendo per noi” disse Roberto. “Per capire se possiamo affrontare questa cosa insieme. Ma dobbiamo essere onesti, chiari, e rispettarci”.
Giulia annuì, una lacrima che le scivolava lungo la guancia.
“Hai visto come sono, non riuscivo proprio a tenermi dentro questo segreto... Anzi, ora che te l’ho detto sono tremendamente rilassata, come se tutta la tensione che ho accumulato in questi due mesi fosse svanita di colpo.”
Si accasciò sul divano, stremata. Lui si chinò su di lei, la abbracciò coccolandola un pò e le diede un bacio sul seno, sopra la maglietta.
Si abbracciarono forte, consapevoli che la discussione fosse tutt’altro che finita, ma determinati a esplorare un nuovo equilibrio senza perdere l’amore che li legava.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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